Serie A
Milan, Gullit: “Serve ritrovare il dna rossonero”

Il Milan sta affrontando un periodo difficile, tra difficoltà in campo e la perdita di identità. L’ex giocatore Ruud Gullit ne parla a La Gazzetta dello Sport.
In previsione del match Napoli-Milan di domani sera 30 Marzo alle 20:45, l’ex calciatore olandese Ruud Gullit ha sentenziato, con parole dure, il club rossonero, al momento situato sull’orlo di un precipizio.
Ha difatti analizzato, in un’intervista con La Gazzetta dello Sport, la nuova rosa milanista, ora decisamente in gravi condizioni rispetto a quella dei tempi d’oro dell’omonima partita – scudetto Napoli-Milan del 1988.
Le sue parole sono state:
“Niente Champions? Sarebbe un disastro. Il Milan è indietro e la rincorsa sarà dura, ma ce la può ancora fare”.
Parole dure e momenti nostalgici per Gullit
Gullit ha poi continuato l’intervista, tra una domanda e l’altra, sia ad analizzare la situazione attuale del mercato calcistico, sia a rivivere, con parole nostalgiche, il passato glorioso della sua ex squadra rossonera.
Ecco le dichiarazioni:
- DELUSIONE :
“Questa stagione mi ricorda quella del Chelsea, un’altra squadra che in questo momento è un enigma. Non ho capito che calcio vogliano fare. Non ha trovato la direzione giusta: la rosa è forte, soprattutto dopo il mercato di gennaio. La Supercoppa sembrava aver risolto i problemi, ma non ha trasmesso una reale sicurezza al gruppo”.
- COME IL PSG:
“La ricetta per uscire da questa situazione, per Gullit, va presa dal PSG: “Ha smesso di comprare stelle e ha preso Luis Enrique, che ha una filosofia di gioco brillante, valorizzando il settore giovanile. Anche il Livepool ha sostituito Klopp con Slot che ha la stessa filosofia. Il Milan deve ritrovare il proprio dna. Il successo non si può comprare, ma va cercato con il lavoro e le scelte giuste”.
- CONTE O ALLEGRI?:
“Non so quale sia la scelta giusta. Conta prendere un allenatore che si adatti all’identità, come l’Inter che ha Inzaghi che ha un sistema chiaro. Il Milan deve riscoprire il dna e trovare un indirizzo in dirigenza prima ancora di pensare all’allenatore”.
- REIJNDERS:
“Le ultime stagioni sono state incredibili, ci sta esaltando. Lo conosco dai tempi delle giovanili all’Az Alkmaar. Sono molto orgoglioso dei progressi che ha fatto. È diventato un top a livello mondiale segnando tanti gol e giocando alla grande con continuità”.
- NAPOLI-MILAN:
“Non ero mai stato a Napoli. Sabato, prima della partenza, ero perplesso perché noi giocatori e lo staff tecnico eravamo su un aereo, mentre su un altro più piccolo c’erano diversi addetti alla sicurezza e… il cibo. Occupammo tutto l’ultimo piano, blindato dalle nostre guardie del corpo e solo loro potevano avvicinarsi al cibo che veniva cucinato dai cuochi che erano partiti con noi. C’era la paura che qualcuno potesse mangiare qualcosa di non buono e poi non potesse giocare. Allo stadio ci hanno tirato qualsiasi oggetto. Maradona? Era un campione pazzesco. Fu eccezionale anche il pubblico che dopo quel successo ci applaudì. Indimenticabile. Un’altra impresa domenica? Spero finisca allo stesso modo, ma non sarà facile”.
- PALLONE D’ORO:
“Per anni ho sostenuto in modo silenzioso il partito sudafricano che lottava contro l’apartheid. Quando vinsi lo dedicai a Mandela che era in carcere. In Italia la sua vicenda non era conosciuta e molti non sapevano chi fosse. Quando l’ho incontrato in Sudafrica, mi disse che aveva temuto che sarei stato punito. Le sue parole sono state emozionanti”.
Serie A
Juventus leader nelle commissioni: 34 milioni

