Serie A
Lecce, Gotti: “La squadra ha bisogno di solidità, ci perdiamo con troppa facilità”
L’allenatore del Lecce Luca Gotti ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro il Napoli in programma domani alle 15:00
L’ex allenatore dell’Udinese e attuale tecnico del Lecce ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa relative al match contro il Napoli in programma domani alle 15:00 e su quali potrebbero essere le difficoltà della partita contro la squadra allenata da mister Conte.
Lecce, le parole di Gotti
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Lecce Luca Gotti in conferenza stampa:
Quali parole ha usato per tirare su il morale della squadra?
“È stata una settimana molto brutta per tutti quanti. Quando succedono fatti eclatanti all’interno di un periodo negativo tutti parlano per chiarirsi, ma la ricetta è quella dei fatti: far corrispondere alle parole i fatti. Una squadra che deve salvarsi ha un percorso lungo 38 partite e deve trovare solidità. Questo è il primo passaggio da trovare in questo momento”.
Gli errori commessi con la Fiorentina.
“La scorsa settimana era stata bellissima, ci eravamo allenati benissimo con intensità. Lasciava presagire altro. I primi 20 minuti sono stati nella stessa direzione della settimana, poi è bastato pochissimo perchè tutto questo venisse meno. Nella partita ho cercato equilibri che non ci sono stati. Volevo una squadra più pericolosa in fase offensiva e nei primi 20 minuti abbiamo avuto 2-3 potenziali occasioni. Contestualmente però abbiamo dimostrato poca solidità. Non possiamo perderci 1-2-3 giocatori con troppa facilità e questo ha messo in difficoltà il centrocampo”.
La partita col Verona può influenzare le scelte?
“Certo, soprattutto le situazioni mezze e mezze. Su chi sta benissimo non ho dubbi. Sulle situazioni mezze e mezze non vanno cercati rischi”.
Pelmard o Jean (con Baschirotto terzino)?
“Non so dire chi è più pronto. Probabilmente vedremo tutte e due le soluzioni perchè non so se i ragazzi possono avere 90 minuti. Risponderà il campo”.
Banda?
“L’ho trovato bene ma non l’ho voluto sovraccaricare anche perchè poi dopo Napoli ci sarà un solo allenamento in vista di Verona. Il suo mi sembra un percorso positivo”.
Serie A
Milan, Fonseca: “Capisco i tifosi, forse lo avrei fatto anche io. Credo ancora nello Scudetto”
Paulo Fonseca, allenatore rossonero, in conferenza stampa da San Siro al termine della partita tra Milan e Juventus, valida per la tredicesima giornata di Serie A.
Le dichiarazioni di Paulo Fonseca :
Cosa dice sui fischi di San Siro?
“Se io fossi un tifoso, avrei fatto lo stesso, perché la partita è stata una delle partite più noiose della mia carriera. Capisco perfettamente i tifosi. La miglior parola che posso usare è noiosa. Troppo rispetto da entrambe le parti”.
Qual era la sua intenzione ad inizio partita?
“Io voglio sempre avere l’iniziativa e attaccare. Difensivamente, non abbiamo avuto problemi, così come la Juve. Non possiamo dimenticare che veniamo da una partita che abbiamo preso tre gol, quindi capisco che la coscienza della squadra era difendere bene, e che abbiamo affrontato la squadra che concede meno occasioni. Per avere occasioni, bisognava essere perfetti. Abbiamo giocatori per rischiare. Le possibilità che abbiamo avuto per uscire veloci abbiamo sempre sbagliato l’ultimo passaggio”.
Perché non inserire Abraham?
“La Juve creava tanta superiorità a centrocampo non avendo attaccanti e avevamo bisogno del lavoro di Morata. Ci hanno obbligati a questo”.
Si può allenare il coraggio?
“Noi prepariamo sempre la partita per attaccare, per affrontare una squadra che difende bene come la Juve. Sono il primo che vuole una squadra offensiva, ma è difficile spiegare perché non abbiamo preso rischi”.
Perché non si è ribellato alla noia facendo un po’ prima i cambi?
“Pulisic è arrivato con un problema, non lo potevo utilizzare per molto tempo; il giocatore non si sentiva bene e non lo potevo far giocare tanto tempo, addirittura io mi sono preso il rischio che avesse un problema. Per gli altri non mi sembrava che si potesse cambiare molto ciò che stava succedendo”.
La formazione ha dato un messaggio alla squadra di difendere di più?
“Schiererei la stessa formazione. Questa è stata la formazione di Madrid, tranne Pulisic. La stessa struttura, la stessa squadra”.
Il Milan domani può essere nono.
“Non siamo soddisfatti, ovviamente. Abbiamo già parlato della crescita della squadra, ma i risultati non sono quelli che noi vogliamo. Il problema non è il risultato di oggi, ma il pari di Cagliari o la sconfitta di Parma. Con due vittorie in queste due partite siamo più su. Non siamo soddisfatti, ma siamo fiduciosi per il proseguio della squadra”.
