Serie A
Milan, il possesso come marchio di fabbrica | Con la Roma e’ una ragnatela

Milan, la vittoria contro la Roma e’ stata segnata da un gran possesso palla rossonero. Vediamo il dato che emerge dal confronto.
Il Milan visto contro la Roma e’ stato sicuramente il più efficace e cinico della finora breve stagione.
I rossoneri hanno mostrato padronanza della manovra e del gioco. Una vera e propria ragnatela che ha imbrigliato gli avversari.
La forza e la tranquillità di gestione della gara e’ emersa osservando un dato molto eloquente.
Stando a quanto riporta il sito della Lega Calcio, il Milan ha concluso positivamente l’ 88% dei passaggi contro i giallorossi.
Serie A
Catanzaro, continua il sogno Serie A: l’ultima volta

Per il secondo anno di fila, il Catanzaro parteciperà ai playoff per la promozione in Serie A. Il sogno di giocare nella massima serie dopo tanti anni continua.
Le Aquile si confermano una della grandi rivelazioni della Serie B, dal loro ritorno avvenuto due anni fa. Nonostante il cambio in panchina con Caserta al posto di Vivarini, la squadra si conferma, passando dal quinto posto della scorsa stagione, al sesto posto di questa stagione.
L’anno scorso si arresero in semifinale contro la Cremonese, dopo aver battuto il Brescia ai quarti. Domani, il sogno promozione riparte dal quarto di finale contro il Cesena, altra grande sorpresa di questa Serie B.
Catanzaro, ritorno in Serie A dopo 42 anni?
Per l’ultima partecipazione in Serie A da parte delle Aquile, bisogna tornare indietro alla stagione 1982/83. In quel periodo, il club rimase nella massima serie per 5 stagioni dopo la promozione ottenuta nella stagione 1977/78.
E i risultati furono ottimi: nono posto nella stagione 1978/79, ottavo posto nella stagione 1980/81 e settimo posto nella stagione 1981/82. Inoltre, ci furono anche due semifinali di Coppa Italia (1978/79, 1981/82).
La stagione 1979/80 si sarebbe conclusa con la retrocessione in Serie B, ma il club fu riammesso in Serie A dopo le sentenze dello Scandalo del Totonero.
Riusciranno Iemmello e soci a riportare Le Aquile nella massima serie dopo 42 anni?
Serie A
Roma, intervento riuscito per Lorenzo Pellegrini

Lorenzo Pellegrini, centrocampista della Roma e della Nazionale italiana, si è sottoposto a un intervento chirurgico che è andato a buon fine.
A causa di una lesione del tendine del retto femorale, Lorenzo Pellegrini ha terminato anzitempo la sua stagione. Un’annata assai deludente per lui, con soli 2 gol messi a segno in campionato e uno in Europa League. Il capitano della Roma ha deciso di sottoporsi a intervento chiurgico, allungando dunque i tempi di recupero inizialmente stimati in 2 mesi, ma al tempo stesso riducendo i rischi di ricadute.
Roma, operazione andata a buon fine per Pellegrini
Lorenzo Pellegrini è volato in Finlandia dal professor Lasse Lempainen, uno dei più qualificati al mondo per questo tipo di intervento. Inizialmente lo staff medico della Lupa aveva proposto la terapia conservativa, ma alla fine il centrocampista ha optato per l’intervento chirurgico dal medico finlandese, che in passato ha seguito anche un ex compagno di squadra di Pellegrini: Leonardo Spinazzola.

