Serie A
Lazio-Frosinone: buona chiusura d’anno per i biancocelesti

Lazio-Frosinone: partita sofferta ma vinta dai padroni di casa. Di Francesco ci ha creduto per un po’, ma poi rimonta biancoceleste.
Finisce per 3-1 la sfida tra Lazio e Frosinone allo stadio Olimpico di Roma. Sebbene la squadra di Sarri domini il primo tempo, non riesce a chiudere e subisce alla ripresa.
Il match Lazio-Frosinone
Infatti Soulé mette a segno un gol su rigore al 58′ spiazzando completamente Provedel che si tuffa dalla parte opposta.
Soffre la Lazio fino al 70′ quando un colpo di testa di Castellanos riporta il risultato sull’1-1.
2′ minuti e arriva il vantaggio siglato da Isaksen. Mette al sicuro il risultato la terza rete di Patric all’84’.
Ora la Lazio è a -1 dal Napoli, con 27 punti.
Serie A
Napoli, Conte: “Ci giochiamo la vita nelle prossime tre. Sul mio futuro…”

Alla vigilia di Napoli-Genoa, l’allenatore dei partenopei, Antonio Conte, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico del Napoli in vista della sfida contro il Genoa, il primo degli ultimi tre passi che servono per raggiungere il sogno Scudetto.
Napoli, le parole di Conte
Quali sono le parole d’ordine per queste ultime tre partite?
“Dobbiamo cercare di finire il lavoro. Mancano solo tre partite e dobbiamo continuare a lavorare come abbiamo fatto finora”.
Che emozioni le ha trasmesso la città in questi giorni?
“In realtà in questi giorni sono stato più a casa. Avverto la felicità dei tifosi. Loro sognano come facciamo noi. Perà la cosa che mi dà piàù soddifazione è la maturità che sto vedendo, con molte persone che dicono solo ‘grazie’, segno che apprezzano il lavoro che stiamo facendo”.

Stanislav Lobotka da indicazioni ai compagni ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come stanno Lobotka, Neres e Buongiorno?
“Lobotka si è allenato ieri e oggi, ma aspettiamo la rifinitura di domani per prendere una decisione. È un giocatore importante e non vorrei farne a meno. Per quanto riguarda Neres, ieri è tornato ad allenarsi parzialmente con noi e oggi si è allenato con noi. Penso possa essere convocato e venire in panchina. È un giocatore che può fare la differenza. Buongiorno, invece, è ancora fermo. La prossima settimana inizierà a lavorare, ma lui e Juan Jesus vogliono esserci per le prossime partite”.
Riesce a gestire la pressione dei tifosi quando le chiedono se resta o no?
“I tifosi adesso non mi fanno questa domanda. Mi chiedono se riusciremo a vincere e io gli dico che faremo il massimo per riuscirci”.
Giocare dopo l’Inter può aumentare la pressione?
“La pressione ci sarà a prescindere. Starà a noi indirizzarla in maniera positiva affinché sia un aiuto per avere maggiore concentrazione e determinazione. Noi dobbiamo pensare a noi stessi, sapendo che avremo davanti una formazione che ha messo in difficoltà molte squadre, tra cui anche il Milan nella scorsa giornata. Vorranno dare fastidio e noi dobbiamo essere preparati”.
Quali caratteristiche del Genoa possono dar fastidio al Napoli?
“Sarà una gara difficile, come lo saranno le altre due, perché noi ci giochiamo la vita e loro vorranno fare bella figura. Dovremo approfittare della spinta e del calore del pubblico”.
La sofferenza in molti secondi tempi è un fattore psicologico o è dovuto ad altro?
“Alcuni secondi tempi hanno dato la percezione soffrissimo, ma subentrava la paura del pareggio. In altri abbiamo fatto molto bene, come quelli con Inter, Juventus ma anche Torino e Lecce nelle ultime. Non dimentichiamo da dove siamo partiti. Forse alcune volte la sofferenza ci porta a ricordare la scorsa stagione”.
Avete la possibilità del matchpoint, come fate a tenere alta la concentrazione?
“Sento questa domanda da quando mancavano 10 partite, poi 7 e ora 3. Dobbiamo affrontrare ogni singola partita come fosse una finale, cercando di evidenziare i nostri pregi e i difetti degli altri”.
Cosa aggiungerebbe nel suo libro testa, cuore, gambe, dopo questa stagione?
“Tutto parte dalla testa, è quella che fa la differenza. Poi il cuore sta nel sudare sempre la maglia, e penso nessuno possa mettere in dubbio il nostro impegno, e le gambe vanno allenatore. Forse un termine che aggiungere è ‘resilienza’, perché bisogna essere pronti ad affrontare l’ostacolo e la fatica e a superarli senza mollare”.
Serie A
Lazio-Juventus, le ultimissime dall’Olimpico

Lazio-Juventus, dopo il ko del Bologna, Tudor e Baroni devono vincere per confermare il quarto posto aspettando la gara di lunedì tra Atalanta e Roma. Diverse novità per i bianconeri, che perdono Yildiz e Vlahovic. I biancocelesti puntano tutto su Zaccagni e Castellanos.
Lazio-Juventus, le probabili formazioni:
Lazio (4-2-3-1): Mandas; Marusic, Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos. All. Baroni.
Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio; Savona, Veiga, Kalulu; Weah, Locatelli, Thuram, McKennie; Nico Gonzalez, Conceicao; Kolo Muani. All. Tudor.
Serie A
Lazio-Juventus, le ultimissime sulle formazioni

Lazio-Juventus è la sfida più attesa del sabato di Serie A. Uno scontro che dirà tantissimo sulla corsa alla Champions League, Tudor contro Baroni.
Motivazioni fortissime da entrambe le parti e voglia di conquistare una qualificazione alla massima competizione europea. Baroni deve combattere ancora con alcuni strascichi dell’eliminazione dall’Europa League ma in un Olimpico praticamente esaurito spera nel colpaccio. Tudor invece affronta il suo recente passato e arriva dal pareggio in casa del Bologna. Un altro scontro diretto, che può essere decisivo, non si può sbagliare e tutta la squadra è pronta.
Di seguito le ultimissime sulle formazioni.

L’ABBRACCIO TRA MARCO BARONI E IGOR TUDOR ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio-Juventus, le ultimissime sulle formazioni
Lazio (4-2-3-1): Mandas, Marusic, Gila, Romagnoli, Pellegrini, Rovella, Guendouzi, Isaksen, Dia, Zaccagni, Castellanos.
Juventus (3-5-2): Di Gregorio, Kalulu, Veiga, Savona, Alberto Costa, Locatelli, Thuram, McKennie, Weah, Nico Gonzalez, Kolo Muani.
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