Serie A
Lazio-Roma: probabili formazioni e dove vederla
Domenica alle 18 all’Olimpico va in scena il derby della capitale, la partita più sentita dai tifosi di Lazio e Roma. I giallorossi stanno vivendo un ottimo momento di forma al contrario dei biancocelesti, che nono sono ancora perfettamente dentro gli schemi di Sarri.
Qui Lazio
Sarri dopo il turnover contro il Torino tornerà a schierare l’undici titolare. Dunque davanti a Reina solita difesa con il solo dubbio sulla destra tra Lazzari e Marusic con l’ex Spal favorito. A centrocampo dovrebbero tornare sia Leiva e Milinkovic-Savic con Luis Alberto ancora dal primo minuto, nonostante lo spagnolo sia insidiato da Akpa Akpro. In attacco ci sono pochi dubbi a causa dell’assenza di Zaccagni, infatti il tridente sarà composto da Pedro, Anderson e Immobile.
Qui Roma
Mourinho dovrà fare a meno di Pellegrini per il rosso rimediato nel finale di gara contro l’Udinese. Quindi sulla trequarti a supporto di Abraham ci sarà Mkhitaryan con Zaniolo e El Shaarawy sulle fasce, ma l’italo-egiziano è in ballottaggio con Shomurodov. A centrocampo la diga è formata dai soliti Veretout e Cristante. Al centro della retroguardia dovrebbero esserci Mancini e Smalling. I terzini saranno Karsdorp e Calafiori, ma attenzione al pressing di Ibanez usato come terzino sinistro.
Probabili formazioni
Lazio (4-3-3): Reina; Lazzari, Acerbi, Luiz Felipe, Hysaj; Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto; Anderson, Immobile, Pedro. Allenatore: Maurizio Sarri.
Roma (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Smalling, Calafiori; Veretout, Cristante; El Shaarawy, Mkhitaryan, Zaniolo; Abraham. Allenatore: José Mourinho.
Precedenti
I precedenti generali tra le due squadre vedono in vantaggio i giallorossi che hanno vinto 55 volte contro le 39 vittorie biancocelesti e i 60 pareggi. Mentre nelle sfide con la Lazio come squadra ospitante c’è più equilibrio: 25 vittorie per parte e 27 pareggi. Tra Sarri e Mourinho c’è solo un precedente in Premier League che finì 2-2.
Dove vederla
Il derby capitolino sarà trasmesso in esclusiva sulla piattaforma streaming Dazn.
Serie A
Roma-Genoa, la conferenza stampa di Claudio Ranieri
Venerdì 17 gennaio i giallorossi sono chiamati ad affrontare la partita di Serie A Roma-Genoa. Oggi Claudio Ranieri presenta in conferenza stampa la sfida.
Una sfida fondamentale: dopo il pareggio 2-2 in extremis al Dall’Ara contro il Bologna, siglato dal rigore glaciale tirato da Artem Dovbyk dal dischetto, la Roma è in cerca di un altro risultato utile, che possibilmente regali 3 punti.
La prossima occasione che ha per risalire in classifica è la sfida di Serie A di venerdì 17 gennaio: la partita Roma-Genoa. Una sfida nella quale potrà godere dei favori e del calore della tifoseria dell’Olimpico, chiamata ad affrontare un Genoa, oggi capitanato da mister Vieira, reduce dalla vittoria 1-0 contro il Parma.
Oggi Claudio Ranieri parla in diretta da Trigoria dell’imminente partita: a seguire la conferenza stampa ci siamo anche noi.
Serie A
Fiorentina Folorunsho: “Ho voglia di prendermi la nazionale con questo club e su Palladino…”
Il nuovo calciatore della Fiorentina Michael Folorunsho ha rilasciato delle dichiarazioni nelle conferenza stampa di presentazione del suo nuovo club.
Fiorentina, le dichiarazioni di Folorunsho
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal nuovo acquisto della Fiorentina Michael Folorunsho nella conferenza stampa di presentazione dove ha preso parole anche il direttore generale Alessandro Ferrari.
Introduce il direttore generale Alessandro Ferrari:
“Ho sentito stamattina il presidente e per lui erano le 4 di notte. Mi ha pregato, siccome legge i giornali, di ricordare che il gruppo è unito ed è 6° in classifica. Con il mister non c’è nessunissimo problema, non abbiamo contattato nessuno.
Abbiamo fatto un brindisi con grandi complimenti e Palladino vi ha detto di tenerli per i momenti difficili: sono arrivati ma ne usciremo, come squadra e anche tramite i giocatori che stiamo andando a prendere per migliorare ancora. E oggi è un esempio”.
Che spogliatoio ha trovato?
“Ho visto subito uno spogliatoio compatto: sano, con bravi ragazzi e un allenatore che vuole lavorare per migliorare la squadra verso obiettivi importanti. Ottima impressione, il momento è difficile ma bisogna passarci per poi arrivare di nuovo a gioire. Continuando a lavorare lo passeremo. Ho scelto la Fiorentina perché già in estate c’erano stati contatti ma poi non si è concretizzato.
Tramite il mio agente ho saputo che facevano sul serio per gennaio e non ci ho pensato un attimo: è un club importante e non potevo che rispondere presente di fronte a passi del genere. Per me è un grande onore, cercherò di ripagare voglia e grinta”.
Che percorso ha disegnato per lei Palladino?
