Serie A
Lecce, Giampaolo: “Domani dovremo gestire bene il pallone. I tifosi possono fare la differenza”
Pubblicato
4 mesi fail

Alla vigilia della partita contro la Juventus, l’allenatore del Lecce, Marco Giampaolo, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match.
Quote fornite in collaborazione con Sitiscommesse.com . Cliccando sulla quota si viene reindirizzati al sito dell'operatore per verificarne l'attualità.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico del Lecce alla vigilia della sfida contro la Juventus, in programma alle 20:45 di domani sera.
Lecce, le parole di Giampaolo
Il tecnico ha iniziato sottolineando i progressi fatti dalla squadra: “Abbiamo proseguito sulla stessa linea della prima settimana. Li ho avuti tutti a disposizione fin dall’inizio e stiamo portando avanti un certo tipo di lavoro, costruendo un mattoncino alla volta. C’è ancora molto da fare”.
Sulle assenze della Juventus: “È una squadra forte. Le assenze riducono le possibilità di rotazione, ma rimane una squadra con numeri importanti, che lavora bene e ha idee chiare. Le assenze non mi condizionano: la Juve schiererà un undici competitivo, con 3-4 cambi di grande qualità. È una squadra con forte autostima, ha la percentuale più alta di palloni giocati e un numero di passaggi molto alto. Sa cosa vuole e può sfinirti con il palleggio. Per questo il Lecce dovrà fare di più in fase di possesso, perché senza possesso si soffre”.
A proposito della possibilità di rivedere la difesa a tre, ha spiegato: “È stata una scelta legata al contesto. Sapevo che il Venezia avrebbe potuto metterci in difficoltà in un certo modo, quindi quella decisione era mirata a quella partita. Domani voglio proporre un buon Lecce”.
Interrogato sul ballottaggio tra Kaba e Helgason, ha glissato: ”Domani giochiamo in 16. Chi parte dall’inizio o subentra conta poco: conta la qualità con cui fai le cose. Le cinque sostituzioni possono fare la differenza, ma dipende da come giocheremo. Nell’ultima partita, chi è entrato dalla panchina ha fatto bene”.
Riguardo ai progressi della squadra, ha condiviso qualche segnale incoraggiante: “Alcuni concetti stanno passando. A me piace una squadra musicale, intonata. Qualche nota è stata recepita. Ai ragazzi piace fare certe cose, ma dobbiamo rimanere concentrati. Serve lavorare e i risultati devono supportarci in questo percorso”.
Sul possibile avvicendamento tra Rebic e Krstovic, ha confermato che entrambi troveranno spazio: “Giocheranno entrambi. Uno partirà e l’altro subentrerà. Krstovic è generoso, mentre Ante è stato perfetto finora, dando sempre il massimo”.
Ha poi fatto il punto su Sansone: “Sta bene. Abbiamo tanti esterni: Morente, Pierotti, Dorgu, Sansone, Oudin. Due giocano e tre restano fuori”.
