Serie A
Lazio, i convocati per l’Empoli. Out Gila
Igor Tudor ha diramato la lista dei convocati della Lazio in vista del match di domani contro l’Empoli. Out un difensore e uomini contati in questo reparto.
Lazio, i convocati per l’Empoli
Impegno importantissimo per entrambe le squadre che lottano ancora oggi per obiettivi molto diversi. I biancocelesti cercano di conquistare un posto favorevole anche in ottica Europa League mentre i toscani vogliono approfittare della sconfitta del Frosinone per mettere punti pesanti tra una squadra e l’altra.
Di seguito la lista dei convocati di Tudor:
📋 I convocati di mister Tudor #LazioEmpoli | #AvantiLazio 🦅 pic.twitter.com/AcKmD5TKRT
— S.S.Lazio (@OfficialSSLazio) May 11, 2024
Out dunque Mario Gila mentre tutto il resto dell’organico è a completa disposizione per continuare l’inseguimento all’Europa. In difesa l’allenatore croato dovrà inventarsi una soluzione visti gli acciacchi di Casale e Patric.
Serie A
Udinese, Runjaic: “Dobbiamo lasciare poco spazio al Milan”
L’allenatore dell’Udinese Kosta Runjaic ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro il Milan, in programma domani alle ore 18.
L’Udinese, attualmente al 3° posto con Lazio e Juventus, sta vivendo un ottimo avvio di stagione, caratterizzato da prestazioni solide e convincenti. Dopo la recente e importante vittoria contro il Lecce, la squadra allenata da Kosta Runjaic ha dimostrato di avere le qualità per affrontare questa stagione con ambizioni e determinazione.
Ora, però, i bianconeri si trovano di fronte a una sfida particolarmente impegnativa: la trasferta a San Siro contro il Milan. Il match contro i rossoneri rappresenta un banco di prova delicato e complesso.
Udinese, le parole di Runjaic
Di seguito le parole del tecnico Kosta Runjaic in conferenza stampa.
Il punto a chiusura della sosta? Infortunati?
“Abbiamo sfruttato bene questa pausa soprattutto nella prima settimana. Ci siamo allenati in modo intenso, per quanto riguarda il fine settimana abbiamo anche lasciato due giorni liberi, sfruttando al meglio il tempo a disposizione. Lovric e Payero sono recuperati in pieno. Thauvin ha ancora a che fare con questo problemino che ha avuto in seguito alla partita con l’Inter. Un infortunio leggero alle costole, però gli fa ancora un po’ male, quindi non può ancora allenarsi con il gruppo. Si sta allenando tra palestra e fisioterapia, però non può ancora essere in gruppo, non so se settimana prossima riuscirà a rientrare, lui vorrebbe tornare subito ma come detto ha ancora dolore, perciò attualmente Thauvin non può mettersi ancora gli scarpini per giocare. Kristensen settimana prossima potrà tornare in gruppo ed è una bella notizia, anche Sanchez è ormai sulla buona strada. Purtroppo Atta ha avuto un problema muscolare, non sappiamo se potrà esserci domani”.
C’è entusiasmo, ora si va a Milano in una situazione inattesa forse rispetto ai pronostici, può essere la maggiore insidia della partita?
“Ogni gara è particolare, adesso dopo la pausa per le nazionali giocheremo contro il Milan e penso sia una buona opportunità, faremo tutto quello che potremo per metterli in difficoltà e affinchè non riesca a mettere in campo la propria qualità che è grande. Dovremo coprire bene gli spazi ed essere compatti, il Milan non è magari in un bellissimo momento, non sta rispettando le attese, ma hanno grandissime individualità, senza fare elenchi, ma è una delle squadre più forti della Serie A. Dobbiamo lavorare tutti insieme in campo, in maniera disciplinata con il giusto equilibrio tra le due fasi, dovremo tenere bene il pallone, dovremo cercare di far correre il Milan dietro il pallone, vedremo se ci riusciremo. In generale sono soddisfatto delle prestazioni fatte fino ad ora, dobbiamo essere più coraggiosi in alcuni momenti, dalla partita con la Roma abbiamo tratto insegnamenti importanti per esempio, dobbiamo iniziare bene perché tutto può decidersi in pochi minuti. Dovremo essere equilibrati”.
