Serie A
Lecce-Fiorentina 0-6: una Viola da urlo vola alto | Le pagelle gigliate
La Fiorentina passeggia sul Lecce, un clamoroso 6-0 al Via del Mare per gli uomini di Palladino: unico neo gli infortuni di Gudmundsson e Palladino.
Oggi è il giorno delle prime volte in casa viola: prima vittoria esterna per Palladino alla guida della Fiorentina, prime reti in maglia per Parisi, Colpani e Cataldi, che segna la sua prima doppietta in assoluto e prima rete stagionale per Beltran.
Una vittoria che porta la squadra viola nella zona nobile della classifica, in piena zona Europa. Apprensione però per il duo d’attacco viola: Gudmundsson è uscito dopo una manciata di minuti per un infortunio muscolare, Kean è rimasto negli spogliatoi all’intervallo dopo una distorsione alla caviglia.
Lecce-Fiorentina, le pagelle viola
DE GEA 6 – Nel primo tempo deve fare un’uscita alta, nel secondo fa lo spettatore.
DODÒ 7 – Altra partita su livelli altissimi, Gallo deve fare su di lui il fallo che lo costringe al rosso e che chiude definitivamente la gara.
RANIERI 6 – Il Lecce di oggi è pochissima cosa. Brutta ammonizione nel finale, da capitano certi falli sono da evitare.
COMUZZO 6,5 – Altra partita di sostanza per il giovane friulano, tiene a bada gli attacchi salentini.
GOSENS 6 – Riprende sempre più confidenza con il ruolo di terzino, deve stare maggiormente attento in fase difensiva anche se non disdegna di avanzare.
Dal 20’st PARISI 7 – Mezz’ora di gloria, trova il primo gol in maglia viola.
COLPANI 8 – Il momento dell’ex Monza da un po’ era in crescendo: oggi gli va tutto benissimo e trova una doppietta.
CATALDI 8 – Il migliore della giornata viola: arrivato in sordina dalla Lazio si è preso il centrocampo viola e oggi ha festeggiato la prima, splendida, doppietta della carriera.
ADLI 6 – Gotti gli appiccica sempre un giocatore addosso, ma dai suoi piedi parte l’azione di Dodo che fa espellere Gallo. Ammonito anche lui.
Dal 12’st RICHARDSON 6 – Poco più di mezz’ora di allenamento e palleggio.
BOVE 6,5 – Uomo di fiducia di Palladino, deve portare la croce e cantare, lo fa servendo assist.
Dal 12’st SOTTIL 6 – Entra molto bene in una gara in cui il Lecce però aveva mollato: un paio di conclusioni sballate.
GUDMUNDSSON sv – La nota negativa in un pomeriggio da ricordare per i viola
Dal 8’pt BELTRAN 7 – Finalmente il Vichingo trova un pomeriggio d’orgoglio e classe: giocate e prima rete stagionale. Senza Gud serve un Beltran così.
KEAN 6,5 – Primo tempo da combattente, gioca anche dopo essersi fatto male risultando decisivo per l’ottimo primo tempo viola
Dal 1’st KOUAMÈ 6 – Freschissimo di rinnovo, gioca la ripresa da punta centrale, serve un bell’assist a Beltran
Serie A
Roma-Inter, le formazioni ufficiali
Roma-Inter chiude l’ottava giornata di Serie A. Nel Monday Night i giallorossi di Juric ospitano i nerazzurri di Inzaghi per il big match.
Con Juventus e Milan che inseguono a fatica un Napoli in fuga, l’Inter ha l’occasione per confermarsi una volta per tutte come l’antagonista principale alla squadra di Conte. Partita esigente allo Stadio Olimpico, anche se contro una Roma in difficoltà. Tuttavia, i giallorossi da queste partite spesso sanno tirare fuori il loro meglio.
I tifosi di Serie A avranno sicuramente ancora negli occhi il rendimento del Torino di Juric contro le cosiddette “grandi”. I granata erano avversario estremamente ostico, tanto da riuscire a risultare quasi sempre indigesto per tutte le big nostrane. I nerazzurri, quindi, sembrano l’avversario ideale per risvegliare quelle sensazioni.
Gran parte della stagione di queste due squadre passa da qui. L’Inter è terza, la Roma seconda: ma la classifica è cortissima e vincere o meno una partita del genere può spostare tanto nell’equilibrio del campionato. Così come sposterà tanto la presenza o meno di Dovbyk. L’eventuale assenza dell’ucraino, unita ad una prestazione non brillante dal punto di vista offensivo, getterebbe ulteriori dubbi sul mercato estivo condotto dalla dirigenza.
