Serie A
Milan, Ghali “Ha segnato un nero, non esultare”: lo scontro con Salvini
Milan, lo spettacolo del derby è andato in onda anche fuori dal campo, una scena piuttosto triste consumata tra gli spalti della tribuna tra un noto politico ed un cantante di musica rap. Andiamo a ricostruire i fatti.
Ghali e Matteo Salvini, due uomini agli antipodi per idee politiche, ma accomunati dalla stessa passione, quel sentimento che li ha portati ad essere seduti piuttosto vicini sulla tribuna dello Stadio San Siro ad assistere alla famosa stracittadina tra Milan ed Inter. Un vero e proprio scontro, fortunatamente verbale, tra il rapper ed il politico italiano. Il cantante infatti si è alzato in piedi ed ha iniziato ad inveire contro Salvini che in tutta risposta ha alzato le braccia in segno di esultanza mentre gli steward accorrevano per incitare calma dietro alla regia di Paolo Maldini a pochi metri di distanza.
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Milan, il fatto incriminato
Il fattaccio avviene nei secondi successivi l’autorete di De Vrij che permette al Milan di pareggiare il rigore trasformato dall’ex Hakan Calhanoglu. Stando ad un’ultima ricostruzione dei fatti, Ghali si sarebbe alzato in piedi per esultare poi un secondo dopo si sarebbe rivolto a Salvini convinto, come sembrava, che il gol fosse stato segnato da Tomori. Le parole del rapper infatti sono state queste:” Buffone, che cazzo esulti? Ha segnato un negro. Un negro come me, come tanti e come tanti di quelli che tu fai morire in mare! Vergognati!”. Una lunga serie di insulti ed accuse su temi non propriamente coerenti con il contesto.
La società rossnera, in una nota, si è scusata con Salvini. La cosa sembra chiusa, ma episodi del genere, così come quelli di razzismo, andrebbero sempre evitati. Il leader della Lega non ha fatto altro che prendere atto della situazione cercando il più possibile di smorzare i toni. In fin dei conti era “solo” una partita di calcio.
Serie A
Juventus, Douglas Luiz non vuole andare via
Dopo un inizio di stagione sotto le aspettative, dei rumors riportavano che Douglas Luiz potesse lasciare la Juventus già a gennaio. Voci smentite sul nascere.
Acquistato in estate dall’Aston Villa per circa 28 milioni più i cartellini di Iling Junior e Barrenechea, Douglas Luiz sarebbe dovuto essere il colpo grosso per il centrocampo della Juventus. Tuttavia le difficoltà nell’adattarsi a un nuovo calcio e qualche infortunio ne hanno pregiudicato il rendimento.
Juventus, Douglas Luiz resta per dare una svolta alla stagione
Le voci di un’ipotetica partenza già a gennaio sono state smentite da Fabrizio Romano, che sul suo account X ha riportato che Douglas Luiz non ha intenzione di lasciare la Juventus nella finestra di mercato invernale. Il brasiliano è concentrato sul ritorno in campo dall’infortunio e vuole conquistare la fiducia del club dopo essere arrivato in estate dall’Aston Villa.
L’ultima apparizione in campo del centrocampista 26enne è datata 19 ottobre, nella vittoria dei bianconeri per 1-0 in casa contro la Lazio. Poi un affaticamento muscolare lo ha costretto a fermarsi e tutt’ora è incerta la data del suo rientro.
Serie A
Fiorentina, le ultimissime su Bove: si sta riprendendo
Fiorentina, filtrano notizie positive su Edoardo Bove, il centrocampista che ieri sera si è accasciato in campo durante la partita contro l’Inter: le novità.
Arrivano buone notizie dall’ospedale di Careggi, dove ieri sera è stato ricoverato in terapia intensiva Edoardo Bove: il giocatore in forza alla Fiorentina è sveglio e appare lucido, tanto da essere in condizione di rispondere a qualche domanda.
