Serie A
Lazio-SPAL, le pagelle dei ragazzi di Semplici
La partita dell’ora di pranzo dell’Olimpico termina con una vittoria sonante della Lazio. La squadra di Simone Inzaghi riprende in maniera convincente la propria marcia verso il quarto posto, quella di Semplici sembra aver perso quelle certezze che ne avevano caratterizzato l’inizio di stagione: l’attacco è in difficoltà e la difesa subisce tante reti.
La partita
Il primo tempo parte lento, ma tra il 25′ e 35′ partono i fuochi d’artificio: doppietta di Immobile, con l’intermezzo del momentaneo pareggio di Antenucci.
Nel secondo tempo, la Lazio si ferma sulla difensiva lasciando uno sterile giro palla ai ferraresi, oggi in maglia arancione, e colpiscono di rimessa, ottendo un risultato rotondo contro una squadra quella di Semplici rivelatasi piuttosto sterile.
La partita tra i fratelli Milikovic Savic finisce in una sostanziale mediocre parità: entrambi sono stai insufficienti.
Le pagelle
Milinkovic-Savic, voto 5. Prova non convincente del portiere, approssimativo nelle uscite e ha nella coscienza il terzo gol, che chiude la partita.
Bonifazi, voto 5. Sempre in difficoltà contro Immobile e Caceido, Semplici lo lascia negli spogliatoi alla fine del primo tempo.
dal 46′ Cionek, voto 5. I risultati rispetto al compagno sostituito non sono migliori.
Vicari, voto 5. Sulla campanella finale del primo tempo potrebbe essere da espulsione. Guida sorvola, come ha fatto Immobile con lui per tutta la partita.
Felipe, voto 5. La sua esperienza dovrebbe garantire sicurezza, ma non è così. Prova a metterci una pezza come può, il risultato parla da solo
Costa, voto 5. Prova a farsi vedere con un paio di giocate che non riscuotono un gran successo. Troppo fumoso, non trova il bandolo della matassa perdendosi in preziosismi inutili.
Lazzari, voto 6,5. Tra le poche sufficienze, l’assist per Antenucci la vale.
Everton, voto 4.5. Il mediano, sempre falloso, perde troppi palloni sanguinosi al limite dell’area. Gli ultimi due gol nascono da questi errori.
dal 80′ Dickmann, sv.
Valdifiori, voto 5. Passo lento, non riesce mai a far partire la manovra in maniera periocolosa.
Missiroli, voto 5,5. Ci mette corsa, anche se un po’ confusionaria. Ha sulla coscienza il fatto di coprire su Immobile sul vantaggio iniziale.
Petagna, voto 5. Non risce mai ad andare al tiro, al solito si muove, ma non crea opportunità.
dal 69′ Paloschi, voto 5.5. Entra a giochi fatti, non riesce a dare una scossa.
Antenucci, voto 6. Il capitano è l’ultimo ad arrendersi, nel primo tempo con un bel tiro a giro per poco non trova il vantaggio, poi segna l’inutile momentaneo pareggio.
Serie A
Haj Mohamed, la magica parabola di un “predestinato”
Ieri il Parma ha fatto sbocciare la stella di Haj Mohamed, talento classe 2005 che ha interrotto la striscia positiva della Lazio.
L’impatto di Haj Mohamed con la Serie A era stato folgorante. Due assist in due minuti, per un classe 2005 all’esordio nella massima serie nostrana. Lampi sintomatici di una parabola magica, degna di un predestinato.
Chi è Haj Mohamed, il gioiello che ha steso la Lazio
Pecchia ne ha subito il riconosciuto il talento, ma ne ha centellinato l’impiego. Come si fa con i giovani, per non correre il rischio di bruciarli. 12 minuti con il Cagliari subito dopo, poi quattro panchine prima di un altro spezzone (28 minuti) con il Genoa. In panchina con il Venezia, l’ennesimo spezzone con l’Atalanta e poi la titolarità (a sorpresa) contro la lanciatissima Lazio di Marco Baroni: piegata dal suo talento.
Ieri è arrivato anche il primo gol in Serie A. Una pennellata d’autore da fuori area. Un lob delizioso, con il quale ha beffato un Provedel mal posizionato dopo aver approfittato di una sciagurata sortita offensiva di Gila. A dimostrazione della bontà del lavoro fatto dalla dirigenza ducale in questi mesi, con il Parma che è per distacco la squadra più giovane del campionato. Età media di 23,6 anni, davanti anche alla Juventus con 24,3.
