Serie A
Lazio, per l’Europa c’è un fattore da sfruttare
Il match serale della vigilia di Pasqua contrappone la Lazio al Torino di Juric, una sfida cruciale per la rincorsa all’Europa dell banda Sarri.
Questa sera il Torino, la prossima settimana il Milan. La Lazio si appresta ad affrontare un doppio impegno casalingo che risulterà forse decisivo per la rincorsa a un posto in Europa League.
Ed è proprio il cammino tra le mura amiche il fattore che fa ben sperare la Lazio, impegnata in una bagarre con Roma, Atalanta e Fiorentina nella rincorsa a un posto nella seconda competizione continentale. All’Olimpico, infatti, quest’anno i biancocelesti hanno conquistato 31 dei loro 55 punti in classifica, segnando anche 35 reti, oltre a subirne 19.
Nessuno, tranne l’Inter di Inzaghi con 38, ha fatto meglio della Lazio di Sarri. Se si considerano le partite complessive e di ogni competizione, poi, la Lazio in questa stagione in casa ha conquistato 10 successi, 8 pareggi e appena 2 sconfitte, tutte in campionato.
Alla luce di questi dati, quindi viene da sé come queste due partite in casa nei prossimi otto giorni debbano essere capitalizzate al massimo per cullare sogni di Europa. Poco importerà l’avversario che la Lazio si troverà di fronte di qui alla fine, l’obiettivo primario sarà provare a vincerle tutte.
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Serie A
Inter, Sacchi: “Ha un organico pronto”
L’ex CT della Nazionale Arrigo Sacchi ha parlato della lotta scudetto, focalizzandosi sulle singole squadre: ecco che cosa ha detto sull’Inter.
Dalle pagine della Gazzetta dello Sport Arrigo Sacchi, sulla lotta scudetto, non ha dubbi: “Anche mentalmente ho notato un’evoluzione: la sconfitta contro l’Atalanta avrebbe potuto creare problemi e invece il Napoli ha risposto con un’ottima prestazione contro l’Inter. Segno di maturità. Si giocherà lo scudetto fino alla fine con Atalanta, Inter e Juve“.
Ecco, poi, cosa ha detto specificatamente sul club nerazzurro.
Inter, l’intervista ad Arrigo Sacchi
“L’Inter ha un organico pronto, per lottare sia in campionato sia in Champions League. Lo sostengo da tempo e credo che questo inizio di stagione abbia dato conferme in questo senso. Simone Inzaghi ha a disposizione giocatori di elevato valore tecnico e di notevole esperienza internazionale.
Per questo ritengo che possa arrivare tranquillamente in fondo a tutt’e due le competizioni. I nerazzurri sono completi in difesa, dove probabilmente non hanno mostrato la solidità della passata stagione ma penso che, mettendo a posto qualche piccolo dettaglio, si possa tornare a quella retroguardia granitica che ha sempre caratterizzato la squadra di Simone Inzaghi“.
Sulle difficoltà in attacco dell’Inter
“Là davanti Lautaro non si discute, perché, anche se non ha la stessa costanza di marcature della passata stagione, è perfetto come terminale per la manovra nerazzurra.
L’attaccante argentino è un leader e i compagni lo riconoscono come tale. A mio avviso non si discute nemmeno Thuram, un attaccante per il quale stravedo perché è intelligente, conosce i tempi di gioco, sa smarcarsi e attaccare gli spazi, e aiuta sempre i compagni in fase di contenimento”.
Serie A
Ansia Lazio per Dia: i tempi per superare la malaria
In casa Lazio la malaria contratta dall’attaccane Dia in Senegal è un problema che proprio non ci voleva.
Arrivato dalla Salernitana questa estate, dopo una stagione travagliatissima in maglia granata, Dia ha iniziato alla grande la propria avventura alla Lazio mettendo a segno 6 reti nelle 15 partite in cui Baroni lo ha proposto in campo.
Il club laziale è in attesa di riscontri da Dakar, dove il giocatore è ricoverato in cura sotto osservazione nell’ospedale della capitale. Se gli esami a cui sarà sottoposto in queste ore dessero esito negativo l’attaccante potrebbe rientrare in Italia.
Se anche il virus contratto fosse di lieve entità, riporta il Messaggero oggi in edicola, “resta intantto il timore che prima di avere il via libera debbano passare ancora altri giorni visto che il calciatore ha i sintomi solamente da martedì e spesso servono un paio di settimane per debellare la malattia
Serie A
Roma, Candela: “Società da sistemare. Totti? Sarebbe…”
L’ex terzino francese ha parlato del ritorno di Claudio Ranieri alla Roma e del momento della squadra e della società giallorossa.
Vincent Candela continua a rimanere legato indissolubilmente alla Roma. Il terzino francese ha giocato nella capitale dal 1997 al 2005, e nonostante la sua carriera calcistica sia terminata quasi vent’anni fa, il suo cuore appartiene in tutto e per tutto ai colori giallorossi.
Durante un’intervista a La Gazzetta dello Sport Candela ha parlato del tema caldo delle ultime ore, ovvero il ritorno di Claudio Ranieri alla Roma, ma non solo.
“Ritorno di Ranieri? Sono contento ma…”
“Il suo ritorno da solo non basta a risollevare il club. Bisogna sistemare tutte le caselle, a partire dalla figura del CEO. L’organizzazione societaria è fondamentale. I Friedkin hanno investito tanto, e meritano di raccogliere.”
“A Ranieri servirà tempo”
“Fosse stato per me avrei richiamato lui come figura di garanzia e avrei fatto ritornare anche Daniele De Rossi. Insieme avrebbero avuto molta più forza. Il ritorno di Totti? Sarebbe un ottimo acquisto, poiché sarebbe ascoltato sia dalla società che dalla squadra.”
“La Roma non merita il dodicesimo posto”
“Molti club di Serie A vorrebbero avere giocatori come Pellegrini, Paredes e Cristante. In attacco c’è l’ultimo capocannoniere de La Liga, Dobvyk. Assieme a Dybala e Soulè bisogna giocare sempre all’attacco.”
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