Serie A
Lecce, Corvino: “Pluriennale a Gotti un errore, oltre ai risultati mancava identità. Le mie scelte sul mercato…”
Nella conferenza stampa odierna, presieduta dal Presidente del Lecce Sticchi Damiani, ha presenziato anche il direttore sportivo Pantaleo Corvino.
Una conferenza stampa indetta per spiegare ai giornalisti locali (ma non solo) la scelta (arrivata nella mattinata di ieri) di esonerare Luca Gotti, “ripulendo” la presentazione del nuovo allenatore dalle domande in merito.
Lecce, le parole di Pantaleo Corvino
Alle parole del numero uno giallorosso hanno fatto eco quelle del direttore sportivo del Lecce Pantaleo Corvino, anch’egli presente in conferenza stampa al fianco del presidente. Di seguito le sue dichiarazioni.
“Non riesco a dare il meglio di me in questi momenti. Non fa parte del mio DNA esonerare gli allenatori. Cerco sempre di tutelare le scelte che un club. Gli esoneri non li impone l’area tecnica. Sono decisioni che si condividono con la società. Ci sono momenti della stagione dove ogni club fa delle analisi.
Le abbiamo fatte dopo 12 giornate. Io sono un responsabile e mi confronto con la proprietà. Negli ultimi anni non siamo mai stati nelle ultime tre. Al primo anno abbiamo subito pochissimi gol. Abbiamo sempre vantato una buona differenza reti. Ora dopo 12 giornate ci troviamo a commentare una squadra che ha cambiato spesso identità, è in zona retrocessione e con la peggiore differenza reti del campionato.
Non è che noi non possiamo essere in zona retrocessione, fa parte del nostro DNA. Se oltre ai risultati non c’è manco un’identità bisogna riflettere. Il presidente ha detto che come società non vuole avere scrupoli: neanche noi area tecnica. Delle decisioni possono portare ad errori. Chi non commette errori? Sono arrivato dalla terza categoria alla Champions facendo errori. Ho tenuto 9 volte il Lecce in Serie A facendo errori“.
Dopo l’introduzione di Corvino, arrivano anche le domande dei colleghi.
Pluriennale a Gotti
“In quel momento avevamo pensato fosse giusto fare un biennale. Oggi, alla luce di quanto prima detto, qualcuno può dire che abbiamo fatto un errore. Se lo abbiamo fatto, gli errori nella vita si fanno“.
Sansone fuori rosa
“Chi lo aveva portato a Lecce, lo spirito santo? Non stava bene questa estate, ha avuto un problema al collo“.
Blin sostituito male?
“Pierret prima dell’infortunio aveva fatto bene. Berisha può giocare lì, così come Coulibaly.
Rosa e mercato
“Ora parlo della squadra. Sono convinto che Guilbert è pari a Gendrey. Pongracic è andato via ed è arrivato un nazionale. Gli altri nove che hanno giocato venerdì c’erano gli anni scorsi. Per Almqvist c’è Dorgu. Quando si inizia a perdere una identità bisogna intervenire. Sappiamo che non è possibile avere il consenso di tutti, ma proveremo a convincerli col lavoro. Può darsi che continueremo a sbagliare, ma fa parte dell’uomo sbagliare“.
Nuovo allenatore
“Quando per tre anni hai attraversato una strada che ti ha portato sempre a Roma e poi la cambi per vedere che trovi ostacoli, allora capisci che forse non bisogna continuare in un certo modo. Allora io voglio una persona da campo. Voglio un allenatore che mi dia delle risposte“.
Scelte
“Riteniamo di aver fatto il meglio possibile rispetto alle nostre possibilità. Abbiamo tenuto 8/11 dei titolari della scorsa stagione. Tre partente sono stati sostituiti da Guilbert, uno tra Pierret/Kaba/Coulibaly e un altro da Dorgu. Pensiamo di aver fatto il massimo. Se pensate che abbiamo fatto danni, pensatelo pure”.
Giampaolo?
“Siamo venuti qui per parlare di un’altra situazione. Il nome lo potrei fare se avessimo gli accordi firmati“.
Gruppo
“Tutti ci teniamo al Lecce. Mancavano pochi attimi alla fine della partita e Rebic ha stimolato Coulibaly ad alzarsi, perché voleva vincere. Qui a Lecce abbiamo difeso allenatori che hanno perso sei partite di seguito ed ora lottano per lo scudetto altrove“.
Infortuni
“Oggi siamo venuti qui per parlare dell’esonero dell’allenatore. Tutto è migliorabile. Se c’è qualcosa che alle volte non va dobbiamo capire cosa non va e dove dobbiamo migliorare. Siamo partiti dalla B, non si può migliorare ogni aspetto subito. Ci vuole tempo. Si prende atto del fatto che tutto si può migliorare“.
Serie A
Juventus, quando torna Vlahovic? Gli aggiornamenti
La Juventus deve fare i conti con l’ennesimo infortunio: la sosta ha portato l’ennesimo stop stagionale, a farne ne spese Dusan Vlahovic.
Stando a quanto afferma Sky Sport, Dusan Vlahovic potrebbe provare a recuperare per la gara contro l’Aston Villa. Il numero 9 bianconero salterà la gara contro il Milan, spera di farcela per la sfida di Champions League del 27 novembre. Il serbo non ha riportato nessuna lesione e per questo motivo non è da escludere che possa recuperare nel giro di pochi giorni. In ogni caso qualcosa in più si capirà ad inizio della prossima settimana. Ecco chi potrebbe sostituire l’attaccante serbo.
