Serie A
Ma quale pollo e pizza: Thuram e Calhanoglu sono fra i più costosi d’Italia
L’Inter è la seconda squadra d’Italia per monte ingaggi e molti dei suoi giocatori sono fra i più pagati in Serie A, eppure…
Immaginate di recarvi a un ristorante o a un fast food e anziché il solito panino ordinate un pollo arrosto. Già che ci siete magari ordinate anche un bel piatto di patatine fritte, pensando “Tanto quanto vuoi che costi un pollo arrosto?” Poi però il cameriere vi porta il conto e trasecolate: oltre 5 milioni lordi. Nemmeno Salt Bae vi avrebbe fatto pagare così tanto, eppure avevate visto una storia Instagram in cui si diceva fosse economico…
Inter campione d’Italia…per spese
Dando un’occhiata all’ultimo aggiornamento, risalente a Febbraio, l’Inter figura come la seconda squadra d’Italia per monte ingaggi. Circa 120 milioni di euro, soltanto la Juventus (che infatti ha assunto Giuntoli proprio per abbassarlo il monte ingaggi) spende di più in ingaggi: vale a dire circa 125 milioni di euro.
Sicuramente avrete notato anche voi il siparietto fra Marcus Thuram, Hakan Calhanoglu e Beppe Marotta durante i festeggiamenti per il 20esimo scudetto. Il francese e il turco scherzano con il dirigente, affermando di “esser costati all’Inter meno di una pizza“. Una battuta che si inserisce perfettamente nel filone narrativo che vorrebbe i giocatori acquistati a zero avere un impatto pressoché nullo sulle casse del club: beata ignoranza…
In realtà, gli acquisti a parametro zero, paradossalmente, sono quelli più esosi per i club. Lo dimostra la tendenza degli stessi giocatori a voler trascinare i propri contratti il più possibile verso la scadenza, per poi liberarsi da oneri contrattuali e poter alzare le pretese (in termini di ingaggio) con i nuovi club.
La bugia bianca di Thuram e Calha
Potendo risparmiare sul prezzo del cartellino, le società sono ben disposte a riconoscere uno stipendio più alto ai giocatori e commissioni più generose al loro entourage. Sono proprio i giocatori i primi a conoscere questo modus operandi, dato che è quello più redditizio per (quasi) tutte le parti in causa.
Sì, perché il risparmio derivante dall’assenza di un cartellino viene coperto da tutte le varie spese accessorie tipiche di un parametro zero. Ergo un parametro zero alle società costa più o meno quanto un giocatore prelevato direttamente da un altro club, cambia soltanto la possibilità di spalmare l’ingaggio su più anni (tramite ammortamento) in modo tale da alleggerire l’impatto che questo ha sulle casse.
Cosa che invece tendenzialmente non succede nelle trattative fra club, a meno ché il venditore non accetti un pagamento dilazionato. Casistica sempre più rara al giorno d’oggi, specialmente fra grandi club. E guarda caso Thuram e Calhanoglu sono nella TOP 10 dei calciatori più pagati in Serie A, dato che il francese percepisce uno stipendio di 6 milioni netti l’anno (7,5 a lordo) mentre il turco, pur percependo un netto simile a quello del collega (bonus esclusi), non usufruisce degli sgravi fiscali del Decreto Crescita.
Indi per cui Calhanoglu, che è il secondo giocatore più pagato della rosa nerazzurra, è scritto a bilancio per oltre 11 milioni lordi l’anno. Hakan costerà all’Inter circa 45 milioni di euro lordi per i prossimi 3 anni e mezzo, mentre Marcus costerà 38,5 milioni di euro lordi per i prossimi 4 anni e mezzo.
Non so Marotta in che pizzeria mangi, ma fossi in lui la cambierei.
Serie A
Juventus, i numeri di Motta dopo 13 giornate
Juventus, nonostante una sesta posizione al di sotto delle aspettative, i bianconeri restano vicinissimi alla vetta. Analizziamo il percorso della squadra e i numeri dell’era Motta in confronto ai suoi predecessori.
Dopo 13 giornate di Serie A, la Juventus di Thiago Motta occupa la 6° posizione in classifica con 25 punti. Una situazione che, di primo acchito, può sembrare deludente per un club abituato a lottare per il titolo. Eppure, la classifica si rivela “bugiarda“. I bianconeri, infatti, distano solo 4 punti dal primo posto, attualmente occupato dal Napoli, e appena tre dal quartetto formato da Atalanta, Inter, Fiorentina e Lazio. Le distanze ai vertici sono ridotte, e questo offre ai bianconeri un margine di manovra per rientrare nella corsa al titolo.
Va ricordato che la Juventus, terza nella scorsa stagione, aveva impressionato positivamente nel mercato estivo, rinforzando la rosa con innesti che avevano generato entusiasmo tra tifosi e addetti ai lavori. Tuttavia, il cammino finora è stato condizionato da numerosi infortuni, su tutti quello di Bremer, pilastro della difesa.
