Serie A
Lecce, il “miracolo” continua
Lecce, il “miracolo” continua. Indicata come una delle candidate alla retrocessione, la matricola salentina sta sorprendendo tutti. Ieri la vittoria sull’Atalanta a Bergamo.
Altro giro, altra sorpresa per gli amanti del calcio. Il Lecce corsaro sul campo dell’Atalanta non se l’aspettava nessuno, per le ambizioni del club orobico. I nerazzurri inseguono la zona Europa, obiettivo stagionale dichiarato.
Invece i giallorossi sono scesi in campo decisi e determinati, disputando una partita piena di coraggio e personalità. Una squadra dove tutti sanno quello che devono fare e si aiutano a vicenda lungo i 90′ di gioco.
La zona salvezza si allontana sempre di più, l’allenatore Marco Baroni sta facendo un capolavoro. Utilizzando al meglio tutte le risorse a disposizione, senza lasciare indietro nessuno dei giocatori in organico.
Numeri interessanti quelli raccolti fin qui, da capitan Morten Hjulmand e compagni: 6 vittorie, 9 pareggi, 8 sconfitte, 24 reti segnate, 26 subite, 13° posizione in classifica con 27 punti.
La zona salvezza che si allontana e il capolavoro di Pantaleo Corvino
Questi i distacchi fra il Lecce e le altre pericolanti: +2 Fiorentina, +3 Sassuolo, +6 Salernitana, +8 Spezia, +10 Verona, +16 Sampdoria, +19 Cremonese. Soprattutto i distacchi dalle ultime tre sanno di salvezza acquisita.
Ma cosa c’è dietro i risultati di una squadra poco accreditata dagli addetti ai lavori nella corsa salvezza ? Tanto per incominciare una società seria e compatta, guidata con sapienza dal presidente Saverio Sticchi Damiani.
Con la collaborazione dei soci, il vice presidente Corrado Liguori in testa, ha il merito di tenere i conti in ordine e di non fare mai il passo più lungo della gamba. La parola d’ordine del club giallorosso è “programmazione”.
Mentre il “segreto” è quel Pantaleo Corvino, amministratore delegato e profondo conoscitore di calcio e giovani talenti. Colui che sta rilanciando il Settore Giovanile e ha portato in giallorosso giocatori semi sconosciuti, tipo Federico Baschirotto.
Il prezioso ruolo di Stefano Trinchera, ex giocatore del club
Si avvale della preziosa collaborazione del direttore sportivo Stefano Trinchera, anche lui leccese di nascita ed ex giocatore giallorosso. Insieme hanno orchestrato il “colpo Umtiti”, scommesso su Wladimiro Falcone e altri giocatori tipo Joan Gonzalez.
Altre “scoperte” portano il nome di Valentin Gendrey, Alexi Blin, Lameck Banda, Assan Ceesay, Voelkerling Persson, Morten Hjulmand, Antonino Gallo, Espeto Strefezza. Tutta gente pescata dal “sommerso”.
Ma il grande merito dell’area tecnica che si occupa della squadra giallorossa è quello di aver rilanciato il Settore Giovanile, andato un po’ in crisi negli ultimi anni. La scelta di un “mago” dei giovani come Roberto Coppitelli sta portando dividendi.
Infatti, la squadra impegnata nel campionato “Primavera 1” è in testa alla classifica e sta entusiasmando i supporter giallorossi. Ci sono ragazzi che sicuramente nel tempo faranno il salto in Prima Squadra e si tratta di prospetti interessanti.
Serie A
Juventus, pareggite acuta: mai così tanti pareggi dal 1956!
La Juventus ha collezionato l’ennesimo pareggio in questa stagione. Un’annata all’insegna dell’X che non si vedeva dalle parti di Torino da tantissimo tempo.
La Juventus di Thiago Motta ha collezionato un altro pareggio. Infatti, nella serata di ieri a Lecce contro la formazione di Giampaolo, la Vecchia Signora non è andato oltre l’X con Rebic a tempo oramai scaduto ad infrangere i sogni di vittoria dei bianconeri.
Un’annata all’insegna del pari. Secondo quanto riportato da OptaPaolo, la Juventus ha collezionato nel 2024 la bellezza di ben 18 pareggi distruggendo il precedente record che durava dal lontano 1956.
In quell’anno la Vecchia Signora portò a casa 17 pareggi. Un dato che racconta le tante difficoltà della formazione allenata da Thiago Motta, falcidiata da moltissimi infortuni. Nella sfida del Via Del Mare il tecnico ex Bologna ha dovuto fare a meno di ben 9 giocatori della prima squadra, costringendolo a convocare 5 giovanissimi.
Assenti infatti erano Bremer, Nico Gonzalez, Milik, Douglas Luiz, Adzic, Cabal, Vlahovic, Savona e McKennie. Assenze, soprattutto in fase offensiva, che pesano parecchio.
18 – La Juventus ha stabilito il suo nuovo record di pareggi in un singolo anno solare nella sua storia in Serie A: 18, superati i 17 del 1956. Bloccata.#LecceJuve #SerieA
— OptaPaolo (@OptaPaolo) December 1, 2024
Serie A
Milan, Dida: “Bene con l’Empoli, Maignan il più forte. Su Fonseca…”
L’ex portiere Nelson Dida ha analizzato la prestazione del Milan contro l’Empoli e ha espresso il suo giudizio su Mike Maignan e sul tecnico Paulo Fonseca.