Juventus, chi gioca al posto di Vlahovic
Come riportato dal Corriere della Sera senza di lui, va da sé, Thiago Motta dovrà affidarsi ad altre lavagne, spolverando tracce di gioco a lui care: con un falso nueve che possa legare i reparti e aprire prospettive per i compagni. In cima alle primarie c’è allora Weah, non l’unico candidato: «Timothy ha già occupato quel ruolo — aveva detto ancora il tecnico della Juve — così come può farlo Kenan, dal mio punto di vista. Esistono posizioni, non mestieri: Abbiamo tantissimi giocatori forti, con caratteristiche diverse, dipende da come vogliamo giocare”.
Serie A
Udinese, bilancio d’esercizio virtuoso: comunicato e cifre
L’Udinese consegue il record per quanto riguarda gli introiti da matchday e hospitality arrivati a toccare la cifra record di 10 milioni di euro.
Come riportato da Calcio e Finanza l’Udinese ha depositato il bilancio d’esercizio relativo alla stagione 2023/2024. A comunicarlo è la stessa società friulana, attraverso una nota, che registra una perdita di 11 milioni di euro.
Udinese, il comunicato sul bilancio
“Anche quest’anno i conti del club si confermano pienamente virtuosi certificando, ancora una volta, la sostenibilità della governance che, da oltre 30 anni, rende la società un business model sullo scenario internazionale Udinese Calcio, infatti, nonostante una perdita di esercizio leggermente superiore a quella dell’anno precedente certifica la propria solidità patrimoniale ed economica anche grazie alla diversificazione dei ricavi, grazie soprattutto all’asset del Bluenergy Stadium. Il valore del patrimonio netto si attesta a 112 milioni di euro, valore emblematico della stabilità e della gestione virtuosa”.
“Il valore economico più rilevante, l’Ebidta, è positivo e risulta pari a 50 milioni di euro. Da sottolineare anche il valore dell’Ebitda al netto delle plusvalenze da cessione di calciatori, che risulta pari a 13 milioni di euro. Il valore netto dei diritti pluriennali dei calciatori al 30/06/2024 che si attesta a quota 40 milioni, il valore reale di mercato della rosa, però, è valutabile, a quella data, in ben 139.000.000 euro, un real value superiore di oltre tre volte. Il valore della produzione si attesta sui 120 milioni di euro, in leggerissimo calo (-5%) rispetto al precedente esercizio. Tale riduzione è dovuta principalmente legata ai risultati del player trading, – 13 milioni di Euroma è stata prontamente bilanciata dalle altre fonti di ricavo che hanno registrato un incremento complessivo di 6 milioni rispetto al dato dell’anno precedente: un segno inequivocabile della capacità dell’Udinese di investire per generare nuove fonti di revenues che consolidano ulteriormente il club”.
“Infatti, oltre ai ricavi commerciali, e quelli del matchday ed hospitality arrivati a toccare la cifra record di 10 milioni di euro, la modernità del Bluenergy Stadium consente di organizzare oltre 150 tra eventi extra calcistici e convention aziendali di interesse nazionale e locale, garantendo nuovi e significavi ricavi. Le politiche di contenimento e razionalizzazione dei costi, costantemente perseguite dal management, hanno permesso di registrare un costo della produzione superiore del 3% rispetto all’anno precedente. Un incremento principalmente dovuto agli ammortamenti, in particolare generati dalla rivalutazione di stadio e marchio effettuata nel 2020 che ammontano a 8 milioni”.
Serie A
Napoli, rinnovo Kvaratskhelia: il problema è la clausola
Khvicha Kvaratskhelia è nel mirino di molti club europei, il Napoli vorrebbe rinnovare il suo contratto. Al momento il nodo principale è legato alla clausola.
L’attaccante georgiano, piace molto al Barcellona e al PSG da tempo, il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rispedito al mittente le offerte ricevute la scorsa estate e ha fatto un’offerta all’entourage del giocatore di 5 milioni a stagione più bonus, cifra che non sembra convincere.
La situazione sul rinnovo
Dopo l’ultimo incontro con Manna, Mamuka Jugeli, manager di Kvara continua a premere per uno stipendio da 8 milioni a stagione . Il nodo principale però non sembra esser legato allo stipendio, quanto più alla clausola da 80 milioni di euro che l’entourage del giocatore vorrebbe inserire nel contratto con il Napoli. In questo momento la società partenopea, considera la clausola troppo bassa e sarebbe disposta ad inserire una clausola ben più alta (circa 120 milioni di euro).
Le parole del DS del Napoli
Sulla questione rinnovo di Kvaratskhelia, si è espresso qualche giorno fa il Direttore Sportivo azzurro Giovanni Manna. Queste le sue parole in merito: “Noi vogliamo premiare il suo percorso qui. Lui ha comunque 2 anni con noi. Dobbiamo trovare l’accordo su ogni punto. Ne abbiamo già parlato e se non dovesse sbloccarsi ne riparleremo a giugno. Siamo d’accordo con il giocatore di non distrarci dal campo”. E’ chiaro, che senza rinnovo il rischio di perdere il georgiano sarebbe concreto. Il club azzurro sembrerebbe però già averlo messo in conto e sta giocando la sua partita senza farsi tirare le orecchie da nessuno.
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