Serie A
Lazio – Sassuolo, Ciro fa mea culpa
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Ciro Immobile chiede scusa per la reazione stizzita avuta dopo la sostituzione nella sfida della Lazio contro il Sassuolo.
Lazio, Immobile fa autocritica
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Ciro Immobile
Metti che essere sostituiti non faccia piacere, specie se sulla carta d’identità si ha scritto “professione attaccante”.
E metti che quest’avvicendamento subito ti possa fare, anche solo per un attimo, scappare la poesia e fare prendere a pugni la panchina. Perché, alla fine, si è tutti pur sempre esseri umani.
Ciro Immobile ha fatto convivere le due sensazioni dopo che Maurizio Sarri ha deciso di tirarlo fuori dalla mischia nella sfida della Lazio con il Sassuolo. Ma il ragazzo si è fatto in un amen un esame di coscienza e ha sentenziato: ho sbagliato.
Il cospargimento del suo capo di cenere è riferito dal quotidiano Il Messaggero. “Mi scuso per come mi sono comportato con il Sassuolo – ha affermato – ora remiamo sino al traguardo“.
Dette da chi, si intuisce, non ha preso la sostituzione come fatto personale quanto come un impedimento al proseguimento della sua missione, spingerla nell’altrui sette. Ma Ciro l’ex furioso avrà tempo in abbondanza per rimediare.
Serie A
Lazio, a San Siro una vittoria da Champions
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La Lazio espugna San Siro battendo il Milan in una partita folle, che i biancocelesti hanno vinto con carattere e determinazione.
La Lazio ritrova la vittoria a Milano all’ultimo respiro in un importantissimo scontro diretto e vive un’altra notte al quarto posto, in attesa del risultato di stasera della Juventus. Un successo che annienta anche le residue speranze Champions del Milan.
Speranza, un sogno che è ormai un obiettivo fisso nella mente di Baroni e dell’armata biancoceleste, che ha vinto una partita nel miglior modo possibile: non solo dominando per larghi tratti il gioco, ma soprattutto dimostrando grande carattere e determinazione.
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Boulaye Dia ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, è mancato solo un po’ di cinismo
I biancocelesti, dopo il vantaggio nel primo tempo con Zaccagni, hanno saputo gestire la reazione veemente del Milan a inizio secondo tempo. La squadra di Baroni è riuscita sempre a trovare spazio in transizione, sfruttando i polmoni d’acciaio di Nuno Tavares e una gestione sempre corretta del pallone a centrocampo, dove un Guendouzi in grande spolvero ha dettato i tempi di gioco.
Seppur nessun giocatore sia stato sotto la sufficienza, la Lazio ha sofferto in fase realizzativa. I biancocelesti non sono riusciti a concretizzare le numerose occasioni create, tanto che il gol del pareggio del Milan, segnato da Chukwueze poco prima del 90°, sembrava una beffa.
Una mancanza di cinismo che avrebbe potuto costare cara, ma che invece ha messo in luce il carattere della squadra.
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L’ESULTANZA DI PEDRO RODRIGUEZ DOPO IL GOL VITTORIA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La reazione decisiva nei minuti finali
Proprio quando il pareggio sembrava scritto, la Lazio ha dimostrato perché si trova così in alto in classifica. I ragazzi di Baroni non si sono abbattuti e hanno continuato a seguire il piano gara, controllando le fiammate rossonere e ripartendo sempre con velocità e qualità.
Questo ha portato Isaksen a trovarsi faccia a faccia con Maignan all’ultimo secondo. Il portiere francese ha atterrato l’esterno biancoceleste, portando all’intervento del VAR e al rigore decisivo. Sul dischetto si è presentato Pedro, che con una freddezza glaciale ha segnato il gol del definitivo 2-1.
Una vittoria sofferta ma fondamentale, ottenuta in uno di quei big match in cui la Lazio era un po’ mancata fino a questo momento (prima di ieri erano solo 9 i punti accumulati su 30 disponibili negli scontri diretti).
Un successo che alimenta i sogni e le ambizioni di quella che probabilmente è la squadra più sorprendente di questo campionato. Una vittoria da campioni, o meglio, da Champions.
Serie A
Como, niente bis contro la Roma: impresa solo sfiorata
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Il Como di Fabregas non riesce a tornare dall’Olimpico con dei punti dopo un ottimo primo tempo. Saelemakers e Dovbyk ribaltano il gol di Da Cunha.
I lariani non bissano nè il successo dell’andata nè quello contro il Napoli e restano fermi a 28 punti. Nel complesso una gara positiva ma l’espulsione nella ripresa ha cambiato tutto.
Como, prestazione da grande ma Kempf rovina tutto
Cutrone e compagni escono sconfitti dal confronto con la squadra di Ranieri, che era caduta all’andata al Sinigaglia. Nonostante un primo tempo di altissimo livello, culminato con l’uno-due Da Cunha-Perrone che ha portato al clamoroso vantaggio.
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IL GOL DI ARTEM DOVBYK ( FOTO SALVATORE FORNELLI )
Nella ripresa non è bastata l’intensità e la precisione nelle giocate, lasciando emergere tutte le qualità della Roma. L’ingresso di Saelemakers è coinciso con la svolta della partita visto che pochi secondi più tardi è arrivato il pareggio proprio del belga.
Il doppio giallo a Kempf ha poi condizionato completamente la prestazione di tutti, costringendo la barricata in difesa e cedendo quindi alla pressione dei giallorossi. Il prossimo impegno casalingo col Venezia deve rappresentare il salto definitivo verso la salvezza.
Serie A
Parma, già svanito l’effetto Chivu? La classifica preoccupa
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Il Parma non è riuscito a dare continuità alla bella vittoria sul Bologna di settimana scorsa e a Udine ne è uscito sconfitto. L’Empoli ha accorciato.
I crociati non hanno saputo replicare l’ultima prestazione e anche grazie al VAR è stata scongiurata l’imbarcata. La classifica si fa sempre più preoccupante e gli scontri diretti si avvicinano.
Parma, Chivu stecca a Udine
La situazione resta preoccupante nonostante la vittoria col Bologna e la prestazione di Udine non da molti segnali positivi. I padroni di casa hanno dominato dal punto di vista del gioco, evidenziando il grande divario tecnico e tattico fra le due compagini.
Lo stile frizzante che aveva contraddistinto gli emiliani nella scorsa partita non si è visto e la pressione alta della squadra di Runjaic non ha lasciato spazi da sfruttare. I tanti infortuni hanno costretto Chivu a scegliere un 4-3-3 più difensivo del solito e il risultato non è stato dei migliori.
Man decisamente in ombra e Bonny troppo solo in avanti sono stati fattori decisivi per la pochezza offensiva del Parma che ora guarda alla classifica con qualche preoccupazione in più. All’orizzonte ci sono alcune sfide molto importanti per la corsa alla salvezza, tra cui quelle contro Monza e Hellas Verona nel mese di marzo.
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