Lazio – Fiorentina è la partita che chiude il decimo turno di Serie A: appuntamento all’Olimpico lunedì 30 alle 20.45.
La Lazio arriva dallo scivolone in Champions ma da un paio di vittorie in campionato che hanno rilanciato la classifica biancoceleste; in casa viola c’è ancora la delusione per la pesante sconfitta nel derby contro l’Empoli, un po’ mitigata dalla bella vittoria in Conference League.
Indice
Qui Lazio
Sarri dovrà fare a meno per qualche giorno del centrale Casale, che verrà sostituto da Patric. Sulla corsia esterna davanti a Provedel Hysaj è favorito su Lazzari. Centrocampo a tre con Vecino, Guendouzi e Kamada. In attacco Castellanos favorito su Immobile, a supportarlo Zaccagni e Felipe Anderson.
Qui Fiorentina
Qualche cambio per Italiano rispetto alle ultime gare: sulla corsia destra fuori anche Kayode infortunato. Si affiderà a Parisi con il rientro di Biraghi a sinistra o si affiderà ad un giovanissimo (Comuzzo o Pierozzi)? A centrocampo tornano Duncan e Arthur, così come Nico e Bonaventura in avanti. Riflessioni ancora sull’attaccante, con Nzola davanti a Beltran.
Probabili formazioni
LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Patric, Romagnoli, Hysaj; Vecino, Rovella, Luis Alberto; Felipe Anderson, Castellanos, Zaccagni.
La partita dell’Olimpico di lunedì 30 alle 20.45 sarà trasmessa sia da Sky che da DAZN: inoltre potrà esser vista, sempre via streaming con app per abbonati, con NOW.
Una nube incombe sulla testa e nei pensieri dei club nerazzurro e rossonero. Nonstante le inchieste aperte sui capi ultras, Marotta vuole rassicurare.
Sono ben 19 gli arresti che hanno fatto seguito all’apertura delle indagini sui rapporti tra i capi ultras di Inter e Milan e la criminalità organizzata. L’accusa mossa agli ultras delle due squadre é proprio quella di intrattenere dei rapporti indiretti con quest’ultima. Questa é una notizia che di certo continua ad agitare i pensieri delle due società milanesi.
Ed eccezione non é fatta per questa seconda giornata di League Phase di Champions League, in cui da un lato in neroazzurri affronteranno Stella Rossa a San Siro e dall’altro il Milan si interfaccerà con il Bayer Leverkusen alla Bay Arena. Sono accuse pesanti ed anche se i club non sono direttamente indagati si sentono comunque coinvolti in quanto hanno sulla loro testa un “procedimento di prevenzione”, senza richieste di amministrazione giudiziaria ma (come riportato da ANSA) con un contraddittorio coi legali delle società.
Le parole di Marotta in questo momento buio
Proprio per questo, forse, il presidente nerazzurro Beppe Marotta ha sentito il bisogno di chiarire la posizione dell’Inter e tranquillizzare i suoi tifosi ai microfoni di Sky Sport: “Innanzitutto vorrei tranquillizzare tutti i nostri tifosi. Come i magistrati hanno dichiarato nel corso della conferenza stampa, noi siamo parte lesa. Nello stesso tempo abbiamo garantito la massima collaborazione alla magistratura e siamo a totale disposizione. Lo eravamo prima e lo siamo a maggiormente oggi. Attraverso i nostri legali saremo sempre presenti”.
E poi prosegue sottolineando un dettaglio non trascurabile: “Oltretutto l’Inter ha una struttura, una direzione di sicurezza che è affidata a un ex funzionario di ordine pubblico, che applica dei protocolli molto rigidi, dei regolamenti molto stringenti. È chiaro che queste cose noi vogliamo sempre farle applicare, ma ci sono fenomeni che sono fuori dal perimetro istituzionale e aziendale”.
Termina così il suo discorso alla tifoseria nerazzurra: “Siamo tutti uomini di esperienza e quelli che hanno meno esperienza devono trovare in noi dei punti di riferimento, sapendo che l’Inter è una società integerrima, una società che agisce in modo molto trasparente. Questi sono i presupposti per non temere nulla, per concentrarsi su questa partita, confidando che la magistratura possa fare il suo lavoro per arrivare a una fine e allontanare questo fenomeno di criminalità dallo stadio”.