Infine, ha analizzato le difficoltà riscontrate contro le squadre più blasonate e il supporto del pubblico: ”A volte ci sono stagioni particolari, con tante variabili. Bisogna sempre puntare alla prestazione: otto volte su dieci porta al risultato. Lo stadio può fare la differenza e deve essere una risorsa. Siamo settimi in Italia per numero di abbonati, il che dimostra quanta passione ci sia attorno alla squadra”.
Serie A
Genoa, Masini: “Il primo gol in A un’emozione. Gilardino o Vieira? Devo molto a entrambi”
Pubblicato
18 minuti fail
02/04/2025
Il centrocampista del Genoa Patrizio Masini ha raccontato le emozioni del primo gol in Serie A e ha parlato del rapporto con Alberto Gilardino e Patrick Vieira.
Quote fornite in collaborazione con Sitiscommesse.com . Cliccando sulla quota si viene reindirizzati al sito dell'operatore per verificarne l'attualità.
Uno dei giocatori rivelazione del Genoa, che viaggia verso una salvezza tranquilla, è Patrizio Masini. Centrocampista classe 2001, ha debuttato in prima squadra il 19 ottobre contro il Bologna, mentre il 17 gennaio ha esordito da titolare con tanto di gol all’Olimpico con la Roma. Da quella sera non è praticamente più uscito dalle rotazioni del tecnico Patrick Vieira.
Genoa, Masini si racconta: dall’esordio in Serie A al rapporto con gli allenatori
Altro prodotto del settore giovanile del Genoa, Masini ha concesso una lunga intervista ai microfoni di Tuttomercatoweb, nella quale ha parlato della sua gavetta, dell’esordio e la prima rete in Serie A e si è soffermato su Gilardino e Vieira, rispettivamente ex e attuale allenatore del Grifone. Di seguito le parole del centrocampista rossoblù.
Giocare nei grandi stadi italiani è una forte emozione: Olimpico, San Siro, Stadium…
“Tre stadi uno più importante dell’altro. Forse l’emozione più grande è stata all’Olimpico perchè è stata la prima da titolare e il primo mio gol in Serie A. Però nel riscaldamento quello dove ho avuto più emozione è stato San Siro e invece allo Stadium c’era un frastuono continuo perché la modernità dello stadio, secondo me, fa molto. Sono molto contento di quello che sta succedendo“.
Il percorso nel settore giovanile del Genoa
“Io giocavo nelle Pianazze, la squadra del mio quartiere. In quel periodo lì lo Spezia non stava attraversando un ottimo momento, quindi non aveva un grosso bacino. Mi avevano osservato Genoa e Fiorentina. Tramite mia madre, che ha i parenti qui, abbiamo optato per Genova. Sono arrivato qua a 10 anni e ho fatto tutta la trafila dalla scuola calcio al settore giovanile passando anche per i vari prestiti. Sognavo la prima squadra ma era un obiettivo molto difficile da realizzare nella mia testa“.
L’importanza della gavetta dalla Serie C alla Serie A
“Fondamentale, perché non ero assolutamente pronto per fare il grande salto, come magari altri ragazzi che ci sono qua adesso. Forse l’unico rimpianto è stato fare un anno in più di C. Speravo già in una Serie B ma non si è concretizzata, anche se a Novara è stata un’ottima esperienza formativa“.