Roma-Inter difficilmente sarà allineata al precedente dello scorso anno. Era un altro momento, era un’altra Roma. Anche un’altra Inter, che però in quell’occasione fu paradossalmente più vicina alla futura versione di sé (quella attuale) che a non quella della scorsa stagione. I big match in Italia sono spesso molto tattici, a maggior ragione quando i momenti delle compagini in campo sono delicati e i punti rischiano di pesare come un macigno.
Roma-Inter, le formazioni ufficiali
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Angelino; Celik, Cristante, Koné, Zalewski; Dybala, Pellegrini; Dovbyk. Allenatore: Juric.
INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro Martinez. Allenatore: Inzaghi.
Serie A
Citterio (vice Palladino): “Ora raccogliamo il lavoro di tre mesi. Oggi spirito da Champions”
Stefano Citterio, secondo di Palladino, squalificato dopo l’espulsione rimediata contro il Milan, è intervenuto in conferenza stampa sulla larga vittoria viola a Lecce.
Sul momento della squadra, che ha ripetuto al Via del Mare l’ottima gara contro il Milan: ““È cambiato il lavoro e la testa dei ragazzi: ora stiamo raccogliendo dei frutti, sto allenando degli uomini prima dei calciatori: si vede dallo spirito con cui tutti affrontano le partite.
Oggi abbiamo perso un giocatore importante dopo appena 5’ ma chi è entrato al posto suo ha fatto benissimo. Le vittorie sono frutto di questo.”
Sul miglioramento generale della squadra con la difesa a quattro: “Tutto dipende da come noi gestiamo il modulo: abbiamo messo più a suo agio qualche giocatore e ne abbiamo tratto vantaggio tutti. Adesso andiamo avanti con questo assetto poi nulla vieta che si possa tornare al passato e dunque alla difesa a tre”.
Le vittorie portano autostima: “L’autostima di questa squadra è cresciuta ed è innegabile… oggi abbiamo affrontato il Lecce nello stesso modo in cui abbiamo affrontato il Milan. Venire qui contro una squadra in crisi poteva portarci delle insidie ma abbiamo giocato come se dovessimo fare una finale di Champions League”.
Serie A
Lecce-Fiorentina 0-6: le pagelle viola al pepe
I giudizi ai calciatori della Fiorentina, dopo la vittoria roboante della compagine gigliata a Lecce. Tanti i giocatori sugli scudi!
Pagelle Fiorentina
De Gea 6,5: pochissimo impegnato, ma sempre all’altezza. Sul pezzo.
Dodò 8,5: tra rigori, goal ed espulsioni provocate è il primo protagonista in positivo dell’avvio di stagione della Fiorentina. Ira di Dio.
Comuzzo 6,5: efficace a livello difensivo. Arcigno.
Ranieri 7: meriterebbe un voto in meno per la gomitata contro un avversario per la quale l’arbitro lo grazia con un semplice giallo. Sul 6-0 a favore sarebbe stata un’autentica beffa. Ma lo perdoniamo. Capitano in prova a livello di nervi.
Gosens 6,5: pagherà il modulo, ma è comunque utile ed attento in ogni circostanza. Positivo.
Cataldi 8: la prima doppietta della sua carriera da calciatore. Parabolico.
Adli 6,5: l’apertura per Dodò che porta all’espulsione di Gallo vale da sola il prezzo del biglietto. Voto non esagerato soltanto perché sbaglia pericolosamente due palloni in avvio. Architetto del centrocampo gigliato che ha rivoluzionato in positivo la Fiorentina.
Colpani 7,5: finalmente si sblocca, lo fa con una doppietta. La seconda rete da cineteca. Tecnicamente dotato.
Gudmundsson n.g.: incrociamo le dita.
Bove 7-: dove lo metti, sta. E lo fa con idee e polmoni. Intelligente.
Kean 7: ribadiamo che è una forza della natura. Partecipa al goal che sblocca la gara e resta in campo per quasi metà primo tempo da infortunato, sfiorando addirittura la segnatura. Straripante.
Beltran 8: bravo, grandissimo lavoratore e sempre generosamente altruista. Che giocatore, altro che bidone!
Kouamé 6: un allenamento domenicale. In scioltezza.
Sottil 7-: da rivedere in situazioni di partita più complicate, nella parte finale di match diventa pure lui una spina nel fianco della difesa dei salentini. Vivace.
Richardson 6: in relax. Passerella.
Parisi 7: Banda non lo salta mai e segna un gol su tiro deviato, ma dopo aver saltato due avversari in un centimetro quadrato. Risponde presente.
Palladino 7,5: la squadra ha cambiato marcia, c’è poco da dire. Meritevole.
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