Massimo Ferrero è da qualche giorno in carcere con l’accusa di reati finanziari, ma il numero uno della Sampdoria non è l’unico.
Ha fatto scalpore, negli ultimi giorni, l’arresto di Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria. L’accusa, legata a reati di tipo finanziario, non riguarda fatti legati alla società blucerchiata, ma compagini esterne che non hanno a che fare con il calcio. Tuttavia, la vicenda ha lasciato sbalorditi i tifosi italiani, anche se i trascorsi del Viperetta non risultavano ai più limpidi.
La sequela degli ultimi giorni, con le manette che sono scattate per Massimo Ferrero e con le successive dimissioni da presidente della Sampdoria, ha portato alla mente a precedenti legati agli anni 60′-70′-80′, in particolar modo a periodi bui per il calcio italiano. Calcio scommesse, mala gestione societaria e avventure imprenditoriali volte al lucro, infatti, hanno portato in passato a guai giudiziari.
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La mente, in tal senso, ci porta indietro di quasi 60 anni. Il primo presidente a godere di una storia simile a quella che vede protagonista Massimo Ferrero, è Felice Riva. Successore di Andrea Rizzoli alla presidenza del Milan, l’imprenditore della Vallesusa erediterà una squadra Campione d’Europa, nelle cui fila militavano tenori del calibro di Cesare Maldini, Josè Altafini e Gianni Rivera.
Ereditiere di un giocattolo perfetto , Felice Riva ricoprì la carica per due anni (molto meno della presidenza di Massimo Ferrero), proprio quando la crisi del suo impero industriale iniziava a essere conclamata. Licenziamenti, scioperi e famiglie rimaste senza lavoro fecero molto più rumore di un boato di San Siro per un gol. Per questo, l’imprenditore di Legnano, dopo un biennio che portò alle lacrime del Maracanà
per una Coppa Intercontinentale mancata, lasciò la carica “guadagnandosi” pochi anni dopo, una condanna per bancarotta fraudolenta.
Facendo un passo indietro appena più breve, poi, non può non tornare alla mente la figura di Felice Colombo. Il presidente del Milan di fine anni ’70, che voleva risorgere e tornare grande, fu coinvolto nel cosiddetto Totonero, con il calcioscommesse che sancì la retrocessione in serie B dei rossoneri. Tuttavia, la storia di lui non si macchiò in maniera indelebile a causa di queste vicende, a differenza di quanto rischia di avvenire per Massimo Ferrero.
I tifosi rossoneri, infatti, lo ricordano per aver guidato il Milan che conquistò lo scudetto della stella, con un Gianni Rivera al passo d’addio e la scomparsa di Nereo Rocco, che non riuscì a godersi un traguardo rincorso per più di dieci anni invano. La radiazione dal mondo del calcio lo segnò, ma non staccò mai del tutto il cordone ombelicale con un mondo per il quale ha dato una parte della propria vita, a tinte rossonere. Un ricordo in parte piacevole che non possono vantare i tifosi della Sampdoria nei confronti di Massimo Ferrero.
Massimo Ferrero, pur non essendo ancora state emesse sentenze, rischia di passare alla storia per un verdetto già emesso dai tifosi della Sampdoria prima ancora che le carte possano passare in mano agli avvocati: game over, la storia continua, oltre il Viperetta.
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