Categorie: Serie A

Milan, con Conceicao un flop annunciato: dal caso Musah ai litigi in campo

La situazione in casa Milan si fa sempre più tesa e il pareggio spettacolare ma amaro contro la Fiorentina sembra aver segnato un ulteriore punto di rottura in una stagione che sta prendendo una piega disastrosa.

Nonostante lo show in campo e sugli spalti, con tifosi rossoneri e viola calorosissimi, il risultato finale — un 2-2 acceso — rischia di allontanare definitivamente il Diavolo dalle coppe europee, con il nono posto che ormai sembra una triste costante.

Un cambio di panchina fallito

Yunus Musah ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Il passaggio da Paulo Fonseca a Sergio Conceição doveva rappresentare una scossa, ma si è rivelato un boomerang. I numeri lo certificano: rendimento peggiorato, caos gestionale e tensione interna. Il litigio in campo con Davide Calabria aveva già sollevato dubbi sulla leadership del tecnico, ma quanto accaduto con Yunus Musah ha fatto esplodere il malumore.

Sostituito al 22’ minuto dopo un errore che ha portato all’1-0 viola, l’americano ha lasciato direttamente il campo e si è rifugiato negli spogliatoi, salvo poi rientrare — richiamato da Pavlovic e Florenzi — per scusarsi. Un gesto che, per molti, è stato più un’umiliazione pubblica che una scelta tecnica, soprattutto considerando che era già successo contro la Lazio.

Una squadra fragile, dentro e fuori dal campo

Il dato più allarmante è quello legato agli svantaggi iniziali: 13 partite in cui il Milan è andato sotto nel punteggio, 4 volte di fila nelle ultime uscite. La fragilità mentale e tattica è diventata cronica. E se non bastasse, i due gol subiti ieri tra il 6’ e il 9’ raccontano bene una squadra senza reazione, sbilanciata, confusionaria.

L’addio a Conceição è (quasi) scritto

Le parole di Giorgio Furlani nel pre-partita sono sembrate una vera e propria conferma della fine del ciclo Conceição, che dovrebbe lasciare a fine stagione. E, nonostante la Supercoppa Italiana vinta nei primi giorni del suo incarico, il bilancio rischia di essere uno dei peggiori della sua carriera da allenatore: poche idee, gestione discutibile del gruppo e soprattutto nessuna identità riconoscibile.

Una squadra capace di vincere a Madrid contro il Real e poi pareggiare a Cagliari non può che essere definita schizofrenica. E oggi il Milan si ritrova a inseguire, confuso, con la seria possibilità di chiudere la stagione fuori da tutto.

Aggiornato al 06/04/2025 11:12

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Pubblicato da
Francesco Tripodi
Tag: Milan

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