Serie A
Lazio: Nesta, nostalgia biancoceleste. Ad Empoli più di 3000 laziali
Alessandro Nesta parla a radio radio del suo periodo alla Lazio,della nostalgia e la rabbia per dover essere andato via ed essere passato da traditore agli occhi dei tifosi,senza nascondere il desiderio di poter allenare la lazio in futuro senza scordare il suo presente che si chiama perugia,di seguito le sue parole:
La mia avventura a Perugia è iniziata bene. Questa è una piazza importante, il posto perfetto per continuare la mia carriera da allenatore”.
La Lazio
“Può provare ad andare in Champions, l’anno scorso l’ha dimostrato. Ha cambiato poco, è una squadra forte e in ogni partita se la gioca con tutti. Ha iniziato così e così a causa del calendario non facilissimo, però Inzaghi è un grande allenatore e l’ha dimostrato. Acerbi-de Vrij? Come caratteristiche sono simili, chi sarà più efficace lo dirà il campionato, vedremo.
Allenare la Lazio? Se arrivasse la Lazio vorrebbe dire che ho fatto bene a Perugia e fatto un percorso importante. La Lazio sarebbe un punto di arrivo non solo per me perché ne sono stato il capitano, ma per tutti perché è una grande squadra”.
L’addio alla Lazio
“L’ho detto tante volte. Andarsene è stato difficile per i tifosi ma anche per me. I primi mesi sono stati complicati, poi ho fatto il professionista.
Se potevo tornare? Per due giorni c’è stata questa possibilità, poi alla fine non si è fatto nulla. Il Milan ha voluto che rimanessi, la Lazio non aveva così tanta voglia di riprendermi, e quindi sono rimasto a Milano”.
Il derby del 5-1
“Cosa accadde? Me lo ricordo bene. Fu un anno difficile per noi, alla Lazio si iniziava a parlare di vendere i grandi giocatori.
La società voleva farmi partire e io non volevo andarmene. Ho passato dei mesi complicati, c’era aria di divorzio. Sono andato in campo e non ci ho capito nulla. La mia reazione è stata sbagliata, il fatto che mi volessero vendere mi ha fatto pensare di mandare tutto a quel paese, e quindi sono uscito.
Se tornassi indietro non lo farei. Avrei dovuto affrontarla in un altro modo ma purtroppo ho fatto una cavolata”.
Inzaghi e Gattuso
“Loro in grandi squadre prima di me? Non ho nessun rimpianto. A Miami sono stato benissimo e non cambierei nulla. La mia famiglia si è inserita bene in America e questo non ha prezzo. Sono tornato in Italia con grandi intenzioni, e spero di far bene.
Preferisco aver fatto il mio percorso, anche se più lentamente”.
Nazionale
“Paghiamo un po’ il fatto di avere una generazione di giocatori meno forte della nostra. Noi ci siamo ritrovati una Nazionale forte, tutti lo eravamo. Non è facile sostituire giocatori così. Speriamo che l’Italia tirerà fuori nuovi talenti nei prossimi anni.
Bisogna investire di più nei settori giovanili e sugli allenatori. Bisogna scegliere il top degli allenatori per i nostri ragazzi”.
I tecnici più importanti
“Ho avuto la fortuna di avere dei maestri. Da Volfango Patarca a Zeman, Mimmo Caso. Grandi persone che mi hanno aiutato a diventare giocatore e uomo.
Zeman è stato un allenatore coraggioso, mi ha lanciato in un calcio dove cominciavano a girare molti soldi, e a Roma si iniziavano a fare molti investimenti, affidandomi la difesa”.
Il numero 13
“Sono contento che tanti ragazzi scelgano questo numero per me. Vuol dire che ho fatto qualcosa di importante. Sono orgoglioso di me per questo, per l’equilibrio che ho avuto nei momenti belli e in quelli brutti”.
Romagnoli
“Io faccio il tifo per lui. L’ho conosciuto, è un bravissimo ragazzo, laziale e gioca nel Milan. È forte, gli serve un po’ di esperienza internazionale e poi crescerà”.
Esodo a Empoli
La trasferta di Empoli è un grande richiamo per il popolo laziale, in 3000 circa, si sposteranno da roma, per raggiungere la cittadina toscana.
Partita giudicata a bassissimo rischio e quindi aperta a tutti senza limitazioni di nessun tipo,non dovrà essere presentata neanche la tessera del tifoso e quindi questo ha spinto ancora più gente a partire essendo anche Empoli la quarta trasferta più vicina da Roma,a soli 300km e più distante solo di Frosinone,Firenze e Napoli.
Nostalgia Felipe Anderson
È stato chiesto a Felipe Anderson di fare una formazione con tutti i giocatori piu forti con cui ha giocato e nella lista il ragazzo brasiliano ha inserito tre giocatori biancocelesti,uno è un ex e cioè miro Klose,poi ci sono Lucas Leiva e fortuna Wallace,questo la dice lunga sull’importanza che ha avuto la lazio per lui e anche ora che si trova al West Ham non perde occasione per parlare di lazio e di chi ne ha fatto parte.