Il successo casalingo per 3-0 sull’Empoli, con gol di Morata e doppietta di Reijnders, mantiene vive le speranze Champions del Milan, che guadagna 3 punti sulla Lazio e 2 sulla Juventus e sale a quota 22: con la partita col Bologna ancora da recuperare.
In attesa del match di San Siro contro il Sassuolo, in programma domani alle 21 e valido per gli ottavi di finale di Coppa Italia, i rossoneri si godono il secondo clean sheet consecutivo in campionato (che non arrivava dallo scorso marzo), anche se c’è ancora un po’ di strada da fare.
Milan, da Maignan a Fonseca: le parole di Dida
L’ex portiere del Milan Nelson Dida ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Il brasiliano parte proprio analizzando la partita con l’Empoli: “Dopo un inizio di stagione con alti e bassi è stata una prestazione importante. Mi sembra ci sia maggior fiducia e comunicazione tra staff tecnico e calciatori. Spero che questa crescita continui e che i risultati siano sempre migliori“.
Su Maignan: “Non ho dubbi su di lui perché l’ho allenato e sono convinto che diventerà il migliore al mondo. Tra i pali è fortissimo e il gioco di Fonseca ne esalterà la bravura con i piedi perché lo coinvolge di più. Rinnovo? Deve rimanere per forza, non possiamo perderlo“.
Su Fonseca: “La squadra sta assimilando il suo gioco e mi sembra che i giocatori cerchino di pressare gli avversari più in alto. Il lavoro di Fonseca si vede. La prossima gara contro l’Atalanta sarà importante per confermare la crescita della squadra. Sarà difficile, ma sono fiducioso. Io continuo a tifare sperando che il Milan arrivi lontano“.
Serie A
Toldo: “Ieri eravamo tutti in ansia, spero che il peggio sia passato”
L’ex portiere della Fiorentina Francesco Toldo ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Radio Anch’io Sport, su quanto successo a Edoardo Bove nel match di ieri sera.
L’ex portiere di Inter ex Fiorentina Francesco Toldo ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, relative a quanto successo al calciatore Edoardo Bove nel match di ieri sera tra il club gigliato e i nerazzurri.
Le parole di Toldo
Di seguito le dichiarazioni di Toldo rilasciate ai microfoni di Radio Anch’io Sport.
VICINANZA
“Siamo tutti vicini a Bove e alla famiglia, speriamo che il peggio sia passato. Ci ha fatto prendere uno spavento a tutti. Stanotte ho pensato molto alle immagini che tutti quanti abbiamo visto ieri sera.
Ti passano davanti momenti di impotenza, perché la parte sanitaria e medica non fa parte di te. E quindi cominci a urlare al dottore o all’ambulanza che facciano presto, perché non sai cosa fare. Mi è capitato anche in allenamento: un mio compagno di squadra all’Inter, Nelson Rivas, colpì la palla di testa in allenamento, cadde e svenne.
Cominciammo ad urlare al professor Franco Bombi: intervenne subito con la manovra della disostruzione della lingua, come è successo ieri con Bove.
Però non siamo preparati. Chi a proprio figlio chiede una preparazione anche nel primo soccorso? Nessuno, perché a nessun ragazzo viene in mente di star male”.
REAZIONE
“Tutto il mondo sportivo era in ansia, non nascondo che le lacrime siano venute anche a me. Ho tre figli, di cui un 23enne e uno di 19: se dovesse capitare una cosa del genere a mio figlio sarei veramente impaurito.
Potenzierei il corso di primo soccorso, dedicato almeno a uno-due giocatori, quelli più portati della squadra, in modo che collaborino col dottore e che sappia cosa fare alla prima situazione improvvisa che capita”.
COSA LASCIA QUANTO AVVENUTO
“Una reazione ci deve essere. Mi piace sottolineare comunque l’unità tra i ragazzi di Fiorentina e Inter, c’è stato un cerchio naturale, improvviso per dare protezione e sono uniti tutti. Un’immagine estremamente positiva, nella drammaticità del momento.
La città di Firenze ha reagito in maniera forte, perché ama i suoi giocatori. Ci sarà una reazione forte. Mi spingo oltre: noto con particolare dispiacere molte simulazioni che vanno in contrasto con il fallo vero e con quello che è accaduto ieri.
È come dire al lupo al lupo e alla fine non ti credono più. Bisognerebbe imparare dalle tragedie, mettere delle prevenzioni, fare un passo indietro, essere un pochino più seri e cadere quando si deve”.
NAPOLI CAPOLISTA
“Il Napoli è la fotografia di Conte con la programmazione della società negli ultimi 7-8 anni. Ci vuole un allenatore che sappia insegnare calcio e che trovi dei giocatori che lo seguono. C’è tutto per far bene e fa bene anche al campionato.
Sono felice che Napoli, Fiorentina e Lazio stiano andando bene. Ai miei tempi c’erano le sette sorelle: ecco, i tifosi non vogliono una squadra in fuga. Preferiscono Un campionato corale”.
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