Serie A
Liverani: come giocherà la Salernitana
Fabio Liverani è il terzo allenatore della Salernitana 2023/2024. Subentra a Filippo Inzaghi e per tentare la disperata salvezza… cambia il modulo
Liverani: obiettivo salvezza per tutta Salerno
Liverani subentra a Filippo Inzaghi e cercherà di portare la Salernitana a una salvezza che, a oggi, sembra quasi insperata.
Ma andiamo a conoscere meglio il nuovo Mister granata: dal modulo preferito ai possibili titolari della squadra campana.
Indice
Il modulo preferito
Durante la sua carriera da allenatore, Liverani ha sempre puntato sul 4-3-3 o sul 4-3-1-2 a seconda delle varie squadre: tra Cagliari, Parma, Lecce, Ternana, Leyton e Genoa.
In pochissime occasioni ha utilizzato la difesa a tre e per brevi periodi. La base di Liverani è la difesa a quattro, l’opposto rispetto a quanto fatto da Paulo Sousa e Filippo Inzaghi nei primi deludenti mesi della stagione 2023/2024.
I titolari della Salernitana con Liverani
Davanti ad Ochoa, i nuovi arrivati Boateng e Manolas dovrebbero occupare la posizione di centrali difensivi: un trio esperto per permettere di risalire la china.
Sulle corsie esterne Bradaric e Zanoli, con Pierozzi, Pellegrini e Pirola prime alternative per la retroguardia.
I tre interni di centrocampo saranno Coulibaly, Maggiore e Kastanos, mentre il grande dubbio resta Candreva: in caso di 4-3-1-2 sarà lui ad occupare la casella di trequartista ed inventare per Dia e Weissman.
In caso di 4-3-3, Dia sarebbe la prima punta, mentre Candreva potrebbe agire da esterno d’attacco dopo diversi anni.
L’ultima panchina di Liverani
Fabio Liverani torna in panchina dopo 2 anni, ovvero da quando venne esonerato dal Cagliari nel Dicembre 2022. Un’esperienza negativa dal punto di vista dei risultati, ma soprattutto profondamente dura per la scomparsa dell’amata moglie durante tale periodo.
Liverani era stato sostituito da Claudio Ranieri, nell’annata che ha poi portato il Cagliari a rivedere la Serie A.
Serie A
Como, Mazzitelli: “Soulé ha la personalità giusta per…”
Il nuovo acquisto del Como Luca Mazzitelli, nella sua intervista, si è espresso sul passaggio del suo ex compagno Soulé alla Roma. L’ex centrocampista del Frosinone, cresciuto nel settore giovanile giallorosso, si è detto fiducioso del possibile ambientamento dell’argentino nella capitale.
Le parole di Mazzitelli
Hai giocato con Soulé, potrà affermarsi in giallorosso?
“È un ragazzo a cui è impossibile non voler bene, è un ragazzo puro, ha una passione e un amore per il calcio incredibili, starebbe tutto il giorno sul campo ad allenarsi. Sa come comportarsi, è stato alla Juve, sa come entrare in gruppo importante. Il mio consiglio è stato di rimanere com’è, andare con gioia al campo. Sa di avere maggiori pressioni, ma è argentino e le vuole”.
Può soffrire il salto in avanti alla Roma?
“No, lo scorso anno al primo allenamento voleva tutti i palloni, ha fame e ha personalità. Molto dipenderà dalle prime partite per adattarsi al meglio, penso che De Rossi ci conti molto”.
Il ruolo di Soulé
“È un esterno da 4-3-3 che può venire anche a prendere la palla tra le linee, è bravissimo negli spazi stretti, lo devi tenere nel vivo del gioco dentro al campo. Può tranquillamente giocare con Dybala, hanno esperienze diverse, so che sono molto amici, le zone in campo si trovano, non contano i numeri dei moduli”.
Un possibile ritorno alla Roma.
“Ho esordito 10 anni fa, ho fatto tante esperienze in giro e non c’è mai stata la possibilità di tornare”.
Serie A
Bologna, Orsolini: “Io Capitano? È arrivato il momento di…”
Riccardo Orsolini, dal ritiro di Valles, ha rilasciato una lunga intervista dove ha affrontato importanti temi. Tra le dichiarazioni, l’esterno rossoblù ha annunciato un importante novità sul nuovo capitano.
Bologna, le parole di Orsolini
L’esterno azzurro ha risposte alle domande dei giornalisti dal ritiro in Trentino Alto Adige. Il nuovo capitano del Bologna ha ribadito la propria volontà di continuare l’esperienza in rossoblù e di esser felice di poter giocare la Champions League con questo club.
Di seguito l’intervista di Orsolini:
Sul nuovo Bologna.