LORENZO PELLEGRINI AL TIRO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Con l’operazione si allungano dunque i tempi di recupero del giocatore, che potrebbe tornare a disposizione all’inizio della prossima stagione. La cosa più importante però è che l’intervento sia andato a buon fine. Lo ha comunicato proprio il club giallorosso con una nota ufficiale sul proprio sito: “L’intervento chirurgico a cui si è sottoposto oggi il calciatore Lorenzo Pellegrini al tendine è perfettamente riuscito. Nei prossimi giorni Lorenzo comincerà la riabilitazione a Trigoria“.
Il numero 7 della Roma non potrà quindi salutare dal campo il tecnico Claudio Ranieri, che disputerà le sue ultime 2 partite alla guida del club prima di lasciare a fine stagione. Oltre a un Soulé in forma smagliante, contro Milan e Torino servirà anche il contributo dei vari Baldanzi, El Shaarawy, Pisilli e Saelemaekers, che si contenderanno il posto sulla trequarti.
Serie A
Fiorentina: cessione Comuzzo alle porte?

Fiorentina: dall’offerta da 35 milioni del Napoli a gennaio al poco impiego nella seconda parte di stagione. Cosa succede ora? Comuzzo è pronto ad andarsene?
Una prima parte di stagione da assoluta rivelazione, sancita anche dall’interessamento di una squadra in piena lotta per il titolo, arrivata persino a formulare una presunta offerta – giudicata troppo bassa dalla Fiorentina – fino a una seconda parte di stagione che lo ha visto sempre meno protagonista. Cosa è successo al classe 2005 da San Daniele Del Friuli:
Partendo dal principio, ai nastri di partenza di una stagione che, solo qualche mese prima, durante il calciomercato, aveva visto partire per cifre molto alte – ma non per questo ingiustificate – due difensori già destinati a rappresentare il futuro della Nazionale, come Calafiori e Buongiorno. Il primo oggi fa parte della squadra arrivata seconda in Premier League, fermata solo in semifinale di Champions League dal PSG; il secondo gioca invece per la squadra che, se tutto dovesse andare secondo i piani, potrebbe sollevare il secondo titolo di campione d’Italia nel giro di tre anni per il Napoli.
Un passaggio di consegne che, nel nome di questi due talenti, sembra sancire l’avvento di una nuova generazione dorata di difensori italiani, pronti a raccogliere l’eredità e prendere in mano le redini di una dinastia che ha sempre rappresentato un’eccellenza del nostro Paese.
Fiorentina, cosa fare con Comuzzo
Comuzzo sembrava poter essere il prossimo nome destinato a entrare nella nuova élite della difesa italiana, alla luce delle grandi prestazioni offerte nella prima parte di stagione, che – come già detto – lo avevano reso oggetto dell’interesse di uno dei più importanti club italiani.
Ma qualcosa è cambiato: da febbraio, pur senza reali prove sul campo di un calo di rendimento, il suo minutaggio è considerevolmente diminuito. Le sue prestazioni, infatti, non sono mai sembrate in calo rispetto ai mesi precedenti, rendendo quindi questo calo di fiducia difficile da spiegare esclusivamente in termini tecnici.
Un fattore che, potenzialmente, potrebbe incidere negativamente sulla sua valutazione. Non fosse però per un dettaglio fondamentale: Pietro Comuzzo ha di recente rinnovato con la Fiorentina fino al 2029, dando così prova – almeno ufficialmente – che i viola non abbiano smesso di voler puntare su di lui.
O, magari, si tratta di una mossa “alla Cairo”: formalizzare un rinnovo lungo e blindato per giustificare una richiesta da 40 milioni – la stessa che aveva fatto storcere il naso al Napoli, giudicata, forse non a torto, troppo alta per un classe 2005 ancora non del tutto affermato, seppur dal futuro radioso.
Il Napoli resta su Comuzzo
Il Napoli, comunque, resta vigile: non ha mai realmente smesso di seguire Comuzzo e, assieme a Giovanni Leoni del Parma, potrebbe essere uno dei principali indiziati per far coppia con Buongiorno nella difesa del futuro.
Secondo quanto riportato oggi dalla Gazzetta dello Sport, proprio questi due profili sarebbero in cima alla lista degli osservati speciali del club partenopeo in vista della prossima stagione.
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