Serie A
Lazio, Zaccagni: “Sogno di giocare al Flaminio”. Baroni: “Un onore rappresentare i giovani nello sport”
Il capitano della Lazio, Mattia Zaccagni, ha parlato del momento della squadra e del nuovo stadio dei biancocelesti. Ha parlato anche il tecnico Baroni.
Il capitano della Lazio Mattia Zaccagni ha parlato ai microfoni di Lazio Style Channel del momento dei biancocelesti e del nuovo stadio Flaminio. Intanto, il tecnico Baroni ha parlato durante una premiazione in Campidoglio.
Lazio, il commento di Zaccagni sul Flaminio
In casa Lazio hanno parlato sia il capitano Mattia Zaccagni che il tecnico Marco Baroni.
Il primo, ai microfoni di Lazio Style Channel, ha parlato nel momento generale della squadra:
“Sono molto contento di questa annata, del percorso fatto in questa stagione. Stiamo facendo grandi cose, siamo contenti di aver creato un qualcosa di forte e ora dobbiamo rialzarci subito” ha dichiarato.
Poi, ha parlato del nuovo stadio della Lazio:
“Flaminio? Ci pensavo prima, spero che i lavori dello stadio possano iniziare il prima possibile per poterci giocare, è un progetto bellissimo”.
Le parole di Baroni
Il tecnico Baroni ha parlato durante una cerimonia di premiazione al Campidoglio.
Il suo discorso è incentrato su valori dello Sport e del calcio:
“Si parla di sport e si parla di giovani, anche io sono stato ragazzo e ho avuto la fortuna di avere grandi allenatori e dopo grandi giocatori. Da questo punto di vista è una grande responsabilità nei confronti dello sport giovanile. In questo mondo, che si parli di sport di squadra o individuali, si conservano dei valori che ho fatto miei nella mia vita e che fanno parte dell’educazione, valori che dobbiamo trasferire ai giovani”.
Infine, ha definito una missione quello di essere un allenatore di calcio:
” Questa è una missione che sento e che cerco di trasferire alle persone che sono vicine a me: fare una crescita individuale e cercare sempre di lavorare, di non mollare mai. Questo è l’aspetto che mi ha sempre contraddistinto, ne sono orgoglioso e resto legato a quei valori, ai quali non ho mai rinunciato, sono un punto imprescindibile del mio percorso” ha concluso.
Serie A
Inter-Empoli, formazioni ufficiali
Inter-Empoli chiude la 21esima giornata della Serie A. I nerazzurri di Inzaghi ospitano i toscani di D’Aversa a San Siro.
L’Inter deve rispondere alla fuga del Napoli, che è scappato a +6 dopo il colpo esterno di ieri sera sul campo dell’Atalanta. I nerazzurri hanno due partite in meno e, potenzialmente, vincendole entrambe sarebbero alla pari dei partenopei, in attesa dello scontro diretto al Diego Armando Maradona del prossimo 2 Marzo.
Non sono però due partite facili. Entrambe contro squadre toscane, il primo recupero prevede che si porti a termine la gara del Franchi (interrotta per il malore occorso a Bove) mentre il secondo (quello di questa sera) pone di fronte ai nerazzurri l’Empoli: una squadra ostica da affrontare e soprattutto molto organizzata.
Inter-Empoli, le formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.
INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Carlos Augusto; Dumfries, Barella, Asllani, Zielinski, Dimarco; Taremi, Lautaro. All. Inzaghi.
EMPOLI (3-5-2): Vasquez; De Sciglio, Ismajli, Viti; Gyasi, Cacace, Grassi, Maleh, Pezzella; Fazzini, Colombo. All. D’Aversa.
Serie A
Venezia, Di Francesco: “Oggi formazione rimaneggiata. Mercato? Stiamo lavorando”
Il Venezia pareggia 1-1 in casa del Parma. Di seguito le parole dell’allenatore Eusebio Di Francesco nella conferenza stampa postpartita.
Terzo pareggio nelle ultime 4 trasferte per il Venezia, che a Parma passa in vantaggio con il rigore di Pohjanpalo, ma viene raggiunta dalla rete di Hernani sempre dal dischetto. I lagunari guadagnano un punto sul Monza, che ieri ha perso a Bologna, ma la zona salvezza dista ancora 4 punti. E alla prossima ci sarà il derby contro l’Hellas Verona.
Parma-Venezia 1-1: le parole di Di Francesco nel postpartita
Eusebio Di Francesco, allenatore del Venezia, ha analizzato la prestazione dei suoi nella conferenza stampa postpartita: “Il peccato è esserci fatti gol da soli su un’ingenuità. Inviterei tutti a guardare la formazione titolare: non avevamo cambi, c’erano dei terzini a fare i braccetti. Posso solo fare i complimenti a questi ragazzi per la prova di sacrificio. Ottimo primo tempo, mi aspettavo un calo nella ripresa, ma bisognava reggere i primi 10 minuti“.
Il Venezia ha raccolto meno di quello che ha seminato
“Oggi facevo fatica a schierare la formazione, non ho tempo di pensare a questo. Anche nella gara d’andata. Certo che non bastano le prestazioni, non possiamo permetterci certe ingenuità se vogliamo recuperare posizioni in classifica. Sono sereno, è una squadra viva che crede in quello che fa. Poi c’è il mercato per risolvere le situazioni dove siamo in emergenza“.
