Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha parlato in Senato dell’andamento della sua squadra, con un focus su Baroni e il nuovo stadio.
A margine della conferenza stampa nella Sala Caduti di Nassirya in Senato, Claudio Lotito, presidente della Lazio ha così commentato l’attualità biancoceleste iniziando dalla presentazione del progetto per lo stadio Flaminio. Di seguito le sue dichiarazioni.
“Vedrete, quando presenterò il progetto si delizieranno tutti per l’aspetto urbanistico, architettonico e politico. Abbiamo chiaro cosa significa interagire con il tessuto locale, con il territorio ai fini della formazione, per creare un punto di riferimento e di aggregazione fondamentale. Lo sport può riportare i giovani al rispetto delle regole. Da un punto di vista tecnico una struttura che permette di coniugare sia l’aspetto economico-finanziario, sia la fruibilità in condizioni di sicurezza – come può essere il Flaminio, che può diventare un fiore all’occhiello della città – permette di creare centri di aggregazione che siano salvaguardati dal punto di vista della sicurezza, monitorata e controllata. Vogliamo riprodurre un sistema costruttivo, che trasmetta anche degli aspetti valoriali e sportivi. Oggi l’Italia è il fanalino di coda rispetto ad altri Paesi, questo gli consentirebbe di riacquisire quel ruolo che ha avuto in passato. Oggi alcune campagne sono terre di abbandono, vogliamo far sì che questi centri di aggregazione diventino un vanto per le persone, per le famiglie che possano coltivare i propri valori non solo di carattere sportivo. Vogliamo dare una risposta concreta, per trovare una soluzione di carattere normativo, funzionale e agevolare il percorso. Spesso dei progetti si sono persi nella burocrazia. Questo posso dirlo in prima persona. Sto approcciando adesso a un progetto, mi rendo conto che costruire un impianto rappresenta un patrimonio per il futuro. Una squadra di calcio costruisce uno stadio per motivi sportivi, economici, ma anche perché diventa un punto di riferimento per la città”.
Su Baroni
“Una squadra è fatta di più componenti: i giocatori, la società, l’allenatore, i tecnici, i medici, i fisioterapisti. Quindi anche Baroni è un valore aggiunto. Tutti devono essere direzionati verso lo stesso obiettivo. Questo è il segreto, umiltà, determinazione e gioco di squadra”.
Aggiornato al 12/11/2024 17:59
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