Pizarro a che punto è?
“Meglio rispetto a due settimane fa, è tornato con la squadra ma si vede che deve recuperare ancora molto, deve lavorare intensamente, non ha ancora il ritmo della squadra. Dovremo fare attenzione alla gestione dei suoi carichi perché non vogliamo bruciare i tempi, ha tutto il tempo di questo mondo, è un bravo ragazzo, è ambizioso, si è allenato con la squadra in questi giorni e si vede che sotto porta può essere molto pericoloso”.
Iker Bravo potrebbe essere una carta da usare domani?
“Sicuramente ci sto pensando, si è allenato in maniera buona, ha un’ottima formazione calcistica, lo si vede, ha buoni principi di gioco, segna molti gol in allenamento, anche nell’ultimo penso ne abbia fatti due. Lo si vede che ha qualcosa di speciale, poi vorrebbe sempre giocare noi ci stiamo pensando, potrebbe scendere in campo dal primo minuto.
L’esordio di Lucca con l’Italia?
“Siamo molto contenti del suo esordio, ha esordito qui nel suo stadio, un’esperienza molto bella per lui, sappiamo che nella nazionale italiana la qualità è molto alta, ora spetta a lui lavorare in settimana per riuscire a restarci. Noi vogliamo diventi un giocatore fisso della nazionale italiana, è una bella occasione per lui, ora però dobbiamo pensare al Milan e a fornire una bella prestazione”.
Brenner è reduce da una brutta gara con il Lecce, come sta?
“Contro il Lecce nel primo tempo abbiamo fornito una prestazione media, con alcuni buoni momenti ma in altre fasi della partita non abbiamo fornito una buona prestazione. Non è stato facile neanche per Brenner perché ha avuto il pallone tra i piedi meno di quanto si aspettasse, ha fatto qualche errore perdendo un paio di palloni che non doveva perdere e lo sa. Parliamo molto con lui. Gli parlo e gli do grande attenzione, sta migliorando e ha avuto qualche grande giocata, c’è tanta concorrenza e lui deve dimostrare di poter giocare. Si allena, conosce la situazione, sa bene che tutti noi dobbiamo allenarci con energia e bisogna meritarsi di scendere in campo. Brenner è giocatore di buone qualità, sa dove si trova, ha la fiducia della squadra, lavoriamo molto a video in piccoli gruppi o con singoli per analizzare certi momenti della partita”.
In difesa riconfermati i tre visti con il Lecce?
“Non mi sbilancio sulla formazione perché c’è ancora la rifinitura. Non vediamo l’ora di giocare, sarò a San Siro per la prima volta e questo vale anche per diversi ragazzi, dovremo approcciarla bene. Non importa tanto chi sarà in campo ma come la squadra interpreterà la gara”.
C’è una ricetta per contenere gli esterni del Milan?
“Un paio di giorni fa ho visto il documentario sul Napoli, non ho capito tutto ma c’erano numeri molto chiari, Leao ha grandi numeri, contro il Napoli ha fatto una corsa di 70 metri mettendo un assist per Giroud. Lui e Pulisic sono giocatori difficili da contenere, se gli si lascia spazio per correre diventano molto pericolosi, se prendono velocità riescono a mettere in difficoltà chiunque a livello mondiale, non c’è una ricetta o una soluzione particolare. Dobbiamo lasciargli poco spazio, quando abbiamo il possesso della palla non dovremo commettere errori. Contro il Lecce abbiamo perso un pallone sulla sinistra in maniera banale e ha avuto la sua più grande occasione, per un errore nostro nel possesso palla. Contro il Milan non dovrà succedere perché hanno giocatori di livello altissimo, Pulisic lo conosco da quando giocava in Germania, Leao è fortissimo, tutti vorrebbero avere due così in rosa. Ne abbiamo già parlato, ci sono tanti video dove si vedono le qualità di questi ragazzi, abbiamo i video in cui Leao dribbla da solo metà della Polonia. Sono giocatori che determinano le partite e per i quali i tifosi vengono allo stadio a vedee la partita”
Serie A
Bologna: si ferma un difensore
La situazione difensiva del Bologna si fa complicata in vista della trasferta di Genova. Questa mattina si è fermato un centrale per un’problema muscolare.
