Serie A
Lazio, Guendouzi a rischio per la Juventus
Lazio, preoccupano molto le condizioni di Mattéo Guendouzi, che ora è a rischio per la trasferta di Torino contro la Juventus. E forse anche oltre.
C’è grande preoccupazione in casa Lazio per le condizioni di Mattéo Guendouzi, dopo l’infortunio subito lunedì sera nella partita di Nations League tra Francia e Belgio. Il centrocampista francese ha riportato un trauma contusivo al mignolo del piede, frutto di un duro pestone ricevuto durante il match. Un infortunio che ora mette in ansia la squadra capitolina, specialmente in vista della delicata trasferta contro la Juventus.
Nella giornata di oggi, Guendouzi sarà sottoposto a esami strumentali che permetteranno di capire meglio l’entità del problema. Si attendono con ansia i risultati per valutare i tempi di recupero e stabilire se il giocatore potrà essere disponibile già per sabato oppure se dovrà fermarsi. Il timore più grande è che possa esserci una frattura, ipotesi che comporterebbe un lungo stop e la sua assenza per più partite.
Guendouzi, le parole di Cardone
A seguire le parole del giornalista de La Repubblica Giulio Cardone, che ha descritto in dettaglio le condizioni del calciatore francese:
“Oggi sono in programma gli esami, ha il mignolo del piede destro tumefatto da un pestone, c’è il rischio che ci sia frattura. Siamo in attesa, è un controllo fondamentale. Ieri Vecino si è allenato in gruppo, potrebbe giocare al suo posto, ma come ho detto aspettiamo gli esami. Dopo la partita con il Belgio lui è uscito e non ha sentito minimamente dolore, poi ieri si è diffusa questa notizia. Il piede gli fa male ed il mignolo del piede è nero”.
L’eventuale forfait del francese potrebbe essere un duro colpo per la Lazio. Seguiranno aggiornamenti.
Serie A
Napoli, Simeone: “Il ritiro con Conte è stato duro. Lukaku è un leader”
Il centravanti del Napoli ha risposto ad alcune domande sui metodi di allenamento di Conte e sui nuovi arrivati. Leggi con noi le parole di Simeone.
Giovanni Simeone, ospite a Radio RC, ha parlato dei primi mesi sotto la gestione di Conte. L’attaccante argentino si è soffermato anche sul contributo dei nuovi arrivi, in particolare di Romelu Lukaku.
Le parole di Simeone
L’inizio di stagione.
“Non so se rigenerato sia la parola giusto, forse lo si dice in giro: iniziare bene con un allenatore molto capace e con tanta esperienza ci ha dato molta forza e fiducia, abbiamo trovato calciatori nuovi che ci danno una grandissima mano. Iniziare bene è stata la chiave del momento che stiamo attraversando“.
Lavorare con Conte.
“La cosa più importante del motto ‘Amma fatica’ è entrare nella mentalità del mister: devi faticare davvero tutto il giorno per fare ciò che ti chiede, nel momento in cui entri nella sua mentalità il corpo si adatta velocemente al lavoro che vuole fare. All’inizio però è stata dura, soprattutto nei ritiri. Il mister vuole cambiare sempre lo stile in base alle qualità dei giocatori: ognuno è diverso dall’altro, quindi la squadra è forte perché non ha una sola strategia bensì tante. Questo crea difficoltà agli avversari e a noi dà forza per trovare nuove soluzioni in base al mister e all’avversario. Questa cosa è bella e interessante, per noi calciatori è bello cambiare perché così sfruttiamo tutte le idee del mister”.
Su Lukaku.
“Romelu mi ha colpito molto, come calciatore lo conosciamo da anni, ma come persona è un intelligente compagno di squadra, aiuta sempre gli altri. Questo lo rende un leader oltre che un grande calciatore. Posso dire che anche Neres, McTominay e Gilmour sono arrivati con la forza di voler aiutare i compagni”.
Serie A
Venezia, Altare: “Ho recuperato del tutto. La classifica parla, dobbiamo dare di più”
Giorgio Altare, difensore del Venezia, ha rilasciato un’intervista a TuttoVeneziaSport.it dove racconta del suo percorso con gli arancioneroverdi.
Giorgio Altare, calciatore italiano classe ’98 e difensore del Venezia, si è lasciato andare con lunghe dichiarazioni in merito alla sua squadra, ai rapporti, all’infortunio e così continuando.
Le dichiarazioni di Altare
Sei stato fuori per qualche settimana ma ormai sembri pienamente recuperato, come stai? La tua assenza in difesa si è fatta sentire considerando che sei anche tra coloro che hanno già dell’esperienza in A?
