Serie A
Lecce, Corvino: “Non sono il problema, ma una soluzione”
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E’ un Pantaleo Corvino molto sicuro di sé quello che parla al Corriere dello Sport. Il DS del Lecce ha parlato del suo rapporto con la squadra, della sua carriera e dei suoi obiettivi.
Il DS del Lecce Pantaleo Corvino è intervenuto su molti temi nell’edizione odierna del Corriere dello Sport. Corvino è ha parlato del rapporto con il Lecce, sogni, aspirazioni e della sua carriera. L’ultima stagione, conclusa con la salvezza dei salentini, ha visto tante cose buone che si possono migliorare.
Corvino ha così parlato: “Corvino non è il problema, io mi considero una soluzione. In altri tempi, quand’ero a Casarano, tirai fuori Miccoli, a Lecce Pellé, a Firenze Chiesa. Casarano campione d’Italia Berretti. Lecce sette titoli, Fiorentina, cinque. Certo, puoi pure aggiungere Vucinic, Ledesma, Vlahovic. Sono in questo mondo da quasi 50 anni, 700 partite in A, forse qualcosa avrò capito, che dici?”.
Lecce, Corvino: “Non sono il problema, ma una soluzione”
Corvino ha poi aggiunto: “Per quattro edizioni. Ho fatto la B cinque volte, ho dovuto vincere tutti i campionati e adesso mi sento dare dell’untore. Conosco la base, ho fatto il responsabile del settore giovanile, il supervisore, quanti miei colleghi possono vantare lo stesso percorso. Nominano le commissioni e secondo te chiamano Corvino? Si affidano a gente senza esperienza specifica”.
Corvino ha poi concluso: “Avrei voluto che l’allenatore e i responsabili federali si fossero esposti ammettendo di aver sbagliato. Altro che inseguire colpevoli esterni, basta con la litania degli stranieri che portano via il posto agli italiani. I giovani italiani bravi ci sono e vincono europei e mondiali di categoria. Noi siamo diventati campioni del mondo nel 2006 quando vigeva la stessa legge sugli stranieri e le politiche federali non erano affatto diverse. Lascino in pace il Lecce e chi lavora bene. Negli ultimi trent’anni siamo l’unica società del centrosud ad aver portato, con italiani e stranieri, tre titoli nazionali. Un modello realizzato con la condivisone del presidente. Noi coltiviamo l’arte del fare, non l’arte del parlare”.
Serie A
Genoa-Empoli, statistiche e curiosità
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La 27° giornata della Serie A vede di fronte Genoa-Empoli, che si giocherà domani alle ore 15 allo Stadio Luigi Ferraris di Genova.
La 27° giornata della Serie A vede di fronte Genoa-Empoli: i grifoni sono al dodicesimo posto in classifica, i toscani sono terz’ultimi in graduatoria.
Genoa-Empoli, statistiche e curiosità
La 27° giornata della Serie A vede tra i confronti Genoa-Empoli, che si giocherà domani alle ore 15 a Marassi. Vediamo ora qualche curiosità e statistica inerente al match. Il Genoa è imbattuto nelle ultime 10 partite con l’Empoli in Serie A ( 5 vittorie e 5 pareggi), ultimo empolese contro i grifoni risale al 25 ottobre 2015 ( 2 a 0 al Castellani con gol di Krunic e Zielinski).
L’Empoli ha vinto solo la prima delle 7 trasferte in Serie A contro il Genoa, il 27 aprile 2008, 1 a 0 con gol di Ignazio Abate. Il Genoa ha vinto le ultime tre gare in casa senza subire reti, l’ultima volta che ha vinto 4 gare casalinghe di fila risale al febbraio-aprile 2016 con Gasperini allenatore. Se vincerà senza subire gol, sarà la terza volta dall’introduzione del girone unico nella massima serie che vincerebbe 4 gare casalinghe di fila senza subire reti (maggio-settembre 1991 e il dicembre 1939-febbraio 1940).
La ultime 11 partite il Genoa non ha mai registrato due risultati uguali di fila (4 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte). L’Empoli ha perso le ultime 4 partite di fila non subisce così tante sconfitte di fila in Serie A dal 2023 ( 6 sconfitte di fila in quel caso). Sfida tra la squadra che ha segnato meno reti nel primo tempo (Genoa, 5) e quella che ha realizzato meno gol nel secondo tempo (Empoli, 7) in questa stagione di Serie A.
