Serie A
Lazio, Pellegrini: “Questa squadra deve puntare a migliorarsi e su Baroni…”
Il calciatore della Lazio Luca Pellegrini ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de Il Tempo, sull’avvio di stagione dei biancocelesti.
Il terzino ex Juventus e attualmente in forza alla Lazio Luca Pellegrini ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de Il Tempo sul momento di stagione che sta vivendo nel club romano, sul mister Marco Baroni e su varie tematiche legate al club capitolino.
Lazio, le parole di Pellegrini
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal calciatore della Lazio Luca Pellegrini ai microfoni de Il Tempo:
“Finora è stato un campionato bello, sei squadre in due punti. La Serie A è molto competitiva, secondo me è seconda solo alla Premier League, anche se non ci ho mai giocato.
Il calcio si sta modernizzando, anche una squadra cosiddetta piccola non ti regala niente, anzi prova anche a farla e ti mette in difficoltà”.
Baroni?
“Il mister è stato bravo, è una persona molto intelligente e molto empatia. Ha tutte le qualità per fare bene con una squadra come la nostra, ha toccato i punti giusti, si è creato subito il feeling.
Noi come gruppo siamo sempre stati coesi e forti, sotto tanti punti di vista il mister però ci ha dato una mano. Nei punti ciechi ci ha fatto vedere la luce”.
Un limite a questa squadra?
“In realtà di limiti ne abbiamo tanti. Siamo una squadra giovane, dobbiamo puntare sempre a migliorare. Sappiamo come nasconderli, o comunque conoscerli per migliorare ogni giorno.
All’inizio dell’anno tante parole sono state spese, della Lazio non ne parlava nessuno. Ma a noi piace così, non vogliamo stare in questa orbita, le pressioni le lasciamo agli altri”.
Serie A
Cagliari, Azzi: “Pensavo di smettere, Nicola è carico. Su Ranieri…”
L’esterno del Cagliari Paulo Azzi parla del rischio di ritirarsi dal calcio e del rapporto col tecnico Nicola. Non manca un pensiero sull’ex allenatore Ranieri.
Dopo aver giocato da titolare le prime 4 partite di campionato, Paulo Azzi è partito dalla panchina in 7 delle ultime 8, vista la crescita di Nadir Zortea. Il brasiliano farà di tutto per tornare nell’11 titolare dell’allenatore del Cagliari Davide Nicola .
Cagliari, Paulo Azzi si racconta tra passato e presente
Azzi ha rilasciato una lunga intervista a La Nuova Sardegna: “Sono maturo come uomo e come calciatore, ho ancora molto da dare. La prima volta in Italia a Padova arrivai in inverno, ho sofferto tanto il freddo e la solitudine, è stato uno choc. Il primo approccio non è stato positivo“.
Sul rapporto con la fede:
“Faccio parte degli Atleti di Cristo e ci incoraggiamo a vicenda. Un periodo importante è stato quello del covid, in cui ho pensato di tornare in Brasile e smettere col calcio. Ma una voce mi diceva di non mollare, ho fatto bene ad ascoltarla“.
Sul presente a Cagliari:
“Con Ranieri e Nicola ho imparato il rispetto e a fare gruppo. Abbiamo le stesse abitudini: fare colazione e pranzo insieme per solidificare il rapporto tra di noi. Nicola è sempre carico, non molla mai. Ci coinvolge tutti, ci vuole intensi e aggressivi. Il compagno più simpatico? Yerry Mina, l’ho aiutato a inserirsi all’inizio perché parlavamo portoghese, è solare e positivo e ha alzato il livello“.
Sul ritorno di Ranieri alla Roma:
“Conosco la sua passione per il calcio, a 73 anni ha ancora una voglia matta. Quando ho sentito la notizia mi ha fatto piacere. Tutti sanno l’affetto che prova verso la Roma, sono sicuro che farà molto bene“.
Serie A
Lecce, infortunio serio per Banda: il comunicato
L’attaccante esterno del Lecce Lameck Banda ha rimediato un infortunio grave dopo l’ultima di campionato, come riportato dai salentini con un comunicato.