STEPHAN EL SHAARAWY IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’esordio in A contro il Bologna
“Lì per lì non pensavo a niente perché ci capivo poco. Era un momento che aspettavo dall’inizio dell’anno, anche perché al ritiro non era certo che restassi, ma poi alla fine ringrazio la società e il mister che hanno deciso di tenermi. E lì è iniziato il mio percorso ma anche il raggiungimento di quello per cui avevo lavorato negli anni precedenti“.
Il primo gol in A contro la Roma
“Non ho più capito nulla, mi è andato in pappa il cervello, penso che dall’esultanza si sia visto. Non avrei mai pensato ad una cosa del genere. I miei genitori scherzando mi avevano detto ‘Pensa se fai gol’. E’ stato tutto improvviso, anche la situazione è stata senza spiegazione“.
Su Gilardino, che lo ha fatto debuttare
“Molto importante, anche perché è stato lui a decidere di tenermi. Con lui feci tre presenze, poi con mister Vieira è cambiato tutto. A lui devo tutto ma anche a Gilardino, senza di lui non sarei qui“.
Su Vieira
“Ha portato serenità ma anche tante idee. Siamo compatti dal punto di vista difensivo con un’aggressione alta. A me personalmente sta continuando a darmi tanta fiducia che forse nemmeno io mi sarei dato. Mi sta facendo crescere come giocatore e come persona“.
Vieira punta molto sui giovani
“Io, Venturino, Ekhator, ma anche in settimana quando arrivano i Primavera, li tiene tanto in considerazione e dà loro tanti consigli. Io che ci sono passato all’epoca penso che sia una cosa molto importante che da ragazzo apprezzi“.
I compagni di reparto in mezzo al campo
“Fin dal ritiro ho detto che i miei punti di riferimento erano Badelj e Frendrup. Mi ispiro molto a Frendrup, Badelj poi ha la carriera che parla per lui. Anche a tavola siamo spesso vicino e parliamo spesso. Poi ci sono Malinovskyi, Thorsby. La forza di questa squadra è il gruppo. In campo e fuori siamo molto uniti“.
Cosa rappresenta per un ligure giocare nel Genoa
“Sono molto fiero e orgoglioso di essere ligure. Magari da fuori ci vedono come burberi ma dentro abbiamo qualcosa di fastidioso. Quando ci apriamo possiamo dare delle soddisfazioni. Io sono contento anche che il Genoa lavori tanto sul settore giovanile, perché quando nasci qua hai dei valori che quando arrivi in prima squadra possono fare la differenza. Io a La Spezia conosco Candela e Maggiore. E’ una città piccola ma della mia generazione ci sono tanti giocatori in giro per l’Italia“.
La squadra se la gioca con tutti: è mancata un po’ di fortuna?
“Non credo tanto alla fortuna. Se tante partite le abbiamo giocato bene ma poi abbiamo perso è una questione di dettagli. Dobbiamo lavorarci su, il prossimo step sarà questo. Lavoriamo bene in settimana, in partita non stiamo facendo male e arrivare a questi risultati devono essere la conseguenza del lavoro“.
La prossima in casa contro l’Udinese
“Non sarà facile. L’Udinese ha delle grosse qualità ma il nostro obiettivo, come dice il mister, è fare la miglior partita ogni domenica e guardare gara per gara. Poi i conti si faranno alla fine“.
“Questa è Genova. Quest’anno, come gli ultimi due, le cose stanno andando bene e questa cosa viene magari esaltata. Ma è una qualità di questa società avere un pubblico incredibile. Avere una gradinata così non so in quante società ce l’abbiano in Serie A. Ma non solo la Nord, anche la Zena e i Distinti. Ho girato un po’ di stadi e forse Roma è simile come atmosfera ma l’Olimpico è grande. A Genova invece risalta ancora di più e questo deve essere il nostro punto di forza nelle partite in casa“.
“Dobbiamo fare questo step in più. Incontriamo tante squadre della parte sinistra della classifica, saranno partite difficili perché hanno rose, sulla carta, più forti di noi. Dobbiamo crescere e riuscire a strappare qualche punto anche a loro. Perché ho il numero 73? Mia mamma e mio papà sono nati nel ’73. Quindi è stato facile“.
“E’ una soddisfazione unica. Io ho rimasi molto male all’epoca perché non siamo riusciti a vincerlo. Se lo sono meritato, è un’emozione unica che si porteranno dietro per tutta la vita“.
Serie A
Roma, sette su sette: ora la Juventus per continuare a sognare
Pubblicato
48 minuti fail
02/04/2025
Sette vittorie di fila e una rimonta incredibile: la Roma di Ranieri ora sfida la Juventus in un match che vale l’Europa.
Quote fornite in collaborazione con Sitiscommesse.com . Cliccando sulla quota si viene reindirizzati al sito dell'operatore per verificarne l'attualità.
La Roma non si ferma più. Con la sofferta vittoria contro il Lecce, i giallorossi hanno centrato il settimo successo consecutivo, confermando un trend impressionante sotto la guida di Claudio Ranieri. Un percorso che ha del clamoroso, se si pensa a dove si trovava la squadra alla fine del girone d’andata. Da inizio 2025, infatti, la Roma non ha ancora perso una partita in Serie A, trasformando radicalmente la propria stagione.

