Serie A
Le pagelle di Juventus-Genoa
La Juve si ferma a 8
Si ferma la rincorsa della Juve al record delle 10 vittorie iniziali della Roma. I bianconeri vengono fermati in casa dal Genoa, al termine di una partita giocata a due facce. Dopo un primo tempo nettamente dominato dalla squadra di Allegri, finito solo 1-0 grazie alla rete del solito CR7, il Grifone è riuscito a pareggiare con la rete di Bessa, complice una dormita collettiva della difesa bianconera. La Juve ha il demerito di essere rientrata in campo sgonfia mentalmente, dopo 45′ di altissimo livello. Probabilmente la testa era già indirizzata a Manchester. Il Genoa ha invece il merito di essere rimasto sempre in partita, riuscendo a sfruttare l’unica occasione che gli è stata concessa. Juric comincia così alla grande la sua terza avventura in rossoblu.
Vediamo i voti dei protagonisti.
Juventus
Szczesny 6 Comincia a sporcarsi i guanti solo nella ripresa, quando deve rispondere al tentativo del suo connazionale Piatek. Per il resto è ordinaria amministrazione. Incolpevole sul gol.
Cancelo 6,5 Si contende con CR7 la palma del migliore del primo tempo. È uno stantuffo sulla fascia, regalando anche numeri di gran classe, vedi la roulette al limite della sua area di rigore. Poi, come tutta la Juve, sparisce nella ripresa. Mezzo voto in meno per la grave disattenzione che ha dato la possibilità a Bessa di segnare il pareggio.
Bonucci 5,5 Dimostra stranamente poca precisione nei lanci e nei passaggi. Appena ha la palla, cerca insistentemente CR7, diventando troppo prevedibile. Chiude bene in varie occasioni su Piatek, ma ha molte colpe sul gol.
Benatia 6 Gioca 90 minuti abbastanza ordinati, senza grosse sbavature. Riesce ad arginare l’attacco genoano in varie occasioni, anche se viene colto impreparato nell’azione del gol di Bessa.
Alex Sandro 6+ Dopo un primo tempo mediocre, con poche sortite offensive, è fra i migliori dei suoi nella ripresa. È bravo a mettere in mezzo un pallone stupendo che CR7 non riesce ad impattare per pochissimo.
Bentancur 6 Si integra a meraviglia nel centrocampo bianconero, giocando un ottimo primo tempo, sia in fase di costruzione che in interdizione. Sparisce completamente nella ripresa, non entrando mai nel vivo del gioco, limitandosi a giocare semplice.
Pjanic 6,5 Nel primo tempo gioca con una personalità da manuale, regalando palloni con il contagiri ai compagni, come il pallone rasoterra dato a CR7, al termine di una stupenda azione corale. Nella ripresa cerca di prendere per mano la squadra, ma spesso non è preciso nell’ultimo passaggio.
Matuidi 6 Stranamente offre pochi inserimenti, peraltro non colti dai compagni. È preziosissimo soprattutto in difesa, con puntuali diagonali.
Dal 71′ Dybala 6 Entra bene in campo, con il giusto piglio. Sfiora il gol con un sinistro di poco a lato, ma niente di più.
Cuadrado 6,5 Sfrutta bene l’opportunità concessagli da Allegri. Si intende a meraviglia con Cancelo sulla fascia destra, regalando vivacità ed imprevedibilità. Cala nella ripresa, come tutta la squadra.
Dal 59′ Douglas Costa 5,5 Non dá il contributo che Allegri si aspettava. Offre qualche spunto dei suoi, ma spesso si intestardisce in dribbling improbabili. Probabilmente l’infortunio si è fatto sentire.
Mandzukic 5 Non è il solito Mandzukic, non dimostrando la sua consueta cattiveria in area di rigore. In alcune circostanze è apparso addirittura svogliato, non seguendo il pressing dei compagni. Ci può stare un po’ di fatica.
Dall’81’ Bernardeschi s.v. Tocca troppo pochi palloni per essere valutato. Probabilmente Allegri avrebbe dovuto metterlo prima.
