Serie A
Il Milan austriaco vince e convince: idee chiare e precise
Milan, i tifosi si aspettavano una prestazione degna di nota nella partita contro il Wolfsberger, e i ragazzi hanno mantenuto le aspettative.
Non poteva essere diversamente: a partire dalla difesa titolare (il quartetto che parte da Capitan Calabria è stato impeccabile e mai impegnato veramente contro gli austriaci).
Certo, parliamo sempre di amichevoli: tuttavia, dopo la sconfitta in terra ungherese anche il fattore porta inviolata era importante da mantenere, per mettersi in gioco sin da subito e lanciare un forte segnale al campionato.
E’ ritornata la qualità in campo, che si è vista sin dal primo gol targato Rafa Leao: il portoghese sta bene e riesce agilmente a spaziare dappertutto, coi suoi movimenti che hanno mandato in tilt gli austriaci.
Il primo gol del Diavolo è di pregevole fattura: controllo e scavetto da vero top player, con i tifosi che si godono e ammirano il gioiello lusitano (seppur il timore per il rinnovo che tarda c’è sempre).
Per non parlare del ‘’gemello’’ velocista Theo Hernandez: il terzo gol firmato Messias (che conclude a porta spalancata) nasce da uno scatto fulmineo del terzino francese che ci crede fino in fondo e assiste il brasiliano.
Milan, passi in avanti: domenica amichevole prestigiosa
Tra i migliori in campo c’è assolutamente Yacine Adli: ieri il primo gol in maglia rossonera, se lo meritava per quanto mostrato fin adesso.
Con l’arrivo imminente di De Ketelaere, il francese rischia seriamente di scavalcare Brahim Diaz sulla trequarti: il folletto spagnolo ha ancora a disposizione le ultime due amichevoli per sbloccare definitivamente il suo estro creativo e togliersi la soddisfazione del gol (manca addirittura dallo scorso settembre, domenica al Velodròme di Marsiglia il palco sarà decisamente internazionale).
Molto bene Ante Rebic, che sfrutta nel migliore dei modi l’assist di Adli per lo 0-2 sbloccandosi in questa pre-season, e Rade Krunic: il bosniaco (semmai ce ne fosse bisogno) fa capire a Pioli di essere un giocatore importante, un jolly versatile.
Qualche errore di troppo, invece, per Bennacer, unica macchia del Milan austriaco: l’algerino deve ritrovare la convinzione del finale di stagione, data l’importanza che Pioli gli sta attribuendo.
Serie A
Fiorentina-Inter, incertezza sul recupero: le possibili date
Arrivati a ormai fine gennaio, non c’è ancora una data precisa per il recupero di Fiorentina-Inter. Molto dipenderà dagli impegni europei dei nerazzurri.
Il recupero di Fiorentina–Inter, interrotta lo scorso dicembre a causa del malore occorso a Edoardo Bove, rimane avvolta dall’incertezza. La Lega Serie A è al lavoro per individuare uno slot adeguato, ma il calendario fitto di impegni nazionali ed europei delle due squadre coinvolte rende la decisione particolarmente complessa.
Fiorentina-Inter, si gioca a febbraio?
Tra le date più concrete per il recupero dei 72 minuti rimanenti della sfida spicca mercoledì 5 febbraio. Questa possibilità sembra la migliore sulla carta, dato che nessuna delle due avrà impegni infrasettimanali.
La scelta del 5 febbraio, però, non è priva di criticità: la sfida arriverebbe a soli quattro giorni dal match di ritorno, fissato per domenica 9 febbraio a San Siro. Inoltre, è una data molto ravvicinata e quindi richiederebbe una decisione ufficiale imminente.
Altre ipotesi sul tavolo includono il 12 o il 19 febbraio, date che però coincidono con i playoff di Champions League, cui non si sa ancora se dovrà partecipare l’Inter. Gli uomini di Simone Inzaghi sono a un passo dalla qualificazione diretta agli ottavi, ma manca ancora l’aritmetica, che potrebbe arrivare anche con un pareggio in casa del Monaco mercoledì.
Il rischio di un altro rinvio
Se la data del 5 febbraio non venisse confermata, la ripresa della sfida potrebbe subire un nuovo rinvio. La Lega Serie A, infatti, deve ancora trovare spazio anche per Bologna-Milan, altro recupero in sospeso, e dovrà considerare l’esito del percorso europeo delle due squadre.
In uno scenario molto più critico, il recupero potrebbe essere posticipato fino al 21 maggio, oppure addirittura dopo la fine del campionato, come già avvenuto lo scorso anno per Atalanta-Fiorentina. L’incertezza sul calendario evidenzia quanto sia complicato trovare soluzioni compatibili con i numerosi impegni di Serie A, Coppa Italia e tornei continentali.
Resta dunque in sospeso la decisione ufficiale, che sarà comunicata dalla Lega nei prossimi giorni, tenendo conto delle esigenze delle squadre e delle tempistiche necessarie per gestire un calendario sempre più congestionato.
Serie A
Venezia, Pohjanpalo si congeda? Di Francesco gli chiede un ultimo regalo
Venezia, il derby veneto di questa sera potrebbe essere l’ultima partita, in maglia lagunare, per Joel Pohjanpalo. A lui il tecnico Di Francesco chiede i gol di un successo vitale.
Il mercato farà capolino al Penzo questa sera, con le sirene di Palermo che suoneranno forti nelle orecchie di Joel Pohjanpalo.
L’attaccante finlandese, infatti, è obiettivo molto concreto per i rosanero, che in lui vogliono riporre le speranze di serie A. I siciliani, alle prese con l’equivoco Brunori, hanno scelto il numero 20 come prossima ariete.
I discorsi sono avviatissimi e a Venezia si respira aria di contestazione per una scelta che azzopperebbe l’attacco arancioneroverde nella corsa alla salvezza.
Eusebio Di Francesco, in barba alla consuetudine, dovrebbe puntare su Pohjanpalo dall’inizio, vista la concomitanza con un derby di importanza capitale.
Uno scontro regionale che i lagunari devono vincere, chiedendo al vichingo un (ultimo) regalo da tre punti.
Serie A
Torino, Vanoli attende Cairo al varco: arriverà il vice Zapata?
Torino, il club granata ha bisogno di un centravanti in stile Zapata, ma fino adesso il tecnico Vanoli non è stato accontentato. L’ex Venezia spera nel colpo di coda della dirigenza.
La doppietta messa a segno contro il Cagliari è stato un chiaro messaggio di Che Adams a Paolo Vanoli: l’ex Southampton vede la porta e i suoi gol pesano.
Nonostante questa piacevole dimostrazione, però, il buco in avanti continua a essere evidente, soprattutto se si pensa a cosa ha lasciato l’infortunio di Duvan Zapata.
Una defezione che il club non ha ancora coperto, un pò contando sulla vena di Adams, e un pò perché convinto delle doti di Vanoli sul riuscire a fare fuoco con la legna a disposizione.
Le caratteristiche offensive del colombiano, però, servono come il pane al Torino, che con l’ex Atalanta in salute aveva ancora in testa sogni europei.
Da Simeone a Beto, il ds Vagnati sfoglia la margherita e si augura, in questa ultima settimana di mercato, di poter accontentare il suo allenatore.
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