Juventus, il confronto con il passato
Un elemento interessante, arrivati a questo punto della stagione, è il confronto tra Thiago Motta e i suoi predecessori sulla panchina bianconera. Considerando le prime 13 giornate dei campionati passati, ecco come si posizionano gli ultimi allenatori della Juventus in termini di punti, gol fatti e gol subiti:
– Antonio Conte (stagione 2011-12) – 29 punti, 24 goal fatti e 10 subiti
– Massimiliano Allegri (stagione 2014-15) – 35 punti, 30 goal fatti e 5 subiti
– Maurizio Sarri (stagione 2019-20) – 36 punti, 25 goal fatti e 12 subiti
– Andrea Pirlo (stagione 2020-21) – 27 punti, 27 goal fatti e 14 subiti
– Massimiliano Allegri bis (stagione 2021-22) – 21 punti, 18 goal fatti e 16 subiti
– Thiago Motta (stagione 2024-25) – 25 punti, 21 goal fatti e 7 subiti
Thiago Motta, con i suoi 25 punti, si piazza in una posizione intermedia, ma c’è un dato che lo distingue. La sua Juventus è ancora imbattuta in campionato, un’impresa non banale per una squadra completamente rinnovata e colpita da numerosi stop fisici.
La squadra di Motta ha mostrato sprazzi di grande solidità e organizzazione, ma serve continuità per scalare posizioni in una Serie A sempre più competitiva. La classifica corta è un vantaggio, ma anche un richiamo alla concretezza, poichè ogni punto lasciato per strada può pesare.
Serie A
Fiorentina: è arrivata l’ora di Beltran
Nel giugno 2023 la Fiorentina ha deciso di investire 12,60 milioni più bonus per accaparrarsi il classe 2001 del River Plate, Lucas Beltran.
Per aggiudicarsi l’attaccante argentino, la Fiorentina ha dovuto battere la concorrenza di altre squadre. Una su tutte la Roma, sul giocatore da moltissimo tempo. Tuttavia, almeno nei primi mesi l’investimento non ha dato i risultati sperati. Soprattutto sotto la guida di Italiano, che inizialmente decise di impiegarlo come trequartista salvo poi considerarlo un esubero data la scarsità di prestazioni positive.
Fiorentina, un nuovo inizio per Beltran
L’argentino ad inizio stagione era un punto interrogativo per questa Fiorentina, non sapendo in che modo e in quale posizione metterlo in campo. Fu persino accarezzata l’idea lasciarlo partire in direzione Turchia quest’estate, dopo che il Galatasaray aveva offerto 15 milioni. Cifra a cui la Fiorentina rispose con un “no” secco, perché già in notevole difficoltà nella ricerca di un suo eventuale sostituto.
Tutto cambia però con l’arrivo di Raffaele Palladino, con il quale l’argentino riesce a trovare maggiore continuità e fiducia. Aiutato anche dall’infortunio di Gudmusson, che ha visto proprio Beltran entrare come suo sostituto nella “sfortunata” partita del 6-0 contro il Lecce. Segnando, oltre che un goal, un punto di svolta nella sua esperienza con la Fiorentina.
Possibile cambio ruolo: le parole del DS Pradè
Ad inizio stagione, il Direttore Sportivo viola, Daniele Pradè, rispose così a una domanda riguardo al ruolo di Lucas Betran: “personalmente lo vedo più negli ultimi venticinque metri”. In queste ultime 6 uscite abbiamo avuto subito conferma delle parole del DS.
Infatti, il giocatore è stato impiegato da Palladino come seconda punta alle spalle di Moise Kean: instaurando da subito un feeling straordinario con il numero 20 viola.
Feeling che ha già fruttato moltissimo. Infatti, l’argentino, in queste 6 partite in cui è partito titolare, è già riuscito a trovare 2 goal e 3 assist: di cui 2 per il già menzionato capocannoniere gigliato.
Alessandro Nardi
Serie A
Napoli, infortunio per Mazzocchi: i tempi di recupero
Il giocatore del Napoli, Pasquale Mazzocchi, ha accusato un infortunio nella gara vinta contro la Roma. Le sue condizioni.
Nel finale della gara vinta contro la Roma, Pasquale Mazzocchi (subentrato a Politano come da consueto cambio di Conte) ha rimediato un infortunio muscolare. Di seguito le condizioni del laterale azzurro.
Mazzocchi, il comunicato del Napoli
Dopo il fastidio muscolare occorso contro gli azzurri, il giocatore si è sottoposto agli esami strumentali del caso e la diagnosi ha evidenziato una lesione distrattiva del muscolo soleo della gamba sinistra. Per infortuni di questa entità, solitamente, i calciatori sono costretti a rimaner fermi al massimo un paio di settimane, ma tutto dipende da come reagisce il muscolo. Le condizioni di Mazzocchi saranno valutate giornalmente.
Il laterale del Napoli salterà sicuramente la prossima gara di campionato contro il Torino e il match di Coppa Italia contro la Lazio, mentre c’è attesa per capire se potrà rientrare per il successivo match di Serie A (sempre contro i biancocelesti) o ancora nella gara contro l’Udinese. Antonio Conte incrocia le dita, sperando di non doversi ritrovare costretto a rinunciare a l’unica alternativa di ruolo al titolare Di Lorenzo sulla corsia di destra.
Di seguito il comunicato del club partenopeo.
“Dopo aver accusato un fastidio muscolare al termine della gara contro la Roma, Pasquale Mazzocchi si è sottoposto oggi ad esami strumentali presso il Pineta Grande Hospital, che hanno evidenziato una lesione distrattiva del muscolo soleo della gamba sinistra. Il calciatore azzurro ha già cominciato l’iter riabilitativo.”
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