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Milan, il giorno dopo l’esordio. Cosa ha detto la partita con l’Udinese ?
Milan, il giorno dopo l’esordio. Cosa ha detto la partita con l’Udinese ? Stefano Pioli ha potuto trarre alcune indicazioni sulle quali lavorare e riflettere
La condizione atletica è ottima, tutti corrono e si aiutano. La mentalità è quella di una grande squadra con vocazione offensiva e che non si accontenta mai. Ma c’è anche qualcosa da aggiustare. Andiamo ad analizzare la prima agostana dei rossoneri partendo dalle cose positive
In uno stadio di San Siro esaurito in ogni ordine di posto e tracimante di entusiasmo, i rossoneri hanno rifilato un poker ai tosti friuliani.
Confermando il trend delle amichevoli di preparazione, che avevano mostrato una squadra in palla e soprattutto con una vocazione offensiva ancora più accentuata.
Il pieno recupero atletico e mentale di Ante Rebic è una mossa fondamentale: copre l’assenza di Zlatan Ibrahimovic e permette di recuperare senza ansie Olivier Giroud e Divock Origi. Inoltre, è un arma anche per mettere pressione ai vari Rafael Leao, Alexis Saelemaekers, Messias Jr. Vista la sua capacità di giocare anche sulle fasce.
La spinta di Davide Calabria e di Theo Hernandez sulle fasce costringe le squadre avversarie a rinculare. I due, nelle loro sgroppate tagliano anche per vie centrali, disorientando gli avversari. L’italiano è cresciuto in fatto di personalità, grazie alla responsabilità data dalla fascia di capitano. Lo spagnolo ha imparato a dosare le energie nelle due fasi, diventando tatticamente più saggio, grazie al lavoro con lo staff tecnico.
L’assenza di Sandro Tonali è stata egregiamente ovviata da un grande Rade Krunic, spalla perfetta per Ismael Bennacer. Non solo, con un lancio ha aperto il via alla cavalcata sulla fascia di Theo Hernandez che ha servito Ante Rebic per il quarto gol. Non ci sono titolari e riserve: sono tutti titolari. Come ha detto lo stesso allenatore nel dopo partita. Il bosniaco è uno dei giocatori più sottovalutati dalla tifoseria.
Minuti in campo per Charles De Ketelaere e Divock Origi: una finestra sul futuro. La classe e il talento dei due fiamminghi non è in discussione, saranno una risorsa in più a disposizione dell’attacco milanista. Soprattutto l’ex Bruges è una promessa di calcio allo stato puro: talento, visione di gioco, fisico (da irrobustire un po’), lancio millimetrico e senso del gol innato. Mentre l’ex Liverpool porta peso in attacco, sia da esterno che da numero nove, oltre a una grande esperienza internazionale.
L’arrivo e l’esordio di Charles De Ketelaere, ha destato dal torpore Brahim Diaz: lo spagnolo ieri è entrato in tutte e quattro le reti, deliziando il pubblico rossonero. È ritornato a Milanello con la faccia giusta, dopo una stagione fallimentare a livello personale. È un opzione a disposizione di Stefano Pioli non solo da trequartista: può fare l’esterno e pure il centrocampista puro nel caso di un 4-3-3.
Fra tanti aspetti positivi, qualcosa nel block notes sul quale lavorare alla ricerca di ulteriori miglioramenti
Per la seconda volta il Milan ha subito gol di testa. Nell’amichevole contro il Vicenza aveva subito la rete dopo 2′, ieri la scena si è ripetuta esattamente dopo 2′ ! Non solo: sul 2-1 e allo scadere del primo tempo, con un altra testata, stavolta di Masina, i friuliani avevano raggiunto i rossoneri.
Andiamo a vedere le reti subite ieri sera: calcio d’angolo al veleno di Gerard Deulofeu, Rodrigo Becao salta più in alto di Ante Rebic e Rafael Leao, insaccando alle spalle di Mike Maignan. Lo sguardo di fuoco del portiere francese ai due compagni era un manifesto di rabbia: l’approccio.
Ecco, un tema da sviscerare: l’approccio alle partite ! Spesso il Milan parte in prima marcia, lentamente. E quando succede, sono dolori: tre gol dallo Zalaegerszegi, uno dal Vicenza e uno dall’Udinese. Tutti nella prima mezz’ora!
Questo accade perché a livello inconscio, i milanisti sanno di essere forti e danno quasi per scontato che recuperano il passivo. Ma non sempre può andare bene e sicuramente Stefano Pioli lavorerà sotto questo aspetto.
