Il tecnico del Milan, Paulo Fonseca, ha parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia della partita contro il Cagliari.
Paulo Fonseca è come il giunco dantesco del Canto I del Purgatorio. Lo pieghi, ma non lo spezzi. Ogni volta che è stato dato per sconfitto ha sempre saputo rialzarsi. Con le sue idee e il suo carattere. Si può avere personalità e credibilità anche senza urlare e sbattere i pugni sul tavolo, dopotutto. E la squadra lo ha capito, a giudicare dalla prestazione di Madrid. Il Milan a Cagliari sarà chiamato a dare continuità alla vittoria in Champions contro il Real Madrid, rendendo quel successo un momento di ripartenza.
Di seguito le parole di Fonseca.
Madrid
“È importante avere in mente le cose buone che abbiamo fatto, ma è importante anche capire che a Cagliari sarà una partita diversa. Dobbiamo essere un’altra squadra per poter giocare con il Cagliari. Sarà una partita totalmente diversa. Da mercoledì ho smesso di pensare a Madrid per pensare a Cagliari: serve l’atteggiamento giusto per vincere domani“.
Cagliari
“Anche prima della partita di Madrid la squadra aveva la consapevolezza di cosa potesse essere. È vero che la vittoria col Real porta più fiducia ai giocatori, ma tutte le partite sono importanti. Non penso che la partita col Real sia più importante di quella col Cagliari. Dobbiamo tornare ora sul campionato, che è diverso“.
Musah
“Metterlo largo è stata una strategia per Madrid. Non lo so se possiamo farlo in altre partite. Magari sì, magari anche con altri giocatori, ma è stata principalmente una strategia per Madrid: per le caratteristiche dei giocatori del Real. Il successo delle squadre si basa su questo tipo di giocatori. Musah è molto importante per noi. Aveva già fatto una bellissima partita contro il Napoli. Gli ho chiesto un altro ruolo e ha fatto di nuovo molto bene. So che è un tipo di giocatore che è sempre pronto per sacrificarsi e aiutare la squadra. Ha tante qualità che mi piacciono. Per me è stato un giocatore decisivo a Madrid. Non ne ho parlato solo perché mi fanno solo domande su Leao (ride, ndr). Volevo farlo, ma le domande non arrivano (ride, ndr)”.
Morata?
“È stata una situazione strana. In un esercizio ieri si è scontrato con Pavlovic e inizialmente non pensavo fosse un problema come quello che poi è stato, ma non è pronto per giocare domani. Sta bene, ma non è pronto“.
Leao
“Domani Leao titolare. Io ho detto dopo Madrid che può fare ancora meglio, soprattutto in alcune situazioni. Dobbiamo tutti capire che domani sarà una partita totalmente diversa: con marcature individuali e senza tutto lo spazio che ha avuto contro il Real. Mi aspetto però un Rafa dello stesso livello. Ha avuto nove o dieci situazioni di uno contro uno negli ultimi 30 metri. Può e deve migliorare nell’ultima scelta. È chiaro per tutti che possa anche migliorare difensivamente. Dobbiamo continuare a lavorare con lui per farlo migliorare su queste questioni, che sono importanti sia per lui per la squadra“.
Rapporto con Leao?
“Il mio rapporto con Leao è stato sempre buono. Io non posso dire tutto, ogni allenatore ha una strategia. Io ho cercato di avere una strategia con Rafa. Forse non è stata la migliore, poi ne ho provata un’altra e mi sembra abbia avuto qualche effetto… Io non ho mai avuto problemi con Rafa. Lui ha accettato bene la situazione e ha avuto la reazione che io volevo. Mi aspetto che Rafa possa continuare così. Se questa è la soluzione, magari possiamo vedere Rafa più volte in panchina (ride, ndr)…”
Momento
“Ci sono diverse spiegazioni. Prima: questo tipo di partite sono una grande grande motivazione per i giocatori; i giocatori affrontano queste partite con più motivazioni che in altre partite. E questa è la motivazione per cui io sono più preoccupato di giocare con il Cagliari piuttosto che contro il Real. Secondo: sono partite totalmente diverse. Quando giochi contro squadre come il Real, ciò che non devi fare è non avere coraggio. Perché queste squadre concedono spazio, si può giocare, puoi controllare la partita e questo porta fiducia. Alle volte è più difficile giocare contro il Monza o il Cagliari che contro il Real Madrid. Contro il Real noi abbiamo spazio per giocare, ma domani sono sicuro che non avremo lo stesso spazio per giocare
Tifosi
“È normale che i tifosi mi vogliano più bene ora (ride, ndr) ma per me non è cambiato niente. Io devo seguire la strada in cui credo, devo essere sempre equilibrato. Non sono uno che quando vince guarda tutto e che quando perde non guarda niente. Io sono sempre lo stesso: non guardo niente“.