C. Ronaldo 7 È il dominatore assoluto dei primi 30′. Tira da ogni posizione, corre, lotta, colpisce un palo, segna. Insomma il solito CR7. Poi sonnecchia nella ripresa, pensando forse a recuperare energie per la sfida di martedì contro la sua ex squadra.
Allegri voto 6 Dopo un primo tempo dominato, non riesce a trasmettere alla squadra la giusta grinta per restare concentrata sulla partita. I cambi, inoltre, non hanno portato i frutti sperati.
Genoa
Radu 5,5 Molto spesso impreciso e responsabile sul gol di CR7. Si riscatta parzialmente con alcuni interventi e con buone uscite, soprattutto nel secondo tempo.
Criscito 6 Dopo venti minuti da incubo prende bene le misure e riesce a controllare abbastanza bene gli attaccanti bianconeri.
Romero 6 Esordire in Serie A all’Allianz Stadium a 20 anni non è certo facile. Si nota la mancanza di esperienza quando dopo 10′ viene giustamente ammonito. Poi si scrolla di dosso la paura e gioca una partita ordinata.
Biraschi 6,5 Uno dei migliori dei suoi. Riesce a controllare bene le scorribande di Alex Sandro prima, e Douglas Costa poi, concedendosi anche qualche buona sortita offensiva.
Lazovic 5 Con Cancelo dalla sua parte, probabilmente è uscito dal campo con il mal di testa. È sempre in ritardo sulle chiusure e non si vede quasi mai in fase offensiva.
Sandro 5,5 Dopo un primo tempo da spettatore, culminato con un tiro alle stelle, gioca una buona ripresa, senza però fare cose straordinarie.
Romulo 6 Come tutto il Genoa, la sua prestazione sale nel secondo tempo. Dopo un primo tempo abulico, si riscatta nella ripresa, mettendoci sempre la grinta su ogni pallone e creando qualche preoccupazione alla difesa bianconera.
Pereira 5,5 Si vede davvero poco. Non garantisce una copertura adeguata sulla fascia e non offrendo quasi mai spunti in fase offensiva.
Dal 79′ Gunter 6 Entra bene in partita, dimostrando di essere attento in fase difensiva nel chiudere bene tutte le linee di passaggio bianconere.
Bessa 6,5 È uno dei più attivi dei suoi. Dimostra buone qualità e ottimi tempi di inserimento. È abilissimo ad inserirsi a fari spenti fra le maglie bianconere in occasione del gol.
Dall’82’ Hiljemark s.v. Entra per dare freschezza e per arginare le avanzate bianconere.
Kouamé 7 Uno fra i migliori in campo in assoluto. Dimostra grande qualità abbinata ad un’ottima corsa. Ha poi il merito di crederci fino alla fine, regalando un cioccolatino a Bessa per un pareggio che vale come una vittoria.
Dall’85’ Pandev s.v. Entra per sfruttare gli spazi aperti concessi dalla Juve , ma riesce solo a farsi ammonire.
Piatek 5,5 Ci si aspettava tanto da lui, ma il suo solito gol non è arrivato. Al suo primo test importante non entusiasma. Dopo un primo tempo da spettatore non pagante, si ricorda di essere il capocannoniere del campionato e comincia a tirare in porta, impensierendo il suo connazionale Szczesny. Svaria in tutto il fronte offensivo e si sacrifica spesso per aiutare i compagni in difesa.
Juric voto 6,5 Ha il merito di riuscire a far rimanere la squadra in partita, credendo nel colpaccio. Con un pareggio a Torino inizia benissimo la sua terza avventura genovese.
Serie A
Empoli, Kouamé: “Io ho tanta voglia, e l’ho sempre messa in campo”
Oggi è il giorno della presentazione all’Empoli di un nuovo innesto della squadra toscana: Christian Kouamé. Ecco che cosa ha detto in conferenza stampa.
Ecco le prime dichiarazioni dell’ivoriano da giocatore dell’Empoli:
Che ne pensa dei compagni Esposito e Colombo?