La stagione è iniziata in maniera negativa per lui e per tutta la squadra che arranca a zero punti in fondo alla classifica,forse parlare di lazio può far tornare il sorriso a questo ragazzo in questo periodo negativo.
Serie A
Atalanta, infortunio per Kolasinac in Champions: i dettagli
Infortunio in Champions League per Sead Kolašinac. Il difensore bosniaco costretto al cambio contro il Barcellona, al suo posto Scalvini.
Altro infortunio in difesa per Gasperini. Dopo Kossounou, il tecnico dell’Atalanta perde anche il difensore bosniaco ex-Marsiglia Kolašinac: uscito al 55esimo della gara di Champions League contro il Barcellona.
Atalanta, infortunio per Kolašinac: le sue condizioni
Il difensore nerazzurro ha giocato qualche minuto sul dolore prima di essere sostituito da Scalvini e questo alimenta un cauto ottimismo sulle sue condizioni. La sensazione è che non sia nulla di grave, nonostante il bosniaco sembrasse molto dolorante. Gli esami strumentali di domani ci diranno di più sulle sue condizioni.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
#ChampionsLeague | #Atalanta: si ferma #Kolasinac, al suo posto entra #Scalvini https://t.co/3ro8acOiu7
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) January 29, 2025
Serie A
Lazio, Dele Bashiru è un caso: cosa sta succedendo
Sembrerebbe ci siano delle frizioni in casa Lazio tra l’allenatore Marco Baroni e la dirigenza, il motivo sarebbe l’impiego di Dele-Bashiru.
Il motivo delle frizioni in casa Lazio sembrerebbe l’impiego del nigeriano, per l’allenatore Dele-Bashiru non è considerato ancora una riserva affidabile, pensiero totalmente opposto da quello della dirigenza.
Lazio, frizioni tra allenatore e società
Fisayo Dele-Bashiru, scommessa estiva del centrocampo biancoceleste, arrivato come semi-sconosciuto dal campionato turco, rischia ora di diventare un equivoco tattico nella rosa. Il centrocampista nigeriano ha avuto fin qui un rendimento altalenante tra campionato e coppe e per Baroni non è ancora considerabile una riserva affidabile nel ruolo di mediano. La società starebbe però insistendo con il tecnico per sfruttare meglio il nigeriano come jolly lì in mezzo. Trovargli una collocazione tattica, è diventata una specie di ossessione per il mister biancoceleste, pur di assecondare l’esigenza della dirigenza di veder valorizzata la propria scelta in estate.
Mercato in casa biancoceleste
I biancocelesti sono molto attivi sul mercato, la dirigenza sembra essere disposta ad accontentare Baroni sull’acquisto di un altro centrocampista, sono molte però le situazioni rimaste in sospeso e con il mercato verso la chiusura la squadra della capitale rischia di rimanere a mani vuote. Sia le trattative per Fabbian che per Casadei sembrano bloccate e questa situazione non fa molto piacere all’attuale tecnico.
Serie A
Napoli, Garzya: “Incuriosisce soprattutto la sfida del Milan, perchè lo spogliatoio è un casino in questo momento e bisogna vedere come reagiscono.”
L’ex giocatore Luigi Garzya oggi ha parlato a TMW Radio delle italiane impegnate in Champions League ma anche del Napoli di Antonio Conte.
L’ex giocatore Luigi Garzya oggi ha parlato a TMW Radio delle italiane impegnate stasera in Champions League e non solo, anche chi le coppe non le sta facendo, come il Napoli guidato da Antonio Conte.
Napoli, Garzya: “Il Napoli non avendo le Coppe punta esclusivamente sul campionato e vuol dire tanto”
L’ex giocatore Luigi Garzya, oggi ha parlato a TMW Radio del mercoledì di Champions League e delle italiane impegnate stasera. Ma non solo, si è soffermato su una squadra che quest’anno non fa le coppe europee, come il Napoli di Antonio Conte.
Sulle italiane impegnate stasera, Garzya fa il punto in particolare sul Milan di Conceicao: “Incuriosisce soprattutto la sfida del Milan, perché lo spogliatoio è un casino in questo momento e bisogna vedere come reagiscono. La fortuna è che hanno passato quasi il turno e incontrano una squadra modesta. Gli strascichi ci sono stati e vedremo la reazione. Ora è un campo minato e credo che la situazione sarà questa da qui a fine stagione”.
Poi, un appunto sulla Roma impegnata in Europa League: “E’ chiaro che è difficile. In questo momento sono razionale. Il cammino è difficile, purtroppo ha vinto dopo 7 mesi la prima partita fuori casa, lei dovrebbe andare come un treno e le altre dovrebbero rallentare. E sono tante davanti. Se poi dovesse andare anche in Europa, non sarà facile. Non ha una rosa che può permettersi il doppio impegno. Più vai avanti e più vengono meno energie fisiche e mentali”.
Infine, un suo commento sulla squadra che quest’anno non fa le coppe europee, il Napoli di Antonio Conte: “Il Napoli non avendo le Coppe punta esclusivamente sul campionato e vuol dire tanto. Secondo me insieme all’Inter è la favorita per il titolo. Il Napoli deve puntare a vincere, perché occasioni del genere non ti capitano spesso” ha concluso.
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