Nell’ultimo turno di campionato contro l’Empoli Lameck Banda ha lasciato il campo dopo 20 minuti per infortunio, sostituito da Santiago Pierotti che ha realizzato il gol del definitivo 1-1. Il nuovo allenatore del Lecce Marco Giampaolo dovrà fare a meno di lui per parecchio tempo, in quanto il problema è più grave del previsto.
Lecce, Banda out per infortunio: il comunicato del club
Nonostante l’infortunio che aveva destato fin da subito qualche preoccupazione, Banda era stato convocato dallo Zambia per le 2 partite di qualificazione alla Coppa d’Africa contro Costa d’Avorio e Sierra Leone. Tuttavia il giocatore ha riportato la frattura del malleolo.
Il comunicato sul sito del Lecce spiega tutta la vicenda: “L’U.S. Lecce comunica che il calciatore Lameck Banda, sebbene fossero state immediatamente programmate le visite mediche con esami diagnostici a seguito dell’infortunio occorso nella gara Lecce – Empoli dell’8 novembre scorso, la mattina seguente, in ottemperanza alla normativa FIFA, come voluto dalla Nazionale dello Zambia ha dovuto lasciare Lecce per rispondere alla convocazione“.
“La Federazione calcistica dello Zambia ha richiesto la presenza del calciatore nonostante la manifestata volontà del club di non far partire l’atleta in ragione di detto infortunio“.
“Il calciatore, dopo essersi sottoposto alle visite mediche dello staff della Nazionale che hanno evidenziato la frattura del malleolo mediale della caviglia sinistra, è stato autorizzato solo nella serata di ieri al rientro anticipato a Lecce dove ha immediatamente effettuato una Tac presso lo Studio Radiologico “Quarta Colosso” di Lecce, che ha confermato la diagnosi. Il giocatore dovrà sottoporsi nei prossimi giorni ad intervento chirurgico“.
Serie A
Lazio, Baroni: “Abbiamo tanti giovani di talento. Crediamo nell’Europa League”
Il tecnico della Lazio ha parlato del suo ambientamento nella capitale e del progetto che sta portando avanti. Leggi con noi le parole di Baroni.
Ospite a Rai Radio 1, Marco Baroni ha parlato della prestazioni del duo Rovella-Guendouzi, ieri protagonisti in Italia-Francia. Il tecnico si è poi soffermato sul suo ambientamento a Roma e sulla sua idea di calcio, che sta proponendo con ottimi risultati nella capitale.
Le parole di Baroni
Sui laziali in Italia-Francia.
“Rovella e Guendouzi hanno fatto una buona partita, Rovella è entrato anche molto acceso. Mi fa piacere di poter contribuire alla causa Nazionale con giocatori che si sono fatti trovare pronti, anche se Guendouzi stava dall’altra parte. Sono contento della loro presenza”.
Il lavoro di Spalletti.
“Bisogna dar merito al grande lavoro che sta facendo Spalletti. Un lavoro non agevolato dal fatto che due terzi dei giocatori del nostro campionato sono stranieri, è una delle cose che dobbiamo sempre tenere presente. Al di là della partita sbagliata contro la Svizzera quest’estate, c’è una squadra che esprime un ottimo calcio. Spalletti sta facendo un ottimo lavoro”.
I primi mesi a Roma.
“Ho trovato una società strutturata, molto organizzata, con un centro sportivo e delle competenze interne di primo livello. E poi ho trovato giocatori con una grande cultura del lavoro: è stato un punto di partenza fondamentale, come la loro disponibilità, l’applicazione al lavoro, l’aver subito legato e condiviso i nostri principi, sia di cambiamento che quelli che volevamo mantenere”.
Su Rovella.
“I miei mediani hanno libertà di attaccare e lui ci sta provando. Ha molta mobilità, ha copertura di spazi e di campo, ci sta lavorando e sono sicuro che presto arriveranno i suoi gol. Per caratteristiche, Vecino ha più capacità penetrativa. Avere la capacità di portare molti uomini dentro l’area è un fattore fondamentale per cercare di essere prolifici. Sono molto contento di quello che sta facendo Rovella, come del resto Dele-Bashiru, è giovane ma sta crescendo. Stiamo aspettando anche Castrovilli, sono convinto che può dare molto alla causa Lazio”.
