Serie A
Lazio, la rinascita di Dia: “Va tutto alla grande”
La Lazio nel posticipo del lunedì sera del quarto turno di serie A batte all’Olimpico l’Hellas Verona per 2-1, tra i protagonisti c’è anche Dia.
L’attaccante senegalese Boulaye Dia classe 96 sembra rinato, arrivato in estate dalla Salernitana in prestito biennale con obbligo di riscatto a determinate condizioni, in questo inizio di esperienza in maglia biancoceleste è assoluto protagonista.
Dopo la rete contro il Milan Dia si è ripetuto anche ieri sera contro l’Hellas Verona, la sua rete insieme a quella di Castellanos ha regalato a Baroni la vittoria contro la propria ex squadra.
Questo in questo primo scorcio di stagione si sta rivelando molto efficace il feeling con con l’attaccante argentino, queste le parole di Dia viene immediato dopo gara a DAZN che lo ha eletto MVP dell’incontro: “Tutti siamo contenti se io e Castellanos segniamo, tra noi due sta andando tutto molto bene. Sono contento di giocare a pallone, l’ultima stagione è stata difficile per me. Tutto, però, resta nel passato. Ora mi sto divertendo con la squadra”.
Un momento molto felice per l’attaccante reduce da una stagione travagliatissima con la maglia della Salernitana.
Serie A
Hellas Verona-Milan, vince la noia: ma l’Hellas è vivo
Al Bentegodi passano i rossoneri ma l’atteggiamento messo in campo dall’Hellas Verona ha comunque lasciato segnali positivi e i tifosi l’hanno riconosciuto.
Nonostante un match serrato con poche occasioni e tanta tattica, nel complesso la prestazione dei gialloblu si è rivelata positiva. Pare proprio che la vittoria di Parma sia servita.
Hellas Verona, un punto mancato contro un brutto Milan
La squadra di Zanetti ha fin da subito cercato di mettere in difficoltà la difesa milanista con spunti e giocate di Suslov. La difesa ha retto la maggior parte delle offensive avversarie, all’intervallo il cambio con l’ingresso di Daniliuc ha permesso il cambio di modulo che però non ha portato gli effetti sperati.
D’altra parte però c’è da considerare la pochezza messa in campo dagli avversari, portatori di un gioco funambolico e soporifero che è culminato nell’imbucata per Reijnders (unico errore di lettura della difesa gialloblu).
L’Hellas ora deve chiudere il 2024 con personalità e la sfida al Dall’Ara contro il Bologna potrebbe essere l’occasione giusta per rilanciarsi definitivamente.
Serie A
Venezia-Cagliari, probabili formazioni e dove vederla
Venezia-Cagliari, match valido per la 17^ giornata di Serie A 2024/25, si giocherà allo stadio Penzo domenica 22 dicembre alle ore 15.00.
Venezia-Cagliari sarà l’unico incontro nella classica fascia pomeridiana in Serie A. Si tratta di uno scontro diretto per la salvezza visto che entrambe sono in lotta per non retrocedere. Padroni di casa che si trovano in fondo alla classifica, a quattro lunghezze dai prossimi avversari.
Di seguito le probabili formazioni e dove vedere il match.
Qui Venezia
Di Francesco dovrà fare a meno dell’infortunato Svoboda, in difesa a trovare spazio saranno quindi Idzes, Sverko ed Altare. Solo un dubbio a centrocampo, dove Ellertsson e Doumbia si contendono nuovamente una maglia. In attacco ancora spazio per il tandem Oristanio-Pohjanpalo.
Qui Cagliari
Nicola si prepara a lanciare Zappa, Mina, Luperto ed Augello a protezione di Sherri. Nel mezzo Makoumbou e Marin si contendono una maglia per affiancare Adopo. Sulla trequarti restano da valutare le condizioni di Luvumbo, in caso di forfait spazio per Gaetano con Zortea e Viola. Inamovibile Piccoli lì davanti.
Venezia-Cagliari, le probabili formazioni
VENEZIA (3-5-2): Stankovic; Idzes, Sverko, Altare; Candela, Busio, Nicolussi Caviglia, Ellertsson/Doumbia, Zampano; Oristanio, Pohjanpalo
CAGLIARI (4-2-3-1): Sherri; Zappa, Mina, Luperto, Augello; Makoumbou/Marin, Adopo; Zortea, Viola, Gaetano/ Luvumbo; Piccoli
Dove vedere il match
Il match sarà trasmesso in esclusiva da DAZN. Per vederla in tv bisognerà conn ettersi all’app della piattafiorma da smart tv, console di gioco, Amazon Firestick, Google Chromecast o TIMVISION BOX.
