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Lazio, la pazienza è finita: contestazione a Formello
Periodo piuttosto nero per la Lazio di Sarri, che dopo le prestazioni poco brillanti ed un mercato assolutamente insufficiente, adesso vede anche l’ira del tifo
Le difficoltà della società romana, alla chiusura del calciomercato invernale, si sono palesate anche fuori dal rettangolo di gioco. Se vogliamo dare un giudizio alla dirigenza biancoceleste in questa sessione, nonostante le tantissime uscite per i diversi esuberi presenti nella rosa a disposizione del tecnico toscano che rendono il tutto più sopportabile, gli acquisti effettuati non possono in alcun modo raggiungere la sufficienza.
Le richieste a gran voce dell’ex tecnico di Juventus e Napoli erano un terzino sinistro, un centrale difensivo, un altro esterno d’attacco ed infine, in caso di cessione di Muriqi, un vice Immobile che possa dare garanzie.
Richieste legittime ma che il presidente Lotito e il DS Tare non hanno soddisfatto. C’è stato il tesseramento di Kamenovic (che non convinceva Inzaghi prima, e non ha convinto Sarri poi) e l’acquisto al gong finale di mercato di Cabral, calciatore offensivo ex Sporting Lisbona, che comunque non va incontro al gusto e alle necessità del tecnico laziale, che adesso deve fare i conti con chi, nonostante tutto, ha sempre supportato lo spirito e la maglia biancoceleste: i tifosi, stanchi di una gestione pigra e dedita al risparmio.
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Lazio, la pazienza è finita: contestazione a Formello
In queste ore è dunque esplosa la contestazione di una tifoseria apparsa ancora una volta delusa da un calciomercato di riparazione lento, molto affannato e lontano, lontanissimo, dalle promesse fatte all’ex allenatore del Chelsea questa estate, quando lo stesso presidente biancoceleste avrebbe dato carta bianca al proprio tecnico sui nomi da trattare in sede di mercato.
Non solo questo presupposto non ha mai visto la luce del giorno, ma è stato addirittura demolito da due acquisti che Sarri aveva bocciato prima e che continua a farlo adesso, iniziando addirittura a riflettere su un addio anticipato, scenario questo impensabile a dicembre.
Assieme alla rabbia del tecnico toscano, si sarebbe accesa quella del tifo laziale che, fuori dal centro sportivo biancoceleste avrebbe sfogato la propria rabbia con uno striscione piuttosto esplicativo, che pronuncia senza metti termini: “Un altro mercato all’insegna della mediocrità, Lotito non sei degno di questa società“.
Una visione precisa e netta, che mette in evidenza come, ancora una volta, Tare non sia stato in grado di dare soddisfazione non solo ai propri colleghi, ma anche ai tifosi che da anni, sopportano scelte di mercato come queste.
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Lazio, trasferta ad Amsterdam vietata ai tifosi: la nota del club
Durissima presa di posizione da parte della Lazio in merito al divieto di trasferta per i propri tifosi imposto dalle autorità di pubblica sicurezza olandesi.
La Lazio, attraverso un lungo comunicato sul sito, ha risposto a quanto successo nei giorni scorsi e al divieto emesso da parte dell’amministrazione della città di Amsterdam nei confronti dei tifosi biancocelesti per la trasferta europea contro l’Ajax in programma giovedì 12 dicembre, valevole per la sesta giornata di Europa League.
Di seguito il comunicato del club
Lazio, la nota del club sulla trasferta vietata
“La società ha notificato al Sindaco di Amsterdam e al Presidente dell`UEFA la comunicazione che segue:
Ci riferiamo alla gara in oggetto indicata e alla nota trasmessa dal Sindaco di Amsterdam nella giornata di ieri 26/11/2024.
Scriviamo formalmente per contestare e condannare l’inquietante lettera a firma del Sindaco di Amsterdam che lede l’onore e l’immagine della comunità che rappresentiamo.
Pur comprendendo la particolare situazione in cui versano i Paesi Bassi, nazione vittima di intollerabili violenze perpetratesi in occasione della gara tra Ajax e Maccabi Tel-Aviv, siamo obbligati a reagire all’altrettanto intollerabile presa di posizione delle autorità olandesi”.
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Serie A, il 9 dicembre l’assemblea elettiva per il nuovo presidente
In Serie A è tempo di nuove elezioni. L’assemblea per l’elezione è poi prevista in seconda data il 10 gennaio e poi 20 gennaio in terza convocazione.
È stata anticipata al 9 dicembre la prima assemblea elettiva della Lega di Serie A che dovra’ rinnovare tutte le cariche, presidente, ad e consiglieri. È questo l’esito, come riporta l’ANSA, dell’assemblea ordinaria dei club svolta oggi in teleconferenza; la decisione è stata presa per andare incontro al fitto di calendario di eventi sportivi, tra Supercoppa italiana, impegni europei e festività natalizie. In precedenza l’assemblea elettiva era stata fissata in prima data al 16 dicembre.
Di seguito il comunicato
Serie A, il comunicato della Lega Serie A sulla nuova data
“Le Società di A, riunite oggi in Assemblea in videoconferenza, hanno deliberato all’unanimità di fissare a lunedì 9 dicembre, con inizio alle ore 11.00, l’Assemblea elettiva per il rinnovo di tutte le cariche istituzionali della Lega. La data è stata indicata da tutti i Club per rispettare le scadenze elettorali considerando anche i numerosi impegni sportivi (EA SPORTS FC SUPERCUP in Arabia Saudita e competizioni europee) e le festività natalizie”.
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Rafael Leao, bastone e carota: quale è servito di più secondo Fonseca
Rafael Leao, un vero e proprio talento la cui gestione può apparire piuttosto complessa. Ne sa sicuramente qualcosa il tecnico rossonero Paulo Fonseca.
Non è stato facile, quantomeno inizialmente, gestire un profilo come Rafael Leao. Andato via Stefano Pioli, arriva Paulo Fonseca e iniziano i problemi. Se prima il tecnico parmense era solito coccolare il suo talento, con Fonseca tutto ciò non ha funzionato.
L’allenatore portoghese infatti ha voluto inizialmente proseguire sulla falsariga del suo predecessore senza tuttavia riscontrare gli stessi effetti. Leao infatti appariva eccessivamente svogliato, molle e forse demotivato.
E allora è scattata la fase due, quella del bastone che si è quindi trasformata in qualche panchina di troppo, certamente mal digerita dal giocatore. Ma la reazione è stata quella sperata. Questa, in estrema sintesi, la gestione Leao più volte spiegata anche dallo stesso allenatore, non ultimo in conferenza stampa pochi minuti fa.
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