“Sono felice di aver rinnovato e triste per quelli che un anno fa sono andati via: mi chiedo cosa avranno pensato vedendo i nostri risultati. Del resto la mia scelta l’ho fatta otto anni fa: sono arrivato qui che ero un ragazzino, ma pronto fin da subito a lavorare e sacrificarmi. Adesso c’è un Orsolini cambiato, specie a livello mentale, più uomo, e penso sia cambiata anche la concezione che i compagni hanno di me. La costante è che nel bene e nel male continuo a prendermi le mie responsabilità”.
L’esperienza rossoblù.
“È stato tutto un crescendo. In questi ultimi cinque anni abbiamo vissuto momenti incredibili: lo 0-4 col Frosinone, la salvezza quasi impossibile, poi la vicenda di Sinisa, l’arrivo di Motta e infine la straordinaria cavalcata europea. Bologna per me e un’onda bellissima e io sono un surfista. Sono pronto a vivere questa nuova stagione sulla cresta dell’onda. Sbagliando ho imparato, ho colmato le mie lacune fino a diventare il giocatore che sono oggi”.
Sulla Champions.
“Mi vengono i brividi a pensare alla prima partita di Champions. Aspettiamo con ansia di conoscere i nostri avversari, non vedo l’ora che arrivi il 17 settembre. Adesso siamo concentrati sugli allenamenti e non abbiamo ancora parlato dei sorteggi. Sarebbe bello seguirli tutti insieme al centro sportivo”.
Il nuovo Capitano
“Penso sia arrivato il momento di essere un punto di riferimento per i ragazzi più giovani. Insieme ad alcuni altri diamo una mano in primis ai ragazzi nuovi che si sono uniti alla squadra”.
Su Zirkzee.
“L’addio di Joshua è stato un duro colpo, per quanto riguarda la qualità e il modo con cui ci faceva giocare. Permetteva di sfruttare al meglio le qualità degli altri componenti della squadra. Adesso abbiamo caratteristiche diverse: Castro e Dallinga sono giocatori molto diversi”.
Sul nuovo mister.
“Rispetto al gioco di prima, dove c’era una situazione più corale, adesso il lavoro viene fatto più su dei punti di forza da andare a cogliere. Come può essere isolare l’uno contro uno sulle fasce, per creare tanta densità in zona gol. Stiamo inserendo nuove dritte, ma lo scopo è sempre quello: cercare la riconquista alta per poi sfondare.
L’estate scorsa in ritiro con Motta non c’ero. Durante la preparazione ero all’Isokinetic, quindi non riesco a fare un confronto tra la sua preparazione e quella di Italiano. Posso però dire che le prime due settimane a Bologna sono state davvero toste. Abbiamo corso tantissimo, per di più con temperature molto elevate: sto vedendo i ragazzi tutti carichi e che si stanno ambientando bene, anche i giovani della Primavera“.
Serie A
Milan, parola di Ibra: “Mi aspetto ancora molto da Pulisic. Abbiamo grandi responsabilità. Fonseca…”
Il Senior Advisor del Milan Zlatan Ibrahimovic è stato ospite presso il programma sportivo “First Take” su ESPN in seguito alla vittoria dei rossoneri ai danni del Real Madrid maturata a Chicago.
Di seguito un estratto delle parole dell’ex attaccante svedese.
Ibra fa il punto sul nuovo Milan
Su Pulisic: “Penso che l’anno scorso con noi abbia fatto la sua miglior stagione della carriera. Credo che quando sei felice fuori dal campo, tu poi lo porti in campo.
Ha avuto una stagione stupenda, ha segnato un sacco di gol e fornito tanti assist. Si è sentito libero, è arrivato da noi e si è mostrato per quello che è. Mi aspetto che possa fare anche di più questa stagione e possa crescere anche come leader: siamo una squadra giovane e abbiamo bisogno di questi leader mostrino la strada alla squadra.”
Sul passare da calciatore a dirigente: “E’ un cambio che si affronta giorno dopo giorno. Ho un sacco da imparare. Ho le mie esperienze ma adesso lavoro da un diverso punto di vista.
Sto lavorando con brave persone, le migliori e mi fanno stare al meglio. Siamo una bella squadra e sono eccitato. Mi piacciono le responsabilità e le pressioni, mi piacciono le pressioni. Noi ci mangiamo la pressione a colazione.”
Sui risultati positivi dell’estate: “Siamo arrivato con una squadra giovane perchè molti giocatori erano in vacanza. Fino ad adesso la squadra sta facendo bene.
Abbiamo anche un nuovo allenatore quindi serve tempo perché la sua identità sia assimilata dal gruppo. Noi dobbiamo essere pazienti ma già dalle due partite che abbiamo giocato qua in America si vede che la squadra sta migliorando, la squadra sta iniziando a capire le idee dell’allenatore.
Ma è la preseason. Queste partite sono ottime per i giocatori che sfidano grandi partite e giocatori, ti dà maggiore adrenalina ed energia per fare il lavoro duro. Per ora tutto va bene.”
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