Serie A
Lazio, Tudor sorride: rientra un titolare
Fuori per infortunio dal 2 aprile scorso, in vista della partita col Verona nelle file della Lazio recupera Zaccagni. Sarà convocato per il match di sabato.
Lazio, per il finale di stagione torna a disposizione Mattia Zaccagni
Una distorsione alla caviglia lo aveva costretto a lasciare il campo nella semifinale di andata di Coppa Italia contro la Juventus, Zaccagni è stato un’assenza importante per Tudor.
Dopo 20 giorni di terapie e lavoro differenziato, l’esterno biancoceleste ieri ha svolto tutto il lavoro sul campo insieme ai compagni che non hanno preso parte alle fatiche di coppa martedì sera.
L’allenamento non ha riportato nessuna complicazione e pertanto Mattia Zaccagni è da considerare pienamente recuperato e Tudor lo convocherà per la sfida di sabato ore 20,45 allo stadio Olimpico contro il Verona.
Lazzari, Kamada e Felipe Anderson d’altro canto non sono certi di poter essere della partita, in dubbio il loro recupero e si deciderà solo all’ultimo.
Assume così ancora più importanza il recupero del numero 20 per una Lazio che può e vuole continuare a credere in un piazzamento nell’Europa che conta.
Serie A
Pandev: “Inzaghi è un malato di calcio. Gasperini ti cambia la vita”
Pandev ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport dove ha parlato della sfida al titolo: “questo scudetto se lo giocheranno Atalanta, Inter e Napoli”
Il macedone ex Inter, Napoli e Lazio Goran Pandev ha parlato della corsa scudetto che si sta facendo sempre più avvincente. Nell’intervista fatta con la Gazzetta dello Sport ha raccontato le sue esperienze vissute in prima persona con gli allenatori e le squadre coinvolte nella corsa al titolo, ovvero: Atalanta, Inter e Napoli.
Le parole di Pandev sulla sfida scudetto
Il macedone ha dichiarato senza scrupoli o peli sulla lingua quali sono le squadre che possono davvero lottare per lo scudetto fino alla fine del campionato: “Conte è una garanzia, come Simone e come Gasperini. Io non ho difficoltà a sbilanciarmi: questo scudetto se lo giocheranno Atalanta, Inter e Napoli, in ordine alfabetico, hanno qualcosa più delle altre ed hanno allenatori che incidono. Molto si deciderà nelle ultimissime giornate.
Ora verranno i mesi difficili, la Champions lunga può essere un fattore e il Napoli che non ha impegni può approfittarne. A volte le differenze, minime, si nascondono in apparenti dettagli: giocare ogni tre giorni, a quel livello poi, ti consuma fisicamente e nervosamente. E puoi avere organici ricchi ma non è detto che possa bastare”.
La sana follia di Inzaghi e Gasperini
Successivamente, Pandev ha parlato del rapporto con Inzaghi e della dedizione che aveva fin da giocatore l’attuale allenatore della squadra nerazzurra: “Simone è amico mio, sono stato cinque anni e mezzo alla Lazio e con lui abbiamo condiviso stagioni e gol. Era un malato del calcio già a quel tempo, una specie di predestinato, sapeva tutto di tutti, gli facevi il nome di un calciatore di C e lui buttava giù una relazione. Poi è diventato bravo, anzi bravissimo, una esplosione graduale e netta, come sta dimostrando all’Inter”.
Infine, ha commentato il periodo in cui era stato allenato da Gian Piero Gasperini: “All’Inter feci il ritiro con lui, prima di andare al Napoli, e non lo consiglio a nessuno: un lavoro che ti distrugge fisicamente, anche se poi dopo ti ripaga. Poi un campionato al Genoa. La fortuna di qualsiasi attaccante è di essere allenato da uno come lui. Si capiva che aveva qualcosa di speciale e si vede: ti cambia la vita”.
Serie A
Torino, i convocati per il Bologna: chi al posto di Coco?
Paolo Vanoli ha diramato la lista dei convocati per il match delle 15 del Torino contro il Bologna di Italiano. Ecco chi sarà il sostituto di Coco.
I granata sono a caccia del bis dopo la vittoria di Empoli e in casa potranno anche contare sulla spinta del proprio pubblico. Ecco la lista degli uomini scelti dal mister del Toro.
Torino, i convocati di Vanoli
Portieri: Donnarumma, Milinkovic-Savic, Paleari
Difensori: Bianay Balcot, Maripan, Masina, Walukiewicz
Centrocampisti: Dembele, Gineitis, Ilic, Lazaro, Linetty, Pedersen, Ricci, Sosa, Tameze, Vlasic
Attaccanti: Adams, Karamoh, Njie, Sanabria.
Sarà dunque Bianay Balcot a colmare il vuoto lasciato dal difensore Coco, out una giornata a causa dell’ammonizione rimediata al Castellani che ha fatto scattare la squalifica.
Serie A
Milan, Condò: “Davanti a Camarda ci vuole una stella vera”
Condò ha parlato della rosa del Milan nei vari reparti. Il commento su Jimenez: “entrerà in concorrenza con Emerson Royal, e sarebbe strano se non la spuntasse”
Si consolida la permanenza di Paulo Fonseca sulla panchina rossonera dopo la vittoria al Bentegodi. La posizione del tecnico portoghese sembrava essere in bilico, ma grazie al gol del solito Reijnders, adesso può sentirsi più sicuro e saldo.
Alcune scelte coraggiose hanno premiato il Milan, come la riconferma di un ottimo Jimenez o la presenza dal primo minuto in una posizione insolita di Terracciano, autore di una buonissima prestazione. Di questo ha parlato il giornalista Paolo Condò, il quale ha elencato i pregi e i difetti della rosa rossonera nei vari reparti.
Le parole di Paolo Condò sul Milan
Inizialmente Condò ha evidenziato il fatto che il gol vittoria del Milan sia arrivato dalla nuova asse di centrocampo Fofana–Reijnders, a testimonianza del fatto che le ultime campagne acquisti non sono state soltanto negative. Per esplicitare questo concetto si riallaccia alla cessione di Sandro Tonali: “Quel che si pensava perduto con l’addio a Tonali, che non fu una cessione ma una mutilazione”.
Successivamente, ha elogiato la buona prestazione di Jimenez, che ha dato seguito all’altrettanto positiva sfida contro il Genoa. Il terzino sinistro però, gioca a piede invertito, dunque, al rientro in piena condizione psico-fisica di Theo Hernandez, il classe 2005 potrebbe traslocare sulla fascia destra: “quando le purghe saranno finite entrerà in concorrenza con Emerson Royal, e sarebbe strano se non la spuntasse”.
Una stella da affiancare a Camarda
Infine, ha parlato delle novità che andrebbero fatte nel reparto offensivo. L’alternanza dei tre attaccanti non sta rendendo al meglio e la soluzione a questo problema sarebbe quella di puntare su un’unica stella da affiancare al giovane Camarda: “non si deve temere di passare per sempliciotti nel chiedersi se davanti al talento verde di Camarda non sarebbe il caso di mettere una stella vera — una sola, ma forte — anziché tre centravanti (Morata, Abraham, Jovic) che ci siamo abituati a elogiare per la loro partecipazione alla manovra con annessa disponibilità al sacrificio, perché piuttosto di niente è meglio un piuttosto”.
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