Champions
“Non ho pensato a questo. Mi piace sì, ma mi piace anche che la squadra capisca che il campionato è la priorità. Dobbiamo avere lo stesso coraggio per vincere le partite qui. La Serie A è la nostra priorità“.
De la Fuente
“Non so perché De la Fuente ha detto che Morata giocherà in Nazionale. C’è un protocollo che dice che un giocatore in questi casi deve fermarsi per dieci giorni. Non so come possa dire che giocherà. Io so che non può fare niente. So che il riposo per lui non è un’opzione, è una cosa obbligatoria. Non so come de la Fuente possa dire questo“.
Modulo
“Se mi dai un consiglio magari lo seguo, ma non puoi dirmi che devo mettere tre centrocampisti. Noi giochiamo già con tre centrocampisti. A Madrid ne abbiamo messi addirittura quattro“.
Cattiveria
“Noi non siamo stati d’accordo sulle valutazioni di Monza, ma io ho visto l’atteggiamento giusto perché abbiamo affrontato altre difficoltà con la cattiveria giusta e la testa giusta. Mi aspetto che domani sia lo stesso. Lo Stoccarda con l’Atalanta ha avuto l’atteggiamento giusto, ma ha trovato difficoltà nell’affrontare una squadra che difende in quel modo. Come allenatore so che è una grande difficoltà affrontare le squadre che difendono così“.
Abraham
“È difficile scegliere i giocatori, perché abbiamo tanti giocatori. Chukwueze sta in buon momento, ma se non gioca è perché è una scelta tattica e non per una questione di performance. Abbiamo possibilità di cambiare in funzione delle partite. A Monza abbiamo giocato con Pavlovic e Thiaw, perché serviva più fisico. A Madrid serviva più velocità e ha giocato Tomori. Io ho la fortuna di scegliere in funzione delle partite e penso che i giocatori capiscano bene questo, perché io sono diretto con loro e glielo spiego quando le cose vanno spiegate“.
Fonseca sul suo percorso
“È un orgoglio essere al Milan, sono molto soddisfatto. È difficile, ma sono molto orgoglioso e molto motivato vedendo il lavoro e la crescita della squadra. È altamente motivante, sono molto motivato e soddisfatto“.
Differenze fra Europa e Italia
“Quando abbiamo una partita come quella contro il Real Madrid abbiamo l’intenzione di cercare determinati spazi, perché abbiamo gli spazi. Per giocare contro il Real abbiamo un gioco posizionale buono. Per giocare contro il Cagliari abbiamo bisogno di altre cose. Quando c’è una marcatura individuale non c’è spazio per il gioco posizionale. Ci sono altre cose importanti, che però non voglio dire (sorride, ndr). È chiaro che il modo della squadra di affrontare la partita deve essere diverso. Contro il Monza, anche contro il Napoli in qualche momento, abbiamo fatto tante cose buone. Dobbiamo continuare a fare queste cose importanti, in modo tale da poter affrontare questo tipo di squadre“.
Jovic
“Sta dentro il progetto, il problema è che non sta bene fisicamente. Ha un problema che continua. Lui si è allenato in questi giorni, ma con dolore. Oggi abbiamo provato, ma ha di nuovo questo dolore forte che lo limita. Domani non sarà con noi“.
Fonseca: “Domani Camarda titolare”
“Per me non è sorprendente. Lavora tutti i giorni con noi. Penso che tutti nel club credono tanto in lui, lui lavora bene e capisce bene il ruolo. Per me i giocatori non hanno età, hanno qualità. E lui dimostra tutti i giorni che ha qualità. Morata in questo momento ha un ruolo molto specifico. Morata non è sempre un attaccante, ma tante volte è un giocatore che sblocca le linee di passaggio. Penso che Camarda in questo momento è più pronto di Abraham per fare questo ruolo. E devo dire che Abraham non sta totalmente bene, ma sta meglio. Io ho fiducia totale in Camarda. Si è allenato molto bene. Ha l’età che ha, ma ha una maturità molto grande. Ha coraggio, lavora tanto per la squadra difensivamente. Ieri abbiamo avuto questo problema di Morata. Non ho avuto un solo dubbio su chi avrebbe dovuto giocare domani“.
Termina qui la conferenza stampa di Fonseca.
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