Serie A
Lecce, Sticchi Damiani: “Mi sono confrontato con l’AIA e su Payero e l’Udinese…”

Il presidente del Lecce Sticchi Damiani ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di PianetaLecce.it: legate ad alcuni temi relativi al match con l’Udinese
Lecce, Le parole di Sticchi Damiani
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani ai microfoni di PianetaLecce.it relative ad alcune tematiche arbitrali legate al match contro l’Udinese.
NUOVO STADIO
“Si va spediti, siamo riusciti ad intercettare quel finanziamento di 36 milioni in cui l’Unione Sportiva Lecce ha avuto un ruolo importante. Adesso però siamo nella fase da spettatori”.
E poi: “Il consolidamento delle strutture, quello economico del club, che vuol dire essere sempre più strutturati, avere uno zoccolo duro di oltre ventimila tifosi fissi, abbonati, in casa e 3-4000 fuori casa, sono tutti concetti che se pensati dieci anni fa, sembravano lontani anni luce”.
RIGORE UDINESE
“Non credo si possa chiedere uno sforzo interpretativo che il tifoso non può ragionevolmente seguire, che risulta incomprensibile. Per cui ci sta che il calcio debba tornare ad una lingua un po’ più popolare.
C’è di base un problema di procedura e protocollo: era una situazione vista dall’arbitro. Non vedo però perché il VAR non debba intervenire se scopre qualcosa di clamoroso, ma segnalare qualcosa che non è nemmeno un rigorino, è proprio il nulla… Mettendo insieme questo episodio con la mancata espulsione di Payero tutti sono andati in tilt.
Ora però le nostre vicende arrivano a livello nazionale, in passato subivamo torti ma non se ne parlava nemmeno. Aver riconosciuto l’errore è un tema enorme, credo sia la prima volta si faccia per il VAR, considerato strumento supremo di giustizia. Non è una consolazione, i punti non ce li restituisce nessuno, ma ha un valore e ci aiuta a voltare pagina.
Non dobbiamo fare ragionamenti di sistema, di malafede. Ho avuto confronti con l’AIA: diretti, franchi e senza sconti. Però sono leale e questo comporta non massacrare l’arbitro di turno. Il fatto che si rendano pubblici gli audio del VAR, poi, lo leggo come messaggio di trasparenza”.
PRESTAZIONE AL DI LA’ DEGLI ERRORI ARBITRALI
“La squadra secondo me era un po’ stanca, venivamo da tre grandi prestazioni. Alla quarta di fila, dopo cinque giorni, non siamo stati i soliti. La squadra aveva colto l’importanza della partita ma ha pagato il prezzo delle ultime prestazioni super dispendiose”.
Ora arriva la sfida alla Fiorentina, venerdì: “Il Verona contro di loro ha fatto una buonissima gara, sul piano della voglia di fare risultato. Hanno letto il momento di difficoltà grave della Fiorentina e sono stati cattivi nel portare a casa il risultato.
Anche noi in passato lo abbiamo fatto. Con la rosa attuale abbiamo tante opportunità: oggi per ogni ruolo abbiamo tante scelte, e questo deve essere la nostra forza nel finale di campionato. Noi abbiamo una delle rose in questo momento più complete e lunghe.
Ed è uno strumento”. Il presidente del Lecce si avventura in una panoramica sulla lotta salvezza: “A inizio campionato si diceva che il Parma potesse puntare all’Europa, ora è sotto di noi, ma ci sono realtà come il Monza, che tutti sappiamo quali giocatori avesse fino a gennaio. Tutto questo per dire che retrocederanno tre squadre forti e attrezzate”.
JOAN GONZALEZ
“Lo sento perché è un ragazzo che comunque va sostenuto. La sua situazione è purtroppo non banale, ed oggi non posso rispondere a questa domanda non perché non voglio ma perché in questo momento la risposta è impossibile.
Speriamo tutti che il suo percorso migliori, intanto mi fa piacere saperlo sereno e che stia compiendo gli studi economici in Spagna. Se il destino deciderà che potrà tornare a giocare a calcio ne saremo felicissimi, altrimenti sono sicuro che troverà altre strade e sarà comunque felice”.
Serie A
Torino-Inter, le ultimissime sulle formazioni