La Figc ha pubblicato i dati nei confronti degli agenti sportivi, cioè il dato predisposto dai pagamenti da ogni club per i trasferimenti. La Juventus è la squadra leader visti i molteplici trasferimenti: da Koopmeiners a Douglas Luiz, Cabal, Di Gregorio, Adzic, Francisco Conceicao, Nico Gonzalez. Sono previste le cessioni di Kean, Huijsen, Soule ecc.
Considerati i risultati del club, il fatturato dei diritti televisivi è di 34 milioni di euro. A seguire con l’Inter distanziata con 24,7 milioni, poi il Napoli con 18,01 milioni. In quarta posizione la Roma con 17,1 milioni, Milan 15,3 milioni, Atalanta 14,3 milioni.
Il dominio della Juventus
L’Inter ben distanziata con 24,7 milioni, il Napoli con 18,1 milioni. Quarta la Roma con 17,1, il Milan con 15,3 e l’Atalanta con 14,3. Il dato più sorprendente è quello dell’Hellas Verona, che è settimo in classifica con ben 14 milioni di commissioni, dovute alle tante cessioni effettuate ma anche agli acquisti tra parametri zero e altro. A completare le formazioni c’è Fiorentina con 11,5 milioni, Lazio con 10,6 e Bologna con 10,3.
I conti delle venti squadre di Serie A
Atalanta 14,3 milioni
Bologna 10,3 milioni
Cagliari 4 milioni
Como 6,1 milioni
Empoli 4,3 milioni
Fiorentina 11,5 milioni
Genoa 8,1 milioni
Inter 24,7 milioni
Juventus 34 milioni
Lazio 10,6
Lecce 5,3
Milan 15,3
Monza 4,8
Napoli 18,1
Parma 6,1 milioni
Roma 17,1 milioni
Torino 4,4
Udinese 8,4
Venezia 4,6
Verona 14 milioni
Totale: 226,2 milioni
Serie A
Roma, Celik è tornato in gruppo

Il terzino turco della Roma Zeki Celik è tornato a lavorare in gruppo, il tecnico Claudio Ranieri sta pensando di schierarlo dal 1′ minuto contro la Juventus.
Il terzino turco della Roma Zeki Celik è tornato a lavorare in gruppo nella giornata di ieri, il tecnico Claudio Ranieri sta pensando di schierarlo dal 1′ minuto nella sfida contro la Juventus, importantissima in chiave Europa per entrambe le squadre.

ZEKI CELIK IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, Celik torna lavorare in gruppo, Ranieri pensa di schierarlo titolare contro la Juventus
Il terzino turco della Roma Zeki Celik è tornato lavorare in gruppo nella giornata di ieri, il tecnico Claudio Ranieri sta pensando di schierarlo dal primo minuto titolare contro la Juventus nella sfida di domenica prossima, decisiva per chance di qualificazione europea dei giallorossi, che al momento con l’attuale sesto posto in classifica sarebbe qualificata alla Conference League del prossimo anno.
Il terzino turco era rimasto fermo ben 3 settimane, riportando a metà marzo una lesione di primo grado del tendine congiunto del bicipite femorale della coscia sinistra, ma ora si è ristabilito, pronto per la sfida contro i bianconeri ora guidati da Igor Tudor domenica prossima, con un calendario abbastanza impegnativo per i giallorossi, che dopo i bianconeri affronteranno Lazio, Verona ed Inter.
Comunque i giallorossi sono lanciatissimi in questo 2025, facendo un ruolino di marcia migliore di qualsiasi altra squadra in questi primi 3 mesi dell’anno, portandosi addirittura vicinissima alla zona Champions League, obiettivo sino a qualche tempo fa pura utopia. Perciò Ranieri ha bisogno di averi gran parte dei giocatori a disposizione, il rientro di Celik certamente è un ottima notizia.
Vedremo se Ranieri, come sta pensando, schiererà Celik dal primo minuto, ma ovviamente durante tutta questa settimana farà le valutazioni con il suo staff, per cercare di raggiungere un grande traguardo per chiudere ottimamente la sua grande carriera di allenatore.
Serie A
Torino, un pareggio silenzioso: Vanoli però ha ingranato

Il Torino ha chiuso la 30° giornata di Serie A con un pareggio di personalità in casa della Lazio. Vanoli ha elogiato i suoi e commentato il cambio di marcia.
I granata finora hanno condotto una stagione praticamente anonima che adesso li vede a metà classifica con 39 punti. La salvezza è archiviata da tempo mentre le posizioni più nobili distano tantissimo.
Torino, stagione anonima: la reazione però c’è stata
L’infortunio di Zapata a inizio stagione ha sicuramente compromesso i piani di Vanoli, che infatti ha dovuto fronteggiare un problema in zona gol. Qualche acuto di Che Adams e l’involuzione di Tony Sanabria hanno costituito due fattori decisivi per la stagione altalenante del Torino.

COCO E ISAKSEN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La vera sorpresa è Milinkovic-Savic che vanta una straordinaria media sui calci di rigore e con le sue parate ha contribuito attivamente alla conquista della maggior parte dei punti. In estate probabilmente sarà addio con tanti grandi club alla finestra ma il serbo si è sempre detto concentrato sul presente.
Il pareggio con la Lazio è una dimostrazione di maturità importante ma arrivata forse troppo tardi per come si è messa la stagione. Il fatto che ad andare a segno sia stato Gineitis mostra l’importanza di tutta la squadra e che molti elementi stanno finalmente evolvendosi per poter aiutare il club a raggiungere obiettivi più importanti già dalla prossima stagione.
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