Serie A
Milan: anche Romagnoli e Calabria KO. La situazione
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Le notizie che giungono dall’infermeria del Milan non lasciano di certo tranquilli società ed allenatore. Non passano giorni che non ci siano nuovi infortuni ed ora, dopo l’allarme centrocampo, si sta delineando una nuova emergenza anche in difesa.
Per il momento l’unico reparto che possiamo definire ancora integro, nonostante alcune noie muscolari, è quello offensivo, ma non ci dobbiamo dimenticare che nella delicata sfida contro la Lazio non ci sarà Gonzalo Higuain fuori per squalifica a seguito dell’espulsione contro la Juventus domenica scorsa. A gennaio si correrà ai ripari, Leonardo sta assiduamente lavorando a tale scopo, ma ci sono ancora troppe gare importanti in queste settimane e Gattuso avrà tutto il suo bel daffare per cercare di fare entrare in campo una formazione accettabile.
Troppi carichi di lavoro
Ritengo che nell’arco di una stagione alcuni infortuni ci possano stare, è del tutto normale, quelli traumatici dovuti a scontri di gioco sono fortuiti ed inevitabili, ma altri no. Bruno Dominici, responsabile della preparazione atletica ha sottoposto i giocatori ad importanti carichi di lavoro sia in estate che nella pausa di settembre per le Nazionali. Gli allenamenti di Gattuso, a differenza dell’era Montella, sono apparsi fin da subito molto pesanti dal lato muscolare e probabilmente ad inizio stagione sono state fatte valutazioni errate, vedasi il caso di Bonaventura il quale per 5 mesi ha giocato con l’ausilio degli antinfiammatori continuando a rimandare un’operazione necessaria oppure Calabria che soffre dello stesso identico problema al tendine d’achille che aveva lo scorso anno.
Probabilmente anche la coperta troppo corta ha portato Gattuso ad utilizzare sempre gli stessi giocatori anche se non al top, ma non ci dobbiamo dimenticare che in rosa ci sono Berloacci, Jose Mauri, Montolivo ed il fantasma Halilovic che al di là di impressioni personali avrebbero potuto giocar qualche partita in più per permettere di far riposare per esempio Kessie, Calhanoglu e Biglia.
Emergenza in difesa
Anche Alessio Romagnoli da ieri fa parte della lunga lista degli infortunati. Il capitano rossonero ha dovuto lasciare il ritiro della Nazionale e non potrà essere a disposizione del c.t. Roberto Mancini per la sfida sabato sera contro il Portogallo. Da una prima valutazione per il difensore milanista si parla di una contrattura muscolare alla gamba sinistra e potrebbero bastar alcuni giorni di riposo forzato per essere pronto per Lab trasferta di Roma contro la Lazio.
Se così non fosse il Milan sarebbe costretto a presentarsi con il duo centrale difensivo composto dall’inedita coppia Zapata-Simic. Anche Calabria e Musacchio non saranno della partita, il primo – come detto in precedenza – sta combattendo da troppo tempo contro un dolore al tendine d’Achille che non gli permette di correre in maniera fluida impedendo soprattutto movimenti come cambi di direzione e torsioni della caviglia che nel mondo del pallone sono continui e numerosi in una partita.
Centrocampo ed attacco in difficoltà
Oltre a quanto scritto per la difesa, problemi anche a centrocampo con Biglia che dovrebbe rientrare a marzo e Bonaventura che dovrà sottoporsi ad un intervento alla cartilagine del ginocchio. Le condizioni di Kessie e Calhanoglu sono in leggero miglioramento anche se da troppe gare i due sono costretti a stringere i denti e lodevolmente entrare in campo. La fortuna è che in queste settimane Bakayoko sta trovando una forma fisica accettabile e soprattutto sta convincendo dopo un inizio stagione che definire disastroso è riduttivo.
Sicuramente la pausa per la Nazionale non può che giovare e permetterà a qualche giocatore un graduale recupero, ma la situazione resta davvero preoccupante. Società ed allenatore dovranno seriamente guardarsi negli occhi, confrontarsi e prendersi ognuno la propria parte di responsabilità perché non si può parlare esclusivamente di sfortuna ma di preparazione che ritengo sbagliata o non adeguata e scarsa programmazione della rosa alla luce dei tre impegni nelle tre competizioni che il Milan è costretto a giocare con un organico decisamente insufficiente.
Serie A
Verso Verona, Palladino disegna la Fiorentina
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La Fiorentina per il 26esimo turno sarà di scena al Bentegodi contro l’Hellas Verona, domenica 23 febbraio alle ore 15: le possibili scelte di Palladino.
