Serie A
Milan, Gabbia è sempre più al centro: la fascia di capitano come prossimo passo
Milan, Matteo Gabbia è l’unico inamovibile della formazione rossonera e un elemento di affidabilità per Paulo Fonseca. Contro l’Udinese la fascia di capitano potrebbe toccare a lui.
C’è centro e centro nel Milan. Centrocampo e centro della difesa sono, al momento, i reparti più sotto l’occhio della critica e dei tifosi, sempre più convinti che la rosa rossonera sia mal assortita.
La sconfitta di Firenze, con tutto quello che ne è conseguito, ha amplificato tutti i difetti della formazione, ma ha anche esaltato uno dei punti di forza: Matteo Gabbia.
Il ragazzo di Milanello, nel mezzo di una crisi generale, ha saputo prendere in mano il timone, diventando punto di riferimento per i compagni, nonché efficace front man in conferenza stampa.
Con la “caduta di stile” di Theo Hernandez, espulso al Franchi a partita già conclusa, è lui uno dei due candidati (assieme a Rafael Leao) a prendersi la fascia di capitano nelle prossime due partite, come riferisce La Gazzetta dello Sport.
All’orizzonte c’è anche un rinnovo di contratto più che meritato, per non farsi mancare nulla. Due passi importanti per Matteo Gabbia, uno dei pochi a dimostrare di essere uno “da Milan”.
Serie A
Roma, allarme rientrato: puoi contare su di lui
Roma, si avvicina la fatale sfida contro l’Inter che deciderà il destino di Ivan Juric in panchina. L’allarme riguardante un titolare pare essere rientrato.
Le ultime ore sono state di grandi ambascie per la Roma. Dall’estero sono arrivate cattive notizie: sembrava che un elemento importante della compagine giallorossa si fosse infortunato.
Alludiamo ad Artem Dovbyk, che in questi giorni è stato impegnato con la Nazionale ucraina. Ieri il giocatore non ha preso parte alla rifinitura, mettendo in allarme Trigoria. A rincarare la dose era stato il ct dell’Ucraina, che su di lui aveva dichiarato: “Dovbyk ha avuto un piccolo infortunio, ma spero possa essere a disposizione”.
Le ultime dal fronte, letteralmente, fanno tirare al club un sospiro di sollievo: il centravanti ucraino appare, infatti, nella lista dei convocati in occasione della partita contro la Repubblica Ceca.
🗒 Official squad list of the national team of Ukraine for the game against Czech Republic 🇨🇿
✅ Stepanenko
❌ Bondar
❌ Kabaev pic.twitter.com/yiYC3lR9Rp— Ukrainian Association of Football (@uafukraine) October 14, 2024
Juric, a quanto pare, può ben sperare.
Serie A
Milan, agente Gabbia: “Mi hanno chiamato, a breve ne riparleremo. Sulla fascia da capitano…”
Intervistato da TuttoMercatoWeb, Tullio Tinti (agente di Gabbia) ha parlato della situazione del suo assistito e dell’imminente rinnovo.
Il contratto che lega Matteo Gabbia al Milan scadrà nel 2026. Tuttavia, la dirigenza rossonera e il suo entourage sono in contatto da tempo per prolungarlo fino al 2030. La ritrovata fiducia che Fonseca ha dato al ragazzo e la possibilità di prendere la fascia da capitano sono due segni di un’inequivocabile stima.
Milan, le parole di Gabbia
Di seguito le parole rilasciate da Tullio Tinti (agente del giocatore) in un’intervista concessa a TMW.
Rinnovo
“Gabbia ha fatto il salto nelle ultime due stagioni, è consapevole dei suoi mezzi. E’ un ragazzo fantastico e un giocatore importante, lo ha dimostrato sul campo. Si è guadagnato tutto da solo, dopo i sei mesi in prestito al Villarreal ha fatto benissimo al Milan. E’ partito dietro, ma si è guadagnato il posto con grandi prestazioni. Per il rinnovo mi hanno chiamato, a breve ne parleremo. Lui è molto felice, ha la maglia del Milan addosso da quando è bambino e quindi è super felice di prolungare e di essere un giocatore importante per il Diavolo. Poi ovviamente bisogna discutere“.
Fascia di capitano
“E’ pronto per queste cose. E’ un ragazzo maturo, è un esempio per tutti. E’ il primo ad arrivare al campo e l’ultimo ad andare via. E’ un ragazzo top, è pronto a tutto“.
Attualmente il difensore italiano guadagna un milione netto l’anno più bonus. Secondo quanto riportato da Sky Sport, lo stipendio del prodotto del settore giovanile rossonero potrebbe essere raddoppiato.
Serie A
Bruno: “Alla Juventus non mi sentivo a mio agio”
Pasquale Bruno, in passato giocatore della Juventus e del Torino, ha detto la sua in merito al calcio moderno e al suo glorioso passato professionistico.
Dell’aggressività in campo, l’ex terzino destro Pasquale Bruno ha fatto la sua cifra distintiva.
Classe 1962, nato in un paesino in provincia di Lecce, Bruno, che veniva soprannominato in modo significativo O’ Animale, si è reso spesso protagonista di episodi di grande grinta agonistica e, talvolta, di violenza, collezionando un numero impressionante di ammonizioni: più di 100 in 16 anni.
Vale la pena di ricordare le ammonizioni, culminate in un’espulsione, da lui ricevute in occasione del derby Juventus-Torino del 17 novembre 1991, quando fu espulso per aver dato una gomitata a Casiraghi, all’epoca in forza alla Juventus.
Aggressivo sì, ma anche forte, e capace di realizzare gol: 9 quelli segnati con la maglia del Lecce a inizio carriera.
La Juventus e il calcio moderno secondo Pasquale Bruno
“Era un altro calcio, anzi era calcio: sicuri che lo sia ancora con questi rigorini fischiati appena sfiori una scarpetta? Oggi non prenderei un giallo perché gli attaccanti sono scarsi, nemmeno sanno stoppare. Fossi nato vent’anni dopo, avrei avuto vita facilissima”.
Bruno, che ha giocato sia alla Juventus che al Torino, fa i dovuti distinguo tra le due esperienze: “Alla Juve, che era il mio sogno, ho vinto ma non mi sentivo a mio agio. Il Torino era il mio ambiente, lo percepivo già quand’ero dall’altra parte. La Juve era forte e ricca, ma il Toro rappresentava il popolo: era storia, amore, emozione e sofferenza”.
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