Serie A
Lazio, si complica il passaggio di Immobile in Arabia Saudita: ecco perché
Il cambiamento di paradigma del regime saudita nei confronti del calcio potrebbe complicare il passaggio di Immobile in Arabia.
Arabia, fine dell’illusione dorata?
Il progetto Saudi Pro League, fortemente voluto dal regime saudita per promuovere una propria fittizia immagine positiva all’estero, sembra naufragato prima ancora di cominciare. I sauditi erano convinti che portando numerosi campioni nel proprio campionato avrebbero convinto i tifosi esteri a seguirlo.
Invece non solo il livello del campionato saudita non è minimamente paragonabile a quello dei principali campionati europei, anche senza dover per forza scomodare i TOP 5, ma il primo anno di vita del progetto saudita non ha rispettato neanche le aspettative minime dal punto di vista dello share.
Non solo il campionato arabo non è riuscito a esportare il suo marchio all’estero (soprattutto in Europa) come avrebbe voluto, ma anche l’attenzione interna nei confronti del campionato è calata. Infatti, l’affluenza media nelle partite casalinghe è calata del 10% rispetto alla stagione 2022/2023.
Immobile, si complica il passaggio in Arabia?
Già nella scorsa finestra invernale di calciomercato il campionato saudita è entrato in un regime di austerità che potrebbe contraddistinguere anche la prossima estate, almeno stando al nuovo diktat imposto dal regime. I tempi delle spese folli, come per esempio gli 800 milioni di euro spesi sul mercato europeo la scorsa estate, rischiano di essere solo un lontano ricordo.
La Saudi Pro League non riesce a essere totalmente attrattiva per chi vive in Europa e i fautori di questo progetto sembrano esserne già stanchi. C’è chi ha già fatto il percorso inverso, come per esempio Jordan Henderson, o anche chi, pur essendo (momentaneamente) rimasto, come Aymeric Laporte, non ha certo espresso parole al miele nei confronti della cultura e dello stile di vita praticato nel paese orientale.
Poi c’è chi invece, come Demiral ma soprattutto Benzema, ha provato a evadere dalla sua prigione dorata (ma senza esito) e ci riproverà alla prima occasione utile. Per questo motivo è probabile che il regime saudita opterà per un ridimensionato della bolla, come recentemente dichiarato dal direttore generale della lega Carlo Nohra:
❝È imperativo che i club provino ad agire e inizino a vendere anche dei giocatori per liberare un po’ di budget e per poterne acquistare di nuovi. Vogliamo rendere l’esperienza di chi viene a guardare le partite sempre migliore. Ci stiamo trasformando, ma nulla può cambiare da un giorno all’altro e soprattutto non può farlo con il tipo di strutture di cui disponiamo al momento: ci vuole tempo.❞
Un ridimensionato del budget delle squadre e un cambio di linea commerciale potrebbero complicare e non poco l’espatrio di diversi calciatori (anche della Serie A) verso i lidi del golfo. Su tutti Lukaku, ma soprattutto Immobile: che vedevano nell’oasi saudita la via di fuga ideale per soddisfare le proprie richieste economiche.
Serie A
Empoli-Udinese 1-1, le pagelle: tabellino, cronaca e voti
I voti ai protagonisti dell’incontro tra Empoli-Udinese, valevole per l’undicesima giornata del campionato di Serie A: ecco il report del match e le pagelle.
Il tabellino
Empoli-Udinese 1-1 (23′ Pellegri, 76′ Davis)
Ammoniti: Kamara (U), Bijol (U), Henderson (E), Anjorin (E)
Di seguito le pagelle
Cronaca
Ritmi bassi in avvio, poi al 14′ Colombo crossa dalla destra e spaventa Okoye colpendo la traversa. La sblocca Pellegri al 23′, con una conclusione da fuori area. Al 76′ Davis trova il gol che vale l’1-1 finale. Un pareggio che serve ad entrambe le squadre per smuovere la classifica. Bicchiere mezzo pieno per i friulani che trovano un punto prezioso, in un campo ostico e in rimonta.
Empoli-Udinese, le pagelle
EMPOLI (3-5-2): Vasquez 6; Goglichidze 6, Ismajli 7, Viti 6.5; Gyasi 6, Henderson 5.5 (Ekong sv), Maleh 6, Cacace 6.5, Pezzella 6 (Anjorin 5.5); Pellegri 7 (Esposito 5.5), Colombo 6 (Solbakken 5.5). All. D’Aversa 6.
UDINESE (3-5-2): Okoye 5.5; Giannetti 5.5 (Lucca 5.5), Bijol 5.5, Touré 6.5; Ehizibue 6, Lovric 6.5 (Atta sv), Karlstrom 6, Zarraga 5.5 (Ekkelenkamp 6), Kamara 6 (Zemura 6); Thauvin 5.5 (Brenner sv), Davis 7. All. Runjaic 6.5.
Serie A
Venezia-Lecce, le formazioni ufficiali: Rebic in panchina
Venezia-Lecce, match valido per la 13^ giornata di Serie A 2024/25. Le scelte ufficiali di Di Francesco e Giampaolo per il monday night.
Venezia–Lecce è lo scontro diretto che chiude la tredicesima giornata di campionato. I lagunari di Di Francesco hanno bisogno di una vittoria per abbandonare l’ultimo posto in classifica, e con i 3 punti scavalcherebbero proprio i giallorossi. La squadra di Giampaolo, all’esordio sulla panchina salentina, invece, cerca punti per invertire il trend negativo e allontanare la zona retrocessione.
La designazione arbitrale Arbitro: Pairetto
Assistenti: Mondin e Garzelli
IV Uomo: Ayroldi
VAR: Di Bello
AVAR: Meraviglia
Venezia-Lecce, le formazioni ufficiali
VENEZIA (3-5-2): Stankovic; Idzes, Svoboda, Sverko; Zampano, Busio, Nicolussi Caviglia, Duncan, Ellertsson; Oristanio, Pohjanpalo. All. Di Francesco.
LECCE (4-3-3): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Gaspar, Gallo; Coulibaly, Ramadani, Rafia; Dorgu, Krstovic, Pierotti. All. Giampaolo
Serie A
Del Piero in corsa per la presidenza FIGC? Gli aggiornamenti
Alessandro Del Piero potrebbe candidarsi come presidente della FIGC: ecco gli ultimi aggiornamenti sulla candidatura dell’ex attaccante della Juventus.
Mentre il numero uno uscente della Federcalcio, Gabriele Gravina, non ha ancora sciolto le riserve sulla sua ricandidatura, la corsa alla presidenza della FIGC si concentra su un nuovo potenziale nome. Si tratta di Alessandro Del Piero, ex fantasista della Juventus, che sarebbe tentato dalla possibilità di intraprendere questo percorso, magari con il sostegno della Serie A.
Del Piero, le ultime sulla candidatura a presidente della FIGC
Se la “macchina” si dovesse mettere in moto ufficialmente, a candidare Del Piero dovrà essere una componente. In pratica, dovrebbe indicarlo come proprio volto per la presidenza FIGC la maggioranza di una tra: Assocalciatori, Associazione allenatori o una delle leghe. E potrebbe essere proprio la Lega Serie A, alla ricerca di una figura unitaria, in grado di mettere d’accordo le società in vista dell’elezione che si terrà il prossimo 3 febbraio 2025.
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