Serie A
Lazio-Roma: le probabili formazioni e dove vederla
Manca ormai poco al tanto atteso derby capitolino. La Lazio è reduce dallo 0 a 0 in Coppa Italia contro il Milan di Gattuso. La Roma, invece, è fresca della vittoria, seppur sudata, contro il Frosinone.
Lazio
I biancocelesti si presentano con una formazione molto simile a quella che ha ben giocato contro il Milan. Strakosha tra i pali, con un ballottaggio fra Luiz Felipe e Bastos, con uno dei due che andrà a formare la difesa a 3 con Acerbi e Radu.
I 5 di centrocampo, a partire da sinistra, saranno Lulic, Leiva Savic e Parolo, con un altro testa a testa sulla destra tra Romulo e Marusic. Coppia offensiva formata presumibilmente da Immobile, che cerca il ritorno al Gol, e Correa.
Roma
4-3-3 per Di Francesco, che schiera Olsen in porta, Florenzi sulla destra e Kolarov a sinistra, con Manolas ed uno tra Marcano e Fazio a dare man forte.
Il trio tutto tricolore di centrocampo sarà presumibilmente composto da Cristante, De Rossi e Pellegrini, col tridente offensivo composto da El Shaarawy, Dzeko e Zaniolo.
Le probabili formazioni
LAZIO (3-5-2): 1 Strakosha; 3 Luiz Felipe, 33 Acerbi, 26 Radu; 77 Marusic, 16 Parolo, 6 Leiva, 21 Milinkovic-Savic, 19 Lulic; 11 Correa, 17 Immobile.
ROMA (4-3-3):1 Olsen; 24 Florenzi, 44 Manolas, 20 Fazio, 11 Kolarov; 7 Pellegrini, 16 De Rossi, 4 Cristante; 22 Zaniolo, 9 Dzeko, 92 El Shaarawy.
I precedenti
Sono 149 derby della capitale che vedono i biancocelesti con 37 vittorie, 58 pareggi e 54 vittorie dei giallorossi. Anche nei goal la Roma è in vantaggio con 189 reti contro 143 della Lazio.
Dove vederla
Il match che vede le due squadre della capitale affrontarsi nel derby sarà visibile in esclusiva su Dazn, alle 20:30 di Sabato.
Serie A
Milan, Conceicao: “Leggo tante bugie, Gimenez non è ufficiale. Su Tomori e Morata…”
Il tecnico del Milan, Sergio Conceicao, ha parlato alla vigilia del match di domani pomeriggio con l’Inter di Simone Inzaghi.
Domani, Domenica 2 Febbraio ore 18:00 a San Siro, Inter e Milan si sfideranno nel terzo derby stagionale della Madonnina. I primi due li hanno vinti entrambi i rossoneri, dopo un digiuno di sei sconfitte consecutive.
Milan, le parole di Conceicao
Il tecnico dei rossoneri, Sergio Conceicao, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match.
Supercoppa
“Guardare i punti forti dell’avversario e guardare poi anche la nostra rosa è fondamentale per trovare un equilibrio. Ho affrontato l’Inter con il Porto. Non hanno cambiato tanto, i giocatori si conoscono bene ed è molto positivo per loro. Noi dobbiamo capire cosa possiamo fare per contrastare le loro dinamiche di gioco e attaccare le loro debolezze“.
Mercato
“In questo periodo di mercato aperto – e ho già detto che è troppo tempo un mese, anche per la testa dei giocatori – non è facile lavorare. Noi sappiamo cosa dobbiamo fare, stiamo lavorando tanto sul gioco che è ciò che interessa a me. Vedo tante cose scritte, bugie su bugie, che mettono altro dentro le difficoltà che già abbiamo. Io sono sempre qui davanti a voi: se avete dubbi, ditemeli. Perché le bugie che fanno male. I giocatori hanno i social e non è facile gestire un gruppo con le bugie e i problemi che già abbiamo. Mi trovo a gestire altre cose che non appartengono. Non parlo di queste cose perché fanno parte del gruppo. È un periodo un po’ delicato: si parla tanto di mercato e di altre cose. Con un risultato negativo come quello di Champions ancora di più. Non mi vedete mai arrabbiato quando dite che la squadra gioca male, perché è il vostro lavoro. Ci sono però delle cose che vanno al di là e non mi va di parlarne. Per me è più importante parlare di Inzaghi che è un bravissimo allenatore e del 3-5-2 dell’Inter“.
Tomori
“Tutti sono importanti. Al Porto avevo Taremi che ha giocato fino all’ultimo pur essendo a fine contratto. Io penso così: se un giocatore è più forte dell’altro, gioca. Poi il mercato è un’altra cosa. Domani Tomori giocherà se ho fiducia in lui“.