Un’altra situazione sulla quale è necessario oliare i meccanismi è la difesa molto alta, novità di stagione e sulla quale si è lavorato lungo in ritiro. I rossoneri hanno scelto di comandare e condurre il gioco, per farlo hanno alzato il baricentro del centrocampo e della difesa.
Questo porta spesso Kalulu e Tomori a trovarsi spesso in inferiorità numerica nei contropiedi e in determinate situazioni potrebbe non bastare la velocità di entrambi.
Ieri sera, in due o tre situazioni di contropiede la coppia di centrali ha dovuto tirare fuori il meglio, favoloso il recupero di Pierre Kalulu su Success lanciato a rete. Anche su questo aspetto della difesa alta bisognerà lavorare, magari chiedendo a uno fra Tonali e Bennacer di stazionare più accanto ai due centrali.
Infine, un aspetto non secondario della gestione Pioli: il mancato utilizzo di Yacine Adli. Possibile che un giocatore del genere non meritasse nemmeno un minuto ? Il rischio è che la sua capacità di giocare in più ruoli, finisca per penalizzarlo agli occhi del mister.
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Atalanta-Torino, curiosità e statistiche
Atalanta-Torino, sfida che andrà in scena sabato 1 febbraio alle 18:00 al Gewiss Stadium di Bergamo, è valida per la 23ª giornata di Serie A.
Il grande momento della dea in campionato potrebbe essere minato dall’arrivo del Toro al Gewiss Stadium, che proverà in ogni modo a continuare la striscia di risultati positivi con Parma, Juve, Fiorentina e Cagliari, anche nella sfida di sabato alle 18:00.
Atalanta-Torino: i precedenti
Per quanto riguarda la ultime tre partite giocate contro il Torino, l’Atalanta è riuscita a vincere solamente una volta, seppur non registri una doppia sconfitta contro i piemontesi dal 2019. Se invece viene allargato alle ultime 14 sfide andate in scena nella massima serie tra le formazioni, il dato riguardante le sconfitte dei bergamaschi rimane lo stesso: a fronte di 7 vittore, 5 pareggi e le due sconfitte citate in precedenza.
Per trovare l’ultima vittoria del Torino arrivata in casa dell’Atalanta bisogna tornare al primo settembre 2019 – lo stesso anno in cui lo stadio di casa della dea prese il nome di Gewiss Stadium, sostituendo il precedente nome di Stadio Atleti Azzurri d’Italia – quando i granata riuscirono ad espugnare il neo nominato Gewiss Stadium per 2-3, con la doppietta dell’ex della sfida Zapata e il goal di Berenguer, rimontando al goal di Bonifazi.
Nelle ultime 17 sfide tra le squadre è stata registrata una media goal di 3,4 a partita: con l’acuto registrato il 27 aprile del 2019 con la sfida che fini con un pirotecnico 4 a 4.
Il miglior marcatore nella storia della sfida porta il nome di Josip Ilicic: con un totale di goal segnati che ammonta a 7, e una tripletta fenomenale messa in piedi nel 2020, in una sfida che i tifosi granata ricorderanno a malincuore dati i 7 goal subiti in casa, proprio davanti ai loro occhi.
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Genoa, ufficiale arriva Ellertsson dal Venezia
Il Genoa ha ufficializzato l’acquisto a titolo definitivo di Mikael Egill Ellertsson, centrocampista islandese classe 2002, proveniente dal Venezia.
Nonostante il trasferimento, il giocatore rimarrà in prestito al Venezia fino al termine della stagione.
Ellertsson ha già svolto le visite mediche a Genova e firmato il contratto con il Grifone.
Nella stagione in corso, ha collezionato 21 presenze tra campionato e Coppa Italia con il Venezia, segnando due reti e fornendo un assist. Inoltre, ha totalizzato quattro presenze con la nazionale islandese nella Lega B di Nations League, contribuendo con un assist nella vittoria per 2-0 contro il Montenegro.
L’operazione rappresenta un investimento per il futuro del Genoa, che potrà contare su Ellertsson a partire dalla prossima stagione.
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Roma, il Fulham chiede Soulé: la situazione
Il Fulham ha manifestato interesse per Matias Soulé, attaccante argentino classe 2003 attualmente in forza alla Roma.
Il club inglese ha proposto un prestito oneroso per assicurarsi le prestazioni del giocatore fino al termine della stagione.
Nonostante l’arrivo di Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa, Soulé ha trovato finora poco spazio, totalizzando 12 presenze in Serie A e segnando una rete contro il Verona.
Al momento, la Roma non ha ancora preso una decisione definitiva riguardo alla proposta del Fulham. Si attende quindi una risposta da parte della dirigenza giallorossa nelle prossime ore.
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