Piove sul bagnato per Gilardino, che perde uno dei suoi giocatori più importanti. Frendrup dovrà stare fuori per almeno due match.
Il mediano danese, risorsa insostituibile nella strategia rossoblu, dovrà fermarsi per almeno due partite. Di sicuro salterà il match contro l’Atalanta ed è in forse anche la partita contro il Bologna. Si tratta di un infortunio di natura muscolare per il numero 32, l’ennesimo di questa stagione per i rossoblu: Morten é il quarto per il Genoa.
Infatti, Messias era già stato messo k.o. da un problema muscolare mentre Malinovsky da una frattura al perone. E, per finire, Norton-Cuffy debilitato da un infortunio al piede. Insomma una stagione poco fortunata per il Genoa, che si vede costretto a ritirarsi in una sola fase possibile della partita: quella difensiva.
Il recupero di Frendrup
Cosa può fare quindi il coach rossoblù per risollevare la situazione? Se da un lato il mister sta subendo non poche critiche dalla sua tifoseria, dall’altro é comunque sempre in tempo per risollevare la situazione. Frendrup sarà bloccato almeno fino a dopo il match contro il Bologna, poiché gli esami strumentali hanno evidenziato la presenza di una lesione muscolare di basso grado.
Nel frattempo il tecnico può rinforzare il centrocampo con i nuovi acquisti e valorizzando i talenti che non sono sulla lista degli indisponibili, come Pinamonti e Vitnha. Si pensa inoltre che Gilardino si stia guardando intorno per rinforzare la sua rosa, rivolgendo il suo sguardo verso l’inglese ex Tottenham classe 1996 Dele Alli.
Di certo non é un inizio di stagione facile per il Grifone, che, dopo solo sei partite, si ritrova completamente scoperta a centrocampo. Sarà una bella sfida per Gilardino, che dovrà provare a tutti di poter superare questo momento difficile. Un’occasione per provare la sua forza come coach, non solo nella creazione del gruppo ma anche nella costruzione di una squadra coesa che tenga sul lungo termine.
Una delle poche note liete del pomeriggio al Sinigaglia dell’Hellas Verona è la prestazione di Montipò. Inoltre ha raggiunto le 151 presenze in Serie A.
La squadra di Zanetti è uscita sconfitta dal confronto coi lariani ma i segnali positivi sono arrivati soprattutto dalla porta. L’ex Benevento può ormai considerarsi un veterano.
Hellas Verona, Montipò taglia un traguardo storico
Subito dopo la partita col Torino, il club ha celebrato il suo numero 1 per il raggiungimento delle 150 presenze nel massimo campionato italiano. L’erede di Silvestri in gialloblu ha dimostrato il suo valore anche durante l’ultima partita.
Dal suo arrivo nel 2021 ha sempre conservato il ruolo di titolare nonostante i diversi cambi in panchina. Da Tudor a Cioffi, da Di Francesco a Zaffaroni fino a Zanetti. Tutti hanno riconosciuto il suo livello e il suo talento.
All’Hellas ha trovato la sua dimensione e la piazza giusta in cui lavorare serenamente, i risultati si sono ampiamente visti. Le salvezze conquistate nelle ultime 2 stagioni portano soprattutto la sua firma. Per citare un episodio, basti pensare al rigore parato a Nzola durante lo spareggio salvezza di Reggio Emilia contro lo Spezia di Semplici.
L’esordio col Benevento nella stagione 2020/21 ha sancito il decollo definitivo della sua carriera. Contro il Como si è reso protagonista di alcuni interventi decisivi, anche se poi non sono risultati utili alla squadra per portare a casa i 3 punti.
Il contratto è in scadenza nel 2025 e da entrambe le parti c’è la volontà di continuare insieme, tuttavia la trattativa è ancora in fase embrionale e probabilmente se ne parlerà a gennaio.
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