“Ho parlato col mister e la pensiamo simile, nel calcio moderno il ruolo ormai è un limite mentale. Negli anni ho fatto anche quattro ruoli, a volte in una partita sola. Tutto sta su come decidi di affrontare quel ruolo, io ne posso fare vari”.
Cosa non ha funzionato a Napoli?
“A me piace guardare al futuro, è l’unica domanda sul Napoli alla quale risponderò. Non è che non ha funzionato qualcosa: la squadra sta facendo molto bene, poi ci sono gli interessi personali di un calciatore che ti fanno prendere certe decisioni.
Nella mia vita sono ambizioso, voglio continuare a crescere e anche questi sei mesi lo sono stati, mentalmente. Prendo tutto e ringrazio la società e il mister per quanto passato. La Fiorentina mi voleva tanto e non posso non prendere in considerazione un club tanto importante che dimostra di volermi così”.
Quanto è importante la gara col Torino?
“Rappresenta una grande opportunità per fare punti, vogliamo ricominciare a vincere”.
Si immagina in un ruolo ‘alla Bove’?
“Se giocherò titolare deciderà il mister, io sono pronto al mille per mille. Ho una voglia matta di giocare e dimostrare, per riprendermi la Nazionale e tante cose che ho perso in questi sei mesi. Voglio mettermi a disposizione: vengo tanto accostato a Bove, stava disputando una stagione fantastica.
Quello che è mancato alla squadra arriva proprio dopo l’assenza di Edoardo: proverò in tutti i modi a cercare di fare bene tanto quanto stava facendo lui, ma nel calcio esistono le caratteristiche e su tante siamo simili ma su tante anche tanto diversi.
Mi darà dei consigli e li accetterò ben volentieri: stavano fruttando le sue giocate. È un bravissimo ragazzo, si è messo a disposizione per accogliermi”.
Quanto è importante la presenza di Palladino?
“Il mister mi ha fatto una bella impressione, si vede che i risultati passano dal lavoro e dalla dedizione a 360 gradi.
Fondamentale avere la fiducia dell’allenatore, ogni calciatore così rende due volte di più: io l’ho sentita da subito, così come la voglia di volermi con lui in squadra. Spero di ripagare”.
Spalletti parlava bene di lei.
“Tra i tanti obiettivi personali c’è sicuramente di tornare in Nazionale, di provarci. È stato un traguardo importante dopo anni di sacrificio”.
Ha voglia di stabilizzarsi?
“Ho cambiato tante squadre negli ultimi anni, senza mai creare progetti. Questa per me è una grande occasione: gioco per un club importante e posso essere riscattato, è una doppia sfida.
Voglio creare qualcosa di importante con questo club, ce la metterò tutta per convincere a farmi riscattare”.
Come ha vissuto gli ultimi mesi?
“Il calcio è bello perché in poco ti porta in alto e poi in basso. Sicuramente non li ho vissuti bene, ho dedicato la vita a questo sport: la prendo molto sul professionale, è il mio lavoro. Non giocare e vedere gli altri stando nell’oscurità fa male, ma è esperienza e serve anche questo”.
Come si spiega le difficoltà della Fiorentina?
“Penso si fosse trovato un equilibrio perfetto, la Fiorentina era addirittura nel gruppo di chi lottava per lo Scudetto. Non si capisce bene perché siano venute meno le prestazioni ma non è la prima volta, i momenti negativi o piccoli cali in una stagione ci stanno:
le grandi squadre sono quelle che poi riescono a riprendersi. Per fortuna domenica c’è un’altra partita, siamo qui, lavoriamo e non vediamo l’ora di regalare una gioia ai tifosi”.
Vi siete dati un obiettivo preciso?
“Più di darsi un obiettivo, quello principale è di affrontare ogni partita come se fosse una finale. E a fine anno vedremo”.
C’è un giocatore che le ha parlato di Firenze e Fiorentina?
“La forza del gruppo è che non c’è un solo leader, ma tanti ragazzi che mi hanno accolto bene e si sono messi a disposizione. E ci tengo a ringraziare anche il presidente che stamani si è alzato molto presto per farmi l’in bocca al lupo. Mi ha dato grande fiducia”.
Serie A
Juventus, Thiago Motta ha visto il Koopmeiners che desidera: da Bergamo un nuovo inizio?
Juventus, la prima da ex in casa dell’Atalanta ha regalato un Koopmeiners decisamente più in palla rispetto al trend messo in mostra fino ad ora. Thiago Motta che sia solo l’inizio della rinascita.
Il ritorno a Bergamo, si sapeva, non sarebbe potuto essere armonioso e allegro. Teun Koopmeiners, tuttavia, ha dimostrato di sapere tenere il campo in quello che, fino a questa esrare, era il suo stadio.
L’arrivo a peso d’oro in quel di Torino e sospinto dalla ferma volontà dell’interessato non hanno agevolato i primi mesi, segnati da un olandese compassato e lontano parente di quello ammirato in maglia Atalanta.
Ieri sera, tuttavia, sono arrivati segnali del fatto che, forse, qualcosa potrebbe essere cambiato. Il numero 8, infatti, si è dimostrato un ingranaggio utile e funzionale a Thiago Motta, che gli ha assegnato compiti sia offensivi che di copertura.
Missione compiuta con successo, e qualche rammarico, vista la mancata gioia del gol, sventata da un Carnesecchi in stato di grazia. Poco male, per Thiago Motta basta e avanza per intravvedere il Koopmeiners cresciuto ed elevato da Gasperini al rango di top della serie A.
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