Serie A
Cagliari, Nicola: “Non ci sono partite più importanti di altre. Il Venezia è al nostro livello come lo sono tutte. Su tre anni fa…”
Davide Nicola ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Venezia-Cagliari. L’allenatore si è soffermato sulla delicatezza del match in chiave salvezza.
I sardi fanno visita ai lagunari in una sfida apertissima che potrebbe vedere una delle due squadre aprire un percorso positivo verso la fine del girone d’andata.
Cagliari, le parole di Nicola
Si è tanto parlato della gara di Venezia di tre anni fa. Se n’è parlato in settimana?
“No, a me non interessa, anche perchè parliamo di una gestione diversa. Per noi arriva un’altra partita, dobbiamo cercare di fare del nostro meglio e poi fare le nostre valutazioni”.
La squadra ha dimostrato maturità chiedendo questo ritiro?
“C’era l’esigenza di allenarsi subito dopo una partita probante e di riposare di conseguenza. I ragazzi hanno un ottimo atteggiamento e mi piace. Mancano tre partite alla fine del girone d’andata e dovremo cercare di fare più punti possibile”.
Ci si è ritrovati in zona pericolosa. Come vive la trasferta di Venezia con la quale si condivide questa situazione?
“Non è l’avversario che a me importa affrontare. Dobbiamo fare il nostro percorso senza guardare al passato, guardare sempre avanti verso il nostro obiettivo. Dobbiamo trovare qualità ed equilibrio”.
Adattarsi all’avversario è un valore aggiunto o una debolezza?
“Bisogna capire cosa si intende per adattarsi. Per quanto mi riguarda non ci si dovrebbe mai adattarsi all’avversario. Abbiamo la nostra identità, lo stesso Venezia lo fa, così come tutte le squadre. Difesa a tre o a quattro, cambia la costruzione del gioco e del passaggio. E’ una questione di sorprendere l’avversario”.
Firmerebbe per giocare male e vincere?
“Quando si gioca male a lungo andare si perde. Significa non concretizzare. Per arrivare ad un obiettivo bisogna scegliere una strada e perseguirla. Lo sviluppo del gioco lo facciamo già bene, ma dobbiamo aumentare la qualità e lo potremo fare con il tempo”.
Il Venezia punta molto sull’aggressività. E’ stato previsto di capire il metro che utilizzerà l’arbitro?
“E’ una considerazione interessante, dato che lavoriamo su questo anche in allenamento. I passaggi da una fase di gioco all’altra la consideriamo, cerchiamo di allenare lo stato emotivo, perchè spesso un giocatore potrebbe incendiarsi dopo aver subito un fallo che l’arbitro potrebbe valutare diversamente.
Ho alcuni elementi d’esperienza che sanno come comportarsi al riguardo. Il Venezia è una squadra che sa costruire, essere aggressiva e ripartire. Dobbiamo cercare di essere efficaci sino alla fine. Gli episodi devono farci essere riflessivi, senza, tuttavia, rinunciare ad essere aggressivi noi stessi”.
Cosa si porta dietro da Torino?
“Sono stato soddisfatto del primo tempo. E’ stata una gara diversa rispetto a quella di campionato, dove abbiamo atteso maggiormente. Siamo partiti con il piglio di voler cercare l’episodio per portarci in vantaggio, ma l’avversario è stato più bravo. Se avessimo fatto goal dopo 40 secondi avremo spostato l’equilibrio mentale.
Nella ripresa abbiamo mollato dopo il secondo goal subito. Ho chiesto io alla squadra di esagerare, e dopo il 2-0 ho chiesto di rischiare di più, e su questo la squadra deve ancora lavorare. I ragazzi devono pensare che la partita deve essere sempre aperta e da giocare”.
A Torino abbiamo visto un centrocampo con tre mediani solidi. E’ una soluzione definitiva?
“Non è definitivo. Ci saranno altre occasioni di vedere tale soluzione. L’importante è che i ragazzi imparino a gestire il livello emotivo della gara, ognuno deve sempre farsi trovare pronto. Andiamo a Venezia consci che è una squadra forte, come le altre, e la situazione di classifica, con lievi differenze di punti parla chiaro”.
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