Serie A
Lazio, grandi aiuti dalla panchina: raggiunto il record del 1994/1995

La Lazio strapazza il Monza con un netto 5-1 e agguanta nuovamente il quarto posto. Ma quanti goal arrivano dalla panchina? Il dato da record.
La Lazio di mister Baroni torna al quarto posto in classifica grazie alla 14esima vittoria in 24 giornate di campionato, battendo con un netto 5-1 il Monza, ultimo in classifica.
Uno dei protagonisti della gara dell’Olimpico è sicuramente Pedro. L’ex giallorosso, subentrato al 37′ al posto di Dia, ha messo a segno una doppietta, che ha chiuso il match. Oltre allo spagnolo è andato in rete anche Dele-Bashiru, anche lui entrato a gara in corso.

L’ESULTANZA DI PEDRO E MATTIA ZACCAGNI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Proprio grazie a queste tre reti, la formazione di Baroni ha raggiunto un record che teneva banco dal lontano 1994/1995. 20 anni fa, i biancocelesti chiusero la stagione con ben 13 reti firmate da giocatori subentrati, lo stesso numero raggiunto quest’oggi dalla banda capitanata da Zaccagni.
A febbraio la squadra di Baroni ha già raggiunto questo dato, simbolo di un coinvolgimento continuo di tutta la rosa a disposizione del tecnico ex Hellas Verona.
13 – La Lazio ha segnato 13 gol con giocatori subentrati in questo campionato, proprio record in una singola stagione di #SerieA dal 1994/95 in avanti. Gruppo.#LazioMonza
— OptaPaolo (@OptaPaolo) February 9, 2025
Serie A
Serie A, Dovbyk è il miglior giocatore di marzo

La Lega di Serie A ha eletto il miglior giocatore del mese di marzo: è Artem Dovbyk della Roma, superando campioni come Barella e Orsolini.
La Lega di Serie A ha eletto il miglior giocatore del mese di marzo: si tratta dell’attaccante della Roma Artem Dovbyk, che ha superato campioni del calibro di Barella, Orsolini e Fagioli.

LA GRINTA DI ARTEM DOVBYK IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A, per il mese di marzo il miglior giocatore è Dovbyk della Roma, superati Barella e Orsolini, De Siervo: “ha già segnato 11 gol”
La Lega Serie A ha eletto il miglior giocatore del passato mese di marzo: si tratta di Artem Dovbyk, attaccante ucraino della Roma, che ha superato nella sestina giocatori di alto tasso tecnico come Barella, Orsolini, Fagioli e Solet. La Lega ha comunicato come è stata scelta la sestina con cui è stato premiato il giocatore ucraino, ovvero tramite il sistema Stats Perform.
Il sistema di rating, brevettato nel 2010 con K-Sport e validato scientificamente, considera non soltanto i dati statistici e gli eventi tecnici, ma anche i dati posizionali. Quindi non solo gol ed assist, ma anche i movimenti in campo che i singoli giocatori esprimono durante la gara. Questo permette di dare una valutazione complessiva, sia oggettiva che qualificativa, dei singoli giocatori. Le partite che sono state tenute in considerazione sono dalla 27° alla 30° giornata della Serie A, disputate proprio a marzo.
L’Amministratore delegato della Lega di Serie A, Luigi De Siervo, ha commentato i motivi che hanno portato Dovbyk ad essere il player of the month del mese di marzo: ” Artem Dovbyk continua la sua crescita, di pari passo con i brillanti risultati della Roma. Le tre reti realizzate dall’attaccante ucraino nel mese di marzo sono state decisive per portare punti preziosi ai giallorossi nella lotta per un posto nelle prossime competizioni europee. Al suo primo anno in Serie A, Dovbyk, ha già segnato 11 gol “pesanti”, affermandosi come un centravanti completo, una punta pura capace di occupare l’area di rigore con la sua grande fisicità e di trovare la via del gol con diverse soluzioni”.
Serie A
Atalanta, De Ketelaere si infortunia

Il giocatore dell’Atalanta Charles De Ketelaere si è infortunato per una lesione di primo grado del muscolo fasciale dell’adduttore lungo della coscia sinistra.
Il giocatore dell’Atalanta Charles De Ketelaere si è infortunato per una lesione di primo grado del muscolo fasciale dell’adduttore lungo della coscia sinistra. Dovrà stare fermo 10 giorni, l’infermeria orobica si fa sempre più piena.

Charles De Ketelaere ( foto KEYPRESS )
Atalanta, si ferma De Ketelaere, l’infermeria orobica sempre più piena
Per l’Atalanta davvero una brutta tegola: Charles De Ketelaere si è infortunato causa una lesione di primo grado del muscolo fasciale dell’adduttore lungo della coscia sinistra. Il giocatore dovrà stare fermo 10 giorni, salterà sicuramente la sfida di domenica all’ora di pranzo contro il Bologna al Dall’Ara, mentre lo staff orobico conta di recuperarlo con il Milan, ma non è sicuro.
Per il tecnico Gasperini questa non ci voleva proprio, in un momento che la sua squadra sta avendo dei momenti di cedimento in questa annata che molto probabilmente sarà l’ultima del tecnico a Bergamo. Il giocatore belga ha fatto le fortune degli orobici, sia ques’anno ma anche lo scorso anno, visto che è stato uno dei protagonisti della vittoria dell’Europa League in finale sul Bayer Leverkusen.
Il suo infortunio aggrava la già piena infermeria orobica, tanto che contro la lanciatissima squadra di Vincenzo Italiano, Gasperini dovrà affrontare questa sfida con la formazione molto rimaneggiata. Sono ora ben 7 i giocatori orobici infortunati: oltre a De Ketelaere, Kossounou, Posch, Toloi, Palestra, Scalvini e Scamacca.
I primi tre stanno svolgendo preparazione personalizzata in campo, mentre gli altri terapie con lo staff sanitario orobico. Certo che mancheranno pezzi pregiati contro i felsinei, Gasperini dovrà affidarsi a Lookman e qualche altro giocatore che può avere a disposizione. Vedremo chi deciderà il tecnico orobico di schierare domenica, ma certamente l’assenza del belga è già un assenza pesante, soprattutto in attacco, molto sterile nelle ultime uscite.
Serie A
Fonseca: torna sul suo periodo al Milan “È un momento difficile per loro.”

Milan-Fonseca. L’ormai ex allenatore del Milan, oggi al Lione, torna a parlare della difficile situazione dei rossoneri di questa stagione. Ecco le sue parole:
Torna a parlare in merito alla complicata situazione in casa rossonera l’ormai ex allenatore Paulo Fonseca, oggi alla guida del Lione in Ligue 1 con cui al netto della squalifica che lo terra lontano dai campi per 9 mesi, sta ottenendo ben altri risultati.
Intervistato dal quotidiano inglese The Guardian, oltre a parlare della squalifica, il tecnico nato in Mozambico trova il tempo per mandare anche un messaggio in direzione Milanello, suo posto di lavoro fino a quel Milan-Roma che gli costò la panchina.
“Nell’ultimo decennio il Milan ha vinto lo scudetto una sola volta. È un momento difficile per loro. È stato un piacere essere lì e mi dispiace davvero di non aver avuto tempo per continuare a lavorare. Penso che la mentalità in Italia sia completamente diversa da quella in Inghilterra, dove si dà tempo all’allenatore. Ma è il modo in cui vivono il calcio”

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