Serie A
Milan, Fonseca: “Non è mai un buon momento per affrontare l’Atalanta”
Il tecnico del Milan, Paulo Fonseca, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell’anticipo di Serie A contro l’Atalanta di Gasperini.
Paulo Fonseca, allenatore del Milan, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del big match della 15° giornata di Serie A contro l’Atalanta di Gasperini.
Il match è in programma domani, venerdì 6 dicembre, alle ore 20:45 al Gewiss Stadium di Bergamo.
Milan, le parole di Fonseca
È il momento buono per affrontare l’Atalanta?
“Mai è un buon momento per affrontare l’Atalanta. Noi siamo in un buon momento, siamo in crescita e abbiamo fiducia. Però, affrontare l’Atalanta è sempre difficile, hanno fatto 8 vittorie nelle ultime 9 partite, segnando 25 gol e subendone solo 4; è una squadra fortissima. Sarà una partita difficilissima, ma siamo pronti per giocarcela con fiducia”.
La squadra ha intrapreso la direzione giusta?
“Sì. Penso che questo derivi molto da come la squadra difende, perché questo porta stabilità e fiducia a tutti. Tre o quattro partite fa c’era sconforto difensivamente, ma oggi no, la squadra sta bene difensivamente e questo porta fiducia per attaccare”.
Cos’è l’Atalanta a livello internazionale?
“Non si vedeva giocare una squadra così uomo a uomo da tanto tempo. Il calcio è come la vita: ciclico. Si ritorna sempre a ciò che c’è stato. Gasperini è stato pioniere di questo modo di giocare e ora tutti in Europa hanno la consapevolezza che sia difficile affrontare squadre come l’Atalanta e tante squadre seguono il modello Atalanta. Stavo leggendo uno studio tedesco e lì tante squadre giocano così ora: il Bayern Monaco, lo Stoccarda… Io penso che hanno seguito l’idea di Gasperini. È un riferimento a livello internazionale il modo di giocare dell’Atalanta”.
Partita decisiva per dare una svolta alla stagione?
“La squadra non ha bisogno di questa partita per essere consapevole di ciò che ci vuole. Partita importante, non decisiva. Siamo in un buon momento, ma vincere con l’Atalanta porterebbe più fiducia per il futuro”.
Esame di maturità per la fase difensiva?
“La squadra è fiduciosa grazie al nostro momento difensivo. Sarà una bella prova per noi, perché l’Atalanta è veramente forte offensivamente, creano tanto. Sarà un buon test per noi per vedere come difendiamo e anche come attacchiamo”.
Il Milan ritrova De Ketelaere, ex della partita…
“Magari si è adattato di più ad un modo diverso di giocare. Ma non voglio parlare dei giocatori dell’Atalanta, penso che la loro cosa più importante è il collettivo. E loro sono molto forti”.
Ti definisci un tecnico moderno, innovativo, che sa sorprendere? Come ti stai calando in questa realtà in Italia?
“Non mi piace parlare di me. Dovete essere voi a parlare di me. Quello che posso dire è che mi sento molto molto bene in Italia, è molto stimolante per un allenatore straniero. Qua è diverso, è più stimolante stare qui e trovare un modo diverso di vedere le cose. La Serie A è chiaramente diversa per me. In questi giorni parlavo con il mio staff e dicevo che solo stando qui puoi capire quanto è diverso. Gli allenatori che non sono qui non hanno l’idea esatta di com’è la Serie A e quello che porta di nuovo ad un allenatore. Vincere qui è molto molto difficile. Le grandi squadre europee adesso hanno la possibilità di affrontare le squadre italiane. Guardiamo i risultati. Come sono? Pensate quindi affrontare squadre italiane ogni settimana. È difficile”.
Cosa c’è di difficile?
“Il modo di difendere di molte squadre qui è diverso. Sono sicuro al 100% che affrontare una squadra che fa uomo a uomo è più difficile di affrontare una squadra che gioca a zona. Poi c’è la fisicità, il modo di difendere. Cercare spazio qui in Italia non è semplice. Se si parla di intensità l’Inghilterra è più intensa ma qui è diverso”.
Quella di domani è la partita tatticamente più difficile per il Milan in stagione? Pensa di usare ancora Musah a destra?
“Sì, Musah giocherà domani. Penso che abbiamo preparato bene la partita. La partita sarà tattica. È molto facile da capire come gioca l’Atalanta. È facile dire che fanno questo, questo e questo. Ma è difficile contrastarli, perché lo fanno molto bene. Offensivamente e difensivamente. Ma penso che siamo preparati per giocare contro l’Atalanta”.
Domani un pareggio è un buon risultato?
“Io penso sempre a vincere, non penso a questa possibilità. Prima delle partite nella mia testa ho solo un risultato: vincere. Non voglio pensare ad altri risultati”.