Gimenez
“Non ne posso parlare perché non è ancora ufficiale. Se mi piace? Eh… (ride, ndr). Bel giocatore“.
Rivoluzione
“Uno-due giocatori non sono tanti penso… Capisco la vostra curiosità. Però tirare conclusioni prima di Milan-Inter, partita importante, con tutte le cose che ho nella testa, non mi va in questo momento. Magari faremo una conferenza stampa a fine mercato solo per parlare di mercato“.
Difficoltà
“C’è tanto da migliorare. dobbiamo lavorare per avere la base. Io come allenatore ho sempre le valigie pronte, perché gli allenatori sono così. Mi hanno chiamato 13 club in questi mesi prima del Milan e avrei guadagnato 10 volte di più, ma sono venuto qua perchè credo nel Milan“.
Gabbia e Thiaw
“Non ho detto che Tomori gioca, ma che può giocare. Malick si è allenato oggi con noi, ma non è in condizione fisiche ottimali. Matteo si è allenato oggi per la prima volta dopo la botta al polpaccio, non era uscito per l’errore e sono a disposizione entrambi per domani. Malick non è al top, ma ci sarà. In attacco poi vediamo“.
“Sta bene, fisicamente è a posto. E’ una soluzione per domani“.
Il “Conte” portoghese
“Ah (sorride, ndr)…”.
Momento
“Le persone confondono un po’ la non tranquillità con la passione. Io sono questo qua. Io vivo le partite con emozione, passione. Delle volte sì sono arrabbiato tanto, ma il mio carattere è così. Ma non è un difetto, è il mio carattere. Se devo prendere un calmante, mah… Io sono così. Non c’è nervosismo, è il mio modo di essere. Anche se vinciamo 4-0, io sono qua a gesticolare“.
Episodi in Supercoppa
“Non devo dire niente a Inzaghi: è la sua opinione e la mia è un’altra. La partita è passata, non è importante ora. Simone avrà le sue ragioni. Anche io alle volte ho contestato gli arbitri per un fallo non dato, ma succede. Non va messo tutta la partita su questo episodio“.
Atteggiamento
“Sono sempre più preoccupato con quello che facciamo noi. Di sicuro guardiamo l’avversario, che ha tanti punti forti e qualche debolezza. Ci sono situazioni strategiche a cui stare attenti, ma il lavoro principale è su di noi“.
Morata
“Io parlo tutti i giorni con i giocatori. Sapete che per il poco tempo che abbiamo per lavorare sul campo parliamo tanto. Con Alvaro ho parlato ieri, insieme a tutti i compagni. Le situazioni di mercato sono quelle che sono. Come i matrimoni, ci deve essere la volontà dello sposo, della sposa e anche del prete. Non so se ha capito, è un po’ così“.
Fofana
“Avrei voluto tutti a disposizione, certamente. Giocherà comunque un altro, fiducia a tutti. È anche per voi è buono, parlavate sempre di quando avrebbe riposato Fofana. Giocherà un altro“.
Favorito
“A questo livello qua non c’è un favorito perché l’ambiente è meglio o peggio. Queste partite prendono la loro vita quando l’arbitro fischia. Se non ci fosse stato il mercato sarebbe stato meglio ma non è possibile, noi dobbiamo concentrarci su quello che possiamo fare. Dobbiamo dare la vita alla partita, sono i giocatori che vanno in campo e la partita ha la sua storia, ogni partita è diversa. La Supercoppa è il passato, sarà una partita diversa“.
Lavoro
“Ad inizio stagione c’è tanto tempo per lavorare su tutto, ora no. Nel mese di febbraio non ci sarà tempo. A livello emozionale, io ho cercato di portare quello che sono io. A Riyad i calciatori hanno capito bene che serviva energia positiva, serviva il luccichio negli occhi per giocare a calcio come dei bambini: è questo a cui mi riferisco quando parlo di passione e di voglia. È questo che cerco di trasmettere. Lo faccio anche con la mia postura qui a Milanello. E poi, dal punto di vista del gioco, siamo ancora molto distanti da quello che voglio io. Mi piace una squadra corta, che pressa alto, con una intensità altissima, che crea tanto offensivamente. Mi domandate se ho i giocatori per fare questo gioco. In questo momento dico di no. Per questo giochiamo in maniera diversa. Se voglio dare intensità e velocità alla squadra non è facile perché non c’è tempo. E questa non è una scusa, perché io quando sono venuto qua già lo sapevo. Ok, speravo di non giocare i playoff, ma poi ci mettiamo a lavorare. Io ho parlato di duelli e di aggressività: questo si allena anche. Un conto è dire ‘dobbiamo fare così’, un altro è farlo. Okay la positività e l’energia, alle volte anche oltre il limite, ma poi dobbiamo crescere. Dopo il primo tempo di Zagabria non si può andare più giù“.
