Serie A
Milan, Conceiçao: “Affronteremo un Napoli di qualità, come il suo allenatore. Vogliamo la Champions”

Il mister del Milan Sergio Conceiçao ha parlato nella conferenza stampa odierna in vista del match di domani contro il Napoli.
A seguire la conferenza stampa del mister rossonero.
Milan, le parole di Conceiçao
Come ha lavorato con i giocatori rimasti?
“L’ideale era rimanere con tutto il gruppo ma non è stato possibile anche perché ci sono tanti giocatori che giocano con le Nazionali. Chi è rimasto ha fatto un lavoro diverso dalle altre settimane, è stato importante
Prima sfida contro Conte: cosa si aspetta?
“Con Antonio ho giocato contro come giocatore: lui alla Juve e io alla Lazio. Da allenatori è la prima volta. Una gara difficile contro una buona squadra, a tre punti dalla capolista: una gara importante per gli obiettivi che abbiamo, non dobbiamo nasconderci anche perché è possibile arrivare dove vogliamo arrivare. Vogliamo tanto vincere, abbiamo preparato la partita per questo”
Si è rivisto Ibra a Milanello: ci racconti cosa vi siete detti?
“Lui non può giocare domani (ride, ndr). Con la dirigenza ci sentiamo tutti i giorni, niente da dire: loro sono sempre con la squadra. Abbiamo lavorato in un ambiente sano e buono, con tanta fame e la cosa più importante è la partita di domani. Io devo parlare di questo”
Più probabile vedere Abraham dal primo minuto?
“Abbiamo lavorato con tutti, per i principi della squadra: zona offensiva, difensiva, transizioni e palle inattive. Abbiamo stimolato tanto il talento e la capacità dei giocatori, ma non solo di Abraham”
Che Napoli ti aspetti?
“Un Napoli di qualità, immagine del suo allenatore. Con intensità, aggressività e davanti con una punta che sa fare tanto bene la sponda, con Raspadori e McTominay che si inseriscono. Lobotka è il maestro del centrocampo. Sappiamo a memoria quello che fanno, quali giocatori sono bravi. Siamo preparati su questi principi ma guardando alla nostra squadra: creeremo difficoltà al Napoli. Siamo pronti e mi piace sfidare i migliori”

GIOVANNI SIMEONE, LEONARDO SPINAZZOLA E PASQUALE MAZZOCCHI RAMMARICATI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Quanto ti stimola il confronto con Conte? È tra i tanti nomi
“Io non ho bisogno di rassicurazioni, sono qua per fare il migliore lavoro possibile. Passo questa passione ai giocatori: il paragone con Antonio è per questo, la passione. Al di là della passione per il calcio, siamo appassionati della vita, del calcio, della famiglia, degli amici. Vedo che anche Antonio è un po’ così. La cosa più importante è Napoli-Milan. Non mi sento il Conte portoghese”
Ci credete alla Champions?
“Se non ci crediamo, non ero qua. Abbiamo potuto lavorare diversamente da altre settimane con le partite ogni tre giorni. L’ambiente è buono e sano, con la voglia di fare un finale al livello del Milan”
Avete parlato di futuro con la dirigenza?
“Non ho bisogno, io devo lavorare e non devo pensare ad altro. Io dipendo dai risultati e basta. La prossima partita è la cosa più importante. Non ho bisogno di nessuno che mi dica di star tranquillo. Sennò sembro un bambino. Sono qua, ho il contratto con il Milan e non ho bisogno che qualcuno mi dica qualcosa in più. Abbiamo due obiettivi: Coppa Italia e quarto posto, poi la Supercoppa e gli ottavi di Champions che sono stati una delusione”
Tieni conto anche della semifinale di Coppa?
“Penso che nella mia esperienza non va bene preparare due partite contemporaneamente: siamo concentrati su quello che dobbiamo fare domani a Napoli. Ci sono giocatori che in Nazionale hanno giocato due partite ma abbiamo uno staff bravissimo per il recupero. Non è per quello che uno giocherà o no”
Che ne pensa di Walker?
“Lui fa parte del gruppo, si è inserito molto bene e ha tanta esperienza. Deve dimostrare durante la settimana di poter giocare: non gioca perchè ha 35 anni e ha giocato nel City. Giocherà se dà il massimo e rispetta i principi della squadra, come ha fatto per ora. È un professionista fantastico”
Come vede tatticamente Loftus-Cheek?
“Giocatore che può fare più di una posizione, l’anno scorso ha fatto 10 gol. Ho visto immagini di tutti i giocatori quando sono arrivato qua: Ruben si può usare da trequartista, come box to box. Dipende dalla strategia della partita. Nelle ultime settimane ha lavorato bene come tutti.”
Chi toglierebbe al Napoli?
“Tutti i giocatori che giocano al Napoli devono avere qualità. Conte fa bene perchè è bravo e ha giocatori bravi. Non voglio andare sui singoli perché non mi piace. In ogni reparto ci sono giocatori bravi e soluzioni che possono dare qualcosa dentro la partita. Come noi”
Come gestirà la rotazione in difesa?
“Dipende dai cicli. Ho 4 difensori centrali molto bravi e ho piena fiducia in loro. Dipende dal momento. Le ultime le hanno giocate Gabbia e Thiaw, vediamo le prossime. La competizione tra loro è fantastica”
Serie A
Milan, Thiaw in gruppo, Loftus-Cheek fermo: i tempi di recupero