Non ha mai battuto Gasperini…
“Non ho nessuna voglia speciale di battere Gasperini. Sono il primo a dire che Gasperini è unico, dobbiamo riconoscere il lavoro che sta facendo: io una grande ammirazione per lui. Ho voglia di vincere domani come contro chiunque”.
Quanto l’ha soddisfatta la crescita di Leao?
“La sua crescita è la realtà, ma Rafa ha spazio per migliorare ancora. Ha fatto bene l’atteggiamento difensivo, ma non sono totalmente soddisfatto: ha le capacità per fare ancora meglio. E lui nella testa deve sapere che può fare sempre meglio. Ha fatto cinque gol, può farne venti. Noi dobbiamo esigere da noi stessi e lo deve fare anche Rafa: essere sempre ambizioso. È nella strada giusta, ma non si deve fermare ora”.
Chukwueze si sta adattando alla Musah?
“L’ho detto due partite fa: Chukwueze è entrato e ha fatto bene la fase difensiva. Sta facendo bene, sta progredendo. Poi Musah è più forte difensivamente, ma Chukwueze può fare un bel lavoro perché è molto responsabile”.
Il Milan non deve cambiare strategia?
“Le partite sono molto strategiche. Noi abbiamo le nostre caratteristiche, poi si può fare qualche adattamento. Noi vogliamo sempre avere iniziativa offensiva, ma contro l’Atalanta non è una partita in cui le squadre possono avere troppa iniziativa offensiva. Possono fare catenaccio? No, non mi ricordo partite in cui contro l’Atalanta si è fatto questo. Dove si gioca quindi questa partita? Non vicino alla loro porta”.
Qual è la cosa che l’ha soddisfatta di più fino ad ora?
“Ci sono tante cose che mi soddisfano ora, in particolare la crescita dei giocatori. Ovviamente voglio vincere, voglio dei titoli, ma vedere che chi lavora con me sta crescendo è ciò che mi fa avere più piacere. Poi: essere l’allenatore del Milan è un privilegio per me tutti i giorni. Poi non sono ancora totalmente soddisfatto di qualche cosa, sia sui singoli che sul collettivo, ma non le posso dire. Però ci sono, ci sono. Penso che sono ancora un po’ lontano da ciò che mi piacerebbe”.
Bollettino medico.
“Bennacer è più bello, ha fatto qualcosa ai capelli quindi è più bello (ride, ndr). Sta bene, ovviamente ha bisogno di tempo per lavorare come la squadra, ma penso che sia alla fine del periodo individuale. Gli altri sono tutti pronti, anche Sportiello e Loftus-Cheek”.
Serie A
Atalanta, esito degli esami per Scamacca, Carnesecchi e Kolasinac: le condizioni
Nelle ultime ore sono arrivati gli esiti degli esami per i calciatori dell’Atalanta Scamacca, Carnesecchi e Kolasinac dopo gli ultimi infortuni subiti: la situazione.
Atalanta, le condizioni dei calciatori
In casa Atalanta nella giornata odierna diversi calciatori si sottoporranno ad esami dopo i recenti infortuni subiti, di seguito l’esito degli esami di Scamacca, Carnesecchi e Kolasinac:
SCAMACCA: lesione della giunzione muscolo-tendinea del retto femorale destro; in attesa di consulenza specialistica
CARNESECCHI: lesione di basso grado fasciale dell’adduttore lungo destro
KOLASINAC: lesione di primo grado del bicipite femorale destro
La situazione del club bergamasco al momento è da monitorare, ma la sensazione è che il club bergamasco proverà ad intervenire sul mercato per provare a sostituire i calciatori indisponibili in caso di necessità
Serie A
Juventus, la situazione di Cambiaso tra City e infortuni
Tra l’infortunio alla caviglia e la mega offerta del Manchester City, in casa Juventus ci si interroga sulla situazione di Andrea Cambiaso.
Sul campo è arrivata la vittoria casalinga per 4-1 sull’Empoli, con la doppietta di Kolo Muani e i gol di Vlahovic e Conceicao. Nel mentre però in casa Juventus sorgono delle perplessità riguardo Andrea Cambiaso, che ha saltato sia la sfida contro i toscani cha la gara infrasettimanale di Champions League con il Benfica, a causa di un infortunio alla caviglia.
L’offerta del Manchester City e l’infortunio: cosa succede a Cambiaso?
Sembrava che l’assenza di Cambiaso nelle ultime due partite fosse dovuta a motivi di mercato, con la mega offerta del Manchester City che ha fatto vacillare la Juventus e i suoi tifosi. L’eventuale cessione avrebbe potuto avere delle ripercussioni in tutto l’ambiente, vista la stagione fin qui deludente sia in campionato che in Europa.
