L’ESULTANZA DI MARCO BARONI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Sembrano passati secoli, eppure c’è stato un tempo in cui Marco Baroni era contestato dai tifosi della Lazio. Oggi, la sua squadra riflette la sua identità.
Sfrontatezza e voglia di lasciare il segno. L’essenza del Baronismo si racchiude tutta nell’ultima azione di Milan-Lazio. Minuto 93, i biancocelesti, dopo aver dominato per larghi tratti, si erano fatti riprendere da un Milan in dieci, rischiando addirittura il tracollo nel finale. Ma all’ultimo respiro, invece di accontentarsi del pari, attaccano in massa, cinque uomini dentro l’area rossonera. Isaksen sterza, Maignan lo stende, il VAR richiama Manganiello e il rigore viene concesso. Sul dischetto si presenta Pedro, che con freddezza assoluta trasforma il penalty e regala alla Lazio tre punti pesantissimi.
MATTIA ZACCAGNI IN AZIONE DAVANTI A MARCO BARONI (FOTO DI SALVATORE FORNELLI)
Pedro è il simbolo di questa Lazio. Sembrava a fine corsa, lo scorso anno con Tudor era praticamente sparito, senza mai trovare la rete nelle undici gare sotto la gestione del croato. Con Baroni, invece, è tornato centrale nel progetto e i numeri lo confermano: dieci gol stagionali tra Serie A
ed Europa League, di cui sei solo in campionato. Un riferimento per i più giovani, un leader tecnico e mentale nei momenti decisivi.E tra questi giovani c’è Gustav Isaksen, l’altra grande intuizione di Baroni. Dopo un inizio difficoltoso e un impiego a singhiozzo, il danese si è conquistato il posto e da dicembre è diventato titolare inamovibile. Ma non è solo una questione di minutaggio, è cambiato proprio il suo atteggiamento: da agosto a novembre aveva collezionato 13 tiri in 13 partite, segnando solo contro l’Udinese. Poi la svolta.
Da dicembre in avanti, nelle 14 gare di campionato giocate, ha provato la conclusione 31 volte, con una media di 2.2 tiri a partita e una doppietta decisiva al Napoli. Stesso discorso per i dribbling: nei primi tre mesi di stagione aveva tentato 22 uno contro uno, riuscendoci in 11 occasioni. Da dicembre a oggi i numeri sono più che raddoppiati: 45 dribbling tentati, 24 riusciti.
Sfrontatezza, coraggio, entusiasmo. La Lazio di Baroni è questo, ed è anche per questo che adesso il sogno Champions sembra tutto tranne che un’utopia.
Aggiornato al 03/03/2025 11:37
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