Categorie: Serie A

Lecce, Gotti: “Contro la Fiorentina sarà fondamentale l’aspetto mentale”

L’allenatore del Lecce Luca Gotti ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro la Fiorentina, in programma domani alle ore 15.

Il Lecce, guidato da Luca Gotti, si prepara domani ad affrontare la Fiorentina in una sfida cruciale. La squadra salentina arriva da due sconfitte consecutive, un trend che ha complicato la loro situazione in classifica. Attualmente al 17° posto, il Lecce è a un passo dalla zona retrocessione, rendendo urgente la necessità di conquistare punti per allontanarsi dalla parte bassa della graduatoria. La partita di domani, però, si presenta come un compito arduo. La Fiorentina, reduce da una splendida vittoria contro il Milan, arriva con grande fiducia e determinazione, pronta a dare continuità ai propri risultati positivi.

Lecce, le parole di Gotti

A seguire le parole di Luca Gotti in conferenza stampa.

Oggi è in conferenza con Ramadani. Sono questi i momenti che possono far fare il salto di qualità nel percorso di crescita di un gruppo?
“Far tesoro dei propri errori è un momento di crescita. La conferenza congiunta con Ramadani è servita per far venire fuori il vero Ramadani. Io gli ho chiesto di venire con me in conferenza perchè le persone per strada mi hanno chiesto molto di Ylber, solo per un episodio sbagliato. Ci si fa un’idea solo per un episodio sbagliato. Mi è dispiaciuto che la percezione che la gente ha di Ramadani sia diversa dalla realtà, quindi ho voluto chiarire tutto. Lui voleva venire in conferenza subito dopo la partita col Parma, poi abbiamo gestito la cosa nello spogliatoio il giorno dopo. Un allenatore lo sa che un giocatore non esce mai contento dal campo, non ha avuto una reazione bella ma sono cose che succedono. Io ci sono rimasto male perchè non me lo aspettavo da Ramadani, con lui ci diciamo le cose dritte. Ramadani è uno degli elementi più importanti nello spogliatoio”.

Quanto e dove può giocare Kaba?
“Dopo Udine si è aggregato alla squadra. È integro, deve prendere intensità che ci vuole in Serie A. È un centrocampista muscolare ma di grande verticalità, ci può regalare qualche soluzione in più”.

E Banda?
“Toccherò ferro. Banda dopo la partita di Milano si è fermato e ha fatto 12 giorni solo riabilitazione. All’inizio di questa settimana l’ho inserito gradualmente col gruppo e ieri ha fatto il primo allenamento intero con la squadra. Ieri per la prima volta ho visto il Banda visto con D’Aversa, ero contentissimo per lui. Si tratta comunque solo di un allenamento”.

Che gara si aspetta?
“La Fiorentina ha fatto un mercato straordinario. È completa in tutte le zone del campo. L’aspetto mentale domani sarà importantissimo, soprattutto al nostro devo pensare. Ovvio che studio gli avversari e vedo dove possono essere più pericolosi e devo noi possiamo metterli in difficoltà”.

E Sansone?
“Si è aggregato dopo Udine e sta cercando di aumentare il suo ritmo. Sansone è più agevolato nella ricerca della condizione migliore rispetto a Kaba. Può occupare diverse posizioni in attacco. Dipende dal minutaggio, in attacco può giocare dappertutto”.

Perché Dorgu a destra?
“Sono d’accordo sulla bontà della catena con Gallo a sinistra, ma io ho una squadra da mettere e devo far quadrare tutti i conti. La scelta di Dorgu a destra è per cercare di dare una zona di campo migliore a Rebic, che sarebbe penalizzato a destra. La catena con Gallo era piaciuta a tutti, ne abbiamo beneficiato tutti e potremo beneficiarne anche in futuro. Devo trovare i giusti equilibri”.

Lei ha lavorato quattro anni con Palladino quando era giocatore.
“Con Raffaele abbiamo condiviso tante cose e sono convinto che alcuni dei suoi ex compagni sono stupiti, ma a me non stupisce il fatto che sia diventato un allenatore. Ha sempre avuto una sensibilità calcistica anche se Gasperini e Juric gli hanno tracciato un solco. Allenare la Primavera e trovarsi catapultato in Serie A diventa un viatico fortunato per affrontare questo tipo di esperienze”.

Perché a Udine non ha provato qualche cambio per sparigliare?
“Tutti siamo rimasti molto male dopo la sconfitta. I 75 minuti fino al gol dell’Udinese sono stati equilibrati. Poi prendi gol su punizione e il finale disturba. Non si è avuta la sensazione di riuscire ad essere pericolosi. Io avevo fatto tutti i cambi offensivi che potevo fare. Il campo ha detto che non siamo riusciti a cambiare direzione”.

Cosa deve fare la squadra per far segnare più gol a Krstovic?
“Non credo di dover pensare a questo. Il Lecce deve fare gol. Krstovic ha fatto 2 gol in 7 partite, non è un brutto dato. Il Lecce deve fare più gol”.

Aggiornato al 19/10/2024 13:44

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Pubblicato da
Giacomo Segreto
Tag: Lecce

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