La realtà dei fatti è che il numero 27 della Vecchia Signora è veramente infortunato. Si legge su Calciomercato.com che fonti vicine al giocatore confermano le difficoltà fisiche delle ultime settimane, con i dolori alla caviglia che lo hanno costretto a giocare più volte con infiltrazioni o terapie speciali, fino ad alzare bandiera bianca dopo la sfida del Maradona contro il Napoli.
Cambiaso potrebbe saltare anche il prossimo turno di campionato, che vedrà la squadra allenata da Thiago Motta impegnata nella trasferta di Como. La speranza in casa Juventus è di riaverlo nel doppio confronto col PSV valido per i play-off di Champions. Tra le due partite con gli olandesi ci sarà il derby d’Italia contro l’Inter all’Allianz Stadium.
In chiave mercato, quale sarà il futuro del calciatore? Respinti almeno in questa finestra invernale i tentativi del City, i bianconeri saranno forse messi di nuovo alla prova la prossima estate. La sensazione infatti è che i Citizens abbiano semplicemente rimandato la questione di qualche mese, quando avranno più tempo e disponibilità per affondare il colpo.
Con un contratto in scadenza nel 2027, vista anche la giovane età (è un classe 2000), un’ipotetica cessione di Cambiaso potrebbe far incassare una cifra molto elevata alla Juventus. Se a gennaio non sono bastati quasi 70 milioni, si legge che la prossima estate la richiesta possa avvicinarsi agli 80. Il calciatore italiano è stimato da Guardiola e potrebbe rappresentare l’inizio di un nuovo ciclo del City. Appuntamento alla prossima estate.
Serie A
Milan-Inter 1-1, De Vrij riacciuffa al 90′ un derby maledetto I Le pagelle nerazzurre
Milan-Inter 1-1, Reijnders punisce un errore di Calhanoglu e insacca. Tre pali e tre gol annullati negano ai nerazzurri la gioia, che arriva al fotofinish con De Vrij. Le pagelle nerazzurre.
Sommer 6: l’impegno più grande ce l’ha quando viene perforato da Reijnders. Nel resto del match rischia poco.
Pavard 6: lavora tanto di fisico per limitare Leao, alcune volte con difficoltà, ma non è mai davvero in affanno contro il portoghese (dal 63′ Bisseck 6,5: lascia il segno e cambia le sorti del derby con un palo che grida vendetta e un cross perfetto per De Vrij, che insacca il gol dell’ultima preghiera).
De Vrij 7: dopo tre pali e tre gol annullati (giustamente), la rete che vale il pari è una sua capocciata in area di rigore.
Bastoni 6: poco appariscente, bada molto alla sostanza e si spinge raramente in attacco (dal 63′ Carlos Augusto 6: porta freschezza nell’ultimo terzo di partita).
Dumfries 6,5: E’ l’autore di uno dei pali di serata, e se ne rammarica, soprattutto perché poteva valere tre punti. Al di la di tutto, una prestazione più che sufficiente.
Barella 6: quando l’Inter è in difficoltà, lui è quello che si sbatte più di tutti per cercare di giostrare al meglio il pallone a centrocampo e imbastire qualcosa di interessante.
Calhanoglu 5,5: perde il pallone sanguinoso che dà il via alla rete del vantaggio rossonero. Piuttosto pasticcione e molto poco “sul pezzo”, complice il rientro desiderato proprio per la stracittadina (dal 63′ Zielinski 6: ingresso positivo, ma non è ancora conformato del tutto per fare il regista).
Mkhitaryan 5: non emerge come al suo solito, prova a metterci carattere ma il centrocampo del Milan sa annullarlo (dal 76′ Frattesi 6,5: molto meglio rispetto all’armeno).
Dimarco 5: forse perché Walker ha una caratura elevata, forse perché non era in serata, fatto sta che non emergono spunti degni del suo calabro nell’arco di tutta la partita (dal 76′ Zalewski 6,5: la notizia più bella della serata per Inzaghi è che il polacco salta l’uomo ed è un potenziale creatore di superiorità numerica. Assist determinante alla prima in nerazzurro).
Thuram 6: si iscrive anche lui al club dei colpitori dei pali, ma oltre a quello si vede raramente un suo spunto interessante.
Lautaro 6: non entra nel tabellino per colpa del fuorigioco, ma si è sempre fatto trovare al posto giusto, e questo è importante.
Simone Inzaghi 6: decide di buttare nella mischia Zalewski per provare a rompere la difesa rossonera, e gli va di lusso. I cambi migliorano la formazione, ma alcune scelte iniziali lasciano perplessi. Il pareggio è meritato, ma la sfortuna si contrappone, sotto forma di pali e fuorigioco, tra i nerazzurri e una vittoria che sarebbe stata meritata.
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