Serie A
Lecce-Cagliari: probabili formazioni e dove vederla
Lecce-Cagliari, match valido per la 3ª giornata di Serie A 2024/25, si giocherà allo stadio Via del Mare, sabato 31 agosto alle ore 18:30.
Indice
Qui Lecce
Gotti si affida a Krstovic unica punta, con Banda, Rafia e Dorgu a supporto.
Out Morente e Marchwinski.
A centrocampo Pierret dovrebbe fare coppia con Ramadani.
In difesa è previsto l’esordio di Guilbert sulla fascia destra.
Qui Cagliari
Nicola dovrebbe schierare il tandem offensivo composto da Luvumbo e Piccoli.
Azzi e Augello dovrebbero essere i quinti di centrocampo, mentre Deiola, Prati e Marin agiranno in mezzo al campo.
Nessun cambiamento rispetto all’ultima partita per quanto riguarda il reparto difensivo.
Probabili Formazioni di Lecce-Cagliari
Lecce (4-2-3-1): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Gaspar, Gallo; Ramadani, Pierret; Banda, Rafia, Dorgu; Krstović.
Cagliari (3-5-2): Scuffet; Zappa, Mina, Luperto; Azzi, Deiola, Prati, Marin, Augello; Luvumbo, Piccoli.
Dove vedere Lecce-Cagliari
La partita Lecce-Cagliari sarà trasmessa in diretta su Dazn e Sky a partire dalle 18:30 di sabato 31 agosto 2024.
Serie A
Milan-Venezia, le ultimissime da San Siro
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Tutto pronto per la sfida tra Milan e Venezia davanti ai 70.000 del San Siro.
Ecco la formazione dei rossoneri schierata nel consueto modulo 4-2-3-1: Maignan, Emerson Royal, Gabbia, Pavlovic, Theo Hernandez, Loftus-Cheek, Fofana, Pulisic, Reijnders, Leao, Abraham.
A disposizione: Raveyre, Torriani, Bartesaghi, Terracciano, Tomori, Musah, Zeroli, Chukwueze, Jovic, Morata, Okafor.
Serie A
Milan-Venezia, le formazioni ufficiali
Milan-Venezia è il posticipo del Saturday Night della quarta giornata della Serie A 2024/2025. I rossoneri ospitano i lagunari a San Siro.
“Sono sempre sotto pressione” e “non cambio le mie idee“. Sono i momenti salienti della conferenza stampa che Paulo Fonseca ha rilasciato prima di Milan-Venezia. Il tecnico portoghese ha glissato, affermando che la pressione sia “normale” poiché “ogni allenatore è costantemente sotto esame“.
Se questo è vero, è altrettanto vero che c’è una grossa differenza fra l’essere sotto esame e l’esser stati delegittimati da buona parte dell’ambiente rossonero. Uno scetticismo aprioristico, basato su preconcetti (sedimentati nell’inconscio collettivo rossonero ancor prima del suo arrivo) e corroborato dai risultati.
Risultati che, però, sono paradossalmente quasi secondari rispetto all’espressione corale della squadra. E qui arriviamo al secondo main topic della conferenza. Fonseca non ha intenzione di cambiare il proprio modo di lavorare. Questo perché è arrivato al Milan per farlo giocare in un certo modo e soprattutto è stato assunto proprio affinché facesse giocare il Milan in un certo modo.
La dirigenza rossonera voleva un allenatore come lui, ma probabilmente non lui. Il portoghese è un ripiego e lo spogliatoio lo ha percepito, ancor prima delle discrepanze tecnico-tattiche. E’ fisiologico per un nuovo allenatore chiedere tempo, ma la legittima richiesta deve essere supportata dalla visione di un qualcosa.
Se una squadra fa intravedere la mano dell’allenatore, anche solo a tratti, allora la richiesta di maggiore tempo diventa legittima, altrimenti è mero oltranzismo. La sensazione è che questo Milan e Fonseca non siano compatibili e anche la proprietà sembra averlo capito, tanto da aver appiccicato già una data di scadenza sulla sua esperienza meneghina. Le prossime tre partite saranno decisive e due di queste sono contro Liverpool e Inter.
Se non è una condanna a morte questa, poco ci manca. Tradotto: se Fonseca fa un miracolo allora lo teniamo, altrimenti per noi è già fuori. Un matrimonio, parso sin da subito innaturale, nato male e destinato a finire peggio. Un successo stasera contro il Venezia servirebbe solo ad allungare inutilmente l’agonia, a meno ché il Milan targato Fonseca non si ritrovi tutto assieme e all’improvviso: ipotesi abbastanza irrealistica.
Milan-Venezia, le formazioni ufficiali
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Gabbia, Pavlovic, Theo Hernandez; Fofana, Reijnders; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Abraham. Allenatore: Fonseca.
VENEZIA (3-4-2-1): Joronen; Idzes, Svoboda, Schingtienne; Candela, Duncan, Nicolussi Caviglia, Zampano; Oristanio, Busio; Pohjanpalo. Allenatore: Di Francesco.
Serie A
Como-Bologna, Iling: “Siamo una buona squadra, ma il calcio è fatto di momenti. Su Italiano…”
Finisce con un pareggio di 2-2 il match Como-Bologna allo stadio Giuseppe Sinigaglia, quarta giornata di Serie A ricca di emozioni.
La partita è appena incominciata quando, al 5′ per un errore grave difensivo, arriva l’autogol di Nicolò Casale. Il Bologna è già sotto di un gol.
Nel secondo tempo la situazione della squadra di mister Italiano peggiora. Dopo un’attenta valutazione del Var, al 53′ viene convalidato il gol del raddoppio del Como: Patrick Cutrone riceve palla e trova l’angolino destro.
Quando l’esito della partita sembrava ormai certo, al 76′ Santiago Castro, senza pensarci troppo, butta la palla in rete riuscendo a riaccendere le speranze della sua squadra.
Siamo nei minuti di recupero quando l’esterno inglese, Samuel Iling Junior, strappa il pareggio e la partita finisce con un turbolento 2-2.
Dispiacere per la squadra di Fabregas per le tante occasioni avute, gli ospiti invece possono gioire: si rubano un punto che sembrava ormai perso.
Como-Bologna, le dichiarazioni dell’ex-Juve Iling-Jr
L’autore del 2-2, Samuel Iling Junior, ha commentato la partita alla fine del match: “Siamo una buona squadra, nel calcio ci sono momenti di difficoltà. Dobbiamo stare insieme e andare avanti con la testa giusta e lo spirito giusto, mercoledì c’è un’altra partita e dobbiamo essere più cattivi di oggi. Italiano mi ha chiesto di provare a cambiare la partita, era motivato. La stagione è lunga e dobbiamo sempre guardare in avanti.”
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