Nelle ultime quattro stagioni di Serie A (dal 2021/22) Andrea Pinamonti ha segnato 37 gol (inclusi 13 con la maglia dell’Empoli nel 2021/22 sua miglior stagione a livello realizzativo nel torneo), solo Ciro Immobile (46) conta più marcature tra i giocatori italiani. Sebastiano Esposito ha realizzato sette gol in trasferta in questo campionato, solo un giocatore ha segnato più reti fuori casa in una singola stagione di Serie A nella storia dell’Empoli: Francesco Tavano nel 2005/06 (8 gol).
Serie A
Roma-Como: statistiche e curiosità
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Roma-Como, match valido per la 27ª giornata di Serie A Enilive, vedrà la squadra allenata da Fabregas ospite allo stadio Olimpico di Roma.
Il Como arriva al match dopo una grande vittoria contro il Napoli. La squadra di Fabregas sembra davvero aver trovato la quadra giusta esprimendo un bel calcio. La Roma di Claudio Ranieri invece, ha cambiato marcia proprio dopo la sconfitta al Sinigaglia dello scorso 15 Dicembre, da lì in poi i giallorossi hanno trovato 7 vittorie e 3 pareggi nelle ultime 10.
Statistiche e curiosità di Roma-Como
Il Como è reduce da 2 vittorie consecutive sulla Roma in Serie A, striscia record per i lariani contro i capitolini nella storia della competizione, inoltre Dopo aver perso la gara di andata, i giallorossi potrebbero registrare una sconfitta in entrambe le sfide stagionali contro una compagine neopromossa per la prima volta dal 1995/96 (contro l’Atalanta in quel caso). Ciò che può far felici i tifosi romanisti è che la Roma ha vinto le ultime 3 partite di campionato: i giallorossi non ottengono almeno 4 successi consecutivi in Serie A dal periodo tra luglio e agosto 2020.
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CLAUDIO RANIERI FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il momento di Roma e Como
Roma: I giallorossi sembrano aver ritrovato l’entusiasmo, dopo un inizio di stagione molto complicato con l’esonero di De Rossi e l’arrivo di Juric, a mettere le cose in ordine è stato il solito Claudio Ranieri. Con lui i giallorossi non hanno trovato solo condizione fisica ma anche risultati, con i capitolini che in questo momento si trovano a 5 punti dalla Fiorentina (con una partita in meno). Inoltre la “Magica” ha rialzato la cresta anche in Europa, dove ha superato il Porto ai playoff per accedere agli ottavi di finale che la vedrà impegnata con l’Athletic Bilbao.
Como: La squadra allenata da Cesc Fabregas sta vivendo una stagione tra alti e bassi. I lariani si stanno distinguendo per il loro modo di giocare che non sembra per nulla quello di una neopromossa, inoltre in questo momento hanno messo 7 punti di distanza tra loro e l’Empoli 18°. Tutto fa pensare che con un risultato positivo all’Olimpico i biancoblu possano dare il colpo decisivo in chiave salvezza, un traguardo storico per il club.
Serie A
Inter, Dimarco: “Ho avuto un problema al flessore. Feyenoord? Vediamo domani. Sul gol…”
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Il giocatore dell’Inter, Federico Dimarco, ha parlato ai microfoni di DAZN nel post-partita della gara pareggiata contro il Napoli.
Billing evita la fuga dell’Inter. Il centrocampista inglese subentra nella ripresa e trova il gol nei minuti finali di un match concitato. Conte rimane a -1 da Inzaghi, senza che nessuno riesca a prevalere sull’altro.
Inter, le parole di Dimarco
Federico Dimarco è intervenuto ai microfoni di DAZN nel post-partita. Di seguito le sue parole.
Infortunio
“Vorrei stare meglio, vediamo domani. Il problema è al flessore, già a metà primo tempo sentivo qualcosa. Ho provato a rientrare, ma non riuscivo a correre e mi dava fastidio. Non ho voluto peggiorare le cose”.
Partita
“Non tutte le partite puoi giocarle nella stessa maniera. Oggi abbiamo affrontato una squadra forte, dobbiamo restare sereni anche per il carisma dimostrato nonostante le tante assenze”.
Gol
“È stato un bel gol, mi sarebbe piaciuto festeggiarlo con una vittoria ma va bene così. Ci teniamo questo pareggio. Mi fa piacere che sia stato il primo gol di sinistro dopo la scomparsa di Maradona ma dobbiamo andarci piano con i paragoni. Parliamo di un giocatore che ha fatto la storia del calcio, il più grande. Mancano tante partite, dobbiamo restare sereni e lottare fino alla fine con tutte le altre. Ci sono anche l’Atalanta e la Juve. Credo sia uno dei miei gol più belli con la maglia dell’Inter. Sì, possiamo dirlo. Penso che il primo gol con la maglia dell’Inter, alla Samp su punizione, sia quello che mi ha fatto emozionare di più”.
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FEDERICO DIMARCO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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