ARTEM DOVBYK IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, dalla crisi alla rincorsa: i numeri della rimonta
Alla 24ª giornata, i giallorossi erano noni in classifica, ma oggi occupano la sesta posizione, superando avversari di spessore. Nel frattempo, hanno recuperato ben 11 punti sulla Lazio, 9 sul Milan, 3 sul Bologna, 9 sulla Fiorentina, 10 sull’Atalanta e 6 sulla Juventus. Numeri che testimoniano la straordinaria scalata della squadra, ora in piena corsa per un posto in Europa.
Roma-Juventus: la sfida che vale l’Europa
Domenica sera, alle 20:45, all’Olimpico arriverà la Juventus, in una partita dal sapore europeo. Per la Roma sarà un banco di prova fondamentale, considerando che nelle prossime otto gare dovrà affrontare ben cinque scontri diretti, un percorso che somiglia a una lunga serie di finali.
Un calendario duro, ma un vantaggio importante
Se da un lato il calendario si preannuncia complicato, dall’altro i giallorossi potranno contare su un vantaggio non da poco: una sola partita a settimana. Un fattore determinante in questa fase avanzata della stagione, dove la stanchezza può fare la differenza. Tuttavia, contro la Juventus, Ranieri dovrà fare a meno di due pedine importanti: Dybala, fermo ai box per infortunio, e Saelemaekers, squalificato dopo il giallo rimediato contro il Lecce.
La Roma ha costruito la sua rimonta sulla solidità difensiva e sulla compattezza del gruppo, e sarà proprio questa la chiave per affrontare il difficile finale di stagione. Il pericolo più grande? Mantenere alta la concentrazione per non vanificare quanto di buono fatto finora. Se la squadra riuscirà a restare sul pezzo, il sogno europeo potrebbe trasformarsi in una realtà straordinaria.
Serie A
Frattesi-Barella, occasione (quasi) inedita: l’Inter riscopre una coppia mai nata
Pubblicato
2 ore fail
02/04/2025
Frattesi e Barella, coppia quasi mai vista all’Inter: stasera potrebbe cambiare tutto. Occasione per una soluzione mai davvero provata.
Quote fornite in collaborazione con Sitiscommesse.com . Cliccando sulla quota si viene reindirizzati al sito dell'operatore per verificarne l'attualità.
Davide Frattesi, nell’estate del 2023, aveva l’imbarazzo della scelta. Mezza Serie A lo corteggiava, ma alla fine ha deciso di mettersi alla prova all’Inter, consapevole della concorrenza in quello che, numeri alla mano, è il centrocampo più forte del campionato. Una scelta di ambizione, fatta per giocare al massimo livello, in una squadra reduce dalla finale di Champions League e con l’obiettivo di tornarci.
Fino a oggi, però, il suo inserimento non è stato semplice. Mkhitaryan è un titolare fisso e Barella il terzo giocatore più utilizzato della rosa. Frattesi ha avuto meno spazio del previsto e, nelle poche occasioni avute, ha alternato buone prestazioni ad altre meno brillanti. Nell’ultima gara contro l’Udinese, però, è sembrato tornato in forma, al di là del gol (il suo marchio di fabbrica). Oggi, se partirà titolare, sarà solo l’ottava volta che giocherà insieme a Barella in un anno e mezzo: un dato sorprendente, considerando che l’ex Sassuolo era arrivato con l’idea di formare proprio con lui una coppia in mezzo al campo.