“Sì, sono recuperato ormai del tutto e sono con la squadra. Mi è dispiaciuto tantissimo vedere soffrire i miei compagni da fuori, volevo essere in campo per aiutare a raggiungere i nostri obiettivi e portare a casa il risultato, cosa che ci è mancata in questa settimana. Non dobbiamo però mollare, dobbiamo continuare a credere in noi stessi perché abbiamo mezzi per portare gioie ai nostri tifosi”.
Si sono create tante opinioni su questo avvio di campionato del Venezia, tra chi dice che non si poteva fare di più e chi invece ritiene che siano stati buttati già troppi punti. Che idea ti sei fatto tu di questo avvio?
“Sicuramente dobbiamo dare di più, perché la classifica parla, i punti sono quelli che sono, quello che dobbiamo fare è dare ancora di più perché evidentemente non abbiamo dato abbastanza. Poi sulle idee che nascono vedendoci dall’esterno non sono cose che ci riguardano, noi dobbiamo andare per il nostro obiettivo, ovvero portare a casa più punti possibili. Siamo in un campionato difficile, però è il campionato più bello del mondo e sappiamo cosa comporta”.
Sono arrivati questa estate diversi volti nuovi dall’estero, quasi tutti giovani, penso per esempio a Schingtienne che è proprio un ragazzo inserito nel tuo reparto. Come li state aiutando a integrarsi sia a livello calcistico che anche nell’ambientamento in quella che è una realtà diversa come l’Italia?
“La cosa che aiuta di più è la parte pratica in campo durante gli allenamenti, con il mister, un lavoro soprattutto tattico perché magari sono ragazzi che vengono da campionati dove l’approccio tattico è diverso. Su quello c’è sicuramente da lavorare con loro ma anche su noi stessi, questo campionato qui se non sei messo bene tatticamente lasci spazi e le squadre di qualità ti fanno male”.
In questo senso la permanenza di tanti ragazzi dello scorso campionato è comunque un aiuto, giocare ancora con Idzes e Svoboda, per esempio, fa sì che certi concetti li abbiate già?
“Sì, il gruppo alla fine è rimasto più o meno quello, il campionato è diverso e la qualità è diversa. Anche noi dobbiamo lavorare di più rispetto a quanto fatto l’anno scorso anche se alla fine abbiamo vinto il campionato. Quest’anno affrontiamo giocatori di qualità che sono altrettanto più forti, dovremo lavorare su ogni dettaglio e particolare, limitando la loro forza e lavorando ovviamente sui punti deboli dei nostri avversari”.
Obiettivo stagionale ovviamente non lo diciamo, ma magari ne hai uno tuo personale? A livello di presenze?
“Quello non è importante, l’importante è quello che si sa già (dice ridendo). Dobbiamo fare bene e centrare il nostro obiettivo”.
Lato curiosità, con l’arrivo di Nocta ora in spogliatoio ascoltate Drake visto anche il clamore che ha fatto il suo arrivo?
“Ah, ma quelle sono cose in più. Noi lavoriamo e meno cose ascoltiamo cosa si dice fuori meglio è andando per la nostra strada, così daremo il 100%”.
Le maglie di quest’anno stanno piacendo?
“Quello sì, ma il Venezia ha avuto nella sua storia tante maglie bellissime, fa piacere indossarla e penso faccia piacere anche ai tifosi”.
La società ha lanciato un pack di mini abbonamenti da 4 partite per aumentare ulteriormente il numero di tifosi al Penzo, state sentendo il loro affetto visto che comunque i numeri sono importanti?
“Lo stanno già dimostrando, sono l’uomo in più e lo stanno dimostrando, spetta a noi dare qualcosa in più per far sì che anche loro diano quel qualcosa in più nel corso della stagione”.
Serie A
Guendouzi, arrivato l’esito degli esami
E’ uscito il responso medico degli esami ai quali il centrocampista della Lazio Guendouzi si è sottoposto questa mattina, a Villa Mafalda.
Gli esami strumentali a cui si è sottoposto il centrocampista della Lazio Matteo Guendouzi hanno escluso fratture. Scongiurato quindi il lungo stop: c’è attesa per capire se sarà disponibile per la trasferta di Torino.
Lazio, ecco come sta Guendouzi
Questa mattina, attorno alle 09:15, il centrocampista transalpino si era recato a Villa Mafalda per constatare l’entità di un problema occorso al mignolo del piede. Il dito si è gonfiato subito e stamattina era ancora molto dolorante, anche se gli esami a cui si è sottoposto hanno escluso possa trattarsi di un problema serio.
L’infortunio, quindi, non è grave. Fra domani e venerdì (giorno della rifinitura pre-partenza per Torino) si capirà la sua eventuale disponibile per la gara di Sabato contro la Juventus. La sensazione è che l’ex-Marsiglia possa essere quantomeno convocato, ma c’è attesa a Formello per capire se potrà essere impiegato dal primo minuto.
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