Serie A
Lazio, l’emozionante lettera d’addio di Immobile: “Oggi è uno dei giorni più difficili”
L’oramai ex capitano della Lazio, Ciro Immobile, attraverso un messaggio social ha voluto salutare e ringraziare gli anni passati in biancoceleste.
Sono momenti molto emozionanti per Ciro Immobile e per i tifosi laziali. L’attaccante classe ’90 saluta la Lazio dopo 304 presenze condite da ben 207 reti e 54 assist che lo hanno portato nell’olimpo dei più grandi attaccanti del club e di tutta la Serie A.
Già nella giornata di ieri il giocatore ha dato il suo addio alla società capitolina per volare in Turchia ed approdare al Besiktas, con alcuni tifosi che lo hanno incontrato all’aeroporto di Fiumicino tra copiose lacrime. Oggi invece, attraverso il suo account Instagram, Immobile ha condiviso un’emozionante lettera indirizzata ai suoi oramai ex tifosi.
Lazio, la lettera d’addio di Immobile
“Oggi è uno dei giorni più difficili della mia carriera. Dopo anni di emozioni, vittorie, sconfitte, sacrifici e gioie condivise, è arrivato il momento di salutarvi. Questo è un discorso che non avrei mai voluto fare, ma la vita ci porta a prendere decisioni che, seppur dolorose, devono essere fatte.
Quando sono arrivato qui, giovane e pieno di sogni, non avrei mai immaginato quanto profondo sarebbe stato il legame che avrei sviluppato con questa maglia, con questa città e, soprattutto, con voi, i tifosi. Voi siete stati il nostro dodicesimo uomo in campo, la forza che ci ha spinto a superare gli ostacoli più difficili e a festeggiare le vittorie più belle.
Ricordo ancora la prima volta che ho indossato questa maglia, il cuore che batteva forte e la speranza di rendervi orgogliosi. Da allora, ogni partita, ogni allenamento, ogni momento passato su questo campo è stato dedicato a voi, perché sapevo quanto significava per voi, quanto la vostra passione e il vostro supporto rendessero speciale ogni istante.
Abbiamo condiviso momenti indimenticabili: le vittorie sudate, i gol all’ultimo minuto, le serate di gloria e anche le lacrime dopo le sconfitte. In ogni singolo istante, ho sentito il vostro affetto e il vostro sostegno incondizionato. E per questo vi sarò eternamente grato.
Porterò sempre nel cuore i vostri cori, i vostri applausi, il calore che mi avete donato in ogni partita. Mi avete fatto sentire a casa, mi avete fatto sentire parte di una grande famiglia. E per questo non ci sarà mai abbastanza tempo per dirvi quanto vi ringrazio.
Vi saluto con la promessa che, ovunque mi porterà la vita, una parte di me sarà sempre qui, con voi, sugli spalti, a tifare per questa squadra. Vi porterò sempre nel cuore, come il più prezioso dei tesori.
Grazie di tutto.
È stato un onore e un privilegio essere il vostro capitano”.
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Serie A
Inter-Empoli, D’Aversa: “Prima del terzo gol abbiamo riaperto la partita”
L’Empoli torna a casa a bocca asciutta dalla trasferta per il match Inter-Empoli di stasera. L’analisi del tecnico D’Aversa nel post-partita.
Una partita difficile, iniziata con l’illusione di poter resistere efficacemente e, perché no, andare in gol contro i padroni di casa.
Poi, la disillusione dal 55′ in poi, con il “risveglio” del bomber argentino Lautaro Martinez e, a seguire, di Denzel Dumfries e Marcus Thuram.
Dalla gara Inter-Empoli i toscani tornano a casa con l’amaro in bocca. Questa la disanima del tecnico Roberto D’Aversa nel post-partita.
Inter-Empoli, le parole di Roberto D’Aversa
Avete tenuto bene fino a un certo punto, cosa è mancato?
“Penso che sotto l’aspetto dell’atteggiamento non posso rimproverare nulla a questi ragazzi, la partita l’ha sbloccata una grandissima giocata di Lautaro. È stata in equilibrio, ma fin lì hanno creato poco, e sono stati bravi loro a farci lavorare più bassi di quello che avevamo preparato.
Poi quando subisci gol alzi il baricentro e il rammarico aumenta per la gestione del terzo gol, nato da una punizione a favore nostra. Questo è l’atteggiamento che volevo, non è facile venire a San Siro a giocare contro grandi campioni. Quello che avrei potuto fare era far uscire Lautaro al 60′ ma ovviamente non era possibile (ride, ndr)”.
Esposito come mai non dal primo minuto?
“Sta facendo cose mai viste in carriera, sia lui che Saba in settimana non hanno fatto tutti gli allenamenti con la squadra. Sebastiano sta giocando con più continuità rispetto al passato, in passato non l’ho passato sempre potuto gestire e non posso permettermi di perdere un giocatore come lui per infortunio.
Giocavamo sia stasera, ma poi giochiamo anche sabato: lì davanti siamo pochi e devo dosare un po’ l’energia. Detto questo, deve migliorare in alcuni aspetti che lui sa: se non è all’Inter ma all’Empoli dipende anche da lui. Sta facendo cose importanti, anche per merito dei propri compagni che lo mettono in condizione di sfruttare le sue caratteristiche”.
Un punto in sei partite, cosa la fa pensare in positivo al futuro?