La notte è passata senza incidenti e il giovane sarebbe stato estubato. Ieri sera l’equipe medica ha eseguito accertamenti e ha escluso danni acuti a carico del sistema nervoso centrale e del sistema cardio-respiratorio.
Fiorentina, cos’è successo?
Ieri sera, nel corso della partita di Serie A Fiorentina-Inter, al 16′ minuto Bove si era piegato per allacciarsi gli scarpini e ha avuto un malore, che l’ha portato ad accasciarsi in campo.
Uno striscione dedicato al centrocampista di proprietà della Roma è stato esposto in occasione della partita Juventus-Lecce.
Serie A
La storia della Juventus: il romanzo bianconero
“La storia della Juventus: il romanzo bianconero”, di Fabiana Della Valle edito da Diarkos, riassume l’epopea bianconera: dalle origini sino ai giorni nostri.
Mai chiedere l’età a una signora, ma in questo caso si può fare un’eccezione. La Juventus, la Signora più famosa del mondo del pallone, di anni ne ha centoventisette e li porta orgogliosamente bene.
La storia della Juventus: il racconto bianconero
«Fabiana Della Valle, nelle vesti della Vecchia Signora, ci regala un
altro capitolo dell’epopea bianconera, partendo dalle origini e
raggiungendo i giorni nostri. Quelli che, nel 1897, erano ancora di là
da venire, ma che ci hanno fatto vivere momenti memorabili, gioie e
tristezze condivise, arrivi e partenze, vittorie – moltissime – e
qualche sconfitta, trionfi e difficoltà, da cui ci si è sempre e
comunque rialzati; per la Juve, con orgoglio, passione, affetto e
gratitudine, fino alla fine».
Dalla Prefazione di Evelina Christillin
Mai chiedere l’età a una signora, ma in questo caso si può fare
un’eccezione. La Juventus, la Signora più famosa del mondo del
calcio, i suoi li porta orgogliosamente bene. Ben oltre un secolo
colorato di gioie e dolori, di trionfi, cadute e risalite, dal primo
novembre 1897, quando un gruppo di studenti le diede vita su una
panchina torinese di corso Re Umberto, fino all’ultimo trofeo, la
Coppa Italia sollevata nel maggio 2024 con Massimiliano Allegri in
panchina. Una storia che s’intreccia indissolubilmente con quella del
nostro Paese e con i destini della famiglia Agnelli, proprietaria
bianconera dal 1923. Negli anni la Juve ha fatto collezione di titoli e
di campioni: Sivori, Zidane, Platini, Baggio, Del Piero e Cristiano
Ronaldo, giocatori che hanno lasciato il segno in campo e nei cuori dei
tifosi. Dal ciclo vincente degli anni Trenta ai nove titoli italiani
consecutivi degli anni Dieci del Duemila sono passati ottant’anni, ma
c’è un filo conduttore che lega tutte le epoche bianconere: il Dna
del conquistatore. _Fino alla fine_, recita il motto del casato
torinese, perché «vincere non è importante, è l’unica cosa che
conta», come diceva Giampiero Boniperti. Ecco perché la Signora non si
vergogna dell’età anagrafica, anzi ne va molto fiera. E adora
raccontare la storia della sua vita senza tralasciare niente, neppure
quelle cocenti ferite così difficili da rimarginare.
FABIANA DELLA VALLE (Roma, 1973) lavora alla «Gazzetta dello Sport»
dal 2002, dove è entrata vincendo una borsa di studio grazie a un
articolo su Zidane e il suo addio alla Juventus. Ha vinto il premio Coni
Ussi 2023 per la sezione stampa scritta (prima donna del giornale rosa a
vincerlo) e dal 2014 scrive di Juventus, seguendola dal vivo quasi in
ogni parte del mondo, dall’Allianz Stadium alle tournée estive, fino
alle due finali di Champions League giocate nel 2015 e 2017.
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