Il progetto giovani.
“Dobbiamo rompere questo retaggio sulla giovane età: se guardiamo al calcio europeo, si trovano 2006 e 2007, giovanissimi in campo. Al giovane devi creare un percorso: quest’anno sono andati via giocatori che hanno fatto la storia recente della Lazio. C’è stato un ricambio generazionale, abbiamo puntato dei giovani di talento. Compito mio è dar loro fiducia e la fiducia la trovano quando l’allenatore li manda in campo. Magari non hanno il percorso di conoscenza mentale e di pressione, ma glielo dobbiamo concedere. Dovranno essere veloci, perché il tempo nel calcio non esiste. Con la fiducia dei compagni e della società, questi ragazzi possono trovare una crescita esponenziale”.
I fischi all’inno francese.
“Fischi e ululati non dovrebbero esistere in uno stadio. Dobbiamo crescere da tutti i punti di vista, in particolare sull’educazione sportiva”.
Le ultime sui giocatori
Su Zaccagni e Pedro.
“Zaccagni sta facendo benissimo, sono molto contento. È un attaccante esterno vero. Oltre alla fascia da capitano che indossa, sta impersonificando molto bene questo ruolo. Ha sposato la causa Lazio anche dal punto di vista contrattuale: ho scelto di dargli la fascia perché poteva portare questa rappresentatività. Ma nello spogliatoio ci sono tanti capitani, ho la fortuna di allenare giocatori importanti dal punto di vista professionale e della passionalità. Per Pedro non ci sono più aggettivi. Mi sto godendo le sue grandi qualità umane, di grande professionista. Per me è un grande messaggio che dà ai nostri giovani, soprattutto quando lo vedi allenarsi come un ragazzino, fa tutto con grande dedizione. Ci sta ripagando con grandi prestazioni e con grandi gol”.
Su Gigot.
“Gigot è un giocatore forte: è stato capitano del Marsiglia, ha grande personalità. Ora sta bene e troverà sempre più spazio in campo. Può dare un grande contributo al reparto, anche dal punto di vista della personalità e della presenza. Gerarchie portiere?
La scelta in porta.
“Per me il portiere è un ruolo molto delicato. Ho già chiarito le gerarchie iniziali: il primo è Provedel, per noi è un valore importante. Mandas è giovane e ha potenzialità. Ma non è che lui farà l’Europa League e Provedel il campionato, ma quando riterrò che ci saranno i presupposti per mantenere alto il livello di fiducia di entrambi, darò spazio anche a Mandas”.
Il rientro di Dia.
“Sì. Domani riprendiamo gli allenamenti, voglio vedere quali sono le sue condizioni e parlare con il medico. Il ragazzo ha effettuato i test ed è a posto. Contiamo di poterlo reinserire subito nel gruppo. Ne parlerò con lo staff medico, ma spero di sì. Dia è un giocatore che mi piace per la sua mobilità e per come interpreta il ruolo. Se sta bene andrà in campo”.
La vittoria dell’Europa League.
“Un sogno. È chiaro che vogliamo far bene, ora siamo davanti a squadre incredibili. Ci vogliamo rimanere, non sarà facile, avremo degli scontri importanti. Però La squadra ci crede: più che guardare all’obiettivo, la squadra deve guardare al percorso. Non dobbiamo cadere nel pensiero di aver già conquistato qualcosa. Ora inizia il momento più difficile, da vivere con grande entusiasmo, convinzione e con lo sguardo rivolto al lavoro”.
Il rinnovo fino al 2028.
“Sono arrivato in una grande società e il pubblico è meraviglioso. In questo momento quello che è stato scritto sull’ipotesi rinnovo non voglio neanche commentarlo, perché la mia attenzione è rivolta solo alla squadra, al lavoro e a dare tutto me stesso. Poi ci saranno i tempi e le modalità per valutare tutto. Ora solo testa al lavoro”.
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