Serie A
Lecce, i convocati di Gotti: tanti nuovi volti, c’è Rebic
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8 mesi fail

Luca Gotti ha diramato la lista dei convocati per la sfida del Lecce di domani contro il Cagliari. Presenti tutti i nuovi acquisti, tranne Hasa. Prima per Rebic.
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I gialorossi sono pronti ad affrontare la terza giornata dopo gli 0 punti delle prime due e vuole vincere per far gioire i tifosi che riempiranno il Via del Mare.
Lecce, i convocati per il Cagliari
Ecco la lista degli uomini scelti dal mister giallorosso per il match:
Prime chiamate per Rebic, Guilber, Jean e Gaspar. Il club pugliese può vantare un mercato decisamente positivo con tanti innesti e diversi rimpiazzi per chi ha lasciato la squadra.
Su tutti Pongracic, i milioni investiti per sostituirlo sono stati parecchi e sono arrivati giovani di talento, pronti ad affermarsi con questa maglia in Serie A. Ancora out Kasa mentre Bonifazi non sarà del match così come l’ultimo arrivato dalla Juventus, Hasa.

Il Monza continua a vivere una stagione da incubo, e la sconfitta contro il Venezia: l’ennesima in una lunga serie. La squadra ha perso ogni speranza.
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Crisi totale per il Monza
La partita, che poteva rappresentare una possibilità di riscatto contro un avversario alla portata, si è trasformata. È diventata l’ennesima dimostrazione di impotenza. Il Monza ha ceduto senza neanche lottare. Quella che ormai appare come una vera e propria crisi esistenziale per il club brianzolo non è solo la terza sconfitta consecutiva.
È l’evidente disfacimento di un gruppo che non sembra più avere né la forza né la volontà di reagire. La sconfitta contro il Venezia, infatti, non è un caso isolato: sono 21 le partite perse in 32 giornate di campionato. Questo dato evidenzia la fragilità di una squadra che sembra aver completamente abdicato alla propria missione. La parola “lotta” è ormai un concetto sconosciuto al Monza, che non riesce a trovare la forza per combattere nemmeno contro una diretta concorrente.
La rassegnazione e le parole di Nesta
Il problema non è solo tecnico, ma psicologico e mentale. Il Monza non è più una squadra, ma un insieme di individui che hanno perso la capacità di reagire di fronte alle difficoltà. Non si gioca più con passione, non si corre più con determinazione, non si lotta più. La situazione sta diventando insostenibile. Ogni settimana che passa porta con sé una nuova umiliazione, contribuendo a svuotare sempre di più la dignità di un club che rischia di rimanere sepolto in una spirale negativa senza fine.
Il tecnico Alessandro Nesta, pur non essendo esente da colpe, ha mostrato ancora una volta grande onestà intellettuale. Ha riconosciuto le difficoltà della squadra e ammesso che qualcosa non sta funzionando. Tuttavia, le sue parole non trovano riscontro sul campo. Nesta ha tentato di motivare i suoi giocatori, esortandoli a lottare e a onorare la maglia, ma i risultati restano invariati, con un Monza privo di identità e di volontà di reagire. Le sue parole nel post-partita riflettono una realtà amara, poiché il Monza sta lentamente perdendo la sua dignità e non sembra esserci alcuna via di salvezza.
Reset totale per non retrocedere
In un campionato che volge al termine, la situazione del Monza appare ormai compromessa. La Serie A, se non una chimera, sembra sempre più distante. Il prossimo anno, per risalire e ripartire, servirà un reset totale. Cambiare giocatori, staff, e mentalità è l’unica strada percorribile per non perdere definitivamente il treno della salvezza. Il Monza è chiamato a reagire, ma prima di tutto deve ritrovare se stesso. Altrimenti, rischia di scomparire nel dimenticatoio della Serie A, senza aver mai lottato davvero.