Serie A
Motta: “Impossibili i paragoni col passato. Ancora falso 9? Vedremo. Su Leao…’
Thiago Motta, allenatore della Juventus, in conferenza stampa a San Siro al termine della partita tra Milan e Juventus, valida per la tredicesima giornata di Serie A.
Le sue dichiarazioni:
Imbattuti: cosa si porta a casa?
“Un punto e continuità al lavoro che stiamo facendo”.
Perché questa scelta tattica?
“Il centravanti finto lo ha fatto McKennie, poi ho messo Fagioli. Tutti hanno fatto un ottimo lavoro. I cambi sono stati per dare energia, contrastando il lato più forte del Milan”.
Soddisfatto?
“Punto molto positivo, ne ho parlato anche in spogliatoio. Al di là di chi gioca, si vede una squadra che è compatta. I giocatori lasciano gli obiettivi personale da parte, per aiutare la squadra in tutte le fasi di gioco. Mi fido tantissimo dei miei giocatori. Soprattutto nei momenti di difficoltà, si aiutano tutti. Il Milan è molto duro da affrontare in campo aperto, ma noi abbiamo fatto una grande partita”.
Con Vlahovic e Nico si poteva fare qualcosa in più?
“Vlahovic lo recuperemo, Nico vediamo per le prossime partite. Non possiamo saperlo se ci fossero stati cosa sarebbe successo”.
Come allenatore preferisce il 4-4 con l’Inter o lo 0-0 di oggi?
“Io non ho preferenze. Voglio vedere la squadra che sta bene in campo, che legge bene il gioco. Io ho visto la mia squadra molto bene”.
Leao esagera con le cadute: ha commenti?
“No, non voglio dire niente. Grande giocatore Leao. Esprimo quello che penso, l’ho detto anche quando sono stato sfavorito dal rosso a Coincecao. Non voglio fare polemica. Penso sia difficile per tutti: capisco l’arbitro, il guardalinee: è una giocata troppo veloce, 80mila persone che ti fischiano non aiutano. Non è niente contro il giocatore, ma è una situazione in generale”.
Come è andato l’esperimento McKennie falso 9?
“Non era un esperimento e non era un falso 9. L’unico falso 9 era uno che sapeva fare tutto: Messi. McKennie può giocare in tante posizioni”.
L’ha sorpreso l’atteggiamento del Milan?
“Non mi sorprende. Fonseca è un grande allenatore e ho grande rispetto del suo lavoro. Il Milan è una grande squadra che ha affrontato una grande squadra. Io capisco le esigenze dell’esterno, ma un solo errore può cambiare le cose. Non mi permetterò mai di fare critiche all’avversario, perché ho grande rispetto per il mister e per il Club”.
Il Milan può lottare per lo Scudetto?
“Il Milan lotterà per essere lì in alto. Ha un grande allenatore e una grande squadra”
Serie A
Milan-Juventus 0-0: pareggio deludente, il tabellino
Un pareggio senza emozioni e con poche occasioni quello che si è visto a San Siro nel big match tra Milan e Juventus valido per la 13ª giornata di Serie A.
La partita è terminata 0-0, con ben tre sole conclusioni in porta, due delle quali da parte dei bianconeri, facilmente bloccate da Mike Maignan.
Il risultato non soddisfa nessuna delle due squadre. Per il Milan di Paulo Fonseca, questo pareggio significa 19 punti in classifica (una partita in meno per il rinvio contro il Bologna), ma con l’occasione persa di avvicinarsi alla zona europea. I rossoneri restano al settimo posto, con il rischio di essere superati dal Bologna che potrebbe guadagnare punti nella prossima giornata.
D’altra parte, la Juventus di Thiago Motta, pur rimanendo imbattuta in campionato, non esulta. Gli infortuni hanno condizionato le scelte tattiche della squadra, con la Juventus che si è presentata senza attaccanti centrali di ruolo. I bianconeri salgono a 25 punti, agganciando Fiorentina e Lazio, ma restano a -3 dall’Inter, con la speranza di recuperare terreno nelle prossime sfide.
Una partita in cui entrambi gli allenatori hanno cercato di trovare equilibrio ma non sono riusciti a scardinare la difesa avversaria, in un confronto che, purtroppo, ha offerto pochi spunti interessanti dal punto di vista offensivo.
Ecco di seguito il tabellino della gara:
Milan (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal (39′ st Calabria), Gabbia (39′ st Pavlovic), Thiaw, Theo Hernández; Fofana, Reijnders; Musah (39′ st Chukwueze), Loftus-Cheek (25′ st Pulisic), Leao; Morata. A disposizione: Raveyre, Sportiello, Okafor, Tomori, Terracciano, Camarda, Abraham. Allenatore: Fonseca
Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona (45’+1′ st Danilo), Gatti, Kalulu, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Conceicao (35′ st Fagioli), Koopmeiners, Yildiz (45’+1′ st Mbangula); McKennie (35′ st Weah). A disposizione: Perin, Pinsoglio, Danilo, Rouhi, Mbangula. Allenatore: Motta
Arbitro: Chiffi
Ammoniti: Leao, Emerson Royal, Fofana (M), Gatti, Locatelli (J)
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