Il presidente del Lecce Sticchi Damiani e il responsabili dell’area tecnica Corvino hanno rilasciato delle dichiarazione nella conferenza di Marco Giampaolo.
La dirigenza del club salentino formato dal presidente Il presidente Sticchi Damiani, il responsabile dell’area tecnica Corvino e il direttore sportivo Trinchera è intervenuta nelle conferenza stampa di presentazione del neo allenatore del club Marco Giampaolo.
Sticchi Damiani presenta Giampaolo.
“Diamo un calorosissimo benvenuto a mister Giampaolo. Una scelta che abbiamo voluto fare perchè riteniamo fondamentale il percorso, l’identità che la squadra deve avere. Questi valori vanno ben oltre il risultato. Noi abbiamo sempre pensato al viaggio. Presento il club al mister.
Siamo partiti dalla Serie C e abbiamo compiuto un viaggio che ci ha portati al terzo anno consecutivo in Serie A. Negli ultimi 5 anni siamo accompagnati dal direttore Corvino e da Stefano Trinchera. Un laboratorio giovane, all’avanguardia. Stiamo lavorando anche sulle strutture: lo stadio verrà rinnovata, abbiamo acquistato un centro sportivo di proprietà.
Questa stagione è un appuntamento con la storia: il Lecce non si è mai salvato per tre anni consecutivi in Serie A. Siamo ad un punto dalla salvezza. Una piazza un po’ umorale, che si riaccende facilmente. Un contesto stimolante. È un piacere avere Giampaolo
qui, un grandissimo in bocca al lupo”.“Quando si crede di aver perso una strada si ha la responsabilità di intervenire. Non siamo figli dei risultati, le nostre decisioni sono figlie di altri valori che riteniamo importanti come i risultati. Era giusto cambiare.
Non lo avevamo fatto quando avevamo perso tante partite di fila con Baroni perchè avevamo una strada condivisa. Oggi siamo qui a presentare il nuovo timoniere, nuovo capo ciurma. Non sarà facile, non è facile cambiare rotta.
Sarà un’impresa ancora più ardua, ma al Lecce riescono le imprese. Allenatore di campo significa allenatore che ha una rotta e non la cambia strada facendo, perchè se cambi strada non sai dove arrivi. Io voglio un allenatore che lavori su una rotta per arrivare al risultato.
Non dobbiamo essere schiavi del risultato, l’importante è che si lavori giorno per giorno per migliorare la rotta. Chiamai Giampaolo dieci anni fa per portarlo a Firenze, ma fece un viaggio a vuoto di mattina presto”.
Aggiornato al 12/11/2024 12:12
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