“Mi verrebbe da rispondere che comunque abbiamo venti punti: a inizio campionato nessuno poteva immaginarlo a questo punto, dobbiamo ragionare sul fatto che i risultati vengono meno nonostante le prestazioni. In tante partite abbiamo recriminato sul risultato, sia col Genoa che col Lecce.
Nonostante i venti minuti terribili, anche col Lecce abbiamo avuto possibilità di riaprirla. Gli episodi non ci hanno premiato, dobbiamo lavorare perché ci aiutino a portare a casa i risultati valorizzando la prestazione”.
Dove siete cresciuti?
“Guardando le partite successive del Milan, l’abbiamo beccata nel momento peggiore e siamo scesi in campo intimorite. Abbiamo dimostrato coraggio, sia con il Napoli che con l’Atalanta. Stasera i ragazzi ci hanno provato, poi anche il fatto di abbassarci non è stata una scelta tattica, ma legata alla bravura degli avversari.
Devo dire che a questi ragazzi non posso rimproverare nulla. Dobbiamo ragionare sul fatto che prima del terzo gol abbiamo comunque riaperto la partita con l’Inter e non è facile: ha campioni e cambi che in qualche caso migliorano chi è già in campo.
Questo atteggiamento probabilmente ci avrebbe portato a fare dei risultati nelle ultime partite, dobbiamo riportarlo in campo anche nelle gare successive e ritornare a fare risultato. È l’unica medicina che fa passare tutto”.
Serie A
Inter-Empoli, Farris: “Se Lautaro fa Lautaro non ci sono problemi”
La sfida Inter-Empoli che è andata in scena stasera al Meazza di Milano è stata combattuta fino al 55′: ecco cos’ha detto il vice di mister Inzaghi nel post-partita.
Una partita serrata, il match Inter-Empoli. Rimasta a reti bianche fino all’inizio del secondo tempo, con un’Inter impegnata a sfinire un Empoli inizialmente pieno di energia.
Poi al 55′ la partita ha preso il suo deciso corso. Lautaro Martinez ha segnato il suo 111esimo gol in maglia nerazzurra, arrivando a pari reti con Mauro Icardi e diventando il secondo marcatore straniero più prolifico di sempre all’Inter.
Dopo lui in gol anche Dumfries al 79′ e, per l’Empoli, Esposito all’83’. A chiudere definitivamente il cerchio è Thuram all’89’.
Nel post partita Massimiliano Farris, vice del tecnico nerazzurro Simone Inzaghi, a seguito della squalifica di quest’ultimo, ha analizzato la partita di fronte alla stampa.
Inter-Empoli, le parole di Farris
Cosa è scattato tra primo e secondo tempo?
“La squadra ha avuto un approccio molto maturo, non sempre vuol dire partire all’arrembaggio: ci siamo trovati subito un Empoli che ha pensato di chiudere gli spazi dietro. Il pericolo era lasciare spazi a loro per il contropiede: nel primo tempo siamo stati leggermente lenti nella circolazione, ma è anche vero che tutto il movimento di palla li ha fatti correre. E spesso le gare si sbloccano nel secondo tempo grazie al lavoro del primo. Se poi Lautaro fa il Lautaro non ci sono problemi”.
Torna la ThuLa, quanto è importante averli al massimo?
“Credo sia importante più per loro che per la squadra. La squadra segna, abbiamo segnato una marea di gol e non abbiamo questo problema. Il lavoro di Taremi andrebbe premiato: si attira addosso troppe critiche. Sappiamo bene quanto sia difficile, è un calciatore al primo anno in un Paese diverso. Non abbiamo modo di dargli tutto il tempo di cui ha bisogno, spendo anche due parole per Asllani che ha fatto una partita di spessore. Abbiamo bisogno di tutti, siamo in corsa per tutte le competizioni”.
C’è ancora qualche tossina dalla Supercoppa?
“Forse di più col Bologna, che è stata una squadra che ci ha impegnato tanto fisicamente: ti fa correre, ha fatto un’ottima partita e ha portato via meritatamente un punto. Lì ci poteva essere qualche scoria fisica, a livello mentale la squadra ha dimostrato di avere la forza fisica e mentale per andare avanti”.
A Praga ci sarà possibilità di avere Acerbi in campo?
“Lo staff medico sta lavorando al meglio e al massimo su tutti gli infortunati, abbiamo bisogno di rotazioni. Garanzie al momento non ce ne sono, tutti stanno procedendo nel loro percorso di recupero e appena avremo l’ok li porteremo. Nelle rotazioni sono importanti, Acerbi su tutti”.
Meglio non pensare all’asterisco in classifica?
“Giocare con l’asterisco non è mai bello, noi pensiamo alle partite da giocare: prima della gara eravamo dietro sei punti, ora tre. In questo periodo non abbiamo tempo per guardare il calendario ma solo per pensare alle cose da fare”.
Serie A
Roma, Svilar presto diventerà papà
Il lieto annuncio riguardante il portiere titolare della Roma arriva dalla compagna, che ha condiviso un’immagine su Instagram.
June Peeters, compagna di Mile Svilar, ha condiviso sul proprio profilo Instagram un gesto emozionante del portiere della Roma dedicato al figlio in arrivo. La coppia, che aveva già annunciato sui social la lieta notizia, si prepara a diventare genitori a breve.
Svilar ha deciso di celebrare l’evento creando una maglietta personalizzata della Roma per il futuro nascituro. Tra le foto pubblicate da June spicca quella in cui il portiere, visibilmente emozionato e orgoglioso, tiene tra le mani l’indumento.
Sulle spalle della maglietta si legge la scritta “tata”, che in serbo significa “papà”.
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