Serie A
Milan, confermata l’assenza di Cardinale per i 125 anni della società
Il proprietario del Milan diserta la festa per celebrare i protagonisti della gloriosa storia del club. Ecco il motivo dietro questa decisione.
La festa per i 125 anni del Milan, una delle società più gloriose del calcio mondiale, si tinge di emozione e celebrazione, ma anche di una sorpresa inattesa. Gerry Cardinale, attuale proprietario del club attraverso il fondo RedBird, non sarà presente all’evento commemorativo. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, la decisione ha spiazzato molti, ma il motivo dietro questa scelta appare chiaro e in linea con il rispetto per la tradizione rossonera.
Milan, un gesto di “eleganza”
Cardinale ha fatto sapere che la sua assenza è una scelta consapevole, dettata dalla volontà di lasciare spazio ai protagonisti del passato, coloro che hanno scritto pagine indimenticabili della storia del Milan. L’attuale proprietario ha preferito fare un passo indietro, lasciando che la scena sia dominata da ex giocatori, allenatori e dirigenti che hanno contribuito a costruire l’identità e il successo di un club che oggi vanta ben 7 Champions League e 19 Scudetti.
Stasera, in occasione del match contro il Genoa, i tifosi rossoneri celebreranno un secolo e un quarto di storia, ricordando i momenti più iconici del club e omaggiando le leggende che hanno vestito la maglia. L’assenza di Cardinale, tuttavia, non passerà inosservata. Se da un lato sottolinea il rispetto dell’attuale proprietà per le radici rossonere, dall’altro rappresenta una scelta di discrezione che potrebbe suscitare opinioni contrastanti tra i tifosi.
La decisione di Gerry Cardinale si inserisce in un contesto di grande attenzione alle dinamiche tra presente e passato. L’imprenditore americano, al timone del club dal 2022, ha già dimostrato di voler puntare su un modello di gestione innovativo, ma al contempo rispettoso della tradizione milanista. La sua assenza vuole probabilmente evitare di distogliere l’attenzione dalla vera essenza di questa celebrazione, ovvero onorare chi ha contribuito a fare del Milan una leggenda del calcio.
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Serie A
Parma-Hellas Verona, le formazioni ufficiali: sorpresa Sarr
Parma-Hellas Verona, match valido per la 16^ giornata di Serie A 2024/25: le scelte ufficiali di Fabio Pecchia e Paolo Zanetti per l’incontro del Tardini.
Match della sedicesima giornata di Serie A 2024/2025. Il fischio d’inizio della partita è in programma alle 15:00 di domenica 15 dicembre nello stadio Tardini, dove i crociati inseguono la seconda vittoria interna consecutiva dopo il 3-1 inflitto alla Lazio. Di fronte il Verona di Zanetti che vuole punti per allontanarsi dalla zona calda.
Di seguito la designazione arbitrale e le formazioni ufficiali.
La designazione arbitrale
ARBITRO: SOZZA
ASSISTENTI: MONDIN – BITONTI
IV: TREMOLADA
VAR: GARIGLIO
AVAR: MAZZOLENI
Parma-Hellas Verona, le formazioni ufficiali
Serie A
Bologna-Fiorentina, le formazioni ufficiali: c’è Gudmundsson
Bologna-Fiorentina, match valido per la 16^ giornata di Serie A 2024/25: le scelte ufficiali di Vincenzo Italiano e Raffaele Palladino.
Alle ore 15 è in programma allo stadio Dall’Ara il match tra il Bologna e la Fiorentina, valevole per la 16^ di Serie A. Mister Italiano ritroverà il suo passato, squadra che, dall’arrivo di Palladino, occupa momentaneamente il terzo posto in classifica.
Di seguito la designazione arbitrale e le formazioni ufficiali.
La designazione arbitrale
ARBITRO: FABBRI
ASSISTENTI: IMPERIALE – CAVALLINA
IV: PICCININI
VAR: ABISSO
AVAR: MARINI
Bologna-Fiorentina, le formazioni ufficiali
Serie A
Felipe Caicedo: “Senza il Covid avremmo vinto lo scudetto”
Alla viglia di Lazio-Inter ha parlato un recente ex di entrambe le squadre, ovvero Felipe Caicedo: “Di Inzaghi posso solo parlare bene. Resta il numero uno”.
Caicedo è stato un giocatore simbolo dell’esperienza di Simone Inzaghi da allenatore della Lazio, tant’è che ha deciso di richiamarlo anche a Milano. I suoi ripetuti gol al 90′ minuto hanno fatto gioire i tanti tifosi biancocelesti, che avranno di lui sempre un ricordo positivo. Alla viglia di Lazio-Inter è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport ed ha parlato della sua stima per il mister e del suo periodo d’oro nella capitale.
Le parole di Caicedo
Il bomber dell’Ecuador ha aperto la sua intervista elogiando il suo rapporto di affetto reciproco con Simone Inzaghi: “Di Inzaghi posso solo parlare bene. È stato fondamentale perché mi ha sempre dato fiducia e credeva in me, infatti mi ha chiamato anche all’Inter . Lì le cose non sono andate come speravo, ma lui resta il numero uno. Sono stato importante anche io per la sua Lazio, con tutti quei gol al novantesimo che mi hanno reso un beniamino dei tifosi”.
Infine, ha ricordato qualche bel momento vissuto con la maglia biancoceleste e ha parlato del più grande rimpianto di quelle stagioni: “Se chiudo gli occhi mi vengono in mente Cagliari-Lazio, Sassuolo-Lazio e quell’anno in cui tutto sembrava possibile: senza il Covid avremmo vinto lo scudetto. Sono molto legato a lui, al suo staff e ho rispetto per l’Inter, ma il mio cuore dice Lazio. Sarà una partita equilibrata, l’Olimpico sarà pieno”.
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