Debacle del Lecce nella sfida casalinga contro la Fiorentina. Il mister Gotti non si nasconde e chiede scusa. Ma cosa sta succedendo ai giallorossi?
Lecce – Fiorentina, uno 0-6 senza storia
Se fosse un programma televisivo, probabilmente, si chiamerebbe “Partite da incubo”. È il nome che meglio descriverebbe l’incontro di ieri pomeriggio tra Lecce e Fiorentina, terminato con un risultato tennistico in favore della Viola. E “incubo” è lo stesso termine utilizzato da mister Luca Gotti nel post partita. Giallorossi mai in partita e tutti sulla graticola il giorno dopo. Ma cosa succede al club salentino?
Prestazioni e risultati insufficienti
Così non va. Non è questo il Lecce che nelle ultime stagioni aveva incantato per gioco, sfrontatezza e capacità di far divertire i propri tifosi, mettendo in difficoltà anche le grandi della Serie A. E non si tratta solo di risultati. Le sconfitte ci possono stare, per una squadra che ambisce a una salvezza più o meno tranquilla. Per questo nessuno, o quasi, ha lanciato l’allarme dopo la gara contro l’Inter o, sebbene l’esito sia stato più drastico, anche contro la ben più attrezzata Atalanta. Anche il pareggio col Parma ha avuto il sapore di una sconfitta, se si analizza l’andamento della gara, gli errori sotto porta e gli svarioni difensivi.
Lecce, è solo un problema tecnico?
L’ultima giornata di Serie A ha lasciato l’amaro in bocca, questo è chiaro. Rincarano la dose le statistiche, che evidenziano come i giallorossi siano il peggior attacco del campionato con appena 3 reti e la peggior difesa (ben 18 gol incassati). Se bastassero questi dati allora il primo indiziato sarebbe il buon Gotti, acclamato come il salvatore al termine della scorsa stagione dove, ricordiamo, la maggior parte dei punti sono stati conquistati con D’Aversa in panchina. Ma il tecnico veneto ha avuto il merito di fare ordine in un momento delicato e ha saputo conquistare l’obiettivo stabilito, guadagnandosi una sacrosanta conferma.
Sticchi Damiani: “Occorre trovare una soluzione”
Sempre pacato e mai sopra le righe, il presidente Sticchi Damiani ha voluto fare chiarezza, intervenendo ai microfoni di Tele Rama. Tra le dichiarazioni del patron giallorosso, c’è la rassicurazione di voler trovare immediatamente una soluzione all’attuale situazione critica. Non si nasconde davanti alle sue responsabilità, il presidente, ed è proprio in merito a queste responsabilità che si dovrebbe analizzare il progetto del club e il famoso “modello Lecce” che ha suscitato l’interesse e l’apprezzamento di molti, finora. Di chi è la colpa di questa disfatta?
Prima crisi del “modello Lecce”?
Una rosa composta da giocatori di proprietà, una gestione sostenibile, la realizzazione di strutture adeguate e un benessere dal punto di vista economico e finanziario potrebbero non bastare, quando il campo dice il contrario, il gioco manca e la classifica inizia a far paura. La società non si è ancora espressa in merito all’attuale situazione della squadra e questo silenzio potrebbe essere preoccupante.
Occorre intervenire
Il futuro di Gotti è ancora incerto. Fino a oggi non si è mai parlato di possibile esonero e le sensazioni sono che si continuerà con lui anche per la prossima gara di campionato. Tra tanti dubbi, quel che è certo è che a livello tecnico c’è tanto di cui discutere. La partenza di Pongracic ha evidenziato tutti i limiti di Baschirotto a comandare la difesa. E, certamente, Gaspar non è il croato e neppure Umtiti, se vogliamo andare a ritroso e considerare la stagione 2022/23. Alcune cessioni non sono state adeguatamente compensate dagli acquisti e gli affari low cost di Pantaleo Corvino non sempre possono trasformarsi in galline delle uova d’oro. Oggi si attende una decisione sull’allenatore, la cui posizione è sicuramente compromessa e aggravata dal risultato di ieri, ma anche un intervento del direttore giallorosso, che possa fare chiarezza e rassicurare l’ambiente. L’obiettivo salvezza non può non essere raggiunto, le prossime partite diranno tanto su cosa ci sarà d’aspettarsi dal Lecce.
Aggiornato al 21/10/2024 18:30