Serie A
Roma-Napoli, statistiche e curiosità
Roma-Napoli, sfida che andrà in scena domenica 2 febbraio alle 20:45 all’Olimpico di Roma, è valida per la 23ª giornata di Serie A.
La sfida tra Napoli e Roma è una delle partite più attese del campionato di Serie A. Due squadre che, nel corso degli anni, hanno scritto pagine importanti della storia del calcio italiano e che, anche in questa stagione, arrivano all’appuntamento con ambizioni e numeri interessanti.
Curiosità di Roma-Napoli
Serie A
Empoli, D’Aversa: “Juventus in difficoltà? Siamo noi quelli in emergenza. De Sciglio…”
Il tecnico dell’Empoli, Roberto D’Aversa, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della trasferta contro la Juventus.
Domani, Domenica 2 Febbraio ore 12:30 all’Allianz Stadium di Torino, l’Empoli di D’Aversa farà visita alla Juventus di Thiago Motta. L’obiettivo dei toscani è riprendere la corsa verso una salvezza tranquilla.
Empoli, le parole di D’Aversa
Di seguito le parole di Roberto D’Aversa.
Juventus
“Sicuramente affrontiamo una squadra che vorrà ripartire. Noi non possiamo ragionare sul fatto che troveremo una squadra in difficoltà. Vero che hanno perso due partite ma contro due squadre importanti come Napoli e Benfica. Noi dobbiamo ragionare su quali possono essere le nostre difficoltà, non possiamo pensare di avere un impegno semplice. Siamo in totale emergenza, per cui dobbiamo essere convinti di fare risultato. Ma dobbiamo fare tutto al massimo“.
Bologna
“Grazie al morale si affronta il lavoro settimanale in maniera diversa. Questo è stato un risultato importante, ma con il rammarico che avremmo potuto raccogliere di più. Noi dobbiamo ragionare indipendentemente dal risultato, anche se chiaramente quando lo ottieni hai più certezze. Questi ragazzi in allenamento hanno avuto lo spirito giusto, un calo è fisiologico anche perché alcuni ho dovuto gestirli o non li ho avuti. Lavoriamo affinché si possano sentire le stesse sensazioni anche nel post-Juventus“.
Grassi e Anjorin, gara d’andata
“Loro hanno avuto più tempo per conoscersi, però quello a cui dobbiamo pensare è che l’aspetto tattico ti può dare una mano ma non sarà decisivo come la personalità e il coraggio. Su Anjorin, ha lavorato con continuità ma nelle scelte dovrò valutare che siamo molto corti sia a centrocampo che davanti. Quindi nella preparazione della gara i ragazzi devono sapere che nelle scelte c’è il fatto anche sulla continuità dei novanta minuti. Non è semplice, ma siamo abituati dall’inizio del campionato. Quando ci sono due squalificati queste problematiche si acuiscono ma dobbiamo pensare solo al campo“.
Avversario
“Affrontiamo una squadra forte, che è passata in Champions. Mercoledì sono andato a vedere la partita, ma non possiamo ragionare sul match contro il Benfica. Dobbiamo ragionare sulle loro caratteristiche. La Juventus sulla carta è più forte di noi e non possiamo farci influenzare dalla partita di mercoledì o da quella contro il Napoli. In quest’ultima erano partiti forte, c’era anche un pubblico che spingeva. Dobbiamo essere bravi noi a far sì che possano avere delle difficoltà“.
“Abbiamo preso Silvestri perché Perisan ci ha chiesto la cessione. In questo momento le gerarchie sono le stesse, il primo portiere è Vasquez. Su questo aspetto dubbi non ce ne sono, per Silvestri è un’opportunità perché era fuori rosa alla Sampdoria. Ha esperienza, sta a lui affinché possa tornare quello che era qualche stagione fa. La sua presenza può anche far crescere Vasquez“.
L’ex De Sciglio
“Se numericamente andiamo a fare un conteggio, siamo contati. Mattia è uno di quelli che, per personalità ed esperienza, può ricoprire più ruoli. Sicuramente farà parte della partita, ma vediamo se dall’inizio. So quanto ci tenga, ci mancherebbe altro“.
Zurkowski
“Sono costretto a ripetermi. Zurkowski è stato allettato per alcuni giorni, per cui ha saltato gran parte della settimana. Questa domanda continua su Zurkowski comincia a farmi arrabbiare, quando i giocatori sono messi in condizione di giocare, giocano. Lui deve allenarsi per giocare, non il contrario“.
Attacco
“I dubbi sono anche lì, devo ragionare anche nel caso in cui dovessimo andare sotto e avere la possibilità di schierare qualche giocatore offensivo“.
Mercato
“Devo dire la verità, questo è l’anno più sereno che ho vissuto nel periodo del calciomercato: sia estivo che invernale. Io alleno, spetta al direttore e al presidente pensarci“.
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