Il tunisino è stato pescato dai bianconeri nelle giovanili del Chievo e rilevato a costo zero dopo il fallimento della società. 74 partite, 30 gol e 14 assist con le giovanili del Parma, prima del salto in prima squadra. Attaccante non forte fisicamente (è alto 1,74) ma brevilineo, rapido ed agile. Destro di piede ma preferisce giocare sul piede naturale, anche se sovente è stato impiegato sulla fascia opposta per venire dentro il campo sul piede forte.
Serie A
Comunicato Fiorentina su Bove “E’ sveglio, vigile e orientato. Accertamenti nei prossimi giorni”.
Nuovo comunicato della Fiorentina in merito alle condizioni del centrocampista Edoardo Bove, dopo il malore di ieri.
Di seguito il comunicato:
“ACF Fiorentina comunica che Edoardo Bove, dopo aver passato una notte tranquilla, è stato risvegliato ed estubato questa mattina. Attualmente è sveglio, vigile ed orientato. Ha parlato con la famiglia, la dirigenza Viola, il mister e i compagni che sono accorsi a trovarlo non appena ricevuta la bella notizia. Nei prossimi giorni verranno effettuati ulteriori accertamenti per stabilire le cause che hanno determinato la situazione critica avvenuta ieri.
Da Careggi i medici che hanno in cura il calciatore confermano che proseguono gli approfondimenti diagnostici.
La Fiorentina ringrazia l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi, tutti i medici ed il personale per il lavoro svolto con grande umanità e professionalità. I ringraziamenti vanno anche a tutto il Popolo Viola e l’intero mondo del calcio che, in questo momento così delicato, hanno dimostrato grande vicinanza e attenzione con i loro messaggi ed il loro sostegno che hanno dato grande conforto sia al Club che ad Edoardo ed alla sua famiglia”.
Serie A
Fiorentina, su Bove interviene Malagò
Il malore che ha colpito il giocatore della Fiorentina Edoardo Bove in Fiorentina-Inter ha scosso il mondo dello sport. Intervento del presidente CONI Malagò.
Il malore che ha colpito Edoardo Bove al 17′ minuto di Fiorentina-Inter ha avuto ripercussioni nel mondo sportivo italiano. E’ intervenuto il presidente del Coni Malagò, difendendo il valore legale del certificato medico.
Fiorentina, malore Bove, Malagò difende il certificato medico
Il malore che ha colpito, improvvisamente, ieri sera Edoardo Bove al 17′ minuto della sfida tra Fiorentina e Inter, ha fatto parlare il mondo sportivo: non solo calcistico.
Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, a margine della serata per i premi CONI-USSI, ha rilasciato una dichiarazione, difendendo il valore legale del certificato medico, di cui l’Italia è all’avanguardia:”Nei soccorsi sono stati tutti molto professionali e lucidi. Conosco benissimo lui, la sua famiglia e l’agente: le notizie tra oggi e stanotte ci gonfiano il cuore di ottimismo. In Italia siamo uno dei pochi paesi al mondo dove il certificato medico ha valore legale e siamo avanti sotto questo aspetto. La federazione medico sportiva è uno dei fiori all’occhiello del nostro mondo, poi tutto è perfettibile. Ma siamo anche molto contenti dei nostri professionisti dell’istituto di medicina dello sport che svolgono un lavoro fondamentale”.
Bove è stato portato in terapia intensiva all’Ospedale Universitario di Careggi e la società viola ha rilasciato un comunicato sui propri canali ufficiali: “ACF Fiorentina e l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi comunicano che il calciatore Edoardo Bove soccorso in campo a seguito della perdita di coscienza occorsa durante la gara Fiorentina – Inter, si trova attualmente in sedazione farmacologica ricoverato in terapia intensiva. Il calciatore viola è arrivato stabile dal punto di vista emodinamico presso il pronto soccorso ed i primi accertamenti cardiologici e neurologici effettuati hanno escluso danni acuti a carico del sistema nervoso centrale e del sistema cardio respiratorio. Edoardo Bove sarà rivalutato nelle prossime 24 ore”.
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