“Esposito l’ho visto da fuori e ha tanta qualità. Coi suoi gol ha dato molto alla squadra. Anche Colombo è un giocatore forte, ora che sono arrivato anche io dobbiamo essere noi tre ad aiutare la squadra”.
Come mai ha lasciato la Fiorentina?
“All’inizio del mercato mi hanno chiamato in tanti. A me piace competere, mi è piaciuta la scelta di Empoli perché rimango vicino a casa. Spostarmi sarebbe stato difficile. L’Empoli mi aveva cercato spesso nel passato, poi parlando con il mister non ho esitato a venire qua.
Firenze è casa mia, mi sono sempre trovato bene, è una società che mi ha dato fiducia, che mi ha permesso di giocare in Europa, di andare in Nazionale e vincere la Coppa d’Africa“.
Quanta voglia ha di far vedere quello che vale?
“Io ho tanta voglia, e l’ho sempre messa in campo. Voglio dimostrare il mio valore e ho tanta voglia di giocare per questa squadra e i miei compagni”.
Ritrova una persona importante per la sua vita, Alessio Vignoli.
“Sì, lui mi ha dato tanto, mi ha fatto sentire appartenente alla sua famiglia. Ho vissuto tre anni da lui, per me rappresenta tanto, è una persona che porto nel cuore”.
Lei è arrivato dopo la sconfitta contro la Juve, che umore ha trovato?
“Dopo la sconfitta ho trovato i ragazzi con voglia, hanno dimenticato la sconfitta. Ho visto il primo tempo e hanno giocato benissimo, poi gli episodi hanno cambiato la partita. Sono dei grandi lavoratori, seri, e hanno tanta voglia di rifarsi. Si sono messi subito nella testa che c’è la prossima partita da giocare”.
Può giocare assieme a Colombo ed Esposito?
“Sì, possiamo, il mister non mi ha detto nulla ma sono io che devo capire come giocare con Colombo ed Esposito. Devo affrettarmi a farmi capire”.
Serie A
Danso: tra l’incubo delle visite mediche e il mancato approdo in Serie A
Kevin Danso nonostante il doppio interesse di Roma prima e Juventus poi nelle ultime due finestre di mercato, sceglie la Premier preferendo il Tottenham.
Lo scorso 28 agosto, in pieno mercato estivo, sbarcò a Roma per svolgere le consuete visite mediche Kevin Danso, a fronte di un accordo raggiunto tra le società sulla base di 22 milioni di euro più 3 di bonus. Successivamente dell’affare non se ne fece più nulla, fattore che che scaturì nella dirigenza del Lens una reazione lapidaria, esplicata al meglio nel comunicato che riesce in maniera esemplare a spiegare i motivi del mancato trasferimento lasciando spazio anche ad un leggero velo di dissenso da parte della società francese:
“Kevin Danso rimane al Lens, si sono interrotte le trattative con la Roma dopo aver raggiunto l’accordo. La lunga interpretazione di una visita medica è stata la causa di questo trasferimento interrotto. Ora il club va interrogandosi sulle ragioni di fondo della mancata validazione di questo movimento per un giocatore attentamente monitorato e che ha inanellato stagioni con più di 30 partite sia sui campi francesi che su quelli internazionali. Manteniamo la massima fiducia nel nostro pilastro difensivo, avremo il piacere di sottoporlo a un adeguato protocollo prima di fargli vestire nuovamente i nostri colori”.
Dunque quell’affare che sembrava ormai concluso, non avvenne mai. Con l’accordo tra Roma e Lens che cadde appunto nel dimenticatoio, e la dirigenza giallorossa che reagì impulsivamente comprando Hummels ed Hermoso, già salutato durante quest’inverno in direzione Bayern Leverkusen.
Danso alla Juventus
Diversa finestra di mercato ma la storia non cambia: una squadra italiana, la Juventus, si interessa al difensore classe ’98 austriaco (paese solamente nativo dato che si trasferì in Inghilterra all’età di 6 anni crescendo calcisticamente nelle academy del Reading) ma ancora una volta, nonostante un previo accordo tra le parti, dell’approdo di Danso in Seria A non se ne fa nulla.