Il Milan di Sergio Conceição si prepara al derby di Coppa Italia con qualche novità importante in chiave formazione.
La buona notizia per i rossoneri è il ritorno in gruppo di Malick Thiaw, che aveva saltato la trasferta contro il Napoli a causa di un virus. Il difensore tedesco si è allenato regolarmente con i compagni e sarà a disposizione per la stracittadina contro l’Inter, una gara cruciale per il cammino in Coppa Italia.
Dall’altra parte, però, c’è l’assenza pesante di Ruben Loftus-Cheek, operato d’urgenza per un’appendicite a Napoli. L’inglese dovrà stare fermo due settimane e tornerà disponibile solo tra circa un mese, lasciando un vuoto importante a centrocampo.
Sarà interessante vedere come Conceição deciderà di rimpiazzarlo nel derby e se il Milan riuscirà a reagire dopo la sconfitta contro il Napoli.

RAFAEL LEAO PERPLESSO IN PANCHINA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Hellas Verona, media punti perfetta: salvezza più vicina

L’Hellas Verona strappa un altro punto importante in ottica salvezza. Contro il Parma uno 0-0 che aiuta gli uomini di Zanetti ad avvicinarsi alla salvezza.
Con questo punto gli scaligeri stabiliscono una media punti perfetta di 1 punto a partita che può facilitare la strada verso l’obiettivo finale. In vista delle prossime sfide l’ambiente è carico e spera nella salvezza anticipata.
Hellas Verona, 30 punti in 30 giornate: dimostrazione di solidità
I gialloblu tornano a fare punti al Bentegodi dopo la sconfitta con il Bologna e danno il via a una mini serie positiva dopo la vittoria di Udine. Montipò e compagni hanno dato dimostrazione di compattezza nonostante qualche assenza pesante (Suslov su tutti) e l’adattamento di un difensore come Dawidowicz in mediana al fianco di Duda.
In attacco la coppia Sarr–Mosquera col colombiano che ha avuto dopo 1 minuto la palla del vantaggio ma il colpo di testa si è infranto sulla traversa. Per il resto il Bufalo si è mosso bene tra le linee, capeggiando tra i difensori crociati.

ESULTANZA DANIEL MOSQUERA ( FOTO KEYPRESS )
Tuttavia le poche occasioni nitide e la timidezza nel concludere verso la porta sono stati fattori decisivi per il secondo 0-0 della stagione dell’Hellas Verona.
In ogni caso, restare imbattuti nei due incontri con un’altra pretendente alla salvezza è da considerarsi molto positivo soprattutto in vista delle prossime delicate sfide contro altre squadre nella parte sinistra della classifica.
La trasferta di Torino poi Genoa in casa possono regalare la salvezza anticipata e coronare una vera e propria impresa viste le premesse.
Serie A
Khephren Thuram: “Non so quando sarà superato il problema del razzismo e sulla Juventus…”

Il calciatore della Juventus Khephren Thuram ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de La Stampa su varie tematiche
Juventus, le parole di Thuram
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal centrocampista francese della Juventus Khephren Thuram ai microfoni de La Stampa su diverse tematiche tra cui il razzismo:
“Non so quando sarà superato il razzismo, so che è necessario non fare finta di nulla. Sono felice di portare la mia voce tra i giovanissimi per sensibilizzarli su questo. Sono rimasto in Italia fino a 4 anni e di quel periodo non ricordo bene, ma in Francia il razzismo l’ho incrociato. Temo non ci sia un posto specifico in cui incontrarlo, è un atteggiamento. Anche io ho avuto le mie brutte esperienze”.
Khephren Thuram entra quindi più nello specifico:
“Avevo 13 anni, circa, e mio padre mi ha lasciato davanti a casa, ero senza chiavi e aspettavo mia mamma facendo avanti e indietro di fronte al portone. Una donna mi ha fissato dicendomi di tornare da dove vengo.
Io ci pensavo e mi chiedevo dove dovessi tornare… In Italia? Poi quella sensazione, la fitta. Mio padre mi aveva spiegato come mi sarei sentito ed è andata proprio così. Non dovrebbe succedere, capiterà ancora. Papà ha aiutato me, spero di averlo fatto con qualcun altro”.
Prosegue e conclude parlando ancora di razzismo, Thuram junior:
“Il pensiero bianco esiste ancora, pure certi afrodiscendenti lo seguono. Ed è ancora più triste: è un retaggio colonialista che buca il tempo. La nostra società ne è intrisa, il pregiudizio della superiorità a prescindere è durissimo a morire.
Siamo comunque distanti da quando non si potevano usare gli stessi bagni o sedersi sul bus. Evolviamo e questo conta”. Il calcio fa abbastanza per combattere il razzismo? Prosegue e conclude così Thuram: “La volontà c’è. Alla Juve si parla spesso di come combattere il razzismo, bisogna trovare una comunicazione efficace e reazioni forti”.
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