Serie A
Lazio, Lotito: “Possiamo vincere dei trofei”
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Lazio, Lotito: “Il motto della Lazio è ‘Non mollare mai’, sono cambiati risultati e atteggiamenti. Siamo coscienti di poter vincere dei trofei”.
Claudio Lotito, presente oggi alla Regione Lazio per la presentazione del logo VisitLazio sulle maglie biancocelesti per la Supercoppa Italiana, si è espresso sul momento corrente della sua Lazio.
Dal nuovo stadio ai risultati della squadra di Sarri, ecco le parole integrali di Lotito ai cronisti presenti.
Lazio, Lotito: “E’ cambiato l’atteggiamento. Sullo Stadio…”
Sulla squadra e le cinque vittorie di fila tra Campionato e il Derby…
“Nel momento in cui prende corpo un progetto di crescita del mondo Lazio è giusto che proseguano, che si fa lo interrompiamo? Oggi dobbiamo essere tutti concentrati sul raggiungere gli obiettivi.
Siamo in corsa su tutti e dobbiamo cercare di conseguirli, sennò si arriva vicini al traguardo e ci superano. Questo non andrebbe bene, perciò dobbiamo essere pratici, coniugare, oltre allo spirito sportivo, quello dei risultati, che è dettato dal raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati.
La squadra è cosciente di poter vincere dei trofei, ovviamente non mi riferisco allo Scudetto ché siamo molto distanti, ma per il resto dipende da loro essere coscienti dei loro mezzi e metterli in campo al momento opportuno”.
Quali sono i vostri obiettivi?
“Se loro ci credono come nelle ultime partite… Non sono i risultati, ma è l’atteggiamento che è cambiato. Il motto della Lazio è di non mollare mai e mi pare che ora loro abbiano ripreso quello spirito.
Tutti insieme indistintamente e indipendentemente. Mi auguro che sia l’inizio di un nuovo percorso e che rimetta al centro dell’azione calcistica nazionale e internazionale la Lazio”.
Quali sono le tempistiche per il progetto stadio?
“Io ho chiesto al sindaco la disponibilità politica di affrontare questo tema, cosa che lui ha fatto. Presentai un progetto avveneristico circa 20 anni fa, ne avrebbero parlato in tutto il mondo perché aveva tre cose inusuali: l’approdo sul battello partendo da Castel Sant’Angelo, la stazione ferroviario dentro lo stadio e lo svincolo autostradale vicino.
Fu interpretato in modo diverso rispetto alle effettive necessità del club e dei cittadini della Regione Lazio. Io lavorai come Lega per redigere una norma che consentisse la realizzazione di stadi anche attraverso dei processi di compensazione di carattere urbanistico per creare condizioni di efficienza all’interno del sistema, non delle cattedrali nel deserto.
Questa cosa non prese corpo, però istituimmo un ufficio preposto della Lega, che si occupa degli stadi. È fondamentale perché così ci si spoglia di interessi corporativi del territorio. Se ne occupano loro… Il Flaminio così non è idoneo, facciamo 45mila spettatori di media. Il prossimo stadio deve avere almeno 50mila posti, il Flaminio è idoneo?
Abbiamo fatto un sondaggio, stanno valutando tecnicamente le prospettive e poi dopo, tra il dire e il fare, non per la volontà della società, ma per quello che verrà concesso… Se la politica decide che si deve fare cercherà di trovare delle soluzioni per farlo, fermo restando la compatibilità tecnica perché non posso fare uno stadio per esempio al Colosseo.
Adesso stanno studiando, è uno studio di pre-fattibilità, vedremo che cosa produce. Ci sono stati degli incontri preventivi con gli organi preposti e sulla base di questo mi pare di capire che, tranne qualche piccola situazione, non ci siano grandissimi veti.
Anche perché sennò il Flaminio rimane un centro abbandonato… Ci saranno da valutare i parcheggi, come arrivarci e tutta una serie di situazioni di contorno. Dobbiamo creare le condizioni per una situazioni che sia vivibile e credibile in termine di fruibilità e ricavi. Non è un sasso lanciato, è una realtà”.
Serie A
Atalanta, Pagliuca spiega la policy del club
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Il proprietario dell’Atalanta Stephen Pagliuca ha spiegato che il club orobico ha una propria policy, riguardante le dichiarazioni dei tesserati del club.
