Lecce, troppi stranieri?

Il giornalista Michele Criscitiello riflette sulla situazione del Lecce elogiandolo e difendendolo da alcune critiche.  

Lecce, interviene Criscitiello

Salvo in serie A, sul tetto d’Italia con la Primavera. Splende il sole sul Lecce, e non soltanto in senso letterale.

Vi è però una critica velenosa che gli è piovuta addosso: troppi stranieri. Un’accusa che, per il giornalista Michele Criscitiello, direttore di SportItalia, non sta però nè in cielo nè in terra. “Complimenti e riflessioni politiche sul Lecce campione d’Italia in Primavera– dice con parole riprese da Pianeta Lecce  – gli snob e i falsi moralisti parlano di scandalo perché il Lecce ha circa ventuno stranieri e nemmeno un titolare italiano”.

Ma, prosegue, chi se la prende con i salentini sbaglia decisamente bersaglio. “Se non volete questo tipo di rose- aggiunge – dovete scrivere alla Federazione e non al Lecce

. C’è chi fa le regole e chi le rispetta. Se la Federazione è incapace di fare le riforme la colpa non è certo di una piccola società che ha il budget più basso di tutta la serie A”.

Secondo Criscitiello,  “il Lecce deve pensare ai suoi interessi e non a quelli del sistema calcio , anche perché, se Corvino  prende 22 italiani in Primavera sicuramente non risolve i problemi di Mancini e della nazionale. Al massimo ci dovranno pensare le big”.

Il suo pensiero conclusivo è proprio per la FIGC: “vogliamo svoltare il nostro sistema – dice – fate le riforme e non la morale a chi con quattro soldi si salva in serie A e vince gli scudetti con i giovani del futuro”.