Si tratta di Martin Erlic, che non partirà con il resto della squadra per la sfida di Marassi.
Con l’assenza del centrale croato, la coppia centrale sarà formata da Beukema e Casale, con Lucumì in panchina, dato il suo recente rientro dall’impegno con la Colombia.
Questa situazione potrebbe influire sulla solidità difensiva della squadra, specialmente in una partita quasi decisiva come quella contro il Genoa.
Da monitorare la situazione dell’ex Sassuolo, anche in vista del prossimo impegno rossoblu in Champions League contro l’Aston Villa, in trasferta a Birmingham.
Serie A
Lazio, cosa significa essere il presidente? Ce lo dice Lotito
Su DAZN Claudio Lotito ha parlato del cambio di allenatore e di cosa significa essere il presidente della Lazio: ecco che cosa ha detto.
Il presidente della Lazio Claudio Lotito può sorridere: quello che il club biancoceleste sta attraversando è un periodo molto positivo e di risultati positivi.
Prima che il club si accinga a misurarsi sul campo contro la Juventus, Lotito parla ai microfoni di DAZN del club e del suo ruolo istituzionale: ecco le sue parole.
Lazio, le dichiarazioni di Claudio Lotito
Sul rapporto con Sarri
“Con Sarri avevo un buon rapporto. Lui ha le sue idee, sia dal punto di vista politico che comportamentale, ma tra noi si era creata un’alchimia basata sul rispetto reciproco. Dopo una partita all’Olimpico, in cui la squadra non aveva fatto bene, sono andato da lui. Gli ho fatto notare che il gruppo sembrava aver perso l’orgoglio di combattere.
Mi ha dato ragione, e insieme abbiamo deciso di mandare la squadra in ritiro a Formello. Alcuni giocatori non hanno preso bene la decisione, forse perché non si sentivano più coinvolti. Il ritiro, però, ci ha mostrato che il problema era più profondo: c’era un contrasto interno, soprattutto con i giocatori più esperti. Sarri ha capito che non riusciva più a governare lo spogliatoio e ha deciso di dimettersi“.
Sulla gestione Tudor
“Con l’arrivo di Tudor, la squadra ha reagito, ritrovando un po’ di orgoglio. Alla fine della stagione, tuttavia, mi ha fatto presente la necessità di attuare cambiamenti sostanziali, includendo la cessione di alcuni giocatori che creavano delle problematiche. Abbiamo capito che era arrivato il momento di sradicare chi pensava di essere padrone della società. Ora abbiamo Baroni che parla il nostro linguaggio, che ha fame e vuole dimostrare il suo valore. È chiaro che tutti devono essere uniti dietro di lui”.
Sul ruolo da presidente della Lazio
“Essere presidente di una squadra di calcio significa rappresentare una comunità di persone e i loro sentimenti. Abbiamo il dovere di preservare, mantenere e tramandare i loro valori, e questa responsabilità non si limita solo al profitto o all’interesse economico“.
Su Immobile e Klose
“Ho ingaggiato Ciro dopo un’esperienza all’estero che non si era rivelata particolarmente brillante. L’ho trattato come un figlio, ma il merito dei suoi successi è interamente suo. Klose è un grande campione che mi è rimasto scolpito nella memoria”.
Sull’esonero di De Rossi
“Sicuramente De Rossi era legato alla storia della Roma, proprio come Totti, e viveva il suo rapporto con la squadra del cuore in modo viscerale. C’era un’identità, una simbiosi continua tra lui e il club.
Non conosco i dettagli dei suoi rapporti con la proprietà o lo spogliatoio; quindi, non posso esprimere giudizi su questo. Posso solo dire che era una persona profondamente legata ai colori della squadra che allenava”.
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