Sul mercato
“Stiamo lavorando con il direttore Antonelli, vogliamo rinforzare il reparto arretrato, è rimasto solo Idzes. Serve qualcosa in quella zona, abbiamo perso anche Sverko rispetto alla gara contro l’Inter. Son soddisfatto di quello che hanno fatto i ragazzi, il mercato è parte del momento. Non ci sta aiutando con giocatori come Candela, in procinto di lasciare ma oggi titolare“.
Si può raggiungere la salvezza anche senza rinforzi?
“Questo discorso lascia il tempo che trova, siamo obbligati a fare mercato. Abbiamo giocatori fuori da mesi come Svoboda. Sverko e Altare faticano a dare continuità negli allenamenti. E’ inevitabile fare aggiunte, oggi a centrocampo è entrato Condé che però è un giocatore da metter davanti alla difesa, non una mezzala. La società sa cosa serve, io sono sereno. Le prestazioni nascono da cosa viene fatto in allenamento e poi ritrovato in partita“.
Su Stankovic
“Come ha calciato Hernani! Non era facile calciare così e nemmeno parare, è stata la parata più difficile. Gli altri sono interventi da portiere attento che riesce a dare serenità al reparto. Rispetto all’inizio, ora grazie alla fiducia ha trovato consapevolezza, sta dando grande continuità. Gli auguro il meglio ma deve continuare a lavorare con grande umiltà“.
Che partita si aspettava
“Io guardo le cose positive del Parma e i meriti nostri. Abbiamo interpretato la gara al meglio, abbiamo spinto con i braccetti, nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo ma abbiamo palleggiato. Ho ragionato molto sulla mia squadra, per dare una mano ai giocatori fuori ruolo. Si svolge un lavoro tecnico-tattico, le motivazioni vengono da sole“.
Serie A
Parma, Pecchia: “Non sono deluso, la prestazione c’è stata. Sull’arbitro…”
Le parole in conferenza stampa di Fabio Pecchia, allenatore del Parma, al termine del pareggio interno per 1-1 contro il Venezia.
Parma e Venezia si dividono la posta in palio nel match della 21a giornata di Serie A. Al Tardini finisce 1-1: alla rete di Pohjanpalo su calcio di rigore, risponde Hernani sempre dal dischetto. Con questo pareggio i ducali escono momentaneamente dalla zona retrocessione, ma devono sperare in un passo falso di Hellas Verona e Como, le altre due squadre che avevano 19 punti in classifica prima di questa giornata.
Parma-Venezia 1-1: le parole di Pecchia nel postpartita
Al termine della partita, l’allenatore del Parma Fabio Pecchia ha analizzato la prestazione dei suoi in conferenza stampa.
Lo stato fisico di Sohm e Bonny
“Dobbiamo giocare molte partite, ora abbiamo bisogno di energie. C’è bisogno di tutti, anche per tutto quello che c’è attorno, con le voci di mercato e il resto. E comunque Sohm è rimasto dentro novanta minuti”.
La buona prova della coppia di difensori centrali Vogliacco-Valenti
“Anche col Genoa avevamo lavorato molto bene, di squadra. E così pure a Torino. Hanno trovato sfogo sui quinti. Sono contento per Vogliacco, ma quello che mi è piaciuto di più è la risposta di tutti, la voglia di stare dentro“.
L’atteggiamento positivo nel secondo tempo
“E’ un discorso tecnico: loro si sono chiusi bene. Senza un palleggio fluido si complica la situazione. Per caratteristiche diverse siamo entrati in modo diverso, non abbiamo concesso nulla, tenevamo il campo con lucidità e qualità. Abbiamo creato tante situazioni ed il portiere ha fatto grandi parate. C’erano pochi spazi, li abbiamo trovati nella ripresa e siamo stati dentro la metà campo avveraria“.
L’arbitraggio discutibile di Fourneau e il mancato secondo giallo a Candela
“Il secondo giallo è sotto gli occhi di tutti, è una valutazione che deve fare chi di competenza. Ho protestato molto e chiesto spiegazioni, ha visto così. Ma lo dobbiamo accettare senza perdere la testa. C’era un fallo su Camara e da lì è partita un’azione per il Venezia. L’arbitro fa parte della partita. I fischi nel finale? Io ho applaudito verso la tribuna, sono uscito e ho salutato. Ero preso dalla spiegazione dell’arbitro Fourneau e sono andato in spogliatoio“.
Sull’ingresso in campo di Camara
“Sono felice, ha qualità e mi piace vederlo. Determina e crea sempre qualcosa, è entrato bene, anche a Genoa. E non si tira mai indietro. E’ giovane e va gestito, come tutti gli altri“.
Come giudica il risultato
“Io non vedo un risultato deludente. Tutti vogliamo vincere, poi c’è un avversario ed un risultato. C’è amarezza ma non delusione. La prestazione e la capacità di stare dentro ci sono stati e dobbiamo continuare a lavorare“.
Lo stato mentale della squadra
“Io sono sereno perché li vedo lavorare tutti i giorni. Sono consapevole del lavoro e del campionato che dobbiamo fare. So la situazione nostra e di chi milita nel nostro campionato, quindi equilibrio e fiducia. Che non è campata per aria“.
Sul leggero calo nella ripresa dopo il gol
“Stare lì nella metà campo avversaria è questione di forza, qualità ed energia. Pensare di farlo in Serie A, contro una diretta concorrente, è complicato. Abbiamo reagito e creato tante occasioni da gol“.
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