Il proprietario dell’Atalanta, Stephen Pagliuca, ha spiegato la policy che il club orobico ha riguardante le dichiarazioni espresse dai tesserati del club, ovviamente il tutto dalle dichiarazioni di Gasperini su Lookman.
Atalanta, Pagliuca ha spiegato la policy del club orobico, Gasperini non poteva parlare dei singoli giocatori
Le polemiche in casa Atalanta dopo le dichiarazioni del tecnico Gasperini su Lookman non si placano. E’ intervenuto direttamente il proprietario del club, Stephen Pagliuca, che ha spiegato che il club orobico ha una propria policy riguardante le dichiarazioni dei tesserati del club, dicendo che il tecnico dei bergamaschi non poteva parlare dei singoli giocatori.
I proprietari americani del club orobico quindi si sono parecchio infastiditi dalla parole di Gasperini rivolte a Lookman, esplicitando che la policy prevede il divieto di parlare male dei giocatori, tanto dai esplicitarlo nei contratti. Comunque, la decisione di Pagliuca di intervenire è stata molto ponderata, anche perché i bergamaschi si ritrovano ora a -3 dalla vetta, con la possibile di sognare un titolo che si qualche anno fa era solo un sogno.
Perciò, perché rovinare un impresa come lo fu lo scorso anno in Europa League per delle dichiarazioni che potevano essere evitate? Si sa che il tecnico orobico ci mette molto impegno nel suo lavoro, ma i proprietari del club orobico volevano solo metterlo in riga, anche perché pur in caso di titolo non è detto che Gasperini rimanga a Bergamo.
Vedremo ora cosa accadrà nel proseguo di questa ultima parte di questa stagione, ma è chiaro che Pagliuca ha voluto ribadire quali sono le regole del club, poco importa al proprietario americano quanto passione il proprio tecnico ci mette nel suo lavoro, visto che la policy del club parla chiaro.
Serie A
Napoli, brutte notizie: l’esito degli esami di Anguissa!
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Napoli: nella settimana di avvicinamento alla cruciale sfida scudetto contro l’Inter, non giungono buone notizie per mister Antonio Conte.
Difatti, stando a quanto riportato da Tuttonapoli.net, l’allenatore dovrà rinunciare ad un calciatore fondamentale del suo gioco quale è Frank Zambo Anguissa.
Come è possibile leggere nel comunicato della società azzurra, il camerunense ha riportato un infortunio nella sfida contro il Como ed i recenti esami hanno evidenziato “una lesione distrattiva del muscolo soleo della gamba destra“.
Il centrocampista ha già iniziato il percorso riabilitativo.
Serie A
Udinese, Nani sull’episodio Lucca: “Antipatico e non bello. Sulla cessione in estate…”
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Gianluca Nani, group technical director dell’Udinese, è tornato a parlare dell’episodio che ho scosso il mondo bianconero, quello riguardante Lucca.
Il Group technical director dell’Udinese, Gianluca Nani, ha rilasciato una breve intervista ai microfoni de Il Messaggero Veneto soffermandosi in particolare sull’episodio che ha acceso diverse polemiche nel match dei friulani contro il Lecce. Si tratta del comportamento di Lorenzo Lucca al momento del calcio di rigore assegnato alla banda di Runjaic.
Udinese, le parole di Nani sull’episodio Lucca
“È stato un episodio non bello e antipatico, ma poi gestito alla perfezione, in primis dal mister che ha dimostrato la sua rettitudine operando la sostituzione. Mi è piaciuto anche l’intervento di Bijol che nel dopo partita si è scusato con tutti i tifosi, anche con quelli del Lecce, senza scaricare Lucca, rimarcando che è uno del gruppo”.
Possibile cessione in estate?
“Innanzitutto non vogliamo cederlo, anche se sappiamo che certe offerte fanno cambiare le prospettive degli stessi giocatori, e a quel punto diventa difficile trattenerli. Lucca ha sbagliato, e non lo invito a ripetersi, ma ha anche dimostrato personalità volendo calciare a tutti i costi il rigore, e uno così lo farei giocare in una finale di Champions”.
Solet?
“Siamo stati tempestivi e veloci nell’inserirci quando Solet stava andando al Konyaspor, in Turchia, ma già lo seguivamo a Salisburgo”.
Il mancato arrivo di Valentin Gomez?
“Ci sono stati problemi col fondo che è intervenuto nell’operazione e dispiace perché i nostri accordi li avevamo presi e il ragazzo era molto contento di venire a Udine. Adesso Gomez torna al Velez e vedremo cosa succederà in futuro”.
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