Chissà se per il tecnico viola la brutta sconfitta contro il Como avrà portato consiglio… Di certo Palladino dovrà ripartire dovendo fare a meno di un paio di opzioni offensive non da poco e per almeno un mese: Gudmundsson e Colpani.
I due acquisti estivi negli ultimi tempi non rientravano nelle prime scelte del tecnico viola, ma potevano assicurargli dei ricambi a gara in corso, anche dal punto di vista del modulo.
A Verona tornerà Kean, la cui assenza si è fatta sentire oltre misura nella sfida contro i lariani: a supportarlo dal primo minuto ci sarà Zaniolo, che qualche risposta positiva dal punto di vista fisico l’ha già data nelle primissime apparizioni in viola.
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Fagioli
Palladino starebbe ragionando in questo momento su due moduli: il 4-3-2-1 o il 3-5-2. In entrambi i casi Fagioli, dopo l’esperimento non riuscito contro il Como in cui è stato utilizzato nella trequarti, sarà messo nel cuore del centrocampo. A suo fianco ora Palladino ha l’imbarazzo della scelta, con Folorunsho e Mandragora favoriti.
Se lo schema sarà quello ad albero di Natale, a sostenere Kean ci saranno dal primo minuto sia Zaniolo che Beltran, con Ndour pronto a scalare le gerarchie.
Comuzzo dovrebbe rientrare dal primo minuto al centro della difesa con possibile turno di riposo di Ranieri, a meno che Palladino torni al vecchio amore, la difesa a tre, con Dodò e Parisi, Gosens è squalificato, sulle corsie esterne in mediana.
Serie A
Repubblica – Milan, Conceiçao: tensione altissima con Pulisic
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Sembra proprio che la situazione in casa Milan sia piuttosto tesa, secondo la Repubblica tensione altissima tra Conceiçao e Pulisic.
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CHRISTIAN PULISIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’eliminazione dalla Champions League ha lasciato scorie, e le frizioni tra alcuni giocatori e l’allenatore stanno emergendo in maniera evidente.
Se le indiscrezioni su Pulisic fossero confermate, sarebbe un segnale forte: una richiesta di cessione così diretta significa che i rapporti interni sono ormai compromessi.
Anche la gestione di Fofana sembra un tema delicato. Se davvero l’allenatore non lo vede come un elemento centrale del progetto, allora il suo utilizzo ridotto potrebbe essere una scelta più tecnica che diplomatica. I
n generale, però, quando in uno spogliatoio iniziano a circolare queste voci, significa che qualcosa non funziona più come dovrebbe.
Ora la società dovrà decidere come muoversi: dare ancora fiducia all’allenatore e cercare di ricucire i rapporti con lo spogliatoio, oppure prendere decisioni drastiche? Di certo, con il campionato ancora in corso e altri obiettivi da inseguire, il Milan non può permettersi di lasciarsi travolgere da questa tensione.
Serie A
Atalanta, prove di pace: Lookman e Gasp verso la tregua?
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Atalanta, dopo la polemica post-Champions, il club è pronto a mediare per ricucire lo strappo tra Gasperini e l’attaccante.
L’eliminazione dalla Champions League dopo la sconfitta casalinga contro il Club Brugge ha acceso un caso in casa Atalanta: Ademola Lookman, entrato nella ripresa sullo 0-3, ha segnato subito ma poi ha fallito il rigore del possibile 2-3, scatenando la dura critica di Gian Piero Gasperini, che lo ha definito “uno dei peggiori rigoristi mai visti”.
La replica dell’attaccante nigeriano non si è fatta attendere: “Profondamente irrispettoso, mi ferisce”, ha scritto ieri pomeriggio sui social.
Atalanta, arrivano i Percassi
Per stemperare la tensione, oggi pomeriggio al centro sportivo di Zingonia sono attesi il presidente Antonio Percassi e l’AD Luca Percassi, che cercheranno di organizzare un chiarimento tra il tecnico e il giocatore per ristabilire la serenità fino a fine stagione.
L’Atalanta, attualmente terza in classifica (-3 dall’Inter e -5 dal Napoli), deve restare concentrata in vista della sfida di domenica contro l’Empoli. In estate, Lookman potrebbe lasciare Bergamo: il suo valore di mercato è stimato tra i 50 e i 60 milioni di euro e la Juventus è tra i club interessati. Arrivato dal Lipsia nell’agosto 2022 per 9,35 milioni di euro, il nigeriano ha segnato 47 gol in 106 presenze, tra cui la storica tripletta nella finale di Europa League contro il Bayer Leverkusen. Il suo contratto scade nel 2026 con opzione per un ulteriore anno.
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Ademola Lookman (foto KEYPRESS)
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