Nicolo Barella of Fc Internazionale during the Serie A match beetween Fc Internazionale and Atalanta Bc at Stadio Giuseppe Meazza on May 27, 2023 in Milan Italy .
Frattesi-Barella: perché hanno giocato così poco insieme?
Non è una semplice casualità. Il primo motivo è la fiducia totale di Inzaghi in Mkhitaryan, che continua a garantire equilibrio e qualità, tanto da lasciare pochissimo spazio persino a Zielinski, arrivato per essere un potenziale titolare. Il secondo è di natura tattica: Frattesi e Barella hanno caratteristiche troppo simili (più nei movimenti che nella tecnica), e questo ha portato Inzaghi a non schierarli quasi mai insieme.
Inter, oggi può cambiare tutto
Stasera, però, le esigenze della squadra potrebbero portare a una soluzione diversa. Con Zielinski indisponibile e Mkhitaryan che non può giocarle tutte, Frattesi potrebbe finalmente avere la sua occasione al fianco di Barella. Un esperimento forzato dalle circostanze, ma che potrebbe rivelarsi una sorpresa interessante.
Ultime Notizie


Juventus, due opzioni se parte Cambiaso: possibile sfida col Milan
Visualizzazioni: 38 Qualora dovesse cedere Andrea Cambiaso, la Juventus avrebbe già in mente due nomi per sostituirlo, ma per uno...


Milan, con Paratici che farà Moncada?
Visualizzazioni: 32 Fabio Paratici sta per diventare il nuovo direttore sportivo del Milan, con l’accordo ormai a un passo, anche...


Genoa, Masini: “Il primo gol in A un’emozione. Gilardino o Vieira? Devo molto a entrambi”
Visualizzazioni: 32 Il centrocampista del Genoa Patrizio Masini ha raccontato le emozioni del primo gol in Serie A e ha...


Quanto pesa il Napoli nelle finanze De Laurentiis?
Visualizzazioni: 24 Il Napoli sta aiutando le finanze del proprio patron Aurelio De Laurentiis anche grazie alle buonissime prestazioni del...


Antonio Conte, dalle liti con De Laurentiis agli eventuali punti di penalizzazione: potrebbe lasciare il Napoli
Visualizzazioni: 127 Antonio Conte potrebbe lasciare il Napoli. Vedremo qui di seguito quali sarebbero le cause scatenanti e soprattutto quale...


Carlo Ancelotti accusato per frode
Visualizzazioni: 19 Carlo Ancelotti, allenato del Real Madrid, ha dichiarato durante il processo del Tribunale Provinciale di Madrid in cui...


Roma, sette su sette: ora la Juventus per continuare a sognare
Visualizzazioni: 33 Sette vittorie di fila e una rimonta incredibile: la Roma di Ranieri ora sfida la Juventus in un...


Palermo, Audero: “Gli obiettivi di questa squadra sono chiari e sulla nazionale Indonesiana…”
Visualizzazioni: 18 Il portiere del Palermo Emil Audero ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de Il Corriere Dello Sport su...


Milan-Fiorentina, quale futuro per Sottil e Adli?
Visualizzazioni: 42 Sabato ci sarà Milan-Fiorentina, gara decisiva per le ambizioni europee delle due squadre. La sfida vedrà i ritorni...


Chelsea, Roméo Lavia ha riportato un lieve infortunio
Visualizzazioni: 26 Roméo Lavia affronta un infortunio lieve: il giovane talento sarà valutato nelle prossime ore, secondo l’allenatore Maresca. Un...
Le Squadre
le più cliccate
-
Serie A7 giorni fa
Milan, c’è distanza con Paratici: tutti i motivi dello stop
-
Le interviste6 giorni fa
ESCLUSIVA CS – Chirico: “Tudor imposto da Elkann, torna Vlahovic dal 1′. Juventus, proverei Gasperini”
-
Calciomercato5 giorni fa
Milan, primi contatti per Il Soldato: diverse offerte sulla scrivania di Commisso
-
Serie A4 giorni fa
Milan, incontro Paratici-Furlani: Telelombardia lancia l’indiscrezione
-
Serie A7 giorni fa
FIGC, ufficializzate le date del calciomercato: novità a giugno, si chiude a settembre…
-
Notizie4 giorni fa
Milan nel mercato una rivoluzione italiana
-
Serie A4 giorni fa
Juventus-Genoa 1-0, le pagelle: tabellino, cronaca e voti
-
Notizie2 giorni fa
Milan, accordo vicinissimo: a un passo da Paratici