Il match delle 18 della domenica di Serie A è Torino–Inter. Grande pressione per i ragazzi di Simone Inzaghi, in corsa per lo Scudetto.
Con i padroni di casa tranquilli della loro salvezza, le attenzioni sono tutte sulla squadra nerazzurra, che scenderà in campo prima del Napoli capolista. Un successo per l’Inter permetterebbe il rimanere in scia per lo Scudetto. E metterebbe sicuramente pressione ad Antonio Conte e i suoi.
Di seguito le ultimissime sulle formazioni.

IL TORINO FA GRUPPO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Torino-Inter: le ultimissime sulle formazioni
TORINO (4-2-3-1): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Maripan, Coco, Biraghi; Ricci, Casadei; Lazaro, Vlasic, Elmas; Adams. Allenatore: Vanoli.
INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, De Vrij, Bastoni; Darmian, Zalewski, Asllani, Zielinski, Carlos Augusto; Correa, Taremi. Allenatore: Inzaghi.
Serie A
Torino-Inter, le ultimissime sulle formazioni

Torino-Inter, queste le ultimissime di formazione per la sfida delle 18 dove la squadra di Inzaghi nonostante il turnover deve vincere per rimanere agganciata a quel treno chiamato Scudetto. Tantii cambi per i nerazzurri, a cominciare da Martinez de Vrij e Zalewski.
Torino-Inter, le probabili formazioni:
TORINO (4-2-3-1): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Maripan, Coco, Biraghi; Ricci, Casadei; Lazaro, Vlasic, Elmas; Adams. All. Vanoli.
INTER (3-5-2): Martinez; Bisseck, de Vrij, Bastoni; Darmian, Zalewski, Asllani, Zielinski, Carlos Augusto; Taremi, Correa. All. Inzaghi.
Serie A
Atalanta, sarà Gasperini a fermare la marcia della Roma?

Il Monday night che chiuderà la 36esima giornata di Serie A sarà Atalanta-Roma. I nerazzurri devono blindare il terzo posto ma l’avversario è il più in forma.
L’incredibile cavalcata degli uomini di Ranieri aggiunge una nuova tappa, quella di Bergamo, con l’obiettivo di centrare una clamorosa qualificazione in Champions League.
Atalanta, sgambetto alla Roma per chiudere in bellezza?
Contro i giallorossi Gasperini cercherà di non farsi travolgere dall’intensità ed efficacia sotto porta messa in mostra nelle ultime partite, fatalità tra le caratteristiche principali della sua Atalanta. Conoscendo molto bene questo tipo di gioco, Retegui e compagni saranno incaricati di mettere pressione fin da subito, dal punto di vista offensivo, in modo da aumentare le possibilità di segnare in apertura di gara.
L’assenza di Pellegrini potrebbe essere un fattore soprattutto dal punto di vista psicologico, data la sua importanza a livello di leadership. Giocare al Gewiss rappresenta un vantaggi sotto l’aspetto atmosferico e l’assenza dei tifosi ospiti contribuirà a rendere tutto nerazzurro l’impianto bergamasco.

Esultanza Atalanta con Charles De Ketelaere ( foto KEYPRESS )
Da considerare però è la clamorosa marcia della Roma che ormai non perde da tanti mesi e sicuramente non intendere rallentare nel momento più importante della stagione, contro l’avversario che più di tutti rappresenta l’ostacolo da superare per conquistare la Champions.
Il passo falso di Juventus e Lazio fornisce a entrambe le motivazioni per mettere in campo tutta la cattiveria agonistica possibile per conquistare un risultato positivo. La caratura del match prende ancora più importanza viste le premesse.
Senza Hien toccherà molto probabilmente a Ruggeri, arretrato sulla linea dei 3 davanti a Carnesecchi, sicuramente meno roccioso con più propensione ad attaccare aumentando così le alternative in attacco. Uno sgambetto dunque è il sogno della Dea ma Ranieri è deciso a portare a termine il proprio compito prima del congedo e il passaggio di testimone magari proprio al Gasp.
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