Como-Torino, incontro valido per la 32^ giornata del campionato di Serie A 2024/2025: le probabili scelte di Cesc Fabreas e Paolo Vanoli.
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Como-Torino, domenica alle 18, mette di fronte sue squadre che hanno ipotecato la salvezza in Serie A.
Infatti la truppa di Fabregas e il Toro di Vanoli, non hanno grandi pretese sulla classifica, ma ci tengono a chiudere al meglio la stagione.
Decima contro tredicesima della classe. Le due squadre si ritrovano nella situazione di classifica nella quale sono troppo distanti dalle prime sette per sperare in una qualificazione europea, ma anche troppo distanti dagli ultimi tre posti per potersi far impensierire dalla retrocessione.
Nonostante ciò, le due squadre faranno di tutto per concludere il campionato nel migliore dei modi.
Di seguito la designazione arbitrale e le ultimissime sulle formazioni.

NICO PAZ IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La designazione arbitrale
ARBITRO: MARCENARO
BINDONI – BIFFI
IV: RUTELLA
VAR: AURELIANO
AVAR: GUIDA
Como-Torino, le ultimissime sulle formazioni
COMO (3-4-2-1): Butez; Vojvoda, Goldaniga, Kempf; Valle, Caqueret, Da Cunha, Ikonè; Nico Paz, Diao; Douvikas. Allenatore: Fabregas.
TORINO (4-2-3-1): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Coco, Maripan, Biraghi; Casadei, Gineitis; Lazaro, Vlasic, Elmas; Adams. Allenatore: Vanoli.

Stasera, nel derby di Roma, la Lazio si prepara a una sfida cruciale contro la Roma. Mattia Zaccagni sarà ancora una volta l’uomo su cui puntare.
Zaccagni, decisivo per la Lazio nei momenti cruciali
Nonostante le difficoltà fisiche e la stanchezza che lo accompagnano, Zaccagni si è trasformato nel simbolo della resilienza. È diventato il punto di riferimento della squadra, incarnando la determinazione e la forza di non arrendersi. La sua stagione è stata segnata da momenti complessi, ma la sua determinazione non è mai venuta meno. Il suo spirito di sacrificio è sempre stato al centro del gioco della Lazio, facendone un punto di riferimento per tutti.
Il numero 20 biancocelesteha attraversato un periodo difficile. Ma è riuscito a emergere come uno dei protagonisti principali della squadra. La sua leadership è stata determinante: soprattutto nei derby contro la Roma, in cui è stato l’autore delle vittorie decisive per la Lazio. Nonostante i vari infortuni e le difficoltà fisiche, Zaccagni ha sempre messo da parte la stanchezza. Ha continuato a sacrificarsi per la squadra, dimostrando grande impegno. I suoi gol e le sue prestazioni nei momenti chiave della stagione hanno permesso alla Lazio di rimanere competitiva. Proprio nei derby ha saputo rispondere presente, facendo la differenza.

L’URLO DI MATTIA ZACCAGNI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Dal debutto difficile alla leadership in campo
Il percorso di Zaccagni con la Lazio non è stato facile. È diventato capitano in un’estate segnata da addii pesanti e una generale incertezza nell’ambiente. Nonostante questo, ha preso in mano la squadra e ha dimostrato di avere la personalità e la forza per guidare i suoi compagni. È stato lui a tenere unita la squadra durante il periodo più critico, quando la Lazio sembrava essere in difficoltà.
La stagione di Zaccagni ha visto alternarsi momenti di gloria e di difficoltà, ma la sua voglia di lottare non è mai mancata. È riuscito a restare un punto di riferimento per tutti. Ha dimostrato che la forza mentale e la determinazione possono superare anche le difficoltà fisiche.La sua capacità di resistere a botte, infortuni e stanchezza è il riflesso del suo carattere. È anche il riflesso della Lazio di Maurizio Sarri, una squadra che non molla mai.
Giornata decisiva per la Lazio e per la leadership
Il derby di stasera rappresenta per Zaccagni un’altra occasione per lasciare il segno e confermare il suo ruolo da leader. Con una Lazio che affronta un periodo delicato, dovrà farsi trovare pronto. Sarà chiamato a trascinare la squadra verso un’altra vittoria fondamentale. Il suo impegno, la sua forza di volontà e la sua capacità di decidere le partite sono la prova.
Nonostante le difficoltà, è diventato il simbolo della rivincita. L’azzurro rappresenta la resilienza della Lazio, pronta a reagire nelle sfide più difficili. E stasera, nel cuore della capitale, il capitano sarà chiamato a dimostrare ancora una volta il suo valore. Sarà fondamentale per portare la Lazio a scrivere un altro capitolo indimenticabile della sua stagione.
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