Infatti la dirigenza guidata da Giuntoli prima di virare su Kelly, aveva raggiunto un accordo ben più vantaggioso con la dirigenza del Lens. Sulla base di un prestito oneroso per tre milioni di euro più altri eventuali bonus legati alle prestazioni del giocatore. Sembrava orami cosa fatta, con il difensore che aveva già rifiutato Wolverhampton, Rennes e Wolfsburg pur di trasferirsi in bianconero. A fare lo scherzetto alla Juventus questa volta non furono però le visite mediche ( o quache esame di cittadinanza non passato) ma bensì le solite sirene inglesi del Tottenham, che soffiarono così da sotto il naso Danso alla Juventus con un offerta di 25 milioni di euro. Gli Spurs infatti forti della volontà di voler acquisire il giocatore a titolo definitivo (dopo il secco no ricevuto da Tomori) riuscirono così a far strappare il precedente accordo tra Juve e Lens. La scelta del giocatore fu fondamentale, dettata oltre che dal fascino di ritornare lì dov’era cresciuto, anche dalla grande emergenza infortuni nel ruolo (data l’assenza di Drăgușin, Romero e Udogie) che gli garantirà almeno per le prime settimane la titolarità.
Serie A
Lazio, Fabiani: “Oggi siamo soddisfatti di aver fatto alcune scelte, non erano semplici e ci stanno dando delle soddisfazioni”
Il ds della Lazio Angelo Fabiani ha parlato oggi in conferenza stampa alla presentazione ufficiale dei nuovi acquisti biancocelesti.
Il ds della Lazio Angelo Fabiani ha parlato oggi in conferenza stampa alla presentazione ufficiale dei nuovi acquisti biancocelesti Arijon Ibrahimovic, Oliver Provstgaard e Reda Belahyane.
Lazio, Fabiani: “Ero super tranquillo. La lista la consegneremo a breve, sono state fatte delle riflessioni con l’allenatore.”
Il ds della Lazio Angelo Fabiani ha parlato oggi in conferenza stampa alla presentazione ufficiale dei nuovi acquisti biancocelesti Arijon Ibrahimovic, Oliver Provstgaard e Reda Belahyane. Si è parlato pure dell’operazione Pellegrini e un confronto con il Milan e la Juventus rinforzate.
Provstgaard da noi era già attenzionato
“Il 25 agosto in una gara di Superliga mandai a vedere Provstgaard, questo sta a significare che era un giocatore da noi già attenzionato e che avevamo scovato tra i tanti profili che osserviamo durante lo scouting. È chiaro che poi va visto dal vivo, quello che fa vedere il video non dà mai la completezza. Lo mandai a vedere ad agosto da un nostro osservatore e ci confermò le nostre percezioni sul giocatore.”.
Chi sarà tra i nuovi nella lista UEFA?
“Ero super tranquillo. La lista la consegneremo a breve, sono state fatte delle riflessioni con l’allenatore. Non bisogna alterare equilibri che fin qui hanno fatto la differenza all’interno dello spogliatoio. Più tardi saprete i calciatori messi in lista UEFA”.
Operazione Pellegrini
“È un’operazione estremamente complessa perché dovrebbe essere trasferito alla Juventus, con la Juve che poi dovrebbe cedere definitivamente il giocatore. La vedo una soluzione abbastanza difficile e complicata, atteso che ufficialmente non abbiamo avuto nessuna richiesta. Di ufficiale non abbiamo ricevuto nulla”.
Con Milan e Juventus rinforzate più complesso entrare in Champions League?
“È una domanda difficile, alla 23esima giornata siamo in un’ottima posizione. Abbiamo iniziato un ciclo triennale, non si potrà valutare questo ciclo in pochi mesi ma in almeno tre anni. Oggi siamo soddisfatti di aver fatto alcune scelte, non erano semplici e ci stanno dando delle soddisfazioni. Mi auguro che questo avvio di campionato possa confermare tutto quello fatto fino ad oggi. Altre squadre si sono rinforzate, ma io devo guardare in casa Lazio. Se le altre sono ricorse in maniera massiccia sul